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bilancio di missione 2021

  • PARTE PRIMA

  • PARTE SECONDA

  • PARTE TERZA

  • PARTE QUARTA

  • PRECEDENTI EDIZIONI

    HOMEPAGE BILANCI

  • 3.1 L’Attività Istituzionale 2021

    La Fondazione ha rafforzato il proprio sostegno al processo di infrastrutturazione sociale nelle regioni del Mezzogiorno, sia promuovendo nuove iniziative in linea con i documenti programmatici approvati, che consolidando il sostegno alle linee di intervento già avviate precedentemente.

    Le risorse a disposizione per il 2021 ammontavano a 26,14 milioni di euro e comprendevano sia le risorse che resi- duavano da esercizi precedenti che le nuove allocazioni.

    Tabella 2 – Linee di intervento

    Sulla base delle linee di intervento previste nel “Documento programmatico annuale” per il 2021, la Fondazione ha pubblicato il bando ambiente dedicato alla mobilità sostenibile al Sud ricevendo 114 proposte la cui valutazione era ancora in corso a fine anno.

    Nell’ambito delle ‘iniziative Innovative’, la Fondazione ha pubblicato due bandi: il primo volto a sostenere interventi di contrasto alla violenza di genere e a ogni forma di discriminazione, promuovendo la parità tra i sessi e superando gli stereotipi; il secondo per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri, per sostenere progetti di contrasto e prevenzione di sfruttamento e caporalato. In risposta ai due bandi sono pervenute rispettivamente 40 e 48 proposte, ancora in valutazione a fine anno.

    In relazione al bando socio-sanitario 2020, volto a sostenere interventi di contrasto alla povertà sanitaria e la sperimentazione di cure specifiche per le “nuove dipendenze” nel Mezzogiorno, sono stati finanziati 11 progetti mentre il bando dedicato alle attività sportive, “L’importante è partecipare”, che promuove una idea di sport inclusivo, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale di una comunità territoriale si è concluso con il finanziamento di 9 proposte.

    Rispetto all’ambito di intervento relativo al volontariato, la Fondazione ha introdotto una sperimentazione volta a sostenere direttamente le attività ordinarie delle organizzazioni di volontariato sulla base del radicamento, solidità ed esperienza dimostrate nelle comunità in cui operano. In risposta al bando rivolto alle odv attive nelle province meridionali che hanno ricevuto meno risorse dalla Fondazione nel periodo 2007-2020 (Cosenza e Vibo Valentia in Calabria, Barletta-Andria-Trani in Puglia, Sassari in Sardegna, Ragusa e Trapani in Sicilia) sono state finanziate 152 organizzazioni di volontariato.

    Sul tema della valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale sono proseguite le interlocuzioni con i Comuni di Lecce e Taranto per l’avvio di iniziative di valorizzazione dei beni culturali da parte di enti del terzo settore. In particolare, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Taranto è stato promosso un Bando per la valorizzazione dell’ex convento di San Gaetano nella Città Vecchia. Il progetto selezionato trasformerà il bene in un hub che metterà insieme attività sociali, culturali ed economiche.

    È proseguita nel 2020 la sperimentazione delle iniziative in cofinanziamento in collaborazione con altri enti erogatori, tese a produrre un effetto “leva” e a determinare un maggior afflusso di risorse per progetti di infrastrutturazione sociale al Sud. Nell’ambito di questa linea di intervento sono state finanziate 12 iniziative.

    Nel corso dell’anno la Fondazione ha confermato la realizzazione di partnership istituzionali, ovvero collaborazioni con enti che operano sia a livello nazionale che internazionale in ambiti di azione comuni. Rientrano in questa linea di intervento il bando ‘Nel cuore del Sud’ promosso in collaborazione con Enel Cuore, le iniziative ‘Realizziamo il cambiamento con il sud’ in collaborazione con Action Aid Italia, ‘Funder 35’ con Fondazione Cariplo, ‘Progetto migranti’ e ‘Per aspera ad astra’ con Acri.

    In relazione alle iniziative di sviluppo locale è stato finanziato il secondo progetto nell’area di Guspini ed Arbus (SU) in Sardegna finalizzato alla promozione della filiera agricola dell’area.

    È stato rinnovato l’intervento FQTS – Formazione dei Quadri del Terzo Settore meridionale, che ricomprende una platea sempre più vasta di utenti formati e abbraccia competenze e materie diversificate.

    La Fondazione ha continuato l’accompagnamento alle sei fondazioni di comunità avviate negli anni precedenti e ha sostenuto alcuni comitati nascenti in Campania e in Puglia.

    Nell’ambito delle iniziative di comunicazione, è stato completato il processo di selezione delle proposte relative alla seconda edizione del bando ‘Social Film Fund Con il Sud’, in collaborazione con l’Apulia Film Commission, che ha portato al finanziamento di 10 progetti filmici.

    La Fondazione ha concesso contributi ad altre 23 iniziative, prevalentemente a supporto di attività del terzo settore e per interventi su tematiche direttamente collegate alle proprie iniziative istituzionali.

    Oltre a sostenere la fase di avvio dei nuovi progetti approvati nel corso del 2021, la Fondazione ha continuato ad offrire il proprio sostegno e accompagnamento a tutti i progetti, ai programmi di volontariato e alle iniziative finanziate attivate negli anni precedenti e in corso di svolgimento. Si è conclusa con l’anno 2021, invece, l’azione di supporto finanziario alle organizzazioni del terzo settore che vantano crediti verso la pubblica amministrazione mediante il Fondo di garanzia gestito da Cooperfidi Italia.

    L’insieme delle attività svolte nel corso del 2021 e dei relativi contributi assegnati è di seguito dettagliato:

    Tabella 3 – Attività istituzionali 2021

    Nel corso del 2021 sono state, dunque, finanziate 85 iniziative per risorse complessive erogate pari a 19,24 milioni di euro.

    Sono circa 513 le organizzazioni complessivamente coinvolte nelle diverse iniziative finanziate tra associazioni, odv, cooperative sociali, fondazioni, imprese sociali, enti ecclesiastici, enti pubblici e soggetti privati (non ETS). L’attivazione di partenariati ha innescato un interessante processo di aggregazione, favorendo la messa in rete di esperienze, competenze e culture differenti.

    3.1.1 I progetti “esemplari”

    Bando Ambiente

    Obiettivo: Incentivare la diffusione nelle abitudini e nei comportamenti dei cittadini di una nuova cultura della mobilità e di modelli a basso impatto ambientale, capaci di generare ricadute positive anche a livello sociale ed economico.
    Il bando propone la sperimentazione di forme di mobilità sociale e di condivisione dei veicoli in aree urbane e peri-urbane o in aree interne, garantendo lo sviluppo di servizi che rispondano alle esigenze di mobilità, integrandosi in maniera coerente ed efficace con le strategie e gli strumenti locali di pianificazione dei trasporti.
    I sistemi di mobilità hanno sempre rivestito un ruolo centrale nell’evoluzione dell’umanità dal punto di vista socio-economico, risultando spesso determinanti nel generare cambiamenti epocali. Nel corso della storia si è passati dal trasporto a piedi o con l’utilizzo di animali al trasporto meccanizzato, prima su rotaia, poi, nel ventesimo secolo, su gomma. L’avvento dell’autovettura e la rapida ascesa dell’industria automobilistica hanno rivoluzionato le pratiche di mobilità, trasformando sensibilmente l’assetto dei territori e gli stili e tempi di vita della collettività. Se da un lato ciò ha generato evidenti effetti positivi in termini di accessibilità e connettività, dall’altro ha determinato importanti ricadute negative sul piano ambientale. Al fine di sostenere una reale diffusione dei modelli alternativi e un cambio effettivo di abitudini da parte dei cittadini, è necessario mettere in campo azioni per incentivarne l’uso, promuovere la cultura della mobilità sostenibile e coinvolgere attivamente il singolo cittadino, anche evidenziando il risparmio economico e i vantaggi che il singolo consegue utilizzando il sistema di servizi condivisi.
    Risorse: 4,5 milioni di euro.
    Modalità: Il bando prevede due fasi: la prima, finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale im- patto sul territorio, ha consentito di individuare un gruppo ristretto di progetti, per i quali gli uffici hanno strutturato un percorso di accompagnamento e progettazione esecutiva, volto a focalizzare le strategie progettuali e a meglio orientarle al raggiungimento dell’obiettivo del bando (seconda fase).
    Gli interventi devono essere proposti da partnership composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo settore. Possono essere, inoltre, coinvolte le istituzioni, le università, la ricerca e il mondo economico.
    Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 114 proposte, il cui processo di valutazione era ancora in corso al 31 dicembre 2021.

    Bando per il contrasto della violenza di genere

    Obiettivo: Far emergere e prevenire il fenomeno della violenza di genere potenziando i servizi messi a disposizio- ne dai Centri Antiviolenza; accompagnare le donne che hanno subito violenza in percorsi di autodeterminazione e autonomia economica e abitativa, sostenendo i minori che hanno assistito ai maltrattamenti; favorire processi di cambiamento culturale in termini di parità di genere, con percorsi di educazione nelle scuole.
    Nel decimo anniversario della Convenzione di Istanbul, in Italia il fenomeno della violenza contro le donne, già ampio, diffuso e sommerso, è diventato ancora più drammaticamente attuale a causa dell’epidemia di coronavirus, come confermato dall’incremento delle richieste di aiuto ai Centri Anti Violenza (CAV). Dall’inizio della pandemia, le misure di lockdown e la conseguente convivenza forzata hanno aggravato molti rapporti già a rischio. Nel primo semestre 2020 i femminicidi nell’ambito di una relazione affettiva o familiare sono stati pari al 45% del totale, contro il 35% dei primi sei mesi del 2019, e hanno raggiunto il 50% durante il lockdown, tra marzo e aprile 2020.
    Con questa seconda edizione del bando, la Fondazione conferma e rafforza il proprio sostegno agli interventi inte- grati di presa in carico delle beneficiarie, di potenziamento dei centri antiviolenza e di contrasto agli stereotipi di genere, confermando la centralità delle organizzazioni di donne nella definizione e realizzazione di tali strategie.
    Risorse: 2 milioni di euro.
    Modalità: Il bando prevede due fasi: la prima, finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale im- patto sul territorio, ha consentito di individuare un gruppo ristretto di progetti, per i quali gli uffici hanno strutturato un percorso di accompagnamento e progettazione esecutiva, volto a focalizzare le strategie progettuali e a meglio orientarle al raggiungimento dell’obiettivo del bando (seconda fase).
    Gli interventi devono essere proposti da un ente del terzo settore che ricopra il ruolo di gestore di un centro antivio- lenza (CAV), in partenariato con almeno altre due organizzazioni (di cui una di terzo settore). I partenariati potranno coinvolgere altri enti del terzo settore, le istituzioni pubbliche, enti di ricerca scientifica o enti for profit.
    Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 40 proposte, il cui processo di valutazione era ancora in corso al 31 dicembre 2021.

    Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri

    Obiettivo: Sostenere azioni di contrasto dell’intermediazione illegale e dello sfruttamento di lavoratori stranieri nelle regioni del Sud Italia, favorendo la promozione del lavoro regolare come strumento di integrazione sociale, anche mediante il coinvolgimento diretto delle aziende. Si intende promuovere progetti ‘esemplari’ che prevedano la presa in carico globale dei lavoratori di origine straniera in stato di bisogno e di sfruttamento e delle loro famiglie, se presenti in Italia, favorendone il protagonismo attivo, l’inclusione sociale e la transizione verso forme di lavoro dignitose.
    Lo sfruttamento lavorativo si caratterizza per l’adozione di forme illegali di intermediazione, reclutamento e organizzazione della manodopera al di fuori dei canali di collocamento regolari, violando le disposizioni in materia di orario di lavoro, minimi salariali, contributi previdenziali, salute e sicurezza sul lavoro. A questo quadro di illegalità, per i lavoratori di origine straniera, spesso in condizioni di particolare vulnerabilità o bisogno, si aggiunge l’imposizione di condizioni di vita degradanti. In Italia lo sfruttamento lavorativo basato sul sistema del ‘caporalato’ investe vari settori (trasporti, costruzioni, logistica e servizi di cura), ma riguarda particolarmente il comparto agricolo, caratterizzato da una prevalenza di rapporti di lavoro di breve durata e da accentuata stagionalità.
    Risorse: 2 milioni di euro.
    Modalità: Il bando prevede due fasi: la prima, finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio, ha consentito di individuare un gruppo ristretto di progetti, per i quali gli uffici hanno strutturato un percorso di accompagnamento e progettazione esecutiva, volto a focalizzare le strategie progettuali e a meglio orientarle al raggiungimento dell’obiettivo del bando (seconda fase).
    Gli interventi devono essere proposti da partnership composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo settore. Possono essere, inoltre, coinvolte le istituzioni, le università, la ricerca e il mondo economico.
    Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 48 proposte, il cui processo di valutazione era ancora in corso al 31 dicembre 2021.

