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bilancio di missione 2018

  • PARTE PRIMA

  • PARTE SECONDA

  • PARTE TERZA

  • PARTE QUARTA

  • PRECEDENTI EDIZIONI

    HOMEPAGE BILANCI

  • Nota integrativa

    3.1 Principi di redazione del bilancio

    Criteri di valutazione

    L’ art. 9 del D. Lgs 153/99 prevede che, per quanto concerne la tenuta dei libri e delle scritture contabili, si debba far riferimento, in quanto applicabili, alle norme civilistiche che sovrintendono alla stesura dei bilanci d’esercizio delle società (dall’art. 2421 all’art. 2435 del Codice Civile).

    Per quanto riguarda i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, essi sono sostanzialmente conformi a quanto richiesto dall’art. 2426 del Codice Civile.

    Con riferimento allo Stato Patrimoniale, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.

    Le Immobilizzazioni materiali e immateriali sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente incrementato per gli oneri accessori di manutenzione, e sono ammortizzate laddove le stesse risultino strumentali all’attività di funzionamento, in relazione alle residue possibilità di utilizzazione dei beni.

    I Costi di costituzione (spese notarili e altre spese sostenute per l’avvio della nuova attività), anche cosiddetti di start-up, sono stati ammortizzati in cinque anni.

    Le Attività finanziarie immobilizzate quotate/non quotate sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20) e le svalutazioni vengono effettuate unicamente in presenza di perdite di valore considerate durevoli alla luce dei dati oggettivi disponibili alla data di redazione del bilancio.

    Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.

    I Titoli e gli strumenti finanziari non immobilizzati quotati/non quotati sono valutati al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20), o al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore. Tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi (Art. 2426 del codice civile).

    I Crediti sono iscritti al valore di presumibile realizzo. 

    Con riferimento ai crediti verso le Fondazioni socie, in passato contabilizzati per competenza, si è deciso di adottare, con decorrenza dall’esercizio 2011, il criterio di cassa, iscrivendo quindi solo i contributi effettivamente versati dai soci entro la data di redazione della bozza di bilancio.

    I depositi a termine, in rispetto del “Principio della prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali” (D.Lgs n. 6/2006 – modifica dell’art. 2423-bis del Codice Civile), sono iscritti nella voce crediti v/altri dell’attivo circolante, al valore pari al corso tel quel corrisposto dalla Fondazione in sede di acquisto.

    Le Disponibilità liquide sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari e dalle giacenze di cassa e sono iscritte al valore nominale.

    Conversione dei valori espressi allorigine in moneta avente corso legale nello Stato. Le operazioni in valuta vengono contabilizzate in corso d’anno al cambio del giorno in cui sono effettuate. Gli utili o le perdite su cambi vengono rilevate sulla base del cambio del giorno di estinzione.

    I Debiti sono iscritti al valore nominale.

    Il Patrimonio netto è composto dal Fondo di dotazione, dalle riserve e dall’avanzo (disavanzo) residuo dell’esercizio.

    I Fondi rischi e oneri sono destinati soltanto a coprire perdite, oneri o debiti di natura determinata e di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia, alla chiusura dell’esercizio, sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Si tratta di oneri “qualitativamente determinati”, ovvero specifici, cioè inerenti a particolari decisioni, operazioni o programmi posti in essere dalla Fondazione e relativi a iniziative in corso alla data di chiusura dell’esercizio, di competenza economica dell’esercizio in cui vengono contabilizzate.

    Il Trattamento di fine rapporto è calcolato nel rispetto dell’art. 2120 del Codice Civile.

    Le Erogazioni deliberate vengono iscritte al valore nominale; la voce concerne i contributi deliberati da liquidare, corrispondenti all’ammontare assegnato a specifici beneficiari.

    Il “Fondo per gli interventi istituzionali deliberati in corso desercizio” raccoglie gli stanziamenti alle Attività Istituzionali che vengono effettuati nel corso dell’anno. 

    Il “Fondo per le attività di istituto” è costituito da:

    Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali, che ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi istituzionali di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale;

    Fondo per gli interventi istituzionali, costituito dagli accantonamenti effettuati in sede di distribuzione dell’avanzo dell’esercizio per le attività tipiche della Fondazione. 

    I Ratei e risconti sono calcolati secondo il principio della competenza temporale.

    I Conti dordine sono esposti facoltativamente in calce allo Stato Patrimoniale ed evidenziano, secondo il Principio Contabile CNDC-CNR n. 22, impegni, rischi e beni di terzi che non siano già rappresentati nel sistema contabile principale.

    Con riferimento al Conto Economico, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.

    Gli Interessi e i proventi sui quali sia stata applicata una ritenuta a titolo d’imposta o un’imposta sostitutiva, sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).

    I Dividendi e i proventi assimilati sono di competenza dell’esercizio in cui vengono incassati e sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).

    I Costi e i proventi sono valutati rispettando il principio della competenza temporale.

    Alla voce Imposte viene indicato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette autoliquidate, e imposte indirette di competenza dell’esercizio.

    Aspetti di natura fiscale

    Imposta sul valore aggiunto

    La Fondazione CON IL SUD non è soggetta alla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto in quanto dedita esclusivamente ad attività “non commerciale”. Di conseguenza risulta equiparata a tutti gli effetti a un consumatore finale.

    Tale circostanza, se da un lato esclude la necessità di possedere una partita Iva e l’obbligo di presentare la dichiarazione annuale, dall’altro non consente la detrazione dell’imposta a fronte degli acquisti effettuati o delle prestazioni ricevute. In tali casi, pertanto, l’imposta si trasforma in una componente del costo sostenuto.

