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bilancio di missione 2017

  • PARTE PRIMA

  • PARTE SECONDA

  • PARTE TERZA

  • PARTE QUARTA

  • PRECEDENTI EDIZIONI

    HOMEPAGE BILANCI

  • L’Attività Istituzionale 2017

    La Fondazione ha rafforzato il proprio sostegno al processo di infrastrutturazione sociale nelle regioni del Mezzogiorno, sia promuovendo nuove iniziative in linea con i Documenti Programmatici approvati, che consolidando il sostegno alle linee di intervento già avviate precedentemente.
    Le risorse messe a disposizione per il 2017 ammontano a € 18,5 milioni, oltre alle risorse che residuano da esercizi precedenti.

    In relazione alle linee di intervento previste nel Documento Programmatico Annuale per il 2017, la Fondazione ha pubblicato il Bando storico-artistico e culturale, volto a recuperare e valorizzare i beni culturali inutilizzati al Sud. A fine anno il bando era ancora in corso.

    Rispetto alle Iniziative Innovative, la Fondazione ha pubblicato l’Iniziativa Terre Colte con l’obiettivo di valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati. A fine anno il bando era ancora in corso. Sono stati completati i processi di selezione relativi agli altri due bandi pubblicati nel 2017: in risposta all’Iniziativa per il contrasto della violenza sulle Donne 2017 sono stati finanziati 9 progetti mentre sull’Iniziativa Immigrazione 2017, volta al contrasto dello sfruttamento lavorativo e del fenomeno della tratta degli immigrati, sono stati sostenuti 10 progetti.

    La Fondazione ha rinviato al 2018 la definizione di una iniziativa sperimentale sul tema dei beni confiscati.

    Nel 2017 è stato completato il processo di selezione relativamente ai bandi e alle iniziative avviate nel corso dell’anno precedente. In particolare, in risposta al Bando Beni Confiscati, volto a favorire l’avvio di nuove attività di economia sociale o il rafforzamento di iniziative economiche esistenti su beni confiscati alla criminalità organizzata, sono stati sostenuti 17 progetti.

    Nel corso dell’anno è stato concluso il Bando Mutualità al Sud, finalizzato a sperimentare un modello mutualistico nel Mezzogiorno. Nessuna delle 7 proposte pervenute è stata ritenuta del tutto in linea con gli obiettivi dell’iniziativa. Di conseguenza, la Fondazione ha ritenuto di mantenere l’allocazione delle risorse destinate a questo tema in attesa di individuare le modalità d’intervento più idonee per centrare gli obiettivi di sperimentazione.

    È proseguita nel 2017 la sperimentazione delle Iniziative in Cofinanziamento in collaborazione con altri enti erogatori, tese a produrre un effetto “leva” e a determinare un maggior afflusso di risorse per progetti di infrastrutturazione sociale al Sud. Rispetto a questa linea di intervento sono state finanziate 3 iniziative.

    Nel corso dell’anno la Fondazione ha proseguito la realizzazione di Partnership istituzionali, ovvero collaborazioni con soggetti che operano sia a livello nazionale che internazionale su ambiti di azione comuni. Rientrano in questa linea di intervento le iniziative “Funder 35”, “Never Alone” (Minori Stranieri Non Accompagnati), “Infanzia, Prima” (nell’ambito del Transatlantic Forum on Inclusive Early Years) e “Emergenza migranti – Soccorsi in mare/prima accoglienza”. Sono stati avviati due nuovi interventi in collaborazione con altre Fondazioni sul tema delle carceri: la prima volta a sperimentare una iniziativa di “teatro in carcere”, la seconda finalizzata a valutare l’impatto sociale del lavoro in carcere.

    Nel 2017 si è inoltre conclusa la fase di “innesto” delle azioni di Sviluppo Locale nell’area di Castelbuono e Isnello (PA) con il sostegno ad una nuova inizativa in ambito turistico, mentre è proseguito il nuovo processo partecipativo nell’area di Guspini e Arbus (VS).

    È stato rinnovato l’intervento di Formazione dei Quadri del Terzo Settore.

    La Fondazione ha continuato l’accompagnamento alle cinque Fondazioni di Comunità sostenute, prorogando di ulteriori due annualità il sostegno alle ultime due nate (Fondazione San Gennaro e Fondazione Val di Noto) e sostenendo una iniziativa speciale promossa dalla Fondazione di comunità del Centro Storico di Napoli. Nel corso dell’anno la Fondazione ha proseguito l’azione di promozione per la nascita di nuove Fondazioni di questa natura nel Mezzogiorno.

    Nell’ambito delle Iniziative di comunicazione è stata avviata una collaborazione con Fondazione Apulia Film Commission che ha portato alla pubblicazione del Bando Social Film Fund CON IL SUD, finalizzato a produrre e diffondere 10 opere audiovisive su tematiche sociali legate al Sud Italia. Il Bando è stato pubblicato nel mese di gennaio 2018. Sono state finanziate, inoltre, altre due iniziative di comunicazione.

    La Fondazione ha concesso contributi ad altre 9 iniziative, prevalentemente a supporto di attività del terzo settore e per interventi di studio e ricerca su tematiche direttamente collegate alle proprie iniziative istituzionali.

    Oltre a sostenere la fase di avvio dei nuovi progetti approvati nel corso del 2017, la Fondazione ha continuato ad offrire il proprio sostegno e accompagnamento a tutti i progetti, ai programmi di volontariato e alle iniziative finanziate attivate negli anni precedenti e in corso di svolgimento.

    Nel corso dell’anno è, infine, proseguita l’azione di supporto al Fondo di garanzia per le cooperative sociali e le organizzazioni del terzo settore che vantano crediti verso la pubblica amministrazione. Nel mese di ottobre il Consiglio di Amministrazione ha approvato una importante modifica dei regolamenti del Fondo, che consente al Gestore di erogare garanzie “personali” a prima chiamata: in questo modo le garanzie potranno più efficacemente essere utilizzate dalle banche finanziatrici per ridurre l’assorbimento patrimoniale previsto dalle normative di vigilanza. Contestualmente, a fronte dell’incremento del moltiplicatore adottato (da 6 a 8), che consentirà di erogare maggiori risorse a parità di impegni assunti, è stato deciso di ridurre l’impegno della Fondazione da 3,5 a 2 milioni di euro.

    L’insieme delle attività svolte nel corso del 2017 e dei relativi contributi assegnati è di seguito dettagliato:

    *All’iniziativa sono state destinate risorse aggiuntive per un importo complessivo pari ad euro 1.000.000 a valere sul fondo non dedicato

    Nel corso del 2017 sono state, dunque, finanziate 120 iniziative per risorse complessive pari a circa € 15,3 milioni.

    Le organizzazioni complessivamente coinvolte nelle diverse iniziative sono 395 tra associazioni, cooperative sociali, fondazioni, imprese sociali, enti ecclesiastici, enti pubblici e soggetti privati. L’attivazione di partenariati ha innescato un interessante processo di aggregazione, favorendo la messa in rete di esperienze, competenze e culture differenti. Mediamente ciascuna partnership è composta da 7 soggetti.

    1.1 I Progetti Esemplari

    Bando Storico-artistico e culturale

    Obiettivo: recuperare e valorizzare i beni culturali inutilizzati al Sud.

    I “beni comuni” rappresentano una straordinaria opportunità di sviluppo sociale ed economico per i territori del Mezzogiorno. La Fondazione, fin dalla sua nascita, ha inteso valorizzare e rafforzare la “vocazione” del terzo settore al loro utilizzo condiviso, a farne uno strumento di partecipazione delle persone alla vita di comunità, una opportunità di inclusione sociale dei soggetti deboli e un momento di crescita della dimensione economico-imprenditoriale degli enti non profit.

    Il Bando, giunto alla quarta edizione, è finalizzato alla valorizzazione dei beni di pregio storico, artistico e culturale e al loro utilizzo come momento di coinvolgimento delle comunità del Mezzogiorno nelle scelte che incidono sul proprio futuro.

    Risorse: 4 milioni di euro.

    Modalità: la quarta edizione del Bando Storico – Artistico e Culturale sviluppa la formula sperimentata nella precedente edizione: chiede ai proprietari di immobili inutilizzati di metterli a disposizione della comunità locale, mediante sottoscrizione di regolare contratto di affitto, per un periodo di almeno 10 anni e, successivamente, si rivolge alle organizzazioni non profit per proposte di valorizzazione dei beni in chiave comunitaria.

    Nel corso della prima fase, amministratori e proprietari dei beni (persone fisiche e giuridiche, enti pubblici e privati) potranno inviare alla Fondazione una manifestazione di interesse con cui si impegnano, tra l’altro, a riservarle l’onere e il diritto di individuare il miglior intervento di valorizzazione del bene e, di conseguenza, di selezionare l’ente del Terzo settore a cui concederanno l’utilizzo del bene per almeno 10 anni. Nel candidare il bene, il proprietario dovrà indicare il canone annuale che l’organizzazione eventualmente assegnataria dovrà corrispondere.

    Potranno essere candidati immobili o porzioni di immobili che non siano già utilizzati o affidati e che siano idonei ad ospitare attività socio-culturali. Potranno essere prese in considerazione le aree archeologiche solo se adattabili allo svolgimento di questo tipo di attività e le chiese, solo se non più adibite al culto.

    Sono esclusi ruderi, giardini, parchi, cave, piazze, cimiteri, sorgenti, terreni o altri beni ritenuti non idonei alle attività previste. Le candidature dei beni potranno essere inoltrate fino al 30 marzo 2018. La Fondazione si riserva di chiudere in anticipo il periodo di candidatura qualora fosse raggiunto un numero sufficiente di beni selezionati.

    La Fondazione valuterà man mano gli immobili: di quelli ritenuti idonei sarà pubblicata una scheda sul sito www.ilbenetornacomune.it, dando la possibilità alla comunità di condividere idee e commenti.

    Per la selezione dei beni, oltre all’effettiva rilevanza storica, artistica e culturale dell’immobile, saranno valutati anche altri aspetti come le condizioni generali, le potenzialità di utilizzo, la posizione del bene e il contesto in cui è inserito, l’accessibilità e fruibilità, l’entità dell’eventuale canone richiesto.

    Nella seconda fase, gli enti del Terzo settore potranno presentare progetti di valorizzazione relativi ai beni selezionati, in un’ottica di uso comune e di restituzione alla collettività degli immobili. Le proposte progettuali potranno essere presentate da partnership composte da almeno tre soggetti, di cui due organizzazioni di Terzo settore, oltre a istituzioni, università, mondo economico e della ricerca. I proprietari dei beni selezionati non potranno aderire a partenariati che presentino proposte di riqualificazione e rivalutazione dell’immobile di cui detengono la proprietà. Le proposte dovranno prevedere interventi capaci di generare concreti effetti positivi, in termini di sviluppo socio-economico, per la comunità locale.

    Stato dell’arte: in corso al 31 dicembre 2017.

    Iniziativa Terre Colte

    Obiettivo: valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura e all’allevamento in queste regioni, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa di persone in condizione di disagio, offrendo nuove opportunità per i giovani e favorendo l’introduzione di innovazioni tecnologiche e colturali.

    L’agricoltura ha rappresentato per lungo tempo la principale fonte di reddito degli italiani, in particolare nel Mezzogiorno. Nonostante le tante problematiche, di natura climatica e globale oppure legate ai locali processi di cementificazione scriteriata, alcune componenti dell’agricoltura meridionale hanno saputo rilanciarsi, grazie ad un attento lavoro di qualità sui prodotti, alla capacità di connettersi con i mercati nazionali ed esteri e allo sviluppo di nuovi modelli, con particolare riferimento alle esperienze di agricoltura sociale. La terra e il lavoro agricolo, e insieme con essi l’ambiente e il paesaggio che da questi si originano, sono dunque una grande opportunità soprattutto per i giovani, non solo per garantire reddito e occupazione, ma anche per favorire il consolidamento di percorsi di coesione sociale che hanno caratterizzato per secoli la vita umana nel Mezzogiorno.

    In questa fase si registra una crescita del settore agricolo e un forte interesse delle nuove generazioni. Una recente indagine della Coldiretti ha dimostrato che l’Italia, con i suoi 50 mila agricoltori under35, è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura. Ma per le nuove leve, nel 50% dei casi, l’accesso alla terra resta il principale ostacolo.

    Risorse: 3 milioni di euro, in collaborazione con Enel Cuore Onlus.

    Modalità: l’iniziativa prevede la concessione, da parte dei proprietari, di uno o più terreni a uno o più soggetti del partenariato che propone il progetto, per una durata minima di 10 anni di cui i primi 5 a titolo gratuito o simbolicamente oneroso. Le partnership di progetto dovranno essere composte da almeno tre soggetti, di cui almeno due di Terzo settore. Potranno inoltre essere coinvolti il mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca.

    Le proposte potranno prevedere, oltre alle attività di coltivazione e di allevamento, iniziative di tipo artigianale, commerciale, sociale, turistico-ricettivo, etc., purché strettamente connesse e accessorie a quelle di carattere agricolo.

    Stato dell’arte: in corso al 31 dicembre 2017.

    Iniziativa per il contrasto della violenza sulle Donne

    Obiettivo: prevenire e contrastare la violenza, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo la parità tra i sessi, superando gli stereotipi di genere.

    In Italia, la violenza contro le donne è un fenomeno ampio, diffuso e ancora molto sommerso. Secondo l’Istat (dati riferiti a rilevazioni del 2014) sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% di età compresa tra i 16 e i 70 anni.

    L’iniziativa intende sostenere interventi integrati volti a prevenire e a contrastare la violenza, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo la parità tra i sessi, superando gli stereotipi di genere.

    Le proposte devono prevedere interventi integrati, nell’ottica di una presa in carico globale della problematica, attraverso: il rafforzamento dei servizi tesi a favorire l’emersione e il contrasto della violenza a danno delle donne; il reinserimento sociale e lavorativo delle vittime di violenza (al fine di evitare il protrarsi della violenza economica) e l’implementazione e/o rafforzamento di percorsi di educazione alle relazioni e all’affettività a partire dall’età scolare.

    Risorse: 2 milioni di euro

    Modalità: l’iniziativa si articola in 2 fasi. Nel corso della prima fase è prevista la presentazione di idee progettuali caratterizzate da interventi integrati, volti ad una presa in carico globale della problematica individuata, e connessi con il contesto di riferimento. Le proposte devono essere presentate da una partnership composta da almeno tre organizzazioni e, con particolare riferimento al soggetto responsabile, dotata di competenze ed esperienze adeguate alla realizzazione degli interventi proposti in una o più delle regioni meridionali in cui opera la Fondazione (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia).

    Nel corso della seconda fase dell’iniziativa le idee progettuali selezionate sono trasformate in progetti esecutivi.

    Stato dell’arte: in risposta alla prima fase sono pervenute 171 idee, 30 delle quali sono state ammesse alla seconda fase di progettazione esecutiva. Di queste, 28 sono risultate ammissibili.

    • 9 progetti finanziati, per un importo complessivo pari a € 2.000.000 (una media di 222 mila euro a iniziativa).
    • 1 progetto in Calabria, 4 in Campania, 2 in Puglia, 1 in Sicilia e 1 Interregionale (Calabria e Campania).
    • I progetti prevedono attività finalizzate all’emersione del fenomeno della violenza attraverso l’implemetazione e l’avvio dei centri antiviolenza, all’inserimento socio lavorativo delle donne vittime e alla presa in carico dei minori che hanno assistito ai maltrattamenti.

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

    Segue una breve descrizione dei progetti raggruppati per regione di intervento.

    CALABRIA

    Nelle 5 province della Calabria (Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria), l’iniziativa Stelle e Luci – Spazi per soggetti di diritti prevede attività sia di reinserimento socio-lavorativo delle donne vittime di violenza, mediante l’implementazione di attività di supporto (percorsi di auto/mutuo aiuto e corsi di autodifesa fisica e virtuale) e l’attivazione di 44 borse lavoro, sia il rafforzamento dei servizi con l’apertura di 5 nuovi sportelli antiviolenza.

    CAMPANIA

    Con il progetto Un’altra via d’uscita sarà realizzato un corso di formazione professionalizzante per 30 donne vittime di violenza, 10 delle quali saranno coinvolte nella costituzione di un’impresa di marketing per la promozione di prodotti di agricoltura sociale.

    Nel rione Sanità (Napoli), l’iniziativa S.A.L.V.A. Sostegno alle Azioni di Lotta contro la Violenza per l’Autonomia prevede di avviare uno sportello di orientamento al lavoro con sostegno psicologico e consulenza legale presso la sede di un’associazione partner e potenziare il “Centro Dafne”, sportello psicologico presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli.

    Il progetto Sostegno Antiviolenza Rete Attiva – S.A.R.A, che interviene nella provincia di Salerno, mira a potenziare i servizi di emersione del fenomeno della violenza prevedendo un’attività di formazione per 50 operatori del settore e l’attivazione di 8 centri anti violenza itineranti. Inoltre saranno realizzati interventi specifici di accompagnamento all’autonomia per 120 donne vittime di violenza attraverso l’attivazione di tirocini formativi, percorsi di accompagnamento al lavoro e sostegno abitativo (co-housing, voucher).

    Il progetto BE-HELP IS, oltre a prevedere interventi di educazione alle relazioni e all’affettività delle nuove generazioni e percorsi di formazione/supervisione periodica degli operatori, intende elaborare un protocollo operativo per gli operatori della rete antiviolenza e realizzare una “Guida” ai servizi per le donne vittime di violenza.

    PUGLIA

    A Lecce, Taranto e Bari l’iniziativa Via delle Donne – Sanfra prevede interventi di inclusione socio lavorativa per 14 donne ed esperienze di co-housing collegate ai Centri Antiviolenza gestiti dalle organizzazioni partner nelle tre province. Inoltre, prevede laboratori educativi nelle scuole e momenti formativi per operatori e volontari.

    Nella provincia di Foggia, invece, SVOLTARE – Superare la Violenza attraverso Orientamento Lavoro Tutela Autonomia Ricostruzione dell’Essere realizzerà un percorso formativo per la trasformazione degli operatori del territorio in “sentinelle della violenza” che avranno il compito di individuare le vittime, o potenziali vittime, di violenza, favorendo la valutazione del rischio di recidiva e attivando percorsi di uscita e di recupero. Inoltre sono previsti anche percorsi di accompagnamento al lavoro, laboratori di “arti e mestieri”, formazione all’autoimprenditorialità.

    SICILIA

    Con Rete Territoriale Antiviolenza – AMORù verranno istituiti 3 centri di ascolto nei comuni di Altavilla Milicia, Villabate e Palermo e si prevede l’apertura di una casa protetta. Saranno realizzate anche attività volte a favorire percorsi di autonomia delle donne vittime di violenza mediante la costituzione di una cooperativa sociale e di una piattaforma di e-commerce per la vendita di prodotti agricoli.

    INTERREGIONALE

    Il Progetto D.E.A.R. – Donne Emersione Autonomia Rete intende contrastare il fenomeno della violenza di genere agendo sul fronte della prevenzione, della protezione delle vittime e della promozione di politiche integrate nei territori di Catanzaro, Crotone e Cerreto Sannita (BN). Verrà attivato il “Camper delle Donne” che fornirà un servizio di supporto alle vittime e implementata un’attività di trasferimento di competenze tra territori: le operatrici dei centri antiviolenza di Catanzaro e Crotone formeranno le operatrici del nascente centro di Cerreto Sannita. Inoltre si prevede l’attivazione di 8 borse lavoro per un periodo di 12 mesi.

    Per maggiori informazioni sui singoli progetti si rimanda al sito www.esperienzeconilsud.it

    Iniziativa Immigrazione 2017

    Obiettivo: contrasto allo sfruttamento lavorativo e al fenomeno della tratta degli immigrati.

    In Italia vivono stabilmente 5 milioni di persone di cittadinanza non italiana: quasi il 60% vive al Nord, il 25,4% al Centro, il 15,2% nelle regioni del Sud, specialmente in Campania (28,6% del totale).

    A livello occupazionale gli immigrati sono impiegati, così come gli italiani, prevalentemente nel settore dei servizi collettivi e personali (29,8%), nell’industria (18,4%), nel settore alberghiero e della ristorazione (10,9%). Tuttavia, la retribuzione delle persone immigrate è inferiore del 30% rispetto a quella degli italiani, soprattutto per quanto riguarda le donne.

    A questo si aggiunge il fatto che molte donne immigrate, sempre più spesso minorenni, sono vittime di sfruttamento sessuale, coinvolte nel traffico di esseri umani. In Italia, il fenomeno riguarda dalle 50 alle 70 mila donne costrette a prostituirsi e circa 150 mila uomini, in gran parte giovani migranti, sfruttati per il lavoro nero.

    L’iniziativa intende favorire l’inclusione lavorativa degli immigrati, attraverso l’inserimento professionale o l’avvio di esperienze di lavoro autonome, o interventi di contrasto a tratta e sfruttamento sessuale, attraverso iniziative che affianchino e sostengano chi ne è vittima e permettano loro di raggiungere piena inclusione e integrazione sociale.

    Risorse: 3,5 milioni di euro

    Modalità: l’iniziativa si rivolge a partnership composte da almeno tre organizzazioni di Terzo Settore – a cui potranno aggiungersi il mondo delle istituzioni, dell’università, della ricerca, dell’economia – per la presentazione di progetti in uno dei seguenti ambiti: inclusione lavorativa degli immigrati o contrasto a tratta e sfruttamento sessuale. Gli interventi devono prevedere il pieno coinvolgimento degli immigrati, valorizzandone competenze, relazioni e capacità di agire nella comunità in cui vivono.

    Stato dell’arte: in risposta all’iniziativa sono pervenute 95 proposte, 10 delle quali finanziate.

    • 10 progetti finanziati, per un importo complessivo pari a € 3.500.000 (una media di 350 mila euro a iniziativa).
    • 2 insistono sull’ambito d’intervento dedicato al contrasto alla tratta e le altre 8 sull’inserimento lavorativo degli immigrati.
    • 2 proposte si svilupperanno in Sicilia (a Palermo), 2 in Campania (Avellino e Benevento), 2 in Puglia (Barie e Lecce), 1 in Basilicata (Matera), 1 in Sardegna (Sassari) e 2 sono Interregionali.
    • Grazie agli interventi proposti si prevede di favorire l’emersione e la fuoriuscita dal circuito della tratta per almeno 700 vittime e di garantire un’occupazione per 119 immigrati, all’interno di realtà già costituite o mediante la costituzione di nuove imprese di natura sociale (15 nuove imprese sociali).

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti

    Segue una breve descrizione dei progetti raggruppati per regione di intervento.

    BASILICATA

    Nella provincia di Matera, il progetto GRUYT offrirà opportunità occupazionali a 6 migranti in uscita dai percorsi di accoglienza nell’ambito della produzione della birra artigianale e della coltivazione di erbe e spezie che andranno a caratterizzare la produzione della birra. Verranno inoltre offerti servizi di mediazione culturale e assistenza psicologica.

    CAMPANIA

    Nelle province di Benevento ed Avellino, il progetto I Piccoli Comuni del Welcome promuoverà interventi di imprenditoria sociale, rivolti ai migranti che intendono stabilirsi nei piccoli comuni delle due province e ai disoccupati originari del posto intenzionati a rimanervi o a farvi ritorno. Al termine di percorsi formativi, verranno costituite 10 cooperative di comunità impegnate nei servizi di prossimità e attive nel campo dell’agricoltura sociale, del turismo, dell’artigianato, dei servizi manutentivi e del welfare locale che impiegheranno complessivamente 50 migranti.

    Libere Tutte!, operando in 25 diversi comuni campani, realizzerà una rete di contrasto allo sfruttamento sessuale delle donne vittime di tratta, favorendone il reinserimento socio-lavorativo e promuovendo comportamenti tesi all’accoglienza. Verranno offerti servizi di prima assistenza, orientamento legale e supporto socio-sanitario ed attivate borse di integrazione sociale e lavorativa per 100 donne. Verrà infine elaborata una proposta di rinnovamento del Piano Nazionale Antitratta.

    PUGLIA

    A Bari, il progetto Amaranta – Fuori dalla tratta intende contrastare il fenomeno della tratta sessuale attraverso il potenziamento delle attività di emersione e primo contatto in strada; la creazione di una drop house, all’interno di un bene confiscato alla mafia, quale servizio diurno di socializzazione e contrasto; l’allestimento di un laboratorio di cucina etnica per la professionalizzazione e il reinserimento socio-lavorativo delle vittime e la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione per l’attenuazione della domanda.

    Il progetto Food truck, nella provincia di Lecce, consentirà a 18 migranti di seguire un corso professionalizzante per ,operatore di cucinao. Tra questi, 6 parteciperanno alla costituzione di una cooperativa sociale specializzata nel settore dello street food. I menu, realizzati valorizzando i prodotti locali con un’attenzione ai sapori delle terre di provenienza dei migranti, verranno distribuiti nelle regioni del sud Italia in occasione di fiere, eventi e manifestazioni.

    SARDEGNA

    In provincia di Sassari, il progetto Artemisia, al termine di un percorso formativo realizzato dall’ISPAAM – CNR, favorirà la costituzione di una cooperativa sociale da parte di 10 migranti ospiti dei centri di accoglienza del territorio. Il nuovo soggetto imprenditoriale si occuperà della coltivazione di piante officinali (elicriso, lavanda e rosmarino) e della relativa trasformazione per la produzione di olii essenziali destinati all’industria cosmetica.

    SICILIA

    A Palermo sarà avviato il progetto In gioco che, attraverso la costituzione di un’impresa sociale, impiegherà 9 migranti in uscita dal sistema di accoglienza in attività di produzione e vendita di giocattoli artigianali. Verranno inoltre offerti servizi di orientamento ed empowerment a oltre 100 migranti attraverso la costituzione di uno sportello di orientamento itinerante gestito da 4 migranti in qualità di orientatori peer to peer.

    Sempre a Palermo, nell’ambito del progetto Voci del Verbo Viaggiare – Accoglienza Mediterranea, verrà costituita una start up sociale nella filiera del turismo esperienziale, favorendo l’integrazione socio-lavorativa di 10 giovani, migranti e non, tra i 18 e i 35 anni. L’impresa offrirà prodotti e servizi di ,accoglienza mediterraneaa: homestay e catering interculturale, tour esperienziali, mensa sociale, home cooking, cene narrative ed exhibit multimediali.

    INTERREGIONALE

    Il progetto Fare Sistema Oltre l’Accoglienza, che opera in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, favorirà l’integrazione socio-economica di 18 giovani migranti. 12 verranno impiegati in realtà aziendali consolidate e 6 parteciperanno alla costituzione di una cooperativa sociale nel settore dei servizi per l’ambiente. Verranno inoltre realizzate attività di sensibilizzazione, formazione ed accompagnamento per rafforzare la rete di attori locali impegnati nei processi di integrazione e accoglienza.

    In Calabria, Campania e Puglia, Agrisocial street food garantirà l’inserimento lavorativo di 6 migranti, due per ognuno dei tre territori in cui si realizza il progetto, che si occuperanno di commercializzare, mediante lo street food, i prodotti delle filiere agro-alimentari territoriali, sperimentando ricette in grado di unire le tradizioni locali con quelle dei paesi di provenienza dei migranti coinvolti, con la finalità di creare una linea di prodotti etnica.

    Bando Beni confiscati

    Obiettivo: avvio di nuove attività di imprenditoria sociale o per il rafforzamento di iniziative economiche esistenti su beni confiscati alla criminalità organizzata, come occasione di riappropriazione del bene da parte della comunità di riferimento.

    In Italia i beni immobili confiscati sono