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bilancio di missione 2017

  • PARTE PRIMA

  • PARTE SECONDA

  • PARTE TERZA

  • PARTE QUARTA

  • PRECEDENTI EDIZIONI

    HOMEPAGE BILANCI

  • Nota integrativa

    3.1 Principi di redazione del bilancio

    Criteri di valutazione

    L’art. 9 del D.Lgs 153/99 prevede che, per quanto concerne la tenuta dei libri e delle scritture contabili, si debba far riferimento, in quanto applicabili, alle norme civilistiche che sovrintendono alla stesura dei bilanci d’esercizio delle società (dall’art. 2421 all’art. 2435 del Codice Civile).

    Per quanto riguarda i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, essi sono sostanzialmente conformi a quanto richiesto dall’art. 2426 del Codice Civile.

    Con riferimento allo Stato Patrimoniale, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.

    Le Immobilizzazioni materiali e immateriali sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente incrementato per gli oneri accessori di manutenzione, e sono ammortizzate laddove le stesse risultino strumentali all’attività di funzionamento, in relazione alle residue possibilità di utilizzazione dei beni.

    I Costi di costituzione (spese notarili e altre spese sostenute per l’avvio della nuova attività), anche cosiddetti di start-up, sono stati ammortizzati in cinque anni.

    Le Attività finanziarie immobilizzate quotate/non quotate sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20) e le svalutazioni vengono effettuate unicamente in presenza di perdite di valore considerate durevoli alla luce dei dati oggettivi disponibili alla data di redazione del bilancio.

    Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.

    I Titoli e gli strumenti finanziari non immobilizzati quotati/non quotati sono valutati al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20), o al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore. Tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi (Art. 2426 del codice civile).

    I Crediti sono iscritti al valore di presumibile realizzo.

    Con riferimento ai crediti verso le Fondazioni socie, in passato contabilizzati per competenza, si è deciso di adottare, con decorrenza dall’esercizio 2011, il criterio di cassa, iscrivendo quindi solo i contributi effettivamente versati dai soci entro la data di redazione della bozza di bilancio.

    I depositi a termine, in rispetto del “Principio della prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali” (D.Lgs n. 6/2006 – modifica dell’art. 2423-bis del Codice Civile), sono iscritti nella voce crediti v/altri dell’attivo circolante, al valore pari al corso tel quel corrisposto dalla Fondazione in sede di acquisto.

    Le Disponibilità liquide sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari e dalle giacenze di cassa e sono iscritte al valore nominale.

    Conversione dei valori espressi all’origine in moneta avente corso legale nello Stato. Le operazioni in valuta vengono contabilizzate in corso d’anno al cambio del giorno in cui sono effettuate. Gli utili o le perdite su cambi vengono rilevate sulla base del cambio del giorno di estinzione.

    I Debiti sono iscritti al valore nominale.

    Il Patrimonio netto è composto dal Fondo di dotazione, dalle riserve e dall’avanzo (disavanzo) residuo dell’esercizio.

    I Fondi rischi e oneri sono destinati soltanto a coprire perdite, oneri o debiti di natura determinata e di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia, alla chiusura dell’esercizio, sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Si tratta di oneri “qualitativamente determinati”, ovvero specifici, cioè inerenti a particolari decisioni, operazioni o programmi posti in essere dalla Fondazione e relativi a iniziative in corso alla data di chiusura dell’esercizio, di competenza economica dell’esercizio in cui vengono contabilizzate.

    Il Trattamento di fine rapporto è calcolato nel rispetto dell’art. 2120 del Codice Civile.

    Le Erogazioni deliberate vengono iscritte al valore nominale; la voce concerne i contributi deliberati da liquidare, corrispondenti all’ammontare assegnato a specifici beneficiari.

    Il “Fondo per gli interventi istituzionali deliberati in corso d’esercizio” raccoglie gli stanziamenti alle Attività Istituzionali che vengono effettuati nel corso dell’anno.

    Il “Fondo per le attività di istituto” è costituito da:

    Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali, che ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi istituzionali di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale;

    Fondo per gli interventi istituzionali, costituito dagli accantonamenti effettuati in sede di distribuzione dell’avanzo dell’esercizio per le attività tipiche della Fondazione.

    I Ratei e risconti sono calcolati secondo il principio della competenza temporale.

    I Conti d’ordine sono esposti facoltativamente in calce allo Stato Patrimoniale ed evidenziano, secondo il Principio Contabile CNDC-CNR n. 22, impegni, rischi e beni di terzi che non siano già rappresentati nel sistema contabile principale.

    Con riferimento al Conto Economico, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.

    Gli Interessi e i proventi sui quali sia stata applicata una ritenuta a titolo d’imposta o un’imposta sostitutiva, sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).

    I Dividendi e i proventi assimilati sono di competenza dell’esercizio in cui vengono incassati e sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).

    I Costi e i proventi sono valutati rispettando il principio della competenza temporale.

    Alla voce Imposte viene indicato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette autoliquidate, e imposte indirette di competenza dell’esercizio.

    Aspetti di natura fiscale

    Imposta sul valore aggiunto

    La Fondazione CON IL SUD non è soggetta alla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto in quanto dedita esclusivamente ad attività “non commerciale”. Di conseguenza risulta equiparata a tutti gli effetti a un consumatore finale.

    Tale circostanza, se da un lato esclude la necessità di possedere una partita Iva e l’obbligo di presentare la dichiarazione annuale, dall’altro non consente la detrazione dell’imposta a fronte degli acquisti effettuati o delle prestazioni ricevute. In tali casi, pertanto, l’imposta si trasforma in una componente del costo sostenuto.

    IRAP – Imposta regionale sulle attività produttive

    L’imposta, disciplinata dal D.Lgs del 15 dicembre 1997 n. 446, viene determinata secondo il sistema cosiddetto “retributivo” e viene calcolata sulla base imponibile costituita dalle seguenti voci:

    1) retribuzioni spettanti al personale dipendente;

    2) redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’art. 50 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;

    3) compensi erogati per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o collaborazione a progetto di cui all’art. 50 c-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;

    4) compensi erogati per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente di cui all’art. 53 del Testo Unico delle imposte sui redditi.