    Bando socio-sanitario

    Obiettivo: Sostenere interventi di contrasto alla povertà sanitaria migliorando l’accesso ai servizi di assistenza socio-sanitaria e la sperimentazione di metodologie di presa in carico e cure specifiche per le nuove dipendenze.
    In Italia, nell’ultimo decennio, si è registrato un arretramento del finanziamento pubblico in sanità, che ha richiesto ai cittadini e alle loro famiglie di sostenere direttamente una quota crescente delle spese per accedere alle cure. Il progressivo contingentamento di risorse e il federalismo sanitario hanno favorito lo sviluppo di disuguaglianze territoriali sempre più marcate tra le diverse regioni italiane, incentivando il fenomeno delle migrazioni sanitarie. La possibilità di accesso alle cure dipende, quindi, sempre più spesso dalla capacità economica di ciascuno di rivolgersi al privato o al privato sociale.
    Anche il fenomeno delle dipendenze ha subito, negli ultimi decenni, un notevole incremento, in particolare per la crescita delle dipendenze senza sostanza. Queste ultime si riferiscono a comportamenti e relazioni disfunzionali e problematici tra cui rientrano, a titolo esemplificativo, il gioco d’azzardo patologico, lo shopping compulsivo e la cosiddetta new technologies addiction (dipendenza da TV, internet, social network, videogiochi). Ad oggi, le nuove dipendenze vengono trattate alla stregua di quelle da sostanze e solo in pochi casi si stanno sperimentando metodologie di cura alternative (ad esempio la Regione Campania e la Regione Lombardia). Per far fronte a un fenomeno in continua evoluzione ed espansione, è necessario che la rete pubblico-privata incaricata della presa in carico dei pazienti con dipendenze sviluppi nuove soluzioni e modelli, sperimentando proposte di cura specifiche per i più giovani e interventi di integrazione e partnership territoriali per consentire il riconoscimento precoce del disagio.
    Risorse: 4,5 milioni di euro, di cui 3 milioni per il contrasto alla povertà sanitaria e 1,5 milioni di euro per la sperimentazione di cure sulle nuove dipendenze.
    Modalità: Il bando prevede due fasi: la prima, finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio, ha consentito di individuare un gruppo ristretto di progetti, per i quali gli uffici hanno strutturato un percorso di accompagnamento e progettazione esecutiva, volto a focalizzare le strategie progettuali e a meglio orientarle al raggiungimento dell’obiettivo del bando (seconda fase).
    Gli interventi devono essere proposti da partnership composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo settore, e l’ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari del territorio in cui si vuole intervenire. Possono essere, inoltre, coinvolte le istituzioni, le università, la ricerca e il mondo economico.
    Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 156 proposte (106 sulla linea dedicata all’accesso alle cure per utenti in condizioni di povertà sanitaria e 50 sulla linea dedicata alle nuove dipendenze), di cui 139 ammissibili ed ammesse alla fase di valutazione.

    • 11 progetti finanziati, di cui 5 per contrastare le nuove dipendenze da gioco d’azzardo patologico e dipendenze dalle tecnologie e 6 per contrastare la povertà sanitaria, per un importo complessivo pari a € 4.465.526 (media di 405 mila euro a iniziativa).
    • 4 in Campania (province di Napoli, Caserta e Salerno), 2 in Sicilia (Palermo), 2 in Calabria (Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Crotone), 2 in Puglia (province di Bari, Foggia e Barletta-Andria-Trani) e 1 che coinvolgerà sia Puglia che Campania (province di Foggia e Benevento).
    • Coinvolte complessivamente 120 organizzazioni tra associazioni, cooperative sociali, istituzioni locali, università.
    • Nell’ambito del contrasto alle dipendenze le iniziative sperimentano soluzioni per favorire la prevenzione, il riconoscimento, la diagnosi e il trattamento delle ‘nuove’ dipendenze comportamentali, come gioco d’azzardo patologico e le new technologies addictions (dipendenza da TV, internet, social network, videogiochi), promuovendo il coinvolgimento delle famiglie, fondamentale per la risoluzione del problema, attraverso servizi di supporto psicosociale, punti antiusura, babysitting per i figli più piccoli delle persone che seguiranno questi percorsi.

      Le nuove dipendenze richiedono modelli terapeutici differenti rispetto a quelli di chi fa uso di sostanze: saranno quindi avviati servizi ambulatoriali e centri specializzati. Non c’è solo la cura della persona, grande importanza viene infatti data al suo reinserimento sociale e lavorativo, con servizi di orientamento, corsi di formazione, borse lavoro.Nell’ambito delle iniziative volte al contrasto della povertà sanitaria, tutti i progetti prevedono il rafforzamento dei servizi sociosanitari territoriali, favorendo logiche di prossimità e domiciliarità. Si prevede l’avvio e il potenziamento di ambulatori solidali, l’assistenza domiciliare e gli interventi di telemedicina, la distribuzione di farmaci e materiale sanitario, unità mobili attrezzate. I servizi permetteranno di rispondere alle esigenze di cura di persone che vivono in situazioni spesso drammatiche e che sono difficilmente raggiungibili, come immigrati e senza fissa dimora, e offrendo sostegno anche ai rispettivi nuclei familiari (ad esempio attraverso la costituzione di centri e struttura residenziale dedicata ai familiari di minori ricoverati per lunghi periodi).

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

    Segue una breve descrizione dei progetti raggruppati per regione di intervento.

    CALABRIA

    Paradigma CarePlus, che interviene nelle province di Reggio Calabria e Catanzaro, intende strutturare un sistema integrato di medicina d’iniziativa che consenta di raggiungere territori e utenti altrimenti esclusi dall’accesso ai servizi socio-sanitari. Si prevede di allestire 3 unità mobili attrezzate con strumentazioni mediche e apparecchiature elettromedicali per indagini ed esami a domicilio e l’attivazione di una rete di 6 punti di prossimità, con funzioni informative e di presa in carico, volte a favorire l’accesso ai servizi socio-sanitari. La comunità verrà sensibilizzata alla costituzione di un fondo mutualistico che consentirà di garantire ulteriori prestazioni sanitarie gratuite o a co- sto simbolico per le persone meno abbienti. Sono circa 800 le persone in condizioni di fragilità economica e/o di marginalità sociale, anche provenienti dalle comunità rom.

    Nelle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria il progetto A carte scoperte mira a sviluppare un programma di intervento multidimensionale e integrato sui problemi legati al gioco d’azzardo patologico (GAP), avviando 6 centri specializzati nella cura della ludopatia in grado di offrire a persone affette da GAP percorsi di presa in carico e trattamento basati sulla centralità della famiglia. All’interno dei centri verranno forniti servizi di orientamento al lavoro e di babysitting e “spazi rosa” dedicati alle donne partner di soggetti con problematiche di dipendenza da gioco e a uomini maltrattanti. È prevista la realizzazione di un’applicazione in grado di simulare i rischi da gioco e di facilitare l’accesso ai servizi dei centri specializzati e di un servizio on line di assistenza sul GAP. Verranno realizzate anche attività di educazione e prevenzione sull’uso consapevole del denaro e sul tema del gioco rivolte al mondo della scuola e alla cittadinanza con l’utilizzo di un camper che offrirà un servizio di primo supporto alle persone con possibili problemi di ludopatia. Sono circa 1.000 le persone intercettate affette da GAP e 520 quelle prese in carico.

    CAMPANIA

    Con Opera 5 – Sostegno sociosanitario nell’area metropolitana di Napoli si intendono potenziare i servizi socio-sanitari rivolti a persone in condizioni di fragilità e povertà del centro storico di Napoli, affiancando ad attività ambulatoriali, l’housing, l’orientamento, la prevenzione, l’accompagnamento alle strutture e ai servizi. Tre ambulatori, di cui due già attivi e un terzo da avviare, verranno potenziati attraverso visite specialistiche (principalmente odontoiatria, oncologia e oculistica) e la distribuzione gratuita di farmaci, materiale sanitario e protesi odontoiatriche. Si intende strutturare anche un’attività di affido e orientamento sanitario per garantire accompagnamento ai servizi offerti dal SSN e tutoraggio ad anziani, persone in forte stato di emarginazione e/o con disabilità. Particolare attenzione sarà dedicata alle famiglie vulnerabili (attraverso l’istituzione di un Centro per le famiglie) e a bambini disabili (con l’attivazione di percorsi di psicoterapia) ed è previsto il rafforzamento di servizi residenziali per familiari di pazienti lungodegenti. Sono circa 9.000 le visite specialistiche ambulatoriali che si stima di realizzare e 1.500 le persone prese in carico.

    Il progetto Oltre le barriere intende sviluppare, nei 19 comuni afferenti al Consorzio Servizi Sociali Vallo di Diano – Tanagro e Alburni in provincia di Salerno, un sistema per favorire l’accesso ai servizi socio-sanitari per i gruppi sociali più svantaggiati, attivando a Sala Consilina un ambulatorio solidale e uno sportello di orientamento socio-sanitario. Presso l’ambulatorio solidale saranno realizzate visite mediche, con un’attenzione particolare alle patologie croniche e del disagio mentale, prestazioni infermieristiche (iniezioni, medicazioni, controllo parametri vitali, monitoraggio terapie) ed attività di screening sulle patologie della tiroide. Prevista anche l’attivazione di un’unità di stradavolta a favorire l’accesso ai servizi di persone prive di una rete familiare e amicale di riferimento, un servizio di cure domiciliari di primo livello (medicazioni, prelievi del sangue o cambi di catetere, etc.) e un banco per la distribuzione dei farmaci. Verranno inoltre realizzati due inserimenti lavorativi, per attività di segreteria e manutenzione, che riguarderanno i beneficiari individuati tramite i percorsi di presa in carico attivati. Complessivamente saranno in- tercettati 900 beneficiari, 500 dei quali presi in carico.

    DICO A TE! Dipendenze Comportamentali: Ascoltare, Trattare, Educare ha come obiettivo il contrasto della new technologies addiction e delle dipendenze comportamentali correlate nel territorio dell’ASL Napoli 3 Sud. La proposta è articolata in interventi di prevenzione, di cura e presa in carico di giovani di età compresa tra 13 e 24 anni che presentano prevalentemente dipendenze legate alle tecnologie digitali e sono a rischio di esclusione sociale. È prevista la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione rivolta a studenti di istituti secondari attraverso laboratori avviati a partire da un’indagine conoscitiva, al fine di aumentarne i livelli di consapevolezza e potenziarne le competenze rispetto alla rete e alle tecnologie digitali. Sarà sviluppato un blog e un’APP interattiva che conterrà anche un tasto SOS per comunicare con un operatore esperto di dipendenze e disagio giovanile. Prevista l’atti- vazione di una rete di sportelli per l’accoglienza e il counseling delle dipendenze comportamentali che garantirà l’inquadramento diagnostico, la presa in carico e il monitoraggio clinico degli utenti. Per la presa in carico delle situazioni che presentano maggiore complessità clinica e sociale (es. elevata compulsione, multiaddiciton, ritiro sociale, NEET) si intende sperimentare un modulo clinico in regime ambulatoriale intensivo (psicoterapia, gruppi di auto-aiuto, riabilitazione psicosociale, terapia occupazionale). Le persone in uscita dai percorsi di cura e riabilitazione potranno beneficiare anche di percorsi di recovery e di inserimento sociale, attraverso l’implementazione di servizi di orientamento, corsi di formazione e inserimenti lavorativi. Circa 3.000 i giovani destinatari delle attività di sensibilizzazione, 40 ragazzi presi in carico.

    Il progetto GAME OVER che interviene in provincia di Napoli e Caserta, intende creare risposte integrate per il supporto alle persone affette da dipendenza da gioco favorendo percorsi di autonomia e fuoriuscita dai circuiti devianti. A tal fine saranno potenziate le attività di riabilitazione presenti nei due 2 centri della Asl e avviato un modulo per il gioco d’azzardo presso un centro diurno. Verranno realizzati progetti terapeutici riabilitativi individualizzati, colloqui di sostegno psicologico pedagogico, gruppi terapeutici e di auto e mutuo aiuto, attività di cineforum e laboratori di manualità e delle arti espressive. Coinvolte le famiglie con attività di sostegno, accompagnamento ai servizi e supporto di tipo psicosociale. Verrà avviato un gruppo appartamento per 10 utenti che vogliono sperimentare un’autonomia economico e gestionale, ed un accompagnamento nella ricostruzione di una rete sociale, familiare e lavorativa. Contestualmente alle attività di presa in carico si intendono avviare attività di orientamento, bilancio delle competenze per 10 utenti e tirocini di inserimento lavorativo per 4 persone che a causa del gioco d’azzardo hanno perso il lavoro. Saranno realizzate anche attività di sensibilizzazione rivolte ai più giovani e iniziative di animazione della comunità con l’obiettivo di creare un movimento di contrasto al gioco d’azzardo che coinvolga anche le attività commerciali. Complessivamente saranno sensibilizzati 450 cittadini, intercettati 300 utenti e, di questi, 100 presi in carico.