    IRAP – Imposta regionale sulle attività produttive

    • L’imposta, disciplinata dal D.Lgs del 15 dicembre 1997 n. 446, viene determinata secondo il sistema cosiddetto “retributivo” e viene calcolata sulla base imponibile costituita dalle seguenti voci: 
    • retribuzioni spettanti al personale dipendente; 
    • redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’art. 50 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
    • compensi erogati per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o collaborazione a progetto di cui all’ art. 50 c-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi; 
    • compensi erogati per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente di cui all’art. 53 del Testo Unico delle imposte sui redditi.

    L’aliquota Irap 2018 stabilita per la Fondazione è pari al 4,82% (art. 16 del Decreto legislativo del 15 dicembre 1997, n. 446, e l’art. 8, comma 14, della Legge regionale Lazio del 18 luglio 2012, n. 11). 

    Imposte dirette

    La Fondazione CON IL SUD, è un ente non commerciale soggetto all’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. n. 917/1986. 

    Nel 2018 ha conseguito redditi imponibili ai fini IRES. 

    Per le attività finanziarie la Fondazione è soggetta a imposta sostitutiva a titolo definitivo sui proventi percepiti; tale imposta viene applicata dai soggetti che hanno erogato i proventi medesimi e che fungono da sostituto. Per i proventi percepiti senza l’intervento di un sostituto d’imposta la Fondazione è soggetta all’obbligo di liquidare detta imposta nella sua dichiarazione annuale dei redditi; il relativo importo trova evidenza all’interno della voce “debiti verso erario”, mentre, a livello economico, l’imposta viene detratta direttamente dal provento finanziario lordo.   

    3.2 Voci dell’Attivo Patrimoniale 

    IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI (1) € 13.000.463

    Le Immobilizzazioni immateriali (A) esposte in bilancio per complessivi € 131.508, sono così composte:

    Le Immobilizzazioni materiali (B), esposte in bilancio per complessivi € 12.868.955, sono così composte:

    IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (2) € 43.010.442

    Le Immobilizzazioni Finanziarie si riferiscono alle voci:

    Altre Partecipazioni (A) € 1.150.000

    Tale voce è composta da:

    Partecipazione al Fondo di Garanzia, gestito da Cooperfidi Italia Soc. Coop., intermediario finanziario vigilato, € 1.050.000. Tale Fondo, costituito dalla Fondazione, unitamente ad altri Enti, a fine 2011 (quota complessiva a carico Fondazione € 2.000.000), è finalizzato a favorire l’accesso al credito degli enti del terzo settore aventi sede nel Mezzogiorno, attraverso la concessione di garanzie a favore di istituti bancari e altri enti finanziari. 

    Le somme costituenti il fondo, versate dalla Fondazione in un conto corrente vincolato e intestato al gestore, rimangono vincolate per il periodo di validità del fondo stesso, potendo rientrare tra le disponibilità della Fondazione dopo tale periodo, se non utilizzate a copertura di eventuali perdite sui finanziamenti garantiti.

    Tale posta è valorizzata in funzione di quanto è stato effettivamente versato dalla Fondazione: € 1.050.000 nel 2012 (pari al 30% dell’impegno complessivo, come da regolamento dello stesso Fondo di Garanzia). Non sono state effettuate ulteriori richieste di versamento nel corso degli anni successivi.

    Al 31.12.2018 il valore complessivo delle garanzie deliberate è pari circa 8,2 milioni di euro. Il gestore fino ad ora non ha segnalato alcuna perdita di valore sulla consistenza del fondo. Sono state invece segnalate 3 posizioni deteriorate per un valore complessivo di 155 mila euro. 

    Partecipazione nellImpresa Sociale- Con i Bambini € 100.000: conseguentemente alla firma del protocollo d’intesa con il Governo per la costituzione del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile (maggio 2016), Acri ha deciso di affidare alla Fondazione CON IL SUD il ruolo di soggetto attuatore del Fondo. La Fondazione, al fine di mantenere una netta distinzione con le proprie attività ordinarie e assicurare un livello di massima trasparenza e tracciabilità nella rendicontazione dei risultati e dei costi, ha deciso di creare una nuova società. 

    Pertanto, a giugno 2016 è stata costituita ‘Con i Bambini’- Impresa Sociale Srl, società totalmente partecipata dalla Fondazione che ha apportato alla stessa un capitale sociale pari a € 100.000. 

    Il Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile, inizialmente istituito in via sperimentale per tre annualità (2016-2018), a fine 2018 è stato rinnovato per un uguale periodo, prolungando quindi la durata dello stesso fino al 2021.     

    Altri titoli (C) € 41.860.442

    Tale voce è composta da:

    Azioni della Società Editoriale Vita SpA, sottoscritte nell’ottobre 2010, per un valore inziale pari a € 50.000. A partire dal 2011, sono state rilevate in bilancio svalutazioni annuali per adeguare il valore totale dell’investimento all’andamento di mercato delle azioni, fino ad arrivare al completo azzeramento di tale valore a fine 2017.  

    La Società Editoriale Vita SpA, che rappresenta il soggetto leader in Italia nel segmento di mercato della comunicazione e dell’informazione nel mondo Non Profit, sta infatti attraversando un periodo di difficoltà finanziaria essendo ancora in fase di approvazione definitiva il piano di ristrutturazione presentato, con relativo aumento di capitale, per la continuazione dell’attività e conservazione del valore della Società stessa.   

    La Fondazione lo scorso anno aveva manifestato, e successivamente rinnovato, la propria disponibilità a sottoscrivere un aumento di capitale di Vita SpA in caso di positiva conclusione della “proposta concordataria” da parte della stessa Società con i propri creditori, per un importo pari a € 64.000. 

    Al momento della redazione del presente documento Vita SpA è in attesa del decreto di ammissione alla procedura concordataria da parte del Tribunale. 

    € 4.839.685 riferiti ai richiami e al rimborso di quote capitale (circa 814 mila euro totali) effettuati dal Fondo di Investimento mobiliare Vertis Capital. 

    La Fondazione ha sottoscritto il Fondo nel luglio 2008 per n. 200 quote al valore nominale unitario di € 50.000, per un importo totale pari a € 10 milioni. Il periodo di investimento si è concluso al 31.12.2016 mentre la durata, originariamente fissata in 9 anni dall’avvio dell’operatività, è stata estesa al 31 dicembre 2021.

    Tale fondo chiuso di private equity, dedicato al Mezzogiorno, investe in strumenti finanziari non quotati indirizzati principalmente verso imprese di piccole e medie dimensioni con sede legale nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

    Le attività del team di gestione sono attualmente focalizzate sul monitoraggio delle attuali partecipate supportandole nel loro processo di crescita, su ricerca e individuazione di eventuali exit delle partecipate che hanno già suscitato interesse sul mercato, sostenendo invece quelle che si trovano in difficoltà finanziaria.

    Il NAV del Fondo al 31 dicembre 2018 risulta superiore rispetto al valore di iscrizione in bilancio. Non avendo comunque la certezza che siano venuti meno i motivi della perdita già iscritta in bilancio negli anni precedenti, si ritiene opportuno non procedere ad alcuna ripresa di valore, mantenendo la valutazione al costo. 

    Di seguito una tabella di riepilogo del valore del Fondo a fine anno:

    € 4.378.418 riferiti ai richiami effettuati dal Secondo Fondo d’investimento mobiliare F2i al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 898.608. 

    Il Fondo è stato sottoscritto per un primo ammontare pari a 5 milioni di euro a settembre 2013, incrementato di ulteriori 2 milioni a luglio 2015, per arrivare ad un totale complessivo investito pari 7 milioni di euro (n. 7 quote dal valore nominale di € 1.000.000 ciascuna).

    Nel corso del 2018 sono state effettuate nuove acquisizioni nei settori delle energie rinnovabili e delle telecomunicazioni. A fine anno il portafoglio del Fondo risulta composto da partecipazioni dirette e indirette (tramite società veicolo) diversificate sulle seguenti filiere: Reti Gas (9,3%), Aeroporti (13,3%), Reti Logiche (17%), Energie Rinnovabili (23,4%), Telecomunicazioni (13,2%) e Infrastrutture Sociali (14,8%). 

    L’esercizio 2018 si chiude con un risultato positivo; trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo. 

    * Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.

    € 3.110.768 riferiti ai richiami effettuati dal Terzo Fondo d’investimento mobiliare F2i al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 78.418.

    Tale Fondo è stato sottoscritto a seguito di un’operazione di fusione effettuata a fine 2017 con il Primo Fondo F2i: considerando i positivi risultati precedentemente conseguiti, la Fondazione ha deciso di effettuare tale conferimento.  

    A seguito di tale fusione, la Fondazione è risultata proprietaria di n. 897 quote A del Terzo Fondo per un valore pari a € 8.970.000. Contemporaneamente sono state riscattate n. 359 quote A (ammontare residuo sottoscritto al netto del riscatto par a € 5.380.000) e sottoscritte n. 309 nuove quote B1 (nuovo ammontare sottoscritto pari a € 3.090.000):

    * Ai sensi del Regolamento del Fondo, gli importi rimborsati a titolo di equalizzazione, potranno essere nuovamente richiamati dalla SGR.

    Il Terzo Fondo si pone come obiettivo investimenti in Italia e Europa meridionale nel settore delle infrastrutture e reti di distribuzione attraverso strategie di consolidamento industriale. In termini di composizione del portafoglio, il Fondo detiene partecipazioni dirette ed indirette (tramite società veicolo) sulle seguenti filiere: Reti Gas (37,6%), Rete Idirica (10,8%), Aeroporti (22,4%), Energie Rinnovabili (13,5%), Telecomunicazioni (13,3%) e Infrastrutture Sociali (1,4%).

    L’esercizio 2018 si chiude con un risultato positivo; trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo. 

    € 12.525.149 relativi alla sottoscrizione del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso “Sympleo”, al netto della relativa svalutazione già iscritta in bilancio pari a € 1.774.851.

    Il Fondo, sottoscritto a giugno 2011 per n. 286 quote al valore unitario di € 50.000, è riservato esclusivamente ad investitori qualificati e la sua durata è stata fissata in 15 anni. 

    A fine 2018 il portafoglio del Fondo si compone di tre immobili: l’immobile cielo-terra di Viale di Villa Grazioli sito in Roma; una porzione immobiliare costituita dal terzo piano di Palazzo Odescalchi sempre a Roma; un immobile cielo-terra ad uso uffici a Milano nella zona di Porta Genova. A fine anno tutti gli immobili risultano interamente locati con contratti pluriennali.

    Il Fondo ha dimostrato un andamento tendenzialmente positivo, e trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo, inclusivo delle precedenti svalutazioni.

    Nei primi mesi del 2019, in seguito all’interesse mostrato da parte di un Fondo Immobiliare, si è preoceduto alla vendita dell’immobile di Viale di Villa Grazioli. Contestualmente, è stato venduto anche il terzo piano di Palazzo Odescalchi, in quanto lo stesso conduttore ha manifestato la volontà di diventare proprietario dell’immobile. 

    Queste dismissioni hanno rappresentato una buona opportunità per il Fondo che sta ora definendo un nuovo piano di investimento volto alla riduzione del rischio di concentrazione e alla stabilizzazione dei flussi finanziari, nell’interesse dei partecipanti. € 2.643.288 relativi alla sottoscrizione del Fondo di investimento specializzato di diritto lussemburghese “Quercus Renewable Energy” al netto dei rimborsi pro quota per un valore complessivo pari a € 1.511.032 e della relativa svalutazione già iscritta in bilancio negli anni precedenti per € 845.680. 

    Tale Fondo è stato sottoscritto a luglio 2011 per un importo totale pari a € 5.000.000. 

    Il valore dell’investimento, sulla base dell’ultimo NAV disponibile (30 giugno 2018), risulta superiore al valore di iscrizione in bilancio. Non avendo certezza che siano venuti meno i motivi della perdita precedentemente iscritta, si ritiene opportuno non procedere ad alcuna ripresa di valore.  

    Si tratta di un fondo che investe in parchi fotovoltaici; sulla base della composizione del portafoglio aggiornata a settembre 2018 (ultima disponibile), gli impianti fotovoltaici presenti sono collocati in Abruzzo, Lazio, Puglia ed Emilia Romagna. € 777.954 riferiti ai richiami effettuati dal Fondo chiuso di private equity gestito da Green Arrow e al rimborso di quote capitale per un totale pari a € 2.727.221, al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 35.903. 

    Tale Fondo, sottoscritto a marzo 2011 per un importo totale pari a € 5.000.000, è interamente dedicato ad investimenti in aziende e progetti orientati alla produzione di energie rinnovabili. 

    Nel primo semestre del 2018 l’attività del Fondo si è concentrata sull’attività di disinvestimento del portafoglio. In particolare sono stati dismessi 10 impianti fotovoltaici situati in Italia, 1’impianto fotovoltaico in Romania e 2 impianti a biogas in Italia. Da tali cessioni il Fondo ha incassato un importo di 13,7 milioni di euro.

    A fine giugno 2018 il portafoglio investimenti del Fondo è composto da 9 impianti fotovoltaici locati in Puglia la cui cessione è prevista entro fine 2019.

    Il NAV del Fondo al 31.12.2018 riflette:

    • i rimborsi effettuati nel I semestre 2018 agli investitori;
    • gli oneri di gestione sostenuti nell’anno.
    * Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.

    € 5.017.626 relativi ai richiami effettuati dal Fondo Green Star (comparto “bioenergie”), sottoscritto per € 7.000.000, al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 821.890. 

    Sottoscritto a fine 2013, tale Fondo si pone come obiettivo quello di creare un modello sostenibile e replicabile, orientato alla produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione di sottoprodotti e/o rifiuti, come scarti alimentari e animali, avvalendosi di network di piccoli impianti di cogenerazione, creando sinergie con il mondo agricolo (implementazione filiera Bosco-Legno-Energia). 

    Il perimetro di investimento del Fondo comprende due iniziative: una ad Iglesias e l’altra a Caltagirone. 

    Su tali terreni sono stati realizzati impianti di produzione di energia elettrica e termica da biomassa legnosa. 

    Si sono verificati dei ritardi sull’avvio di entrambe le centrali principalmente per problemi legati alla società che avrebbe dovuto gestire le stesse; si ricorda che lo scorso anno il conduttore degli impianti aveva inoltre richiesto al Fondo la riduzione del canone di locazione.  

    Nel corso del secondo semestre 2018 in considerazione della perdurante morosità delle società conduttrici di entrambi gli immobili di proprietà del Fondo Green Star, si è aperta una fase di pre-contenzioso per la gestione della quale la SGR ha dato mandato ad uno studio legale di Torino.

    Al 31 dicembre 2018 il valore delle quote iscritte in bilancio risulta essere inferiore rispetto al valore di mercato, determinando una svalutazione prudenzialmente iscritta in bilancio.  

    La contrazione di valore è dovuta, oltre all’impatto sui canoni complessivi percepiti, anche all’incremento del tasso di sconto per gli immobili utilizzato dall’Esperto valutatore soprattutto con riferimento all’impianto di Caltagirone, non ancora completamente terminato.€ 5.000.000 riferiti alla sottoscrizione di “Tendercapital Real Assets Fund”, interamente versati a fine 2014. 

    Sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 31 dicembre 2017), il valore delle quote iscritte in bilancio risulta superiore rispetto al valore di mercato. 

    La totalità degli investimenti del Fondo è collocata geograficamente nelle regioni del Sud Italia.

    Si tratta di un fondo che investe in attività “reali”, per la maggior parte infrastrutture energetiche e, in misura minore, immobili a destinazione socio-sanitaria e assistenziale, a reddito, accreditati e gestiti da selezionati e primari operatori. 

    Il Fondo non ha fornito ulteriori informazioni sulle attività in essere a fine 2018.€ 2.502.453 relativi ai richiami effettuati del Fondo Esperia sottoscritto dalla Fondazione a fine 2015 per un importo totale pari a 10 milioni di euro. 

    Tale fondo, gestito da Fabrica SGR Immobiliare, si pone l’obiettivo di trasferire nel Meridione d’Italia le migliori practice di social housing già sperimentate sia in Italia che all’estero, al fine di contribuire all’incremento sia qualitativo che quantitativo dello stock di alloggi sociali disponibili nel Sud Italia. 

    Attualmente il Fondo ha effettuato investimenti in Puglia (Lecce e Bari) e in Basilicata (Matera), per un valore pari a circa 50 milioni di euro, corrispondenti al 31% delle risorse a disposizione del Fondo stesso.   

    Nello specifico:

    l’intervento nel comune di Lecce conta 64 appartamenti, edificati all’interno di un più ampio programma costruttivo di 106 alloggi in totale, aree ricreative polifunzionali e una scuola materna-micronido posta al servizio dell’intero complesso residenziale; 

    a Bari si sta ultimando la costruzione dei 230 appartamenti inizialmente previsti dal piano di investimento; si stima la consegna dell’ultimo lotto di edifici per il primo trimestre 2019. È attualmente in corso di definizione il contratto tra il Fondo e il soggetto gestore del complesso realizzato di appartenenza del terzo settore;

    a Matera, in occasione della nomina a Capitale Europea della cultura 2019, è stata prevista l’edificazione di 117 alloggi sociali, all’interno di un più ampio piano di rigenerazione urbana, la cui conclusione è prevista per fine 2019.

    La SGR sta valutando una serie di operazioni di investimento che consentiranno al Fondo di realizzare nei prossimi anni un piano di interventi complessivo con significative ricadute sociali per il Sud Italia in termini di incremento della dotazione di alloggi sociali.  

    A fine anno il valore di mercato delle quote (NAV al 31 dicembre 2018) risulta superiore rispetto al valore di iscrizione in bilancio; trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo. € 1.065.101 relativi ai richiami effettuati del Fondo Social Impact (Fondo Sì), fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso, sottoscritto dalla Fondazione ad agosto 2018 per un importo totale pari a 10 milioni di euro (500 quote per un valore nominale di 20 mila euro).

    Il Fondo Sì è promosso e gestito da SEFEA IMPACT SGR SpA. Tale fondo si caratterizza per l’adozione di una strategia di impact investing: gli investimenti hanno l’obiettivo di generare, oltre ad equi rendimenti finanziari, un impatto quantificabile a livello sociale ed ambientale.

    Il processo di gestione e monitoraggio degli impatti sociali è posto al centro della strategia ed operatività del Fondo e viene quindi attentamente valutato l’approccio di ogni progetto alla gestione degli impatti generati dalle proprie attività sulla comunità. 

    Quattro mesi dopo il primo closing, perfezionato ad agosto 2018, il Fondo Sì ha deliberato i primi investimenti, per un totale di più di 2,5 milioni di euro. Finora sono stati censiti oltre 170 progetti potenzialmente eleggibili per investimenti da parte del Fondo; è attualmente in corso un’accurata fase di analisi degli stessi.

    A fine anno il valore delle quote iscritte in bilancio risulta inferiore rispetto al valore di mercato calcolato sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV al 31 dicembre 2018). La Fondazione ha ritenuto che non vi siano elementi sufficienti per considerare tale perdita durevole, visto il recente avvio del Fondo che si trova ancora in una fase preliminare di completamento degli investimenti.STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € 447.241.066

    Strumenti finanziari quotati (A) € 447.241.066

    La voce comprende sia il portafoglio in deposito amministrato che il portafoglio gestito.

    Portafoglio in deposito amministrato 

    Il portafoglio si compone dei seguenti BTP (€ 8.099.180):* Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    ** Quotazioni al 31.12.2018 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    Il BTP 15/12/21 2,15% presenta un valore di mercato inferiore rispetto al prezzo unitario di acquisto; dato il criterio di valutazione adottato (minore tra costo di acquisto e il valore di mercato) si è proceduto a contabilizzare la relativa svalutazione (€ 93.510).

    Di seguito il dettaglio delle obbligazioni detenute al 31.12.2018 (€ 990.600):

    * Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    ** Quotazioni al 31.12.2018 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    In virtù del criterio di valutazione adottato, minore tra costo di acquisto e valore desumibile dall’andamento di mercato, per l’obbligazione BETICA SUB 30/06/2022 TV è stata registrata una svalutazione pari a € 7.300.

    La Fondazione a fine 2017, in un’ottica prudenziale, aveva ritenuto opportuno, procedere alla svalutazione per l’intero importo (€ 100.000) del prestito obbligazionario VITA 2018 4%, fatta salva la possibilità di una eventuale futura ripresa di valore. Ad oggi VITA Società Editoriale sta ancora attraversando un periodo di difficoltà finanziaria, nell’attesa che venga definitivamente approvato il piano di ristrutturazione presentato, con relativo aumento di capitale, per la continuazione dell’attività.

    Portafoglio gestito

    Il patrimonio della Fondazione è investito per circa l’85% nel comparto Global Real Return del Quaestio Solutions Funds. 

    Le quote del comparto sono detenute in custodia in Lussemburgo sul conto aperto presso la banca depositaria del Quaestio Solutions Funds, Royal Bank of Canada, sede di Milano. La Quaestio Capital Management Sgr SPA è responsabile ad operare le ritenute sui redditi di capitali derivanti dalla partecipazione al Fondo stesso. 

    A marzo 2018 la Fondazione ha sottoscritto nuove quote del comparto Global Real Return, per un valore complessivo pari ad € 27.000.000.

    A fine anno la valutazione del Quaestio Solutions Funds, essendo lo stesso iscritto tra gli strumenti finanziari non immobilizzati, avviene sulla base del principio del minore tra costo di acquisto e valore presumibile dall’andamento di mercato. Considerando il NAV ultimo disponibile a fine 2018, è stata rilevata in bilancio una svalutazione pari ad € 18.315.251. 

    CREDITI (4) € 5.128.555

    Tale voce è così composta: 

    Nel 2017 i crediti ammontavano a € 631.487. 

    La voce Depositi a termine si riferisce unicamente al deposito sottoscritto a fine anno con la Banca Popolare Agricola di Ragusa, per un valore complessivo di 5 milioni di euro ad un tasso di interesse lordo dello 0,35%.

    In relazione alla voce Crediti verso Fondazioni di origine bancaria è opportuno precisare che dall’esercizio 2011 si è deciso di contabilizzare le quote ex-accordo Acri-Volontariato del 23.06.2010 seguendo il principio di cassa allargato1.

      Principio di cassa allargato: si rileva contabilmente quanto realmente incassato nellesercizio di competenza e quanto incassato nei primi due mesi dellesercizio successivo. 

     Tale voce comprende inoltre le quote di contributi (previste dall’ex-protocollo d’intesa del 5 ottobre 2005) non ancora incassate, ma contabilizzate seguendo il principio di competenza – principio applicato fino all’esercizio 2010. 

    Con riferimento a tali crediti la Fondazione ha ritenuto opportuno procedere alla creazione di un apposito fondo al quale iscrivere le partite derivanti dal vecchio metodo di imputazione.

    Nel corso degli anni tali importi sono stati progressivamente svalutati fino ad arrivare al 2018 con un credito residuo, pari a € 205.727, nei confronti della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, completamente svalutato a fine anno. 

    Il fondo svalutazione crediti è stato pertanto così movimentato:I crediti verso altri per circa 128 mila euro si riferiscono a note di debito ancora da incassare. 

    DISPONIBILITA LIQUIDE (5) € 24.025.553

    La voce rappresenta il saldo attivo dei conti correnti bancari della Fondazione e del fondo cassa necessario per le minute spese correnti. La voce risulta così composta:Il minor valore delle disponibilità liquide a fine 2018 rispetto all’anno precedente (€ 62.004.709) è principalmente dovuto al fatto che la liquidità in eccesso è stata investita: a marzo 2018 sono state sottoscritte ulteriori quote del Quaestio Solutions Funds per un valore complessivo pari a 27 milioni di euro.    

    RATEI E RISCONTI ATTIVI (6) € 165.840

    La voce Risconti Attivi è pari a € 41.707, come di seguito dettagliato: 

     La voce Ratei Attivi, rappresentata dai proventi di competenza economica dell’esercizio in corso la cui manifestazione finanziaria avverrà in un esercizio successivo, è pari a € 124.133 e risulta così costituita: * Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).* Gli interessi sono al netto della ritenuta al 12,5% (Decreto Legge n. 66/2014). 
    ** Valore della cedola in corso a fine anno.* Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014). 
    ** Valore della cedola in corso a fine anno.* Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).

    3.3 Voci del Passivo Patrimoniale 

    PATRIMONIO NETTO (1) € 416.301.705

    Fondo di dotazione (A) € 314.801.028

    Il Fondo di dotazione è stato costituito come previsto nel Protocollo di Intesa del 5 ottobre 2005, siglato dal Forum Permanente del Terzo Settore e dall’Acri, in rappresentanza delle fondazioni di origine bancaria, e con l’adesione e la partecipazione di: Consulta Nazionale Permanente del Volontariato presso il Forum; Convol – Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato; Csv.net – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato; Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione – Co.Ge. In particolare:

    1. € 209.644.364 in conto fondazioni di origine bancaria, relativi agli accantonamenti effettuati nei bilanci consuntivi 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 (Atto di indirizzo “Visco”) e versati alla Fondazione CON IL SUD. Degli € 209.644.364, € 206.085.495 sono quote che fanno riferimento alle fondazioni di origine bancaria che sono anche Enti Fondatori della Fondazione CON IL SUD, e € 3.558.869 si riferiscono alle fondazioni di origine bancaria che non sono soci della Fondazione.
    2. € 90.680.452 in conto volontariato, relativi alla quota disponibile dell’1/15° di competenza dei consuntivi 2003 e 2004, finalizzata per legge ai Csv, di cui € 88.321.510 versati dalle fondazioni socie, e € 2.358.942 versati dalle fondazioni non socie.
    3. € 14.476.212 in conto volontariato, relativi alla quota integrativa della dotazione patrimoniale (accantonamento aggiuntivo rispetto a quello previsto dalla Legge 266/91 – calcolato secondo l’Atto di indirizzo “Visco” utilizzato per integrare e perequare le risorse già destinate ai Csv e, in parte, per finanziare le nuove iniziative da realizzare al Sud), versati esclusivamente dalle fondazioni socie (quota extra-accantonamento 2005).

    Riserva per lintegrità del patrimonio (B) € 101.500.324

    Lo Statuto della Fondazione CON IL SUD, all’articolo 4 comma 2, prevede, tra gli altri, l’obbligo della conservazione del valore del patrimonio. Al fine di preservarne il valore reale, è contabilmente prevista una specifica posta patrimoniale, denominata Riserva per l’integrità del patrimonio. 

    L’effetto cumulativo negli anni della svalutazione monetaria sul patrimonio si può quantificare in € 58.569.157:

    * Inflazione Italiana Indice NIC (indice nazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività)

    Nel 2018 non è stato effettuato alcun accantonamento alla Riserva integrità del patrimonio. Il valore della riserva risulta essere pari a circa 101,5 milioni di euro, superiore di circa 42,9 milioni di euro rispetto a quanto necessario per neutralizzare l’impatto dell’inflazione. 

    Altre Riserve (C) € 353

    Tale voce si riferisce alla riserva appositamente creata per utili su cambi non realizzati a fine 2016, relativamente al saldo residuo del conto corrente in valuta intestato alla Fondazione. 

    FONDI PER LATTIVITA DISTITUTO (3) € 62.527.053

    Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali (A) € 21.215.123

    Il Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale. 

    A fine 2018 tale Fondo è stato utilizzato per i Fondi interventi istituzionali 2019 e per coprire il disavanzo di esercizio:Fondo per gli interventi istituzionali (B) € 41.311.929

    Rientrano in questo Fondo le risorse destinate al sostegno dell’Attività Istituzionale della Fondazione per le quali non sono ancora intervenute le specifiche delibere di Erogazione. Il Fondo è articolato in sottofondi, in funzione delle linee di intervento attivate, che sono stati così movimentati:

    * Risorse assegnate per attività di raccolta fondi e rendimento riconosciuto sul patrimonio raccolto, soggette a delibera da parte del CDA.
    ** Da documento programmatico 2015, è stato destinato 1 milione di euro per finanziare iniziative sociali promosse dalle Fondazioni di Comunità che abbiano terminato il periodo di sostegno alle attività sociali e di raccolta fondi; a fine 2018 il residuo di tale fondo è pari a € 382 mila. 

    Sulla base del documento programmatico annuale, lo stanziamento complessivo di risorse per gli interventi istituzionali 2019 risulta pari ad € 16,2 milioni, di cui:

    • 12,5 milioni di euro provenienti dal Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali;
    • 3,7 milioni di euro provenienti dalla ri-destinazione di risorse derivanti da fondi per iniziative concluse. 

    FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (5) € 350.146

    Tale fondo rappresenta il debito della Fondazione verso i propri dipendenti a titolo di trattamento di fine rapporto, maturato fino al 31.12.2018, calcolato in base alle disposizioni di legge e ai contratti di lavoro in vigore.

    Il Fondo per Trattamento di Fine Rapporto è così composto:

    EROGAZIONI DELIBERATE (6) € 52.666.232

    La voce comprende impegni specifici assunti mediante delibera di erogazione per il finanziamento di iniziative selezionate a seguito di bandi e inviti promossi dalla Fondazione. Queste poste evidenziano l’impegno ancora da liquidare ai soggetti beneficiari e vengono alimentate attingendo ai relativi “Fondi per gli Interventi Istituzionali”. La voce è stata così movimentata:

    * I residui per economie ottenute su alcuni progetti sono stati girocontati per un totale pari a € 1.200.000 ai Fondi per interventi Istituzionali 2019 e per € 88.774 al Fondo non dedicato. 

    DEBITI (7) € 726.784

    Sono esposti al valore nominale e sono così composti:

    * Tale voce comprende anche lo 0,50 a titolo di Fondo di Garanzia per il trattamento di fine rapporto ex Legge 297/82.

    Le Fatture da ricevere si riferiscono al valore nominale dei beni e servizi già acquistati o ricevuti, ma per i quali non è ancora pervenuta, dai rispettivi fornitori, la relativa fattura. 

    I Debiti verso dipendenti si riferiscono al calcolo delle ferie e dei permessi maturati e non goduti alla data del 31.12.2018, nonché della quota di 14^ mensilità maturata.

    I Debiti verso amministratori si riferiscono ai compensi degli Organi della Fondazione (secondo semestre 2018, per quanto riguarda il Comitato d’Indirizzo, e quarto trimestre 2018, con riferimento al Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Coordinamento del Comitato d’Indirizzo e Presidente della Fondazione).

    I Debiti verso collaboratori si riferiscono ai compensi degli esperti che compongo le commissioni di valutazione delle proposte progettuali partecipanti ai vari bandi pubblicati dalla Fondazione.

    I Debiti IRAP si riferiscono all’imposta regionale sulle attività produttive, di competenza dell’esercizio 2018, che verrà versata nel mese di giugno 2019.

    I Debiti INAIL si riferiscono al premio assicurativo per i lavoratori dipendenti di competenza dell’esercizio 2018, che verrà versato in sede di dichiarazione degli emolumenti lordi nel mese di maggio 2019.

    I Debiti verso Erario si riferiscono in parte alla ritenuta del 4 % prevista dall’art. 28 DPR 600/73 e in parte a quanto la Fondazione dovrà versare a titolo di imposta sostitutiva, nella misura del 26%, a giugno 2019, con riferimento alla tassazione dei dividendi percepiti nel corso del 2018 dal Fondo di diritto Lussemburghese Quercus Renewable Energy. 

    CONTI DORDINE 

    Garanzie e impegni. La voce accoglie l’impegno residuo della Fondazione ad acquistare quote dei vari Fondi comuni di investimento sottoscritti, come di seguito dettagliato:

    3.4 Voci del Conto Economico

    DIVIDENDI E PROVENTI ASSIMILATI (1) € 429.064

    L’importo dei dividendi e proventi assimilati si riferisce ai proventi finanziari erogati dai vari fondi comuni di investimento: 

    * Tale valore è al netto dell’imposta sostitutiva del 26%, pari ad € 150.752.

    INTERESSI E PROVENTI ASSIMILATI (2) € 376.449

    Strumenti finanziari non immobilizzati (B) € 277.066

    Gli interessi da strumenti finanziari non immobilizzati derivano dall’investimento in portafoglio obbligazionario e in liquidità. 

    I Proventi netti sul portafoglio obbligazionario sono pari a € 275.483:

    * Titolo dismesso in corso d’anno.

    I proventi netti sul portafoglio liquidità si riferiscono agli interessi netti dei depositi a termine pari a € 1.583:

    Interessi da crediti e disponibilità liquide (C) € 99.383

    In tale voce rientrano gli interessi percepiti sui conti correnti detenuti presso vari istituti di credito:  Il valore è al netto della relativa ritenuta del 26% (pari ad € 34.918).

    RETTIFICHE DI VALORE DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) (€ 18.416.061)

    In considerazione del criterio di valutazione di riferimento, ossia il minore tra il costo d’acquisto e il valore desumibile dall’andamento di mercato, alle quotazioni di fine 2018, hanno subito una svalutazione:

    • le quote del Quaestio Solutions Funds per € 18.315.251
    • il BTP 2021 per un importo pari a € 93.510
    • l’obbligazione BETICA SUB 2022 per un importo pari a € 7.300

    RISULTATO DELLE NEGOZIAZIONI DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (4) € 24.154

    Ad agosto 2018 si è proceduto alla vendita dell’obbligazione ‘Atlantia’ (valore nominale 3 milioni di euro), realizzando una plusvalenza netta pari a circa 24 mila euro.

    Con riferimento al saldo residuo del conto corrente in valuta ($) pari a circa € 3.300, è stato rilevato un utile su cambi non realizzati derivante dalla conversione di attività non ancora regolate alla data di chiusura dell’esercizio, pari a € 175. 

    RIVALUTAZIONE (SVALUTAZIONE) E RISULTATI DELLE NEGOZIAZIONI DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (5) (€ 857.792)

    Sono stati svalutati per durevoli perdite di valore i seguenti Fondi:

    • Green Arrow per € 35.903
    • Green Star per € 821.890  

    ONERI FINANZIARI E DI GESTIONE DEL PATRIMONIO (6) € 84.065 

    La voce comprende il costo per i servizi di consulenza finanziaria prestati da Compagnia Privata (Advisor della Fondazione fino a dicembre 2018), pari a € 79.506. La restante parte, pari a € 4.559, si riferisce a commissioni di negoziazione sostenute dalla Fondazione per la vendita di titoli obbligazionari. 

    ALTRI PROVENTI (8) € 10.856.014

    Altri proventi (A) € 179.732

    Tale voce si riferisce al recupero dei costi per il personale della Fondazione CON IL SUD in distacco presso la partecipata ‘Con I Bambini’- Impresa Sociale Srl.   

    Proventi da erogazioni (B) € 10.676.283

    Sono ricompresi nei proventi erogativi i contributi ricevuti dalle Fondazioni di origine bancaria. Sulla base della delibera del Consiglio ACRI 21.10.2015 (e successive intese), era stato previsto per il 2018 (a valere sui bilanci d’esercizio 2017) un ammontare a favore della Fondazione CON IL SUD pari a 20 milioni di euro, poi ridotto a 10, conseguentemente all’istituzione del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. 

    Risultano contributi da Fondazioni di origine bancaria per un totale pari a € 10.676.283, come di seguito dettagliato:

    * Si riferisce all’incasso dell’ultima quota relativa ai contributi in conto esercizio 2011-2012.

    L’anno precedente i contributi ammontavano a € 10.782.130

    ONERI AMMINISTRATIVI (9) € 3.246.748

    La voce comprende gli oneri amministrativi di gestione come di seguito dettagliati:

    Compensi e rimborsi spese organi statutari (A) € 478.819

    Gli oneri si riferiscono ai costi sostenuti dalla Fondazione per gli organi statutari: 

    * I Compensi agli organi statutari includono i contributi previdenziali a carico della Fondazione.

    Nell’esercizio 2017 il totale dei Compensi e rimborsi spese organi statutari ammontava a € 475.417.

    Personale (B) € 1.336.431

    La Fondazione opera con personale assunto direttamente alle proprie dipendenze. I dipendenti al 31.12.2018 sono ventisei, di cui un dirigente, sei quadri e diciannove impiegati:

    * Il totale degli oneri, al netto del rimborso per il personale della Fondazione in distacco presso l’impresa sociale Con i Bambini (nella voce ‘altri proventi’), risulta pari a € 1.156.699.  
    ** Includono il rateo per la 14^ mensilità, le ferie e i permessi non goduti al 31.12.2018. 
    *** Comprende il contributo a carico del datore di lavoro calcolato sulla retribuzione annua complessiva assunta come base per il calcolo TFR. 

    L’incremento degli oneri per il personale (nel 2017 pari a € 1.261.742), è dovuto all’ampliamento della struttura organizzativa avvenuto nel corso dell’anno per sopperire alle esigenze lavorative della Fondazione. 

    Con riferimento ai corsi di formazione per il personale, appare opportuno segnalare che nel corso del 2018 la Fondazione ha ottenuto un finanziamento in regime de minimis (Regolamento 1407/2013) del valore di € 13.259,96, tramite il fondo interprofessionale FONCOOP. Ciò ha consentito ai dipendenti della Fondazione di partecipare a corsi di formazione mirati ad accrescere le competenze in tema di nuova normativa del Terzo Settore, tecniche finanziarie, progettazione e rendicontazione. 

    Consulenti e collaboratori esterni (C) € 370.986

    Nell’esercizio 2017 il costo per Consulenti e Collaboratori esterni ammontava a € 329.197. 

    Tale voce risulta superiore rispetto all’anno precedente a causa di maggiori costi sostenuti per le consulenze attività istituzionali. Risultano invece inferiori rispetto all’anno precedente i costi per le consulenze fundraising e studi. 

    Servizi (D) € 300.928

    Nell’esercizio 2017 gli oneri per servizi ammontavano ad € 366.052. Sono stati sostenuti minori costi relativi alla voce “eventi” (circa 48 mila euro), grazie alla sperimentazione di una nuova formula per la consueta manifestazione annuale. Risultano inoltre inferiori all’anno precedente anche i costi per la manutenzione degli uffici.

    Interessi passivi e altri oneri finanziari (E) € 1.757

    Tale voce comprende le spese bancarie sostenute per la tenuta dei conti correnti.

    Ammortamenti (G) € 494.744L’aumento di tale voce rispetto al 2017 (€ 468.171) è principalmente dovuto alla quota di ammortamento della piattaforma web per la valutazione dei progetti, che a partire dal 2018 è diventata pienamente operativa. 

    Svalutazione crediti (H) € 207.227

    Tale voce si riferisce principalmente alla svalutazione del credito residuo nei confronti della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, completamente svalutato a fine anno. 

    Altri oneri (I) € 55.856Nel 2017 gli Altri Oneri ammontavano a € 50.554. 

    PROVENTI STRAORDINARI (10) € 27.667

    Tale voce comprende rettifiche di costi già accantonati nell’esercizio 2017 e la restituzione di contributi assegnati e liquidati ad alcuni progetti a causa della revoca da parte della Fondazione per il mancato raggiungimento dei requisiti previsti. 

    ONERI STRAORDINARI (11) € 5.592

    La voce si riferisce a costi rilevati nell’anno 2018 ma di competenza di esercizi precedenti e non accantonati. 

    IMPOSTE (12) € 178.123

    In tale voce viene riportato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette e indirette corrisposte durante l’esercizio. Non è invece ricompresa l’imposta sostitutiva sui proventi finanziari in quanto detratta direttamente dagli stessi proventi lordi.

    La voce “imposta di bollo” comprende l’imposta introdotta nel 2012 sulla detenzione degli strumenti finanziari. 

    Nel corso degli anni l’aliquota di riferimento per il calcolo di suddetta imposta ha subito una serie di incrementi; per il 2018 è stata confermata nella misura del 2 per mille con la previsione di un limite massimo pari a € 14.000 per ciascun fondo comune di investimento sottoscritto, dossier titoli e certificati deposito detenuti.

    COPERTURA DEL DISAVANZO DI ESERCIZIO 

    L’esercizio 2018 si chiude con un disavanzo pari a € 11.075.035; per la copertura dello stesso è stato utilizzato il Fondo di stabilizzazione degli Interventi Istituzionali:

    Bilancio completo - versione stampabile


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