    L’aliquota Irap 2017 stabilita per la Fondazione è pari al 4,82% (art. 16 del Decreto legislativo del 15 dicembre 1997, n. 446, e l’art. 8, comma 14, della Legge regionale Lazio del 18 luglio 2012, n. 11).

    Imposte dirette

    La Fondazione CON IL SUD, è un ente non commerciale soggetto all’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. n. 917/1986.

    Nel 2017 ha conseguito redditi imponibili ai fini IRES.

    Per le attività finanziarie la Fondazione è soggetta a imposta sostitutiva a titolo definitivo sui proventi percepiti; tale imposta viene applicata dai soggetti che hanno erogato i proventi medesimi e che fungono da sostituto. Per i proventi percepiti senza l’intervento di un sostituto d’imposta la Fondazione è soggetta all’obbligo di liquidare detta imposta nella sua dichiarazione annuale dei redditi; il relativo importo trova evidenza all’interno della voce “debiti verso erario”, mentre, a livello economico, l’imposta viene detratta direttamente dal provento finanziario lordo.

    3.2 Voci dell’Attivo Patrimoniale

    IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI (1) € 13.457.648

    Le Immobilizzazioni immateriali (A) esposte in bilancio per complessivi € 175.580, sono così composte:

    * L’incremento della voce “Software” si riferisce alla capitalizzazione dei costi relativi alla piattaforma web per la realizzazione dei progetti.

    Le Immobilizzazioni materiali (B), esposte in bilancio per complessivi € 13.282.068, sono così composte:

    IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (2) € 41.147.312

    Le Immobilizzazioni Finanziarie si riferiscono alle voci:

    Altre Partecipazioni (A) € 1.150.000

    Tale voce è composta da:

    Partecipazione al Fondo di Garanzia, gestito da Cooperfidi Italia Soc. Coop., intermediario finanziario vigilato, € 1.050.000. Tale Fondo, costituito dalla Fondazione, unitamente ad altri Enti, a fine 2011 (quota complessiva a carico Fondazione € 2.000.000) è finalizzato a favorire l’accesso al credito degli enti del terzo settore aventi sede nel Mezzogiorno, attraverso la concessione di garanzie a favore di istituti bancari e altri enti finanziari.

    Le somme costituenti il fondo, versate dalla Fondazione in un conto corrente vincolato e intestato al gestore, rimangono attività separata rispetto al patrimonio di quest’ultimo e, conseguentemente, vincolate per il periodo di validità del fondo stesso, potendo rientrare tra le disponibilità della Fondazione dopo tale periodo, se non utilizzate a copertura di eventuali perdite sui finanziamenti garantiti.

    Tale posta è valorizzata in funzione di quanto è stato effettivamente versato dalla Fondazione: € 1.050.000 nel 2012 (pari al 30% dell’impegno complessivo, come da regolamento dello stesso Fondo di Garanzia). Non sono state effettuate ulteriori richieste di versamento nel corso degli anni successivi.

    A fine 2017 gli Enti promotori del Fondo hanno sottoscritto un nuovo contratto con Cooperfidi Italia, con alcune modifiche al regolamento di funzionamento del Fondo. La durata del nuovo contratto è stata fissata in tre anni e il valore complessivo del Fondo è stato ridotto da 5 a 2,98 milioni di euro. Questo ha comportato un minor impegno anche per la Fondazione (da 3,5 a 2 milioni di euro) che ha deciso di ridestinare l’importo residuo (pari a 1,5 milioni di euro) al “Fondo interventi istituzionali 2018”.

    Al 31.12.2017 il valore complessivo delle garanzie deliberate è pari circa 7,8 milioni di euro. Il gestore fino ad ora non ha segnalato alcuna perdita di valore sulla consistenza del fondo. Sono state invece segnalate 3 posizioni deteriorate per un valore complessivo di 155 mila euro.

    Partecipazione nell’Impresa Sociale- Con i Bambini € 100.000: conseguentemente alla firma del protocollo d’intesa con il Governo per la costituzione del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile (maggio 2016), Acri ha deciso di affidare alla Fondazione Con il Sud il ruolo di soggetto attuatore del Fondo. La Fondazione, al fine di mantenere una netta distinzione con le proprie attività ordinarie e assicurare un livello di massima trasparenza e tracciabilità nella rendicontazione dei risultati e dei costi, ha deciso di creare una nuova società.

    Pertanto, a giugno 2016 è stata costituita “Con i Bambini” – Impresa Sociale Srl, società totalmente partecipata dalla Fondazione che ha apportato alla stessa un capitale sociale pari a € 100.000.

    Altri titoli (C) € 39.997.312

    Tale voce è composta da:

    • Azioni della Società Editoriale Vita SpA, sottoscritte nell’ottobre 2010, per un valore inziale pari a € 50.000. A partire dal 2011, sono state rilevate in bilancio svalutazioni annuali per adeguare il valore totale dell’investimento all’andamento di mercato delle azioni, fino ad arrivare al completo azzeramento di tale valore a fine 2017.

    La Società Editoriale Vita SpA, che rappresenta il soggetto leader in Italia nel segmento di mercato della comunicazione e dell’informazione nel mondo Non Profit, sta infatti attraversando un periodo di difficoltà finanziaria essendo ancora in fase di approvazione definitiva il piano di ristrutturazione presentato, con relativo aumento di capitale, per la continuazione dell’attività e conservazione del valore della Società stessa.

    A tale proposito, la Fondazione a febbraio 2017 ha espresso parere favorevole in merito alla sottoscrizione della eventuale conversione in azioni societarie di Vita SpA dell’obbligazione detenuta (di valore nominale pari ad € 100.000); inoltre, a settembre 2017, ha manifestato la propria disponibilità all’aumento di capitale di Vita SpA in caso di positiva conclusione della “proposta concordataria” da parte della stessa Società con i propri creditori, per un importo pari a € 64.000.

    Tale investimento, per il suo carattere strategico, riconducibile più a finalità sociali che a logiche finanziarie, era stato iscritto in bilancio tra le immobilizzazioni finanziarie alla voce “altri titoli”.

    • € 4.596.521 riferiti ai richiami e al rimborso di quote capitale (circa 660 mila euro totali) effettuati dal Fondo di Investimento mobiliare Vertis Capital.