    PUGLIA

    In provincia di Foggia con il progetto Servizio socio-sanitario di prossimità si intende tutelare la salute delle persone in stato di marginalità che vivono negli insediamenti informali, in particolare di migranti in grave condizione di sfruttamento e precarietà abitativa, attraverso l’attivazione di team mobili socio-sanitari. Un’unità mobile di Intersos in raccordo con i servizi sanitari locali e con un’equipe multidisciplinare raggiungerà 7 siti informali fornendo servizi di orientamento legale e socio-sanitario e promozione della salute a circa 6.500 persone. In staff alla Direzione Sanitaria Aziendale dell’Asl di Foggia, si intendono attivare un servizio di mediazione linguistico-culturale per la fruibilità dei servizi sanitari pubblici e a bassa soglia e un ufficio dedicato all’organizzazione dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria a migranti e stranieri, affiancando gli operatori della Asl con percorsi formativi dedicati e attivando reti di coordinamento multidisciplinari istituzionali e del privato sociale.

    Il progetto A.GAP.E intende mettere a sistema un modello di presa in carico integrata delle persone affette da GAP residenti nelle province di Barletta-Andria-Trani e Bari. Sarà avviata un’unità mobile d’intervento per attività di pre- venzione e contrasto del rischio di nuove dipendenze nei luoghi sensibili ed engagement dei giocatori problematici e patologici. Verranno inoltre attivate 10 antenne di ascolto presso i servizi territoriali di prossimità per l’intercettazione dei singoli e dei nuclei familiari che presentano problematiche legate al gioco d’azzardo. Le antenne di ascolto segnaleranno il caso specifico all’équipe multidisciplinare di progetto che garantirà una presa in carico integrata so- cio-sanitaria attraverso un programma terapeutico ambulatoriale che prevede attività di terapia, psicoeducazione e psicoterapia individuale, di gruppo e familiare per la cura e la riabilitazione. Sarà anche attivato un modulo a bassa intensità residenziale attraverso il quale erogare un trattamento intensivo breve (un weekend ogni due settimane per max 6 mesi) al fine di favorire l’astensione dal gioco e/o l’allontanamento temporaneo dall’ambiente familiare conflittuale. Previsti percorsi di prevenzione scolastica e di educazione e di orientamento al lavoro per 10 persone. Complessivamente saranno sensibilizzati oltre 2.000 cittadini, intercettati 1.000 utenti, 100 dei quali presi in carico.

    SICILIA

    Re-Care Salute: Ricostruire Cura e Salute intende consolidare, a Palermo, una rete territoriale in grado di rispondere ai bisogni di cura delle persone senza dimora, con specifica attenzione alla tutela della salute mentale, favorendo percorsi di accompagnamento all’autonomia. A partire dall’aggancio, attraverso 3 unità di strada e 4 presidi territoriali, presso i luoghi frequentati dai senza dimora, e tramite la distribuzione di beni di prima necessità, quali kit igienico-sanitari ed alimentari, si attiveranno interventi di mediazione, ascolto e dialogo con i beneficiari, al fine di conoscere le storie personali, comprenderne i bisogni e tracciare possibili percorsi di miglioramento delle condizioni di vita. Le persone intercettate verranno accompagnate presso i servizi territoriali per screening generali e visite specialistiche o segnalati per una successiva presa in carico a valenza terapeutica, pedagogica, farmacologica, relazionale e socializzante. Si faciliteranno interventi di supporto all’abitare per 15 soggetti, secondo il paradigma Housing first, e di inclusione lavorativa attraverso 20 tirocini formativi. Complessivamente, sono 240 le persone che si stima di intercettare, 60 delle quali prese in carico secondo un approccio multidisciplinare.

    La proposta in – Dipendenze intende sperimentare e consolidare un modello territoriale di prevenzione e presa in carico dedicato a minori che presentano disturbi da dipendenza da internet e dispositivi tecnologici nel comune di Palermo. Si prevede di realizzare attività di educazione e prevenzione sull’uso responsabile e consapevole dei dispositivi informatici rivolte ad almeno 480 studenti di scuola primaria e secondaria, nonché ai loro insegnanti. Saranno coinvolti anche i genitori che parteciperanno a laboratori di rieducazione all’utilizzo della rete e attività di sostegno. Un servizio ambulatoriale, aperto 3 volte a settimana e gestito da esperti psicoterapeuti, garantirà contatto precoce, pronta accoglienza, diagnosi e terapie appropriate e contestuale prevenzione delle patologie correlate alla dipendenza da smartphone. L’attività ambulatoriale sarà rivolta a minori tra i 9 e i 17 anni e alle loro famiglie, con modalità differenziate in base all’età, per un totale di almeno 200 utenti all’anno. È prevista la costituzione di un nuovo soggetto giuridico per la gestione dei servizi attivati e di una rete multi-attore (ASP, pediatri, professionisti, 3° settore, istituzioni, scuole, studenti, genitori e cittadini) che possa supportarne l’accreditamento e il convenzio- namento con il SSN.

    INTER REGIONALE

    In alcune aree interne delle province di Benevento e Foggia, Piccole Comunità in Salute intende offrire, attraverso un approccio integrato e di rete, servizi di prossimità e assistenza socio-sanitaria dedicati alle fasce più fragili della popolazione, con un’attenzione particolare agli anziani. Verranno erogati servizi di trasporto sanitario per visite mediche e/o terapie, consegna farmaci, supporto psicologico a distanza, aiuto domiciliare per la cura e l’igiene personale, assistenza domiciliare integrata e servizi di telemedicina e telerilevamento, domiciliare e non, per pazienti ad alto rischio di ospedalizzazione. Si prevede inoltre l’allestimento di 8 Case della Salute, presidi territoriali per l’orientamento e l’assistenza sanitaria a distanza (televisita ambulatoriale e teleconsulto) e la sperimentazione di modelli innovativi di accoglienza diffusa degli anziani (2 appartamenti di co-housing), con cui facilitare momenti di socializzazione volti all’invecchiamento attivo. Saranno realizzati circa 4.000 prestazioni, grazie all’impegno di 60 tra volontari, operatori, psicologi e “volontari di comunità”, formati nel corso del progetto grazie alla costituzione di “Cooperative di comunità”.

    Bando Sport l’importante è partecipare

    Obiettivo: Valorizzare l’attività sportiva come strumento di inclusione, partecipazione e integrazione tra persone che vivono in uno stesso, circoscritto, territorio (quartiere, rione, borgo, paese) del Sud Italia.
    Il Bando promuove una idea di sport inclusivo, aperto a tutti, senza limiti di età o di appartenenza, ma capace di incidere positivamente sulla coesione sociale di una comunità territoriale.

    • Lo sport ha sempre ricoperto un ruolo significativo, evidenziando le migliori qualità fisiche ed intellettive dell’es- sere umano e rappresentando il livello di sviluppo delle società. Nella società contemporanea l’attività sportiva rappresenta uno dei principali strumenti di relazione tra le persone, favorendo occasioni di conoscenza, con- divisione e confronto. In un’epoca, come quella odierna, caratterizzata da frammentazione sociale, frenesia e individualismo, questa naturale capacità di aggregare diviene essenziale.

    La pratica sportiva è quindi uno degli strumenti più efficaci per favorire lo sviluppo di reti e per stringere rapporti fra persone di diversa provenienza e condizione sociale, contribuendo a migliorare il benessere del singolo e a in- staurare legami, condividere bisogni e scambiare competenze e conoscenze. Questa interazione sociale crea den- sità relazionale, facilitando l’attivazione di concreti processi di welfare di comunità e, in ultima istanza, la crescita sociale ed economica del territorio.

    Risorse: 2,3 milioni di euro
    Modalità: Il bando prevede due fasi: la prima, finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio, ha consentito di individuare un gruppo ristretto di progetti, per i quali gli uffici hanno strutturato un percorso di accompagnamento e progettazione esecutiva, volto a focalizzare le strategie progettuali e a meglio orientarle al raggiungimento dell’obiettivo del bando (seconda fase).

    Gli interventi devono essere proposti da partnership composte da un minimo di tre organizzazioni: almeno due non profit, a cui potranno aggiungersi realtà del mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca. È auspicabile, inoltre, il coinvolgimento di organizzazioni sportive.
    Stato dell’arte: In risposta all’iniziativa sono pervenute 330 proposte, di cui 264 ammissibili e ammesse alla fase di valutazione.

    • 9 progetti finanziati con un importo complessivo pari a € 2.291.000 (media di 254 mila euro a iniziativa).
    • 3 in Campania (provincia di Napoli), 3 in Sicilia (Catania, Messina, Palermo), 3 in Puglia (province di Bari e Lecce)
    • Oltre 100 organizzazioni coinvolte nelle partnership di progetto, tra associazioni, parrocchie, cooperative socia- li, organizzazioni di volontariato, scuole, università, comuni e enti pubblici, imprese, ordini professionali.
    • 50 le discipline sportive che animeranno i progetti: si va dagli sport di squadra più tradizionali (calcio, basket, pallavolo), di cui viene proposta anche la variante per persone disabili (sitting volley, football integrato, baskin); agli sport di resistenza e potenza (atletica, ciclismo, arrampicata) o di precisione (tiro con l’arco). E ancora, dan- za (hip hop, danze urbane, folcloristiche) e sport di contatto (kickboxing, karate).
    • Circa 100 mila mq disponibili per attività sportive sia al chiuso che all’aperto: una media di 25 mq per minore, a fronte dei circa 4,8 mq messi in media a disposizione dei ragazzi nei capoluoghi del Sud Italia. Anche gli spazi pubblici (parchi, aree giochi, piazze, palestre scolastiche e municipali) saranno valorizzati e messi a disposizio- ne delle comunità.
    • C’è chi realizzerà ciclo-passeggiate, tornei di municipio e attività itineranti per il quartiere; chi realizzerà una palestra diffusa all’aperto; chi punterà su sport come l’arrampicata per favorire sbocchi lavorativi nell’edilizia acrobatica, sulle navi da crociera, nel mondo dello spettacolo; chi invece farà del calcio uno strumento di edu- cazione al rispetto delle regole e di integrazione, con la nascita di squadre rionali e di quartiere o squadre miste, formate da italiani e stranieri. In alcuni casi saranno gli sport tradizionali di altri paesi (come cricket, badminton e peteca particolarmente diffusi in Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka) a favorire questo processo, rendendo i migranti protagonisti: saranno infatti loro a proporre dei laboratori per insegnare ai ragazzi le regole del gioco. Saranno coinvolti anche giovani tra i 12 e i 25 anni sottoposti a misure alternative alla detenzione. Anche per i meno giovani l’offerta sarà ricca, con corsi dedicati al benessere e all’invecchiamento attivo come la ginnastica dolce e lo yoga, ma anche gli scacchi. Sarà possibile effettuare visite mediche e psicoattitudinali, per guidare i ragazzi nella scelta dello sport più adatto alle proprie attitudini e bisogni fisici; avere consulenze nutrizionali, con percorsi di sensibilizzazione ad una sana e corretta alimentazione.

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

    CAMPANIA

    Il progetto LA BELLEZZA NECESSARIA – Sport, Inclusione e socialità si pone l’obiettivo di riscattare il quartiere mar- ginale “Parco verde” del Comune di Caivano (NA), caratterizzato dalla presenza pervasiva della criminalità organizzata, attraverso la rigenerazione di un campo sportivo degradato e la proposta di un programma di sport sociale per 160 giovani e minori a rischio devianza. Il programma prevede la rivisitazione di sport tradizionali (quali calcio, basket e pallavolo) affiancando alla logica della competizione quella della cura. Si intende introdurre pratiche sportive innovative, quali il plogging, e l’arrampicata sugli alberi. Per favorire la partecipazione della popolazione migrante che vive nel quartiere, vengono anche proposte attività sportive diffuse nei paesi di provenienza, quali cricket e badminton.

    Con SCINN’ (Sport Comunità Integrazione Nuove Narrazioni) si intende restituire alla comunità gli spazi del centro polifunzionale Ciro Colonna, anche detto il “Cubo”, e il campetto adiacente in stato di degrado siti nel quartiere Ponticelli di Napoli. Grazie all’offerta di un programma sportivo integrato rivolto a soggetti disabili e non, italiani e stranieri, il progetto ha l’ambizione di avvicinare alla rete di terzo settore del territorio soggetti precedentemente non coinvolti. Si prevede la costituzione di una squadra di calcio rionale, attività di sensibilizzazione al valore dello sport e a una corretta alimentazione, nonché laboratori interculturali per minori italiani e stranieri. Nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, sono anche previsti percorsi di formazione per allenatori e istruttori, con particolare attenzione ai temi della disabilità e sull’arrampicata sportiva.

    Il progetto Lo Sport Geniale promuove la rigenerazione e rafforza la coesione della comunità nel rione Luzzatti Ascarelli a Napoli, noto per il libro L’amica Geniale, attraverso un’offerta sportiva professionale variegata rivolta a 350 minori, adulti, anziani, anche appartenenti alle minoranze cinesi e rom. Oltre al potenziamento dell’offerta sportiva classica (basket, calcio e pallavolo), estesa ad un’utenza femminile e adulta, il progetto punta all’organizzazione di laboratori di arti performative e di danceability rivolti sia a disabili che normodotati. Per mettere in contatto giovani e meno giovani, vengono proposti laboratori di danze folkloristiche italiane e straniere e di ginnastica dolce. Si intende anche organizzare passeggiate didattiche in bicicletta per tutte le età.

    PUGLIA

    Magliano Sport and Community Hub mira a valorizzare il “Parco della scienza” nella frazione di Magliano in provincia di Lecce, unico centro aggregativo e sportivo del territorio, arricchendone l’offerta sportiva e culturale rivolta a 300 partecipanti di tutte le età, italiani e stranieri. Si prevede un programma sportivo variegato: rivolto agli over 60 (passeggiata meditativa, calcio camminato, ginnastica dolce), a bambini e adolescenti, anche diversamente abili (ping pong, danza sportiva, scacchi ed avvicinamento al calcio), funzionale al coinvolgimento di migranti in attività sportive tradizionali (torneo di calcio con squadre di diversa nazionalità) e alla diffusione sul territorio di sport praticati nei paesi di origine (peteca, cricket). Il progetto prevede un programma di animazione territoriale e di educazione a stili di vita sani che include la notte bianca dello sport, l’istituzione di un GAS, la realizzazione di un’arena cinematografica, i campi estivi e i gruppi di cammino con raccolta rifiuti.

    Con P.A.S.SA! – Partecipazione e Aggregazione tra Sport e Salute si promuovere l’adozione di stili di vita sani nel quartiere S. Paolo a Bari attraverso l’offerta di un vasto programma sportivo, educativo e ricreativo rivolto a 400 persone, con attenzione all’inclusione di disabili e ragazzi affetti da autismo grazie alla disponibilità di speciali biciclette (handbike e hugbike). L’attivazione dei corsi consente di attrezzare e animare le palestre municipali e scolastiche e tre parchi pubblici. Sono inclusi laboratori di cortometraggio, per narrare lo sport dal punto di vista dei ragazzi, di cartoni animati, finalizzati a trasmettere le regole dello sport, e di circo sociale, per promuovere inclusione e integrazione sociale. Sono previsti, inoltre, percorsi laboratoriali di promozione di stili di vita sana e di educazione stradale per ciclisti. Per favorire la partecipazione dell’intero quartiere si intende organizzare ciclo-passeggiate per le strade del territorio e tornei.
    Il progetto Calcio e affini senza confini sviluppa un modello di sport solidale in un’ottica popolare, inclusiva e multiculturale, dando la possibilità, a oltre 1.000 abitanti del quartiere popolare e disagiato “Stadio” di Lecce, di partecipare a un programma variegato di corsi sportivi all’interno del centro sportivo della Parrocchia San Giovanni Battista al momento sottoutilizzata. Si prevede di attivare una scuola calcio multiculturale, corsi settimanali di basket, volley, baskin, sitting volley, ginnastica dolce, scacchi, attività motorie di base e di avvicinamento alla mountain-bike. Si intende proporre tornei annuali delle varie discipline, cicli di incontri formativi per adolescenti e familiari, una maratona, un cineforum, attività di urban art, un summer camp e una web radio.

    SICILIA

    Il progetto Terzo Tempo – Sport è Comunità consente di mettere in sicurezza e riattivare il centro polisportivo Gio- vanni XXIII, gestito dal CSI, realizzando un hub sportivo, sociale e educativo nel quartiere Giostra di Messina coinvolgendo 400 persone di tutte le età con particolari condizioni di svantaggio, incluse persone afferenti al circuito penale. Si prevede di attivare un’offerta sportiva variegata e la possibilità di rotazione fra le varie discipline proposte: danza, ginnastica dolce, yoga, atletica leggera, hockey su prato, arrampicata, rugby, pallamano, pallavolo, baseball, pattinaggio e baskin. Sono previsti anche percorsi socio-educativi, artistici e psicopedagogici.
    Con Sport popolare in spazio pubblico si intende istituire una comunità solidale nel quartiere Tribunali-Castellammare di Palermo (nella Kalsa) mettendo in rete risorse e spazi pubblici del territorio, coinvolgendo 650 persone nella pratica sportiva e nella progettazione partecipata di una palestra a cielo aperto. Sono previsti diversi corsi annuali rivolti a cittadini di tutte le età, attività motorie mattutine per scuole primarie e uscite in barca a remi per bambini disabili e normodotati, mamme e donne che si sono sottoposte a mastectomia. Sono previsti anche olimpiadi popo- lari tra i 650 partecipanti ai vari corsi, screening cardiometabolici, corsi per l’apprendimento di tecniche di base di rianimazione cardio-polmonare e un servizio di prestito di attrezzi sportivi presso la bibliofficina di quartiere.
    Villaggio Dusmet a Catania: sport per tutti ha l’ambizione di trasformare l’oratorio salesiano antistante una parrocchia in presidio aggregativo permanente per 250 famiglie del Villaggio Dusmet a Catania, potenziando l’offerta sportiva e attivando una rete civica che contribuisca alla co-progettazione di iniziative ricreative, culturali e di solidarietà. Inoltre, durante il periodo estivo sono previste sia attività in spiaggia – beach volley e beach soccer – a favore di minori, che tornei di calcio a 5 per adulti tra squadre di diversi quartieri.

    Ambito storico-artistico e culturale

    Obiettivo: Recuperare e valorizzare i beni culturali inutilizzati al Sud, di pregio storico, artistico e culturale, attraverso il coinvolgimento delle comunità locali.
    I beni comuni rappresentano una straordinaria opportunità di sviluppo sociale ed economico per i territori del Mezzogiorno. La Fondazione, fin dalla sua nascita, ha inteso valorizzare e rafforzare la “vocazione” del Terzo settore al loro utilizzo condiviso, a farne uno strumento di partecipazione delle persone alla vita di comunità, una opportunità di inclusione sociale dei soggetti deboli e un momento di crescita della dimensione economico-imprenditoriale degli enti non profit.
    Risorse: 4 milioni di euro.
    Modalità: Le iniziative di valorizzazione dei beni culturali sono basate su accordi, sottoscritti dalla Fondazione CON IL SUD, con i Comuni o gli altri enti (pubblici o privati) proprietari dei beni, che consentano di attribuire agli enti del terzo settore l’opportunità di avviare, al loro interno, percorsi di inclusione sociale e generazione di opportunità di lavoro, nell’ottica generale di una “restituzione” del patrimonio culturale alla comunità in vista di una concreta fruizione.
    La sottoscrizione di tali accordi dovrebbe essere accompagnata dall’individuazione di un gruppo di beni adeguati rispetto alle finalità dell’iniziativa, dalla produzione da parte dei proprietari dei beni delle risorse dedicate alla ristrutturazione (salvo che i beni siano già ristrutturati) e dalla salvaguardia di un adeguato livello di autonomia della Fondazione nella selezione dei partenariati da destinare alla valorizzazione dei beni.
    La Fondazione CON IL SUD sostiene la fase di start-up dell’attività di valorizzazione mettendo a disposizione complessivamente 350 mila euro. Il Comune di Taranto assegna l’immobile al partenariato selezionato attraverso il ban- do per un periodo non inferiore ai 10 anni.
    Stato dell’arte: È stato siglato un accordo con il Comune di Taranto per avviare una iniziativa congiunta, finalizzata alla valorizzazione di due edifici storici situati nel borgo antico, nel quadro di un più ampio intervento di rigenerazione urbana che prevederà anche altri interventi di inclusione ed housing sociale.
    In base all’accordo, l’amministrazione comunale di Taranto e la Fondazione CON IL SUD hanno promosso un primo bando congiunto per il recupero e la rifunzionalizzazione del complesso dell’ex Convento San Gaetano (già noto come Cantieri Maggese), immobile storico situato nel cuore della Città Vecchia.
    Il bando era rivolto alle organizzazioni del Terzo settore locale chiamate a presentare progetti di valorizzazione dell’immobile per renderlo pienamente fruibile dalla comunità cittadina, coinvolgendola nel più ampio processo di recupero di Taranto Vecchia e dell’identità culturale della città e prevedendo attività di aggregazione sociale, iniziative di inclusione sociale e di inserimento lavorativo per persone in difficoltà, per accrescere la coesione sociale nel territorio anche in un’ottica di sostenibilità nel tempo.
    In risposta al bando sono pervenute due proposte e la Fondazione e il Comune di Taranto ne hanno selezionata una.
    Il progetto “L’isola che accoglie” prevede la realizzazione di un hub che metterà insieme attività sociali, culturali ed economiche, nel cuore della Città Vecchia. L’ex convento di San Gaetano a Taranto ospiterà un bar, uno Sportello d’ascolto dedicato a famiglie e minori e un altro dedicato all’abitare legale. Le iniziative saranno realizzate dall’associazione Symbolum in partenariato con altre 13 organizzazioni tra associazioni, cooperative sociali, fondazioni, imprese sociali, università e mondo imprenditoriale.
    Analoga iniziativa è stata avviata nella città di Lecce, in cui il Comune mette a disposizione degli enti del terzo settore il complesso monumentale ‘Masseria Tagliatelle’ per interventi di valorizzazione.

    Sviluppo locale 2015: Guspini e Arbus

    Obiettivo: Favorire percorsi di sviluppo locale nel territorio di Guspini e Arbus (SU), identificando tematiche di interesse generale, da sviluppare attraverso iniziative sistemiche e integrate.
    Risorse: 5 milioni di euro
    Modalità: Processo di coprogettazione nei comuni di Guspini e Arbus (SU), in cui la Fondazione assume un ruolo attivo nella fase di animazione territoriale e progettazione condivisa. È prevista la collaborazione di risorse territoriali nella conduzione dei processi di progettazione partecipata.
    Stato dell’arte: Nel corso del 2021 è stato finanziato il progetto sul tema dell’agricoltura sociale. Il progetto intende attivare una filiera produttiva del suino semibrado che, attraverso la realizzazione di un disciplinare di allevamento, l’allestimento di un centro lavorazione carni e un processo di produzione e commercializzazione di prodotti tipici locali (derivati secchi del suino semibrado guspinese quali salsiccia secca, guanciale, culatello e testa in cassetta), contribuisca ad aumentare le opportunità occupazionali. Oltre alla lavorazione delle carni, presso il centro si intende attivare una linea di lavorazione degli ortaggi. Durante tutto il progetto saranno avviati 16 tirocini professionalizzanti e percorsi di inclusione sociale per ex detenuti, donne in difficoltà e giovani e 10 inserimenti lavorativi tra le diverse attività.
    L’iniziativa è stata sostenuta con risorse pari a € 1.997.000 e prevede il coinvolgimento di 12 organizzazioni.
    Nell’ambito dell’iniziativa di sviluppo locale è stato assegnato anche un contributo di 100.000 euro a Legambiente Guspini per l’organizzazione dei processi di progettazione partecipata e supporto alla progettazione esecutiva.
    Il progetto dedicato al turismo volto alla valorizzazione del polo ambientale di Ingurtosu/Piscinas e quello culturale, storico ed enogastronomico di Montevecchio, è ancora in una fase di avvio, in attesa dell’assegnazione dei beni da parte delle amministrazioni comunali.

    Sviluppo Locale 2019: Calabria

    Obiettivo: Favorire l’infrastrutturazione sociale, lo sviluppo dell’economia locale e l’incremento dell’occupazione in territori in cui siano presenti esperienze consolidate, sostenute dalla Fondazione CON IL SUD, attraverso iniziative in grado di aggregare e mettere in connessione le risorse umane presenti nel territorio e di cogliere le opportunità di valorizzazione offerte dal patrimonio ambientale e culturale locale.
    Risorse: 3 milioni di euro
    Modalità: La Fondazione intende sperimentare un meccanismo che, potenziando le esperienze più significative, confermi l’assunto che dal rafforzamento del capitale sociale possano derivare percorsi di sviluppo o di occupazione. A tal fine la Fondazione invita le organizzazioni attive sul territorio a presentare proposte d’intervento, seleziona quelle maggiormente coerenti con l’obiettivo dell’iniziativa e le accompagna nel percorso di definizione di un progetto esecutivo che prevede il coinvolgimento della comunità locale.
    Stato dell’arte: Sono state finanziate due proposte: la prima sul tema della partecipazione della comunità, la seconda legata al turismo esperienziale, ricerca e produzione di estratti vegetali.
    Le due iniziative sostenute nel 2020 sono in corso di svolgimento. Il progetto Pellaro, che interviene a Reggio Cala- bria, promuove interventi di sviluppo locale trasformando l’omonimo quartiere in un laboratorio di sviluppo sociale di comunità. Attraverso il supporto di un coordinatore e di esperti in tecniche di facilitazione e mediazione si intende avviare un processo di empowerment che coinvolgerà cittadini, organizzazioni del terzo settore, aziende ed enti pubblici, rendendoli protagonisti attivi del territorio.
    Il progetto Biodiversi intende valorizzare le diverse risorse naturalistiche presenti in Calabria – piante, microorganismi e clima – e potenziare la filiera agroalimentare e turistica. È prevista la nascita di un centro di ricerca botanico denominato Brick (Botanical Research Institute of Calabrian Knowledge) in cui sperimentare progetti di ricerca applicata a fini fitoterapici, terapeutici, nutraceutici e cosmetici. Si prevede di inserire 51 nuovi lavoratori di cui 11 con un ruolo manageriale o specialistico nella gestione della rete e gli altri nelle due filiere. Gli inserimenti lavorativi destinati a soggetti svantaggiati saranno 12.

    Iniziative e progetti in cofinanziamento

    Obiettivo: La Fondazione ritiene importante, nel perseguimento della propria missione, stabilire relazioni e avviare collaborazioni con enti e istituzioni che condividano lo spirito e gli obiettivi che la animano. In tal senso, ha avviato una specifica linea di intervento finalizzata a promuovere interventi al Sud, congiuntamente ad altri enti di erogazione, al fine di catalizzare ulteriori risorse del privato sociale attorno alla domanda proveniente dalle regioni meridionali. Le iniziative in cofinanziamento consentono, infatti, un effetto “leva” sul Mezzogiorno, la riduzione del divario tra domanda e offerta di interventi sottoposti alla Fondazione, un maggiore coordinamento e confronto tra soggetti cofinanziatori e quindi l’attivazione di meccanismi di infrastrutturazione sociale anche a monte del proces- so erogativo.
    Risorse: 4 milioni di euro.
    Modalità: Le modalità di partecipazione e i criteri di selezione relativi a tale linea di intervento, indicati nel regolamento sulle iniziative in cofinanziamento, prevedono che la Fondazione possa mettere a disposizione fino ad un massimo del 50% delle risorse finanziarie complessivamente previste. I progetti sostenuti attraverso questa linea di intervento sono identificati attraverso tre canali:

    • bandi/inviti elaborati in collaborazione con altri enti erogatori, su tematiche di comune interesse, o progetti da identificare congiuntamente con l’ente cofinanziatore;
    • progetti pervenuti in risposta ai diversi bandi e iniziative promosse dalla Fondazione, valutati positivamente ma non finanziati per incapienza di fondi (in questo caso specifico la quota di cofinanziamento non potrà superare il 30%);
    • progetti proposti da organizzazioni del terzo settore e sostenuti per almeno il 50% da uno o più enti erogatori, non meridionali.

    Stato dell’arte: Nel corso del 2021 la Fondazione ha avviato iniziative in cofinanziamento con altri enti erogatori promuovendo singoli interventi; ha rinnovato il percorso di cooperazione con Fondazione Peppino Vismara, Enel Cuore, Fondo di beneficenza Intesa San Paolo e ha attivato collaborazioni con Fondazione Cammino Verde, Fondazione Haiku Lugano e altri enti cofinanziatori.Sono state sostenute 12 iniziative con risorse pari a € 3.215.530; lo stesso ammontare è stato messo a disposizione da parte di soggetti cofinanziatori.

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei singoli progetti sostenuti.

    Tabella 4 – Progetti in cofinanziamento 2021

    CALABRIA

    Con il progetto Centro Multifunzionale per Diagnosi, Valutazione e Interventi Psicoeducativi per Autismo si intende avviare a Lamezia Terme (CZ) il primo centro diagnostico territoriale sulle disfunzioni del neuro-sviluppo per fornire una diagnosi completa e prime indicazioni di trattamento a 150 pazienti. Inoltre, l’intervento consolida il lavoro del centro terapeutico garantendo interventi psico-educativi per 20 pazienti. Si prevede la realizzazione di una foresteria per ospitare le famiglie durante i processi diagnostici che richiedono lunghe permanenze in struttura. È prevista anche l’organizzazione di seminari per promuovere politiche inclusive e approfondire le tematiche del benessere delle persone con disabilità.
    Complesso Fratelli Tutti si pone l’obiettivo di realizzare, all’interno del complesso “Fratelli tutti” a Lamezia Terme, un centro di servizi di contrasto alla povertà, di socializzazione dei giovani e di accoglienza religiosa. Grazie all’iniziativa, si intende riunire nel complesso la mensa e l’ambulatorio di medicina solidale, rivolti a 200 persone fragili con difficoltà economiche, di accesso al sistema sanitario nazionale o ai servizi essenziali. È prevista anche la realizzazione di un grande centro culturale per eventi (religiosi e non), aperto ai giovani della comunità grazie all’organizzazione di attività teatrali e musicali. Il progetto intende anche avviare un osservatorio regionale sulla povertà in collaborazione con la Caritas regionale.
    Un futuro per noi prevede la riqualificazione di un bene confiscato alle mafie a Villa San Giovanni (RC) da destinare a struttura residenziale per l’accoglienza di 6 persone con disabilità grave di tipo fisico, intellettivo e sensoriale, segnalate dai servizi sociali territoriali competenti. Attraverso la creazione di una “casa per il durante e dopo di noi” e l’attivazione di laboratori (artistici, orto, danza, ginnastica), si intendono favorire lo sviluppo delle autonomie personali, il mantenimento delle capacità cognitive e relazionali, la socializzazione e integrazione con il territorio.

    CAMPANIA

    Il progetto LUCE al Rione Sanità intende proseguire il processo di valorizzazione dal basso dei beni storico-artistici del Rione Sanità riaprendo al pubblico la chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, oggi sede del laboratorio artistico dello scultore Jago, e la chiesa di San Severo, in cui è esposta la sua opera “Il Figlio velato”. È prevista, inoltre, la messa in sicurezza e riqualificazione della chiesa di Santa Maria Maddalena dei Cristallini con murales realizzati da artisti di fama internazionale con il supporto di ragazzi del luogo. Si intende trasformare le aule della Casa di Comunità “Cristallini 73” in uno spazio culturale dedicato alla formazione dei giovani e creare opportunità lavorative nel turismo per 6 giovani.
    Con il progetto La fattoria della salute A.S.S. (Agricoltura Sociale Sanitaria) viene realizzato un centro di agricoltura sociale e della salute presso una fattoria sociale, sita nell’ex ospedale psichiatrico di Aversa (CE), in cui 12 persone affette da disturbo psichico, ‘comorbidità’ psichiatrica o autismo possono sperimentarsi nell’attività agricola e intessere relazioni sociali significative. Oltre all’affidamento di 20 orti sociali a pensionati e famiglie del territorio, si prevede l’allestimento di un’area giardino, dove ortisti e utenti vivono momenti di relax e convivialità con l’obiettivo di creare una vera e propria comunità.
    H-anto a te 4.0 intende favorire il reinserimento sociale, lavorativo ed abitativo di 15 persone con disabilità residenti nei comuni di Portici, San Giorgio a Cremano e San Sebastiano al Vesuvio (NA), alleviando le famiglie dal peso esclusivo dell’assistenza. Il progetto potenzia il lavoro del centro sociale polifunzionale “H-anto a te” grazie all’apertura di una sede dislocata a Portici. Si prevede l’avvio di laboratori per adulti e minori con disturbi dello spettro autistico. Le attività di formazione e orientamento lavorativo, nonché l’opportunità di trascorrere dei week-end in ambiente protetto, sono destinate ai disabili pronti a sperimentare maggiori livelli di autonomia.
    Con il progetto Puteoli Sacra, si intende costruire, a Pozzuoli, un sistema integrato di servizi volti alla valorizzazione del patrimonio archeologico e storico-artistico sito nelle pertinenze diocesane del Rione Terra. Nello specifico, il progetto consente di restituire alla comunità, un sito inaccessibile da oltre 50 anni, attraverso l’avvio di un’attività museale presso il Complesso Basilica Cattedrale-Museo Diocesano e l’offerta di percorsi inediti per i visitatori (laboratori didattici, cinema all’aperto, mostre, teatro ed eventi enogastronomici) e l’apertura di un bookshop. Si prevede di coinvolgere 24 giovani e donne provenienti dagli istituti penitenziari di Nisida e Pozzuoli, o affidati ai servizi sociali territoriali, nelle attività di valorizzazione e inserimento lavorativo.
    La porta dei Sogni intende avviare una scuola di musica per i bambini di Forcella (NA), creando un coro musicale con 20 bambini e potenziando la Piccola Orchestra giovanile attraverso il coinvolgimento di 30 ragazzi senza formazione musicale e a rischio devianza sociale. Negli spazi verdi del Complesso della Disciplina della Santa Croce è prevista l’organizzazione di laboratori ludico–ricreativi sulla salvaguardia dell’ambiente, sulla legalità e sull’educazione alla lettura. Infine, il progetto prevede il supporto allo start up dell’impresa sociale Manallart, composta da 10 giovani del quartiere, per la gestione dello spazio culturale.
    Il progetto dal titolo Essere Ponte – per una formazione Poliedrica – Sostegno all’orientamento per la vita dei giovani Rom e Italiani di Scampia prevede la presa in carico di circa 45 giovani preadolescenti e adolescenti a rischio dispersione scolastica del quartiere Scampia a Napoli, tra cui rom, attraverso l’attivazione di percorsi educativi e formativi finalizzati a far emergere la consapevolezza dei propri talenti e desideri formativi. In particolare, si intendono attivare laboratori artistico-creativi, di educazione alla cittadinanza globale e sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Per circa 10 giovani è previsto l’avvio di esperienze di stage o tirocinio presso la rete delle aziende partner, mentre si intende coinvolgere altri 30 in esperienze comunitarie presso altre realtà educative della rete di partenariato.

    PUGLIA

    Il progetto Officine Mezzogiorno – attività afferenti l’Inclusione Sociale lancia in via sperimentale un hub, nell’ex officina degli autobus di Lecce, denominato ‘Officine Mezzogiorno’, per promuovere formazione manageriale avanzata e l’incubazione di startup e PMI emergenti nel settore dei servizi culturali-artistici-musicali, socio-sanitari per disabili e smaltimento rifiuti. Si intende coinvolgere manager e professionisti meridionali, in particolare salentini, emigrati per condividere con gli enti di terzo settore locali competenze ed esperienze acquisite altrove. Sono, inoltre, previsti 9 corsi rivolti agli studenti di scuola secondaria sulle più recenti tendenze dell’innovazione e del mercato del lavoro (es. 3D printers, tecnologia wearable, coding, intelligenza artificiale, robotica).

    INTER-REGIONALI

    La tutela dei diritti delle persone detenute: gli sportelli d’informazione legale in carcere mira a rafforzare la protezione e la promozione dei diritti di 400 persone detenute negli istituti penitenziari del Sud Italia, ampliando la rete di sportelli di informazione legale gestiti dall’associazione Antigone. In particolare, è prevista l’attivazione di due nuovi sportelli all’interno della Casa circondariale di Lecce “Borgo San Nicola” e in quella di Catania “Piazza Lanza” e attività propedeutiche all’avvio di sportelli legali in Calabria, Sardegna e Basilicata. Al fine di facilitare il reinserimento di 300 persone ex detenute, prossime alla fuoriuscita dal sistema carcerario o in esecuzione penale esterna, si intende realizzare una “guida al rilascio”: una mappatura dei principali servizi e risorse dei territori del Mezzogiorno. Sono previste attività di sensibilizzazione sulle tematiche carcerarie rivolta agli studenti delle scuole secondarie e attività formative rivolte agli studenti universitari che contribuiscono al bacino dei volontari.
    Con Cime di Rapa 4.0 si vuole migliorare e replicare in Campania e Basilicata il modello di scuola-lavoro già sperimentato con il progetto Food Truck in Puglia, consentendo l’avvio di nuove imprese di ristorazione e l’inclusione lavorativa e sociale di persone con fragilità. Si prevede un percorso formativo con rilascio di qualifica professionale quale tecnico di cucina per 18 persone, l’inserimento di 8 di queste nell’avvio e gestione di due nuovi ristoranti e di altre 6 nella coltivazione di materie prime del territorio a rischio scomparsa (es. melanzana rossa di Rotonda, pomodoro pienullo Vesuvio antico), attivando una filiera di economia circolare e promuovendo la biodiversità. È previsto anche il coinvolgimento della comunità educante attraverso la creazione di orti didattici in 15 scuole.

    Partenariati istituzionali e bandi in cofinanziamento

    Nel corso degli anni la Fondazione ha avviato collaborazioni con altri enti erogatori, con cui sono stati messi in comune competenze e contributi finanziari per la realizzazione di bandi e iniziative congiunti. Accanto alle attività erogative, la Fondazione offre supporto e assistenza tecnica alle fondazioni e agli enti erogatori pubblici e privati, italiani e stranieri, interessati a sostenere le organizzazioni del terzo settore impegnate sui temi del Mezzogiorno e dell’infrastrutturazione sociale.
    Con l’obiettivo di veder incrementare le risorse destinate al terzo settore meridionale e, ove possibile, la propria capacità erogativa, la Fondazione continua a svolgere a titolo gratuito un’importante funzione di intermediazione filantropica. Questo tipo di collaborazione permette inoltre di affrontare temi inediti o sperimentare modalità erogative e di intervento nuove, valorizzando l’esperienza e le competenze tecniche e tematiche di altri partner. Accanto ai vantaggi già segnalati, è interessante osservare spesso anche un positivo effetto di peer-learning fra i referenti dei diversi soggetti coinvolti.
    Nell’attuale scenario nazionale e globale, i partenariati rappresentano vere e proprie alleanze che permettono ai soggetti finanziatori una maggiore condivisione strategica e un maggiore impatto collettivo degli interventi.
    Nell’ambito dei partenariati istituzionali la Fondazione ha quindi istituito rapporti di collaborazione con altre fondazioni private, nazionali e internazionali, o enti dotati di alte competenze in specifici settori. Tali iniziative hanno assunto nel tempo forme differenti, in considerazione delle diverse modalità operative e gestionali degli enti coinvolti, nonché delle caratteristiche dei beneficiari e dei settori di intervento.
    Si riportano, di seguito, le iniziative relative ai partenariati istituzionali sostenuti e attivi nel 2021.

    Bando ‘Realizziamo il cambiamento con il Sud’

    Obiettivo: Favorire e sostenere interventi di contrasto alla povertà e di promozione dei diritti, con un approccio fondato sul welfare comunitario e caratterizzato dalla piena partecipazione e messa in rete di portatori e portatrici di diritto e di tutti gli attori coinvolti (istituzioni, enti privati e pubblici, gruppi formali e informali) e da una presa di responsabilità degli stessi enti promotori.
    Risorse: 500 mila euro messi a disposizione da Fondazione CON IL SUD e altrettante risorse messe a disposizione da Action Aid Italia, per complessivi 1 milione di euro erogati a favore di Fondazione Realizza il cambiamento che curerà la gestione dei bandi.
    Modalità: L’iniziativa è articolata in due bandi annuali pubblicati da Fondazione Realizza il cambiamento, rivolti alle organizzazioni senza scopo di lucro, localizzate nelle regioni del Mezzogiorno in cui opera la Fondazione.
    Stato dell’arte: nel 2021 è stato concluso l’accordo di collaborazione con Action Aid e Fondazione Realizza il cambiamento. La prima edizione del bando verrà promossa nel corso del 2022.

    Bando ‘Nel cuore del sud’

    Obiettivo: Favorire l’inserimento sociale ed attivare percorsi di accompagnamento all’autonomia di persone con fragilità o a rischio marginalità e disagio valorizzando le vocazioni e le eccellenze del territorio come il turismo, l’artigianato, l’agricoltura e l’enogastronomia nelle aree interne meridionali, in un’ottica di sviluppo locale.
    Risorse: 750 mila messi a disposizione da Fondazione CON IL SUD e 750 mila da Enel cuore onlus per complessivi 1,5 milioni di euro.
    Modalità: L’iniziativa è rivolta alle organizzazioni culturali senza scopo di lucro, localizzate nelle aree interne del Mezzogiorno. Le proposte potranno essere presentate da partnership composte da un minimo di tre organizzazioni, di cui almeno due non profit.
    Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 117 proposte, il cui processo di istruttoria e valutazione era ancora in corso a fine anno.

    Iniziativa ‘Funder 35’

    Obiettivo: Sostenere le imprese culturali giovanili nel migliorare la propria capacità di affrontare il mercato, rafforzandone competenze organizzative e gestionali e premiandone la spinta innovativa, anche attraverso la creazione di una comunità di pratiche.
    Risorse: 60 mila euro.
    Modalità: L’iniziativa è rivolta alle organizzazioni culturali senza scopo di lucro, localizzate nel territorio di riferimento delle 20 fondazioni finanziatrici (ed esteso al Molise), composte in prevalenza da giovani di età inferiore ai 35 anni e impegnate nell’ambito della produzione artistica/creativa o nella gestione di servizi culturali.
    Stato dell’arte: Nel 2021 è proseguita la fase tesa a rafforzare ed allargare la comunità di pratiche rappresentata dalle oltre 300 organizzazioni sostenute con le edizioni del bando, offrendo anche la possibilità di accedere a momenti di formazione e accompagnamento, oltre che a campagne di crowdfunding e relativi matching funds. La crisi pandemica ha ovviamente provato le organizzazioni della comunità Funder35 sotto diversi punti di vista e il supporto di Funder35 ha rappresentato anche un atto di cura nei confronti della comunità, per far fronte collettivamente ad un momento così delicato. Notevoli sono la reattività e creatività con cui le imprese di Funder35 hanno saputo dar vita a nuovi servizi e contenuti, rimarcando attraverso nuove attività di scambio, formazione e visibilità la loro legittimità e la loro esistenza.

    Programma di sostegno ai migranti

    Obiettivo: Sostenere organizzazioni del terzo settore impegnate nel consolidamento dell’esperienza pionieristica dei corridoi umanitari, nell’assistenza sanitaria e legale ai migranti giunti da poco in Italia o in fase di transito, con particolare riferimento alle aree e alle comunità di frontiera o soggette a maggiore pressione migratoria, nonché nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare attivate nel Mediterraneo in coordinamento con la guardia marina costiera.
    Risorse: La Fondazione ha contribuito con 300 mila euro al fondo gestito da ACRI per complessivi 1.170.000 euro. A dicembre 2021 l’impegno è stato rinnovato, attraverso la programmazione 2022.
    Modalità: Avviata nel 2016 sotto la guida di ACRI e la partecipazione di 5 fondazioni, l’iniziativa ha raccolto nel 2021 il sostegno di ben 14 fondazioni, organizzate in un gruppo di lavoro che identifica gli interventi sulla base di analisi e audizioni.
    Stato dell’arte: Sono state sostenute complessivamente 12 organizzazioni, operanti in partenariati articolati su tre ambiti: il meccanismo dei corridoi umanitari e dei canali di studio, per persone provenienti da Libano, Etiopia, Niger e Grecia; attività di assistenza sanitaria e legale rivolte ai migranti in condizioni di abbandono morale e materiale che transitano in località di frontiera a forte pressione migratoria; attività di ricerca e soccorso nel mare Mediterraneo, svolte sotto il coordinamento della guardia costiera italiana.

    Iniziativa ‘Per Aspera ad Astra’

    Obiettivo: Creare percorsi di formazione e scambio rivolti a operatori artistici, operatori sociali e detenuti che pongano al centro il teatro, nonché le arti e i mestieri propri dell’attività teatrale, al fine di mettere in rete e diffondere le migliori esperienze e prassi di teatro in carcere individuate sul territorio nazionale.
    Risorse: La Fondazione contribuisce con 100 mila euro al costo complessivo di progetto pari a 650 mila euro.
    Modalità: Avviata nel 2017 sotto la guida di ACRI e con il supporto operativo dell’Associazione Carte Blanche, l’inter- vento, sostenuto per la quarta volta, vede la partecipazione di 11 fondazioni: Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione CON IL SUD, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione di Sardegna e quest’anno, per la prima volta, Fondazione Tercas.
    Stato dell’arte: Sono state sostenute complessivamente 14 compagnie teatrali che operano in 13 istituti penitenziari, di cui tre nel Mezzogiorno. Nell’ambito dell’edizione 2021/2022, grazie alla collaborazione con il Teatro Stabile di Napoli, hanno preso parte all’iniziativa due associazioni culturali che consentono di coinvolgere nell’iniziativa il carcere minorile di Nisida. Un’ulteriore novità consiste nella realizzazione di video professionali che possano raccontare il percorso artistico da parte di ciascuna organizzazione partecipante alla rete e di un video conclusivo dell’anno che raccolga tutte le esperienze. Nella Casa Circondariale “Pagliarelli-Lo Russo” di Palermo le attività artistico-teatrali, che erano state riavviate in presenza ad ottobre 2021, a partire da gennaio 2022 si sono svolte nuovamente con modalità a distanza (video lezioni e scambi epistolari), a causa dell’ampia diffusione dei contagi nell’istituto penitenziario.

    Iniziativa ‘Welfare Che Impresa!’

    Obiettivo: La quinta edizione del bando’ Welfare Che Impresa!’ ha voluto premiare e accompagnare le migliori idee progettuali di welfare di comunità promosse da Startup sociali nei settori dell’agricoltura sociale, del patrimonio culturale e del paesaggio, della fruizione collettiva dei beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità, dei servizi alla persona e della lotta al cambiamento climatico.
    Risorse: La Fondazione ha contribuito con un importo pari a 25.000 euro.
    Modalità: Il concorso è promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione CON IL SUD, Fondazione Peppino Vismara e Intesa San Paolo, con il contributo scientifico di AICCON, Tiresia-Politecnico Milano, Impacton e da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore. Gli incubatori PoliHub, SocialFare, Campania NewSteel, Hubble-Acceleration Program, a|cube e G-Factor offriranno ai vincitori programmi individualizzati di mentoring.
    Stato dell’arte: Nel 2021 sono state 595 le candidature arrivate da tutta Italia, di cui 185 ammissibili alla prima fase di selezione. Di queste, il 70% proviene dalle regioni del Nord e Centro Italia e il 30% dalle regioni del Sud. I 12 team ammessi alla finale, 3 dei quali meridionali, sono stati accompagnati in un percorso di quattro settimane, volto ad affinare il progetto, lavorando in particolare sull’efficacia della proposta e sugli aspetti di sostenibilità economica. Due delle proposte vincitrici dei contributi in denaro e dell’accompagnamento tecnico partono dal Sud Italia, pur essendo potenzialmente rivolte a tutto il territorio nazionale. In particolare, il progetto della Cooperativa di Comunità Identità e Bellezza di Sciacca – Museo diffuso dei 5 sensi è stato identificato come primo vincitore ed è sostenuto da Fondazione CON IL SUD e da Fondazione Bracco.

    Iniziativa ‘Never Alone, Children on the Move’

    Obiettivo: Offrire una risposta organica e coordinata delle fondazioni italiane ed europee all’attuale fenomeno migratorio che interessa in maniera particolarmente rilevante le minori e i minori che arrivano soli in Italia, spesso nel Mezzogiorno. Le azioni sostenute sono volte al potenziamento e all’innovazione delle modalità di accoglienza e di accompagnamento alla transizione verso l’età adulta dei minori stranieri non accompagnati.
    Risorse: Nell’ambito della rete di fondazioni italiane aderenti all’iniziativa, che hanno finora mobilitato risorse per complessivi 11.075.000, euro Fondazione CON IL SUD ha aderito con un contributo complessivo di 2,3 milioni di euro, di cui 200 mila euro dedicati alla fase in corso.
    Modalità: L’iniziativa, cui partecipano attualmente 8 fondazioni italiane (Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cariparo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Vismara e Fondazione CON IL SUD) e 5 europee (King Baudouin Foundation, Oak Foundation, Fondation Abbé Pierre e Kahane Foundation) attraverso il segretariato di EPIM – European Program on Integration and Migration, si articola su due livelli: uno nazionale, coordinato da Fondazione Cariplo, e uno europeo, coordinato da EPIM costruito su azioni di ricerca e advocacy a livello europeo e sui paesi coinvolti (Belgio, Francia, Grecia e Italia).
    Stato dell’arte: I progetti promossi, identificati prevalentemente attraverso un bando nazionale, interessano 12 regioni e tendono all’accompagnamento verso l’autonomia di vita delle giovani e dei giovani giunti in Italia da minorenni. Azioni specifiche sono rivolte al sostegno del sistema di tutela di minori e neomaggiorenni, in complementarietà a quanto previsto dalla legge 47/2017, e a supporto del cambiamento della narrativa del fenomeno migratorio, quale fattore determinante dei percorsi di inclusione sociale, lavorativa e abitativa dei giovani migranti e, in generale, del processo di ricostruzione del tessuto sociale delle comunità locali. Complessivamente, Never Alone ha coinvolto oltre 130 organizzazioni distribuite sul territorio nazionale. A rafforzamento dei risultati e delle buone pratiche promossi da Never Alone, e in collaborazione con quest’ultima, l’impresa sociale Con I Bambini ha promosso nel 2020 una misura dedicata ai giovani migranti e alla costruzione delle condizioni educative, sociali ed economiche necessarie nella transizione alla maggiore età.

    Agroalimentare e ricerca (AGER III)

    Obiettivo: Sostenere la ricerca scientifica di eccellenza a totale beneficio dell’agroalimentare italiano. In particolare, si intende promuovere la sostenibilità ambientale ed economica delle filiere agricole, migliorare i processi produttivi grazie allo sviluppo di tecnologie innovative, consolidare la leadership dei prodotti del Made in Italy – garantendo ai consumatori alti livelli qualitativi – e favorire la costituzione di reti di ricerca e la formazione di giovani ricercatori.
    Risorse: La Fondazione contribuisce con 210 mila euro, di cui 60 mila euro destinati all’edizione AgerII (fondo di 7 milioni e 70 mila euro) e 150 mila euro destinati all’edizione AgerIII (fondo di 4 milioni e 750 mila euro).
    Modalità: Avviata nel 2013 con capofila Fondazione Cariplo, l’iniziativa è stata rinnovata nel 2020 in collaborazione con Fondazione Sardegna, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Teramo, Fondazione Friuli, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma.
    Stato dell’arte: Sono stati sostenuti 11 progetti con la seconda edizione e tutte le iniziative stanno proseguendo con le ricerche. È in fase di avvio la terza edizione.

    ‘Trasformare la Fascia Trasformata’ – Open Society Foundations

    Obiettivo: Sostenere interventi di promozione del cambiamento sociale e della giustizia economica, rivolti alle persone che vivono nella zona della Fascia Trasformata del Ragusano, soggette a sfruttamento, abuso o violenza, o che in generale non hanno accesso a condizioni di vita decorose.
    Risorse: La Fondazione contribuisce con 350.000 euro, raddoppiando le risorse messe a disposizione da Open Society Foundations e sperimentando per la prima volta un meccanismo di regranting.
    Modalità: Le aree e i temi di intervento sono stati individuati con una metodologia di coprogettazione insieme alle organizzazioni del territorio e riguardano in maniera sinergica le condizioni abitative, sanitarie e lavorative, accanto alla dimensione ambientale e di filiera.
    Stato dell’arte: Il progetto è stato avviato a fine 2021.

    Commissione Fulbright

    Obiettivo: Promuovere borse di studio dirette a ricercatori e docenti statunitensi interessati a fare ricerca ed insegnare presso le università ed altri istituti di ricerca nel Sud d’Italia. La comunità di borsisti e docenti contribuisce ad estendere la rete di collaborazioni e relazioni fra i ricercatori e il mondo accademico del Mezzogiorno e i loro omologhi negli Stati Uniti.
    Risorse: Avviata nel 2013, la collaborazione con la Commissione Fulbright è stata rinnovata con un impegno di 300.000 euro per il periodo 2019-2023.
    Modalità: Borse ricerca e insegnamento sono offerte presso le università del Mezzogiorno a docenti e ricercatori statunitensi. Specularmente, giovani studiosi e docenti del Mezzogiorno vengono sostenuti nei loro periodi di ricerca negli Stati Uniti.
    Stato dell’arte: Nonostante i limiti imposti dalla pandemia, inclusi rientri anticipati, cancellazioni e rinvii, la sessione 2020/21 ha permesso a quattro ricercatori statunitensi di lavorare presso università del Mezzogiorno, su temi quali: logica matematica, intelligenza artificiale e machine learning, scienze biomediche e pedagogia, malattie infettive, interessando rispettivamente le università di Salerno, Bari, Cagliari e Sassari.

    Accanto alle diverse iniziative erogative, di cui si dà conto anche in altre sezioni del Bilancio di missione, la Fon- dazione sviluppa modalità di cooperazione non finanziaria, con cui mette conoscenze, competenze e strumenti a disposizione di altri enti finanziatori, pubblici e privati. È il caso della collaborazione con l’Agenzia per la coesione territoriale, con Caritas, con il Centro per il libro e la lettura (Mibact), con King Baudouin Foundation.
    Nell’ambito dei partenariati istituzionali avviati o rinnovati nel corso del 2021, la Fondazione aderisce a reti di organizzazioni nazionali ed internazionali, quali Assifero – la rete degli enti di erogazione italiani; Ariadne – la rete europea che coinvolge oltre 600 organizzazioni filantropiche che sostengono processi di cambiamento sociale e, più in generale, i diritti umani; ASviS – l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nata per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; European Foundation Centre – la rete europea delle fondazioni; Filiera Futura, volta a promuovere l’innovazione e sostenere l’unicità e la competitività del settore agroalimentare, OMA – l’Osservatorio sui Mestieri d’Arte impegnato nella salvaguardia e promozione dell’artigianato artistico e del patrimonio dei mestieri d’arte. La Fondazione sostiene inoltre la Social Impact Agenda per l’Italia, la cui missione è di contribuire a rafforzare nel nostro Paese l’ecosistema per gli investimenti ad impatto sociale in favore della crescita dell’imprenditorialità sociale, e il Forum Disuguaglianze Diversità, che mira a proporre e costruire consenso attorno a politiche pubbliche e azioni collettive che riducano le disuguaglianze e favoriscano il pieno sviluppo di ogni persona. Dal 2018 la Fondazione aderisce inoltre al Forum per la Finanza Sostenibile, che promuove la conoscenza e la pratica dell’investimento sostenibile, con l’obiettivo di diffondere l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nei prodotti e nei processi finanziari.

    3.1.2 Sostegno a programmi e reti di volontariato

    La linea di intervento relativa al sostegno a programmi e reti di volontariato costituisce parte integrante della mis- sione della Fondazione. Attraverso tale iniziativa si intende rafforzare il ruolo e l’azione svolta dalle organizzazioni di volontariato sul territorio. In particolare, accantonando la logica progettuale, l’obiettivo di questa azione è sostenere e rafforzare organizzazioni e reti che già operano attivamente sul territorio, anche in termini di innovazione metodologica e organizzativa, migliorandone efficacia e impatto attraverso un adeguato supporto, con contributi contenuti. La principale caratteristica di tale linea di intervento riguarda proprio la tipologia di sostegno, che non èrivolta a finanziare progetti specifici su particolari aree tematiche. Infatti, visto il carattere trasversale che contrad- distingue la natura e l’agire delle organizzazioni di volontariato, la Fondazione intende sostenere il consolidamento e il rafforzamento dell’azione e dell’impatto delle organizzazioni e delle reti di volontariato attive sul territorio, favorendo, quando possibile, la sperimentazione di nuove modalità di lavoro e cooperazione in rete.

    Nel corso del 2021 la Fondazione ha continuato l’accompagnamento dei progetti finanziati durante nelle precedenti annualità e ha promosso un bando sperimentale finalizzato a sostenere le attività ordinarie delle organizzazioni di volontariato.

    Bando Volontariato 2021

    Obiettivo: Sperimentare un intervento di sostegno rivolto direttamente alle singole organizzazioni di volontariato (art. 32 D.lgs. 117/2017), giuridicamente autonome, per lo svolgimento e il consolidamento delle proprie attività ordinarie.
    Durante la pandemia il volontariato ha avuto e continua ad avere un ruolo centrale di sostegno e aiuto alle comunità locali, affiancandosi in maniera efficace e spesso fondamentale al settore pubblico, soprattutto in ambito sociosanitario. Sottolineare il suo ruolo sociale, e supportarne l’operatività, è l’obiettivo della sesta edizione del Bando Volontariato, proponendo una sperimentazione inedita. Il sostegno va infatti direttamente alle organizzazioni di volontariato per lo svolgimento di attività ordinarie, nelle province meridionali che hanno ricevuto meno risorse dalla Fondazione nel periodo 2007-2020: Cosenza e Vibo Valentia in Calabria, Barletta-Andria-Trani in Puglia, Sassari inSardegna, Ragusa e Trapani in Sicilia.
    Il sostegno alle organizzazioni non è, quindi, legato alla presentazione di un progetto o di un programma di lavoro ma si basa sul riconoscimento della loro esperienza, capacità gestionale, radicamento e impatto territoriale, con l’obiettivo di rafforzarne l’impegno e l’attività rivolta alle comunità locali.
    Risorse: 3,5 milioni di euro.
    Modalità: Il bando si svolge in un’unica fase ed è rivolto a singole organizzazioni di volontariato costituite nelle forme e modalità previste dall’art. 32 del D.lgs. 117/2017. Nelle more del processo di attivazione del registro unico del Terzo Settore (Runts), possono partecipare al bando esclusivamente le organizzazioni di volontariato iscritte ai relativi registri regionali e/o provinciali delle organizzazioni di volontariato ai sensi delle norme applicative della legge 266/91 con sede legale in una delle seguenti province: Cosenza, Vibo Valentia, Barletta-Andria-Trani, Sassari, Ragusa, Trapani.
    Le attività ordinarie saranno sostenute con un contributo di 10, 20 o 30 mila euro, in base alla media delle entrate degli ultimi 5 anni.
    Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute

    • 152 organizzazioni di volontariato selezionate ma sulla base del radicamento, solidità ed esperienza dimostratenelle comunità in cui operano sostenute con un contributo di 3,4 milioni di euro.
    • 76 sono calabresi (province di Cosenza e Vibo Valentia), 33 siciliane (province di Ragusa e Trapani), 22 sarde (provincia di Sassari) e 21 pugliesi (provincia di Andria).
    • 6.000 volontari coinvolti.

    Si riporta, di seguito, l’elenco delle organizzazioni sostenute.

    Tabella 5 – Bando Volontariato 2021

    3.1.3 Le fondazioni di comunità

    Il sostegno alla costituzione di fondazioni di comunità

    Il sostegno alla promozione e alla costituzione di fondazioni di comunità nelle regioni del Sud Italia costituisce una linea di azione strategica per la Fondazione, strettamente connessa alla missione di infrastrutturazione sociale. Le fondazioni di comunità, infatti, sono soggetti autonomi che possono rappresentare uno strumento di sussidiarietà di notevole efficacia attraverso l’azione di raccolta, valorizzazione e impiego delle risorse nel contesto territoriale di riferimento.
    Obiettivo: Contribuire alla creazione nelle regioni meridionali di un numero significativo di fondazioni di comunità dotate di un patrimonio di almeno 5 milioni di euro, al fine di garantire la sostenibilità nel tempo delle loro attività e il raggiungimento di una massa cospicua in grado di attrarre altre donazioni.
    Modalità e risorse: Il sostegno alla nascita di fondazioni di comunità e alla costituzione del patrimonio si realizza mediante meccanismi di “raddoppio della raccolta” (grant matching), che stimolino l’autonoma raccolta fondi da parte delle fondazioni di comunità stesse. Il sostegno della Fondazione CON IL SUD infatti, una volta accertati i requisiti per il finanziamento, consiste innanzitutto nel raddoppio del patrimonio iniziale raccolto dalla fondazione di comunità, compreso tra un minimo di 300 mila e un massimo di 500 mila euro. A questa misura se ne aggiungono altre, destinate da un lato a consolidare la struttura patrimoniale della fondazione di comunità fino a un massimo di 2,5 milioni di euro complessivi e, dall’altro, a contribuire all’attività erogativa iniziale e alla copertura di costi gestionali relativi a specifici progetti volti al sostegno delle attività di raccolta fondi (rispettivamente fino a 200 mila euro all’anno per iniziative sociali e 25 mila euro per progetti di fundraising per i primi cinque anni – tre più due rinnovabili).
    Per continuare a sostenere le fondazioni di comunità oltre i cinque anni previsti, la Fondazione ha destinato risorse aggiuntive per 1 milione di euro da assegnare una tantum a progettualità specifiche presentate dalle fondazioni di comunità.
    Stato dell’arte: Nel 2021 la Fondazione ha continuato l’azione di promozione delle fondazioni di comunità, affiancando e accompagnando le comunità organizzate nelle regioni del Sud che intendono dare vita ad una di queste realtà, in particolare nel beneventano in Campania e in provincia di Brindisi in Puglia.
    La Fondazione ha inoltre continuato a supportare le sei fondazioni di comunità del Mezzogiorno nate con il suo sostegno: Fondazione della Comunità Salernitana Onlus, Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Fondazione di Comunità di Messina – Distretto Sociale Evoluto, Fondazione di Comunità Val di Noto, Fondazione di Comunità San Gennaro e Fondazione comunitaria di Agrigento e Trapani.

    Le fondazioni di comunità sostenute

    Nell’ottica di favorire processi endogeni di sviluppo del territorio, la Fondazione CON IL SUD non ha identificato un modello unitario di fondazione di comunità, lasciando alle singole comunità locali la scelta sulle modalità con cui organizzarsi e operare.

    Le sei fondazioni di comunità finanziate possiedono caratteristiche molto diverse, presentando elementi distintivi e di innovazione interessanti.

    La Fondazione della comunità Salernitana si caratterizza per una compagine sociale mista, ampia ed equilibrata, per un approccio di tipo tradizionale sia in relazione all’attività di raccolta fondi che all’attività erogativa, che prevede interventi diversificati in risposta ai bisogni del territorio. Opera attraverso il coinvolgimento concreto di tutta la comunità, offrendo al singolo cittadino, alle associazioni, alle imprese e alle istituzioni economiche, sociali e culturali del territorio occasioni di partecipazione alle attività dell’ente e di contribuire a trasformare responsabilmente il territorio in cui vivono, in uno spirito di solidarietà e sussidiarietà, attraverso la possibilità di creare fondi dedicati.

    La Fondazione di comunità del Centro Storico di Napoli ha adottato un approccio “dal basso” che prevede un forte coinvolgimento della comunità, ma lascia ai territori la possibilità di individuare meccanismi di coinvolgimento attivo della cittadinanza nel processo. Il piano di raccolta fondi, pur essendo in fase iniziale piuttosto contenuto, prevede azioni volte ad un progressivo allargamento a “cerchi concentrici” a soggetti e istituzioni sia del territorio che esterni. La Fondazione finanzia progetti ed iniziative volte al sostegno delle fasce più deboli e al miglioramento della qualità della vita della popolazione locale.

    La Fondazione di comunità di Messina si caratterizza per un partenariato rappresentativo del contesto territoriale e per un approccio sistemico di intervento, che parte dalla lettura partecipata e condivisa dei bisogni per identificare azioni di sviluppo dell’economia sociale nel territorio. Le modalità di investimento risultano essere particolarmente innovative, in quanto prevedono che il 50% del patrimonio sia investito nel settore fotovoltaico. La Fondazione sostiene stabilmente un ampio ventaglio di iniziative legate al reinserimento socio-lavorativo di ex internati dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, alla promozione della cittadinanza, all’educazione dei giovani e ad interventi di ricerca e sviluppo.

    La Fondazione di comunità Val di Noto nasce grazie al supporto delle due Diocesi di Siracusa e Noto e di diverse associazioni e cooperative sociali, con l’obiettivo di rafforzare iniziative già avviate sul territorio, soprattutto a favore dei giovani, e contemporaneamente sostenere le fasce deboli della popolazione locale.

    Le principali linee di azione della Fondazione riguardano tre ambiti di intervento: welfare di comunità, inclusione e coesione sociale ed economia solidale.

    La Fondazione di comunità San Gennaro nasce nel Rione Sanità di Napoli da una componente di Terzo settore fortemente radicata a livello territoriale, sulla base dall’esperienza di valorizzazione delle Catacombe di San Gennaro. L’idea alla base della Fondazione di Comunità San Gennaro è proprio quella di valorizzare e replicare tali esperienze di sviluppo locale sostenibile, attraverso il coinvolgimento dei giovani e delle fasce deboli della popolazione.

    La Fondazione comunitaria di Agrigento e Trapani nasce su impulso dell’Arcidiocesi di Agrigento e grazie al supporto di altre associazioni, cooperative sociali e fondazioni. Il modello che si intende adottare è di tipo ibrido e vede come riferimenti sia il modello classico delle fondazioni grant-making sia un modello più operativo volto ad orientare e sviluppare direttamente attività progettuali e spin-off aziendali. I principali ambiti di intervento fanno riferimento a: disoccupazione giovanile, cooperazione internazionale e migrazioni, gestione dei beni comuni e welfare generativo. Vista la povertà del territorio e la scarsa presenza di imprese e grandi filantropi locali, il programma di raccolta fondi è orientato principalmente ad attrarre donatori nazionali ed internazionali.

    Le fondazioni di comunità hanno avviato azioni di sviluppo delle comunità territoriali di riferimento, sostenendo progetti di utilità sociale e favorendo la promozione della cultura del dono. Nel complesso le sei Fondazioni hanno finora raccolto oltre 21 milioni di euro da destinare all’incremento del proprio patrimonio e alle attività sociali sui territori. Sono oltre 800 le iniziative sociali sostenute con circa 12 milioni di euro. Le iniziative, che coinvolgono prevalentemente organizzazioni di terzo settore e di volontariato, riguardano principalmente il settore dell’educazione dei giovani e dei minori in difficoltà, dell’assistenza sociale ad anziani, disabili e senza fissa dimora, del sostegno alla povertà e progetti di imprenditoria sociale. Sono oltre 33 mila i destinatari raggiunti dagli interventi sostenuti, prevalentemente minori e giovani.

    3.1.4 Formazione Quadri Terzo Settore 2021

    La Fondazione ha confermato il proprio sostegno al progetto di Formazione dei Quadri del Terzo Settore per un importo totale di € 1.050.000. Si tratta di un intervento formativo “di sistema”, volto a rafforzare il percorso di messa in rete e formazione dei referenti delle organizzazioni di terzo settore del Mezzogiorno e il processo di crescita delle loro competenze e capacità organizzative, gestionali e relazionali. Nel corso del 2021 sono stati coinvolti 560 enti di terzo settore e oltre 1.000 persone.

    3.1.5 Iniziative di comunicazione

    La Fondazione riconosce il ruolo della comunicazione come uno strumento diretto di attuazione della missione. Proprio in tale ottica sta sviluppando iniziative e collaborazioni finalizzate a promuovere l’infrastrutturazione sociale nel Mezzogiorno attraverso strumenti di comunicazione. In particolare, nel 2021 la Fondazione ha completato il processo di istruttoria del Bando Social Film Production Con il Sud in collaborazione con la Fondazione Apulia Film Commission.

    Bando ‘Social Film Production Con il Sud’

    Obiettivo: “Raccontare” il Sud Italia attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano attraverso la produzione e diffusione di opere audiovisive su tematiche sociali.
    Coniugando l’esperienza e le competenze specifiche dei due promotori, l’iniziativa si presenta come unica nel suo genere: permette infatti l’incontro tra il mondo del Cinema con enti del Terzo settore e del volontariato, favorendo percorsi di coesione sociale e contribuendo alla diffusione di temi sociali di rilievo nel Sud Italia.
    Risorse: 500 mila euro, di cui 250 mila euro messi a disposizione da Fondazione CON IL SUD e 250 mila euro da Fondazione Apulia Film Commission. Di queste, 400.000 euro sono destinati alla produzione delle opere audiovisive, mentre le restanti risorse saranno utilizzate per la promozione dell’iniziativa e dei progetti.
    Modalità: Il bando (evoluzione del “Social Film Fund Con il Sud”), si rivolge a partenariati composti da almeno tre organizzazioni: l’impresa cinematografica proponente dovrà essere affiancata da almeno due realtà del Terzo settore meridionale (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia), che avranno un ruolo di valorizzazione e promozione della tematica affrontata, nella fase di ideazione e produzione e/o in quella di divulgazione. Le riprese, così come le attività di promozione sul territorio, potranno essere svolte in Puglia e nelle altre regioni meridionali. L’impegno delle due Fondazioni è di selezionare e sostenere fino a 10 opere (40.000 euro complessivi a progetto), tra documentari (Categoria DOC, con durata tra 20 e 52 minuti) e cortometraggi (categoria SHORT, con durata tra 5 e 20 minuti) nelle seguenti categorie tematiche: “Ambiente”, “Cultura”, “Legalità”, “Territorio”, “Diritti”, “Nuove generazioni”, “Il pensiero femminile”, “Cittadinanza attiva”, “Oltre i luoghi comuni” e “Emergenza Covid”.
    Ogni impresa cinematografica potrà partecipare, con lo stesso progetto, a più categorie tematiche o presentare più progetti su differenti categorie tematiche (regista e organizzazione non profit potranno però collaborare con una sola impresa cinematografica). I temi sociali indicate nelle dieci categorie potranno essere affrontati con linguaggi e stili differenti, non tralasciando i più “leggeri” e accessibili come ad esempio quelli della commedia.
    La gestione del bando è affidata alla Fondazione Apulia Film Commission.
    Stato dell’arte: selezionati 10 progetti filmici che coinvolgono 10 case di produzione e 23 organizzazioni di terzo settore, sostenute con un importo complessivo di 400 mila euro (circa 40.000 euro a produzione), di cui 200 mila a carico di Fondazione CON IL SUD e altrettanti a carico di Apulia Film Commission.
    Si riporta, di seguito, l’elenco delle iniziative sostenute.
    Tema “Ambiente”: “Il sentiero dei lupi” di Andrea D’Ambrosio (Iuppiter Group con Fondazione Picentia e WWF Silen- tum di Salerno);
    Tema “Cultura”: “Il titolo dell’opera” di Chiara Bazzoli (Effendemfilm srl con Rete Museale e Naturale Belicina e Amici di Don Peppuccio Augello di Trapani);
    Tema “Legalità”: “Riparazioni” di Vito Palmieri (Articolture con Cooperativa Sociale C.R.I.S.I di Bari e A mano libera società cooperativa sociale di Andria);
    Tema “Territorio”: “Teatro ai quartieri” di Matteo Parisini (Ladoc Srl con Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli e Napoli Children di Napoli;
    Tema “Diritti”: “Hejmo” di Antonio Messana (Melqart productions Srl con Associazione Crocevie 90 e Cooperativa sociale Koinonia di Trapani);
    Tema “Nuove Generazioni”: “Le pagine del Sud” di Alberto Bougleux (Open Fields Production con Associazione di promozione sociale Il Proteo di Foggia, Associazione Inventare insieme onlus di Palermo e Associazione Scuola in mezzo al mare onlus di Stromboli);
    Tema “Il pensiero femminile”: “Amando e cantando” di Edoardo Winspeare (Saietta Film Srl con Fondazione Le Costantine e Fondazione di Comunità del Salento di Lecce);
    Tema “Cittadinanza Attiva”: “Qui non c’è niente di speciale” di Davide Crudetti (Zalab Film con Associazione Circolo Mandolinistico San Vito dei Normanni, Qualcosa di Diverso Società Cooperativa Sociale e Associazione Culturale World Music Academy di Brindisi, Associazione Culturale Le Seppie di Cosenza);
    Tema “Oltre i luoghi comuni”: “Via municipio 1” di Luca Capponi (Arbash con Il Nuovo Fantarca Cooperativa Sociale e Associazione Circondario di Bari);
    Tema “Emergenza Covid”: “Naviganti” di Daniele De Michele (Audioimage snc con Associazione culturale Fermenti lattici di Lecce e Arci Movie di Napoli).

    3.1.6 Altre iniziative finanziate

    Nel corso del 2021 la Fondazione ha promosso altre 23 iniziative, per complessivi 980 mila euro. Si tratta di contributi tesi a sostenere iniziative rilevanti per la loro valenza di sostegno al terzo settore o per l’interesse della Fondazione verso specifiche tematiche di studio e ricerca.

    Si riporta, di seguito, l’elenco delle iniziative sostenute.

    Tabella 6 – Altre Iniziative 2021

    3.1.7 Fondo di Garanzia

    Fino al 2021 e per circa dieci anni, la Fondazione ha fornito sostegno finanziario alle organizzazioni del terzo settore per crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione, attraverso un Fondo di garanzia costituito insieme ai fondi mutualistici delle Centrali cooperative e gestito da Cooperfidi Italia.

    Il Fondo di Garanzia al 31 dicembre 2021 presenta un saldo pari ad euro 1.487.724,64, il valore complessivo delle garanzie rilasciate ed in essere a tale data è pari ad euro 7.700.949,49 (a fronte di finanziamenti in essere per complessivi euro 15.383.898,99). Il valore complessivo degli impegni deliberati è pari ad euro 432.000 (a fronte di finanziamenti per euro 940.000) e lo stock delle garanzie in essere a valere sul Fondo alla data del 31.12.2021 è dunque pari a 86 posizioni, per totali euro 8.132.949,49.

    La regione con la maggiore concentrazione di posizioni resta la Campania, seguita da Puglia e Sicilia.

    Bilancio completo - versione stampabile


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