    La Fondazione ha sottoscritto il Fondo nel luglio 2008 per n. 200 quote al valore nominale unitario di € 50.000, per un importo totale pari a € 10 milioni. Il periodo di investimento si è concluso al 31.12.2016 mentre la durata, originariamente fissata in 9 anni dall’avvio dell’operatività, è stata estesa al 31 dicembre 2021.

    Tale fondo chiuso di private equity, dedicato al Mezzogiorno, investe in strumenti finanziari non quotati indirizzati principalmente verso imprese di piccole e medie dimensioni con sede legale nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

    Nonostante la svalutazione di alcune partecipazioni del Fondo, il risultato economico del 2017 è positivo. Nel corso dell’anno infatti la partecipazione in Optimares SpA, società produttrice di sedili per aerei di linea, a seguito di un significativo aumento del fatturato e del margine economico, è stata rivalutata per 6,4 milioni di euro.

    Sulla base degli elementi oggettivi a disposizione si evince che il NAV del Fondo a fine anno risente positivamente della ripresa di valore di alcune delle società partecipate. Non avendo la certezza che siano venuti meno i motivi della perdita precedentemente iscritta, si ritiene opportuno non procedere ad alcuna ripresa di valore, mantenendo la valutazione al costo.

    Di seguito una tabella di riepilogo del valore del Fondo a fine anno:

     

    • € 3.296.571 riferiti ai richiami effettuati dal Secondo Fondo d’investimento mobiliare F2i al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 582.552.

    Il Fondo è stato sottoscritto per un primo ammontare pari a 5 milioni di euro a settembre 2013, incrementato di ulteriori 2 milioni a luglio 2015, per arrivare ad un totale complessivo investito pari 7 milioni di euro (n. 7 quote dal valore nominale di € 1.000.000 ciascuna).

    Al 31.12.2017 gli investimenti del Fondo riguardano: per il 36,2% il settore delle Energie Rinnovabili, per il 21,8% il settore delle Reti Logiche, per il 17,4% il settore Trasporti/Aeroporti, per il 12,8% il settore delle Telecomunicazioni, per il 9,5% il settore delle reti Gas e per il 2,4% le Infrastrutture Sociali.

    Nel 2017 sono stati incrementati gli investimenti nel settore delle Telecomunicazioni (pari allo 0,01% al 31.12.2016) e delle energie rinnovabili (acquisizione di sei società eoliche operanti in Sicilia e Calabria e di una centrale elettrica alimentata a biomassa legnosa).

    L’esercizio 2017 si chiude con un risultato positivo; trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.

    * Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.

    A seguito della proposta ricevuta dalla SGR Fondi Italiani per le Infrastrutture relativamente al progetto di estensione ed incremento del Primo Fondo F2i mediante la sua fusione in un fondo di nuova costituzione, e in considerazione dei positivi risultati precedentemente conseguiti, a dicembre 2017, la Fondazione ha deciso di conferire al Terzo fondo le quote detenute nel Primo[5].

    [5] Sia F2i SGR che un esperto fiscalista interpellato dalla stessa hanno confermato la ragionevolezza della scelta di considerare l’operazione di fusione fiscalmente neutra e rappresentabile a bilancio con la tecnica di continuità dei valori. La SGR ha comunque interpellato l’Amministrazione Finanziaria sul tema che ha confermato l’rrilevanza reddituale dell’operazione di fusione.

    * Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.

    A seguito di tale fusione, la Fondazione è risultata proprietaria di 897 quote A del Terzo Fondo per un valore pari a € 8.970.000.

    A dicembre 2017 sono state poi perfezionate le seguenti operazioni tali per cui la Fondazione:

    • ha riscattato 359 quote A del Terzo Fondo al controvalore di circa 3,6 milioni di euro (realizzando una plusvalenza lorda pari a circa 1,950 milioni di euro)[6];
    • ha incassato circa 1,8 milioni sulle restanti 538 quote A del Terzo Fondo a titolo di rimborso capitale (quote che saranno poi successivamente richiamate dal Fondo)
    • ha infine sottoscritto 309 nuove quote B1 del Terzo Fondo, per un importo impegnato pari a 3,09 milioni di euro. Con riferimento a queste ultime quote è stato poi richiamato un importo pari a circa 2 milioni di euro;

    determinando un valore di bilancio del Terzo Fondo al 31.12.2017 pari a € 2.575.787:

    Il Terzo Fondo si pone come obiettivo investimenti in Italia e Europa meridionale nel settore delle infrastrutture e reti di distribuzione attraverso strategie di consolidamento industriale.

    • € 12.525.149 relativi alla sottoscrizione del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso “Sympleo”, al netto della relativa svalutazione già iscritta in bilancio pari a € 1.774.851.

    Il Fondo, sottoscritto a giugno 2011 per n. 286 quote al valore unitario di € 50.000, è riservato esclusivamente ad investitori qualificati e la sua durata è stata fissata in 15 anni.

    A fine 2017 il portafoglio del Fondo si compone di tre immobili: l’immobile cielo-terra di Viale di Villa Grazioli sito in Roma; una porzione immobiliare costituita dal terzo piano di Palazzo Odescalchi sempre a Roma; un immobile cielo-terra ad uso uffici a Milano nella zona di Porta Genova. A fine anno tutti gli immobili risultano interamente locati.

    Per consentire una adeguata diversificazione del portafoglio immobiliare sono inoltre in corso di valutazione opportunità di acquisto di altri immobili, soprattutto sulla città di Milano.

    Il Fondo ha dimostrato un andamento tendenzialmente positivo, e trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo, inclusivo delle precedenti svalutazioni.

    [6] Per ulteriori dettagli sulla plusvalenza realizzata si rimanda al C.E. punto 5) Rivalutazione (svalutazione) e risultati delle negoziazioni di immobilizzazioni finanziarie

    • € 2.663.292 relativi alla sottoscrizione del Fondo di investimento specializzato di diritto lussemburghese “Quercus Renewable Energy” al netto dei rimborsi pro quota per un valore complessivo pari a € 1.491.029 e della relativa svalutazione già iscritta in bilancio negli anni precedenti per € 845.680.

    Tale Fondo è stato sottoscritto a luglio 2011 per un importo totale pari a € 5.000.000.

    Il valore dell’investimento, sulla base dell’ultimo NAV disponibile (30 giugno 2017), risulta superiore al valore di iscrizione in bilancio. Non avendo certezza che siano venuti meno i motivi della perdita precedentemente iscritta, si ritiene opportuno non procedere ad alcuna ripresa di valore.

    Si tratta di un fondo che investe in parchi fotovoltaici e circa il 60% del portafoglio impianti ha incidenza in alcune delle Regioni interessate dalla mission della Fondazione.

    In linea con la propria strategia, il Fondo ha iniziato nel 2016 la dismissione dei propri asset. A seguito della cessione della quota di capitale di ForVei, nel 2017 la Fondazione ha ricevuto un rimborso pari a circa 1,3 milioni di euro.

    I dati provvisori di conto economico del primo semestre 2017 indicano costi operativi in linea con il budget e ricavi superiori rispetto alle previsioni a seguito di una maggiore produzione di energia grazie alle favorevoli condizioni climatiche. Quercus sta concludendo un processo di selezione di un nuovo fornitore dei servizi di gestione e manutenzione degli impianti detenuti allo scopo di aumentare ulteriormente l’efficienza operativa degli impianti stessi.

    • € 2.456.909 riferiti ai richiami effettuati dal Fondo chiuso di private equity gestito da Quadrivio Sgr e al rimborso di quote capitale per un totale pari a € 1.084.168 al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 204.023 sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV al 31 dicembre 2017).

    Tale Fondo, sottoscritto a marzo 2011 per un importo totale pari a € 5.000.000, è interamente dedicato ad investimenti in aziende e progetti orientati alla produzione di energie rinnovabili.

    Il portafoglio impianti di Quadrivio è stato costruito seguendo una politica di diversificazione sia geografica (il 34% di tale allocazione riguarda il Sud Italia, il 45% il Centro-Nord e il restante 21% l’estero) che per fonte di energia (fotovoltaica 94%, biogas 6%).

    A partire dalla seconda metà del 2016 è stato avviato un processo propedeutico alla dismissione degli asset del Fondo.

    A dicembre 2017 è stata accettata l’offerta per la vendita del 70% del portafoglio; il closing è previsto entro il primo trimestre del 2018. Restano esclusi dal perimetro di vendita 9 impianti fotovoltaici italiani, oggetto di una separata trattativa ancora in corso di definizione.

    Il NAV del Fondo al 31.12.2017 riflette:

    • la valutazione degli impianti oggetto di vendita al valore dell’operazione conclusa e in via di formalizzazione;
    • la valutazione prudenziale dei 9 impianti per i quali è ancora in corso la ricerca di un acquirente a condizioni adeguate.

    Negli ultimi mesi è inoltre cambiato l’assetto di controllo della SGR che è stata acquisita da Green Arrow.

    * Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.

     

    • € 5.839.516 relativi ai richiami effettuati dal Fondo Green Star (comparto “bioenergie”), sottoscritto per € 7.000.000, al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio al 31.12.2017 (pari a € 62.401).

    Sottoscritto a fine 2013, tale Fondo si pone come obiettivo quello di creare un modello sostenibile e replicabile, orientato alla produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione di sottoprodotti e/o rifiuti, come scarti alimentari e animali, avvalendosi di network di piccoli impianti di cogenerazione, creando sinergie con il mondo agricolo (implementazione filiera Bosco-Legno-Energia).

    Il perimetro di investimento del Fondo comprende due iniziative: una ad Iglesias e l’altra a Caltagirone.

    Con riferimento alla centrale di Iglesias, dopo un periodo più lungo del previsto sono state ultimate le attività propedeutiche al collaudo e ai test di performance, con l’entrata in funzione della stessa a partire da gennaio 2018.

    Per l’impianto di Caltagirone invece si prevede l’avvio entro la fine del 2018.

    Per ambedue le centrali è stata accettata la riduzione del canone di locazione per un biennio, cosi come richiesto dalla Società che affitta l’impianto e produce energia elettrica e termica. Tale riduzione è stata motivata con problemi connessi all’approvvigionamento della biomassa e alle condizioni di cessione dell’energia termica al biodistretto industriale riferibile a ciascun impianto.

    Pertanto, a fine anno, sulla base delle precedenti considerazioni, il valore delle quote iscritte in bilancio risulta essere inferiore rispetto al valore di mercato, determinando una svalutazione prudenzialmente iscritta in bilancio.

    • € 5.000.000 riferiti alla sottoscrizione di “Tendercapital Real Assets Fund”, interamente versati a fine 2014.

    Sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 31 dicembre 2016), il valore delle quote iscritte in bilancio risulta superiore rispetto al valore di mercato.

    La totalità degli investimenti del Fondo è collocata geograficamente nelle regioni del Sud Italia.

    Si tratta di un fondo che investe in attività “reali”, per la maggior parte infrastrutture energetiche e, in misura minore, immobili a destinazione socio-sanitaria e assistenziale, a reddito, accreditati e gestiti da selezionati e primari operatori. Gli investimenti intendono generare un forte e positivo impatto sociale e occupazionale, mediante il coinvolgimento di diverse tipologie di prestatori di servizi, di personale qualificato e di cooperative sociali.

    • € 1.043.568 relativi ai richiami effettuati del Fondo Esperia sottoscritto dalla Fondazione a fine 2015 per un importo totale pari a 10 milioni di euro.

    Tale fondo, gestito da Fabrica SGR Immobiliare, si pone l’obiettivo di trasferire nel Meridione d’Italia le migliori practice di social housing già sperimentate sia in Italia che all’estero, al fine di contribuire all’incremento sia qualitativo che quantitativo dello stock di alloggi sociali disponibili nel Sud Italia.

    Attualmente il Fondo ha effettuato investimenti in Puglia e in Basilicata, per un valore pari a circa 50 milioni di euro, corrispondenti al 31% delle risorse a disposizione del Fondo stesso.

    Nello specifico, nel comune di Lecce sono stati edificati 64 appartamenti all’interno di un più ampio programma costruttivo di 106 alloggi in totale; a Bari è in corso un progetto di sviluppo che prevede la costruzione di un complesso di 230 appartamenti con un impiego in media di oltre 200 operai locali. Infine, a Matera, in occasione della nomina a Capitale Europea della cultura 2019, è stata prevista l’edificazione di 117 alloggi sociali all’interno di un più ampio piano di rigenerazione urbana.

    A fine anno il valore delle quote iscritte in bilancio risulta inferiore rispetto al valore di mercato calcolato sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 31 dicembre 2017). Il minor valore della quota è da ricondurre ai costi sostenuti nel corso dell’esercizio. La Fondazione ha ritenuto che non vi siano elementi sufficienti per considerare tale perdita durevole, visto il recente avvio del Fondo che si trova quindi ancora in una fase preliminare di completamento degli investimenti immobiliari.

    STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € 441.654.433

    Strumenti finanziari quotati (A) € 441.654.433

    La voce comprende sia il portafoglio in deposito amministrato che il portafoglio gestito.

    Portafoglio in deposito amministrato

    Il portafoglio si compone dei seguenti BTP (€ 8.192.690):

    * Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    ** Quotazioni al 31.12.2017 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    Il BTP 15/12/21 2,15% presenta un valore di mercato inferiore rispetto al prezzo unitario di acquisto; dato il criterio di valutazione adottato (minore tra costo di acquisto e il valore di mercato) si è proceduto a contabilizzare la relativa svalutazione (€ 25.950).

    Di seguito il dettaglio delle obbligazioni detenute al 31.12.2017 (€3.995.205):

    * Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    ** Quotazioni al 31.12.2017 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    * Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    ** Quotazioni al 31.12.2017 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    In virtù del criterio di valutazione adottato, minore tra costo di acquisto e valore desumibile dall’andamento di mercato, ha subito una lieve svalutazione l’obbligazione BETICA SUB 30/06/2022 TV, per un importo pari a € 2.100.

    Il valore di mercato dell’obbligazione Atlantia 12/19 4,5% risulta invece essere superiore rispetto al prezzo unitario di acquisto. Tale maggior valore non è stato pertanto contabilizzato.

    La Fondazione ha inoltre ritenuto opportuno, in un’ottica prudenziale, procedere alla svalutazione per l’intero importo, pari a € 100.000, del prestito obbligazionario VITA 2018 4%, fatta salva la possibilità di una eventuale futura ripresa di valore. VITA Società Editoriale sta infatti attraversando un periodo di difficoltà finanziaria essendo ancora in fase di approvazione definitiva il piano di ristrutturazione presentato, con relativo aumento di capitale, per la continuazione dell’attività.

    Portafoglio gestito

    Il patrimonio della Fondazione è investito per circa 87% nel comparto Global Real Return del Quaestio Capital Fund.

    Le quote del comparto sono detenute in custodia in Lussemburgo sul conto aperto presso la banca depositaria del Quaestio Capital Fund, Royal Bank of Canada, sede di Milano. La Quaestio Capital Management Sgr SPA è responsabile ad operare le ritenute sui redditi di capitali derivanti dalla partecipazione al Fondo stesso. A fine anno la valutazione del Quaestio Capital Fund, essendo lo stesso iscritto tra gli strumenti finanziari non immobilizzati, avviene sulla base del principio del minore tra costo di acquisto e valore presumibile dall’andamento di mercato (calcolato considerando il NAV ultimo disponibile a fine 2017). Pertanto, la differenza tra il costo di acquisto e il valore di mercato, pari a circa 6,6 milioni di euro (al lordo delle relative imposte), non viene rilevata in bilancio.

    CREDITI (4) € 631.487
    Tale voce è così composta:

    Nel 2016 i crediti ammontavano a € 454.859.

    In relazione alla composizione della voce Crediti verso Fondazioni di origine bancaria è opportuno precisare che dall’esercizio 2011 si è deciso di contabilizzare le quote ex-accordo Acri-Volontariato del 23.06.2010 seguendo il principio di cassa allargato. Si è considerata infatti una rilevazione contabile che tenesse conto di quanto realmente incassato nell’esercizio di competenza (anno 2017) e di quanto incassato nei primi due mesi dell’esercizio successivo. Sono stati pertanto rilevati per competenza crediti relativi ai contributi incassati dal 1 gennaio al 28 febbraio 2018 per un totale pari ad € 174.127.

    Tale voce comprende inoltre le quote di contributi (previste dall’ex-protocollo d’intesa del 5 ottobre 2005) non ancora incassate, ma contabilizzate seguendo il principio di competenza – principio applicato fino all’esercizio 2010.

    Con riferimento a tali crediti la Fondazione ha ritenuto opportuno procedere alla creazione di un apposito fondo al quale iscrivere le partite derivanti dal vecchio metodo di imputazione.

    Nel corso degli anni tali importi sono stati progressivamente svalutati fino ad arrivare al 31.12.2017 con un credito residuo, pari a € 205.727, nei confronti della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

    Pertanto al 31.12.2017 il fondo svalutazione crediti risulta pari a € 822.911:

    I crediti verso altri per circa 250 mila euro si riferiscono per un valore pari a 150 mila al credito verso la l‘impresa sociale Con i Bambini, partecipata al 100% dalla Fondazione, cui è stato concesso un prestito infruttifero soci e la cui scadenza per la restituzione è stata prorogata al 31.10.2018; la restante parte, pari a circa 100 mila euro, si riferisce a note di debito ancora da incassare.

    DISPONIBILITà LIQUIDE (5) € 62.004.709
    La voce rappresenta il saldo attivo dei conti correnti bancari della Fondazione e del fondo cassa necessario per le minute spese correnti. La voce risulta così composta:

    Il maggior valore delle disponibilità liquide a fine 2017 rispetto all’anno precedente (€ 51.198.020) è principalmente dovuto al fatto che si è generata liquidità verso la parte finale dell’anno per l’incasso dei contributi versati dalle Fondazione di origine bancaria e dei dividendi del Fondo Quaestio. Tale liquidità è poi rimasta in giacenza sui principali conti correnti della Fondazione.

    RATEI E RISCONTI ATTIVI (6) € 203.535
    La voce Risconti Attivi è pari a € 39.645, come di seguito dettagliato:

    La voce Ratei Attivi, rappresentata dai proventi di competenza economica dell’esercizio in corso la cui manifestazione finanziaria avverrà in un esercizio successivo, è pari a € 163.889 e risulta così costituita:

    * Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).

    * Gli interessi sono al netto della ritenuta al 12.5% (Decreto Legge n. 66/2014).
    ** Valore della cedola in corso a fine anno.

    * Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).
    ** Valore della cedola in corso a fine anno.

    3.3 Voci del Passivo Patrimoniale

    PATRIMONIO NETTO (1) € 416.301.704

    Fondo di dotazione (A) € 314.801.028

    Il Fondo di dotazione è stato costituito come previsto nel Protocollo di Intesa del 5 ottobre 2005, siglato dal Forum Permanente del Terzo Settore e dall’Acri, in rappresentanza delle fondazioni di origine bancaria, e con l’adesione e la partecipazione di: Consulta Nazionale Permanente del Volontariato presso il Forum; Convol – Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato; Csv.net – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato; Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione – Co.Ge. In particolare:

    A) € 209.644.364 in conto fondazioni di origine bancaria, relativi agli accantonamenti effettuati nei bilanci consuntivi 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 (Atto di indirizzo “Visco”) e versati alla Fondazione CON IL SUD. Degli € 209.644.364, € 206.085.495 sono quote che fanno riferimento alle fondazioni di origine bancaria che sono anche Enti Fondatori della Fondazione CON IL SUD, e € 3.558.869 si riferiscono alle fondazioni di origine bancaria che non sono soci della Fondazione.

    B) € 90.680.452 in conto volontariato, relativi alla quota disponibile dell’1/15° di competenza dei consuntivi 2003 e 2004, finalizzata per legge ai Csv, di cui € 88.321.510 versati dalle fondazioni socie, e € 2.358.942 versati dalle fondazioni non socie.

    C) € 14.476.212 in conto volontariato, relativi alla quota integrativa della dotazione patrimoniale (accantonamento aggiuntivo rispetto a quello previsto dalla Legge 266/91 – calcolato secondo l’Atto di indirizzo “Visco” utilizzato per integrare e perequare le risorse già destinate ai Csv e, in parte, per finanziare le nuove iniziative da realizzare al Sud), versati esclusivamente dalle fondazioni socie (quota extra-accantonamento 2005).

    Dettaglio Fondo di dotazione

    Riserva per l’integrità del patrimonio (B) € 101.500.324

    Lo Statuto della Fondazione CON IL SUD, all’articolo 4 comma 2, prevede, tra gli altri, l’obbligo della conservazione del valore del patrimonio. Al fine di preservarne il valore reale, è contabilmente prevista una specifica posta patrimoniale, denominata Riserva per l’integrità del patrimonio.

    L’effetto cumulativo negli anni della svalutazione monetaria sul patrimonio si può quantificare in € 53.989.838:

    * Inflazione Italiana Indice NIC (indice nazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività)

    Nel 2017 per neutralizzare l’impatto dell’inflazione, la Fondazione ha destinato parte dell’avanzo di esercizio dell’anno per un importo pari a € 4.936.384 alla riserva integrità del patrimonio.

    Altre Riserve (C) € 353

    Tale voce si riferisce alla riserva appositamente creata per utili su cambi non realizzati a fine 2016, relativamente al saldo residuo del conto corrente in valuta intestato alla Fondazione.

    FONDI PER L’ATTIVITà D’ISTITUTO (3) € 92.747.314

    Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali (A) € 44.825.831

    Il Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale.

    Nel 2017 è stata destinata a tale posta una parte dell’avanzo di esercizio dell’anno, per un importo totale pari a € 2.108.225.

    In particolare, € 1.000.000 dell’importo totale destinato è stato allocato al Fondo con lo scopo di ricostituire lo stesso, utilizzato nel 2011 per la realizzazione del “Fondo di Garanzia”[7]. Considerando gli accantonamenti appositamente preposti negli ultimi 5 anni, si è arrivati ad ultimare la ricostituzione del Fondo per un importo totale pari a € 3.500.000 (€ 500.000 all’anno dal 2012 al 2016 più € 1.000.000 nel 2017).

    [7] Per maggiori dettagli sul Fondo di Garanzia si rimanda alla Partecipazione al Fondo di Garanzia.

    Fondo per gli interventi istituzionali (B) € 47.921.483

    Rientrano in questo Fondo le risorse accantonate per sostenere l’Attività Istituzionale della Fondazione per le quali non sono ancora intervenute le specifiche delibere di Erogazione. Il Fondo è articolato in sottofondi, in funzione delle linee di intervento attivate, che sono stati così movimentati:

    * L’importo residuo di 7,4 milioni di euro potrà essere impiegato per sostenere due nuove Fondazione di Comunità.
    ** Risorse assegnate per attività di raccolta fondi e rendimento riconosciuto sul patrimonio raccolto, soggette a delibera da parte del CDA.
    *** Da documento programmatico 2015, è stato destinato 1 milione di euro per finanziare iniziative sociali promosse dalle Fondazioni di Comunità che abbiano terminato il periodo di sostegno alle attività sociali e di raccolta fondi; a fine 2017 il residuo di tale fondo è pari a € 382 mila.

    Sulla base del documento programmatico annuale, lo stanziamento complessivo di risorse per gli interventi istituzionali 2018 risulta pari ad € 17,5 milioni, di cui:
    • 16 milioni di euro provenienti dalla destinazione dell’avanzo d’esercizio;
    • 1,5 milioni di euro provenienti dalla ri-destinazione di risorse derivanti da fondi per iniziative concluse.

    FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (5) € 294.354
    Tale fondo rappresenta il debito della Fondazione verso i propri dipendenti a titolo di trattamento di fine rapporto, maturato fino al 31.12.2017, calcolato in base alle disposizioni di legge e ai contratti di lavoro in vigore.

    Il Fondo per Trattamento di Fine Rapporto è così composto:

    EROGAZIONI DELIBERATE (6) € 48.982.085
    La voce comprende impegni specifici assunti mediante delibera di erogazione per il finanziamento di iniziative selezionate a seguito di bandi e inviti promossi dalla Fondazione. Queste poste evidenziano l’impegno ancora da liquidare ai soggetti beneficiari e vengono alimentate attingendo ai relativi “Fondi per gli Interventi Istituzionali”. La voce è stata così movimentata:

    * I residui per economie ottenute su alcuni progetti sono stati girocontati per un totale pari a € 793.619 al Fondo non dedicato.

    DEBITI (7) € 773.665
    Sono esposti al valore nominale e sono così composti:

    * Tale voce comprende anche lo 0,50 a titolo di Fondo di Garanzia per il trattamento di fine rapporto ex Legge 297/82.

    Le Fatture da ricevere si riferiscono al valore nominale dei beni e servizi già acquistati o ricevuti, ma per i quali non è ancora pervenuta, dai rispettivi fornitori, la relativa fattura.

    I Debiti verso dipendenti si riferiscono al calcolo delle ferie e dei permessi maturati e non goduti alla data del 31.12.2017, nonché della quota di 14^ mensilità maturata.

    I Debiti verso organi si riferiscono ai compensi degli Organi della Fondazione (secondo semestre 2017, per quanto riguarda il Comitato d’Indirizzo, e quarto trimestre 2017, con riferimento al Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Coordinamento del Comitato d’Indirizzo e Presidente della Fondazione).

    I Debiti IRAP si riferiscono all’imposta regionale sulle attività produttive, di competenza dell’esercizio 2017, che verrà versata nel mese di giugno 2018.

    I Debiti INAIL si riferiscono al premio assicurativo per i lavoratori dipendenti di competenza dell’esercizio 2017, che verrà versato in sede di dichiarazione degli emolumenti lordi nel febbraio 2018.

    I Debiti verso Erario si riferiscono in parte alla ritenuta del 4 % prevista dall’art. 28 DPR 600/73 e in parte a quanto la Fondazione dovrà versare a titolo di imposta sostitutiva, nella misura del 26%, a giugno 2018, con riferimento alla tassazione dei dividendi percepiti nel corso del 2017 dal Fondo di diritto Lussemburghese Quercus Renewable Energy.

    Conti D’ordine

    Garanzie e impegni. La voce accoglie l’impegno residuo della Fondazione ad acquistare quote dei vari Fondi comuni di investimento sottoscritti, come di seguito dettagliato:

    * A novembre 2017 la Fondazione ha deliberato la sottoscrizione di quote del Fondo “Social Impact” a cura di SEFEA IMPACT SGR SpA per un importo complessivo di 10 milioni di euro (impegno già assunto a maggio 2016).

    3.4 Voci del Conto Economico

    DIVIDENDI E PROVENTI ASSIMILATI (1) € 13.611.789
    L’importo dei dividendi e proventi assimilati si riferisce ai proventi finanziari erogati dai vari fondi comuni di investimento:

    * Tale valore è al netto dell’imposta sostitutiva del 26%, pari ad € 166.038.

    I restanti € 13.139.220 si riferiscono invece ai proventi finanziari erogati a dicembre 2017 dal Quaestio Capital Fund-Real Return. L’importo lordo pari ad € 17.019.867 ha subito alla fonte una ritenuta d’imposta a titolo definitivo di € 3.880.647.

    INTERESSI E PROVENTI ASSIMILATI (2) € 400.459

    Strumenti finanziari non immobilizzati (B) € 347.065

    Gli interessi da strumenti finanziari non immobilizzati derivano dall’investimento in portafoglio obbligazionario.

    I Proventi netti su portafoglio obbligazionario sono pari a € 347.065

    * Titolo giunto a scadenza in corso d’anno.

    * Titolo giunto a scadenza in corso d’anno.

    Interessi da crediti e disponibilità liquide (C) € 53.393

    In tale voce rientrano gli interessi percepiti sui conti correnti detenuti presso vari istituti di credito:

    Il valore è al netto della relativa ritenuta del 26% (pari ad € 18.760).

    RETTIFICHE DI VALORE DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € 128.050

    In considerazione del criterio di valutazione di riferimento, ossia il minore tra il costo d’acquisto e il valore desumibile dall’andamento di mercato, alle quotazioni di fine 2017, hanno subito una svalutazione:

    • il BTP 2021 per un importo pari a € 25.950;
    • l’obbligazione BETICA SUB 2022 per un importo pari a € 2.100.

    La Fondazione ha inoltre ritenuto opportuno, in un’ottica prudenziale, procedere alla svalutazione per l’intero importo, pari a € 100.000, del prestito obbligazionario VITA 2018 4%, fatta salva la possibilità di una eventuale futura ripresa di valore. VITA Società Editoriale sta infatti attraversando un periodo di difficoltà finanziaria essendo ancora in fase di approvazione definitiva il piano di ristrutturazione presentato, con relativo aumento di capitale, per la continuazione dell’attività.

    RISULTATO DELLE NEGOZIAZIONI DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (4) € 144

    Nel corso del 2017 sono giunti a scadenza alcuni titoli:

    • BETICA SUB TV 12/17
    • INTESA 12/17 4%

    generando nel complesso un risultato netto pari ad € 680.

    Con riferimento al saldo residuo del conto corrente in valuta ($) pari a circa € 3.400, è stata rilevata una perdita su cambi non realizzata derivante dalla conversione di attività non ancora regolate alla data di chiusura dell’esercizio, pari a € 536.

    RIVALUTAZIONE (SVALUTAZIONE) E RISULTATI DELLE NEGOZIAZIONI DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (5) € 1.234.300

    Le azioni Vita Spa hanno registrato una durevole perdita di valore, portando ad iscrivere in bilancio un’ulteriore svalutazione dell’investimento pari a € 3.202, azzerando interamente il relativo valore di iscrizione in bilancio.[8]

    [8] Per un ulteriore riscontro relativamente a tale svalutazione si rimanda alla voce dello Stato Patrimoniale “Immobilizzazioni finanziarie (2)”.

    È inoltre stato svalutato per durevole perdita di valore il Fondo Quadrivio per € 204.023 e il Fondo Green Star per € 62.400.

     

    A seguito dell’operazione conclusa relativamente al conferimento delle quote detenute nel Primo fondo F2i al Terzo Fondo dalla stessa costituito[9], la Fondazione ha ritenuto opportuno riscattare parte delle quote conferite al nuovo Fondo generando una plusvalenza netta pari a circa 1,5 milioni di euro. La relativa imposta (pari a circa € 450.000) è stata trattenuta alla fonte da F2i SGR.

    [9] Per ulteriori dettagli sull’operazione in oggetto si rimanda alla voce dello Stato Patrimoniale “Immobilizzazioni finanziarie (2)”.

    ONERI FINANZIARI E DI GESTIONE DEL PATRIMONIO (6) € 79.288

    La voce comprende il costo per i servizi di consulenza finanziaria prestati da Compagnia Privata (società di consulenza finanziaria, Advisor della Fondazione da gennaio 2017).

    ALTRI PROVENTI (8) € 10.936.042

    Altri proventi (A) € 153.912

    Tale voce si riferisce al recupero dei costi per il personale della Fondazione Con il Sud in distacco presso la partecipata “Con I Bambini” – Impresa Sociale Srl.

    Proventi da erogazioni (B) € 10.782.130

    Sono ricompresi nei proventi erogativi i contributi ricevuti dalle Fondazioni di origine bancaria. Sulla base della delibera del Consiglio Acri 21.10.2015 (e successive intese), era stato previsto per il 2017 (a valere sui bilanci d’esercizio 2016) un ammontare a favore della Fondazione Con il Sud pari a 20 milioni di euro, poi ridotto a 10, conseguentemente all’istituzione del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

    Anche nel 2017 si è adottato il principio di cassa allargato per l’iscrizione in bilancio di tali contributi[10]. Risultano pertanto contributi da Fondazioni di origine bancaria per € 10.782.130, come di seguito dettagliato:

     

     

    * Si riferisce all’incasso della seconda quota relativa al contributo in conto esercizio 2011.

    [10] Si è considerata una rilevazione contabile che tenesse conto di quanto realmente incassato nell’esercizio di competenza (anno 2017) e di quanto incassato nei primi due mesi dell’esercizio successivo. Sono stati pertanto rilevati per competenza crediti relativi ai contributi incassati dal 1 gennaio al 28 febbraio 2017 per un totale pari ad € 174.127.

    L’anno precedente i contributi ammontavano a € 10.785.137

    ONERI AMMINISTRATIVI (9) € 2.953.699
    La voce comprende gli oneri amministrativi di gestione come di seguito dettagliati:

    Compensi e rimborsi spese organi statutari (A) € 475.417

    Gli oneri si riferiscono ai costi sostenuti dalla Fondazione per gli organi statutari:

    * I Compensi agli organi statutari includono i contributi previdenziali a carico della Fondazione.

    Nell’esercizio 2016 il totale dei Compensi e rimborsi spese organi statutari ammontava a € 491.839.

    Personale (B) € 1.261.742

    La Fondazione opera con personale assunto direttamente alle proprie dipendenze. I dipendenti al 31.12.2017 sono ventitré, di cui un dirigente, sei quadri e sedici impiegati:

    * Il totale degli oneri, al netto del rimborso per il personale della Fondazione in distacco presso l’impresa sociale Con i Bambini (nella voce “altri proventi”), risulta pari a € 1.107.830.
    ** Includono il rateo per la 14^ mensilità, le ferie e i permessi non goduti al 31.12.2017.
    *** Comprende il contributo a carico del datore di lavoro calcolato sulla retribuzione annua complessiva assunta come base per il calcolo TFR.

    L’incremento degli oneri per il personale (nel 2016 pari a € 1.142.154), è dovuto all’ampliamento della struttura organizzativa avvenuto nel corso dell’anno per sopperire alle esigenze lavorative della Fondazione.

    Consulenti e collaboratori esterni (C) € 329.197

    Nell’esercizio 2016 il costo per Consulenti e Collaboratori esterni ammontava a € 266.894.
    Tale voce risulta superiore rispetto all’anno precedente a causa di maggiori costi per consulenze legali (in considerazione dei vari pareri richiesti) e per consulenze fundraising e studi. Sono invece stati sostenuti minori costi per le consulenze attività istituzionali.

    Servizi (D) € 366.052

    Nell’esercizio 2016 gli oneri per servizi ammontavano ad € 610.087. Lo scorso anno tale voce comprendeva i costi per i canoni di affitto della sede, che già a partire da luglio 2016 sono venuti meno in seguito all’acquisto della stessa (circa 185 mila euro). Inoltre sono stati sostenuti costi per la manutenzione degli uffici e pulizia degli stessi inferiori rispetto allo scorso anno (circa 55 mila euro).

    Interessi passivi e altri oneri finanziari (E) € 2.565
    Tale voce comprende le spese bancarie sostenute per la tenuta dei conti correnti.

    Ammortamenti (G) € 468.171

    Rispetto al 2016 (€ 247.393) tale voce risulta notevolmente più elevata in quanto comprende per l’intero anno la quota di ammortamento dell’immobile di cui la Fondazione è diventata proprietaria a giugno 2016 e una prima quota dell’ammortamento della piattaforma web per la valutazione dei progetti in quanto l’utilizzo del software è iniziato in corso d’anno.

    Altri oneri (I) € 50.554

    Nel 2016 gli Altri Oneri ammontavano a € 57.943.

    PROVENTI STRAORDINARI (10) € 201.849
    Tale voce comprende rettifiche di costi già accantonati nell’esercizio 2016 e la restituzione di contributi assegnati e liquidati ad alcuni progetti a causa della revoca da parte della Fondazione per il mancato raggiungimento dei requisiti previsti.

    ONERI STRAORDINARI (11) € 3.372
    La voce si riferisce a costi rilevati nell’anno 2017 ma di competenza di esercizi precedenti e non accantonati.

    IMPOSTE (12) € 175.565
    In tale voce viene riportato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette e indirette corrisposte durante l’esercizio. Non è invece ricompresa l’imposta sostitutiva sui proventi finanziari in quanto detratta direttamente dagli stessi proventi lordi.

    La voce “imposta di bollo” comprende l’imposta introdotta nel 2012 sulla detenzione degli strumenti finanziari.
    Nel corso degli anni l’aliquota di riferimento per il calcolo di suddetta imposta ha subito una serie di incrementi; per il 2017 è stata fissata nella misura del 2 per mille con la previsione di un limite massimo pari a € 14.000 per ciascun fondo comune di investimento sottoscritto, dossier titoli e certificati deposito detenuti.

    DESTINAZIONE DELL’AVANZO DI ESERCIZIO

    L’Avanzo dell’esercizio 2017 è pari a € 23.044.609 ed è stato totalmente destinato come da dettaglio:

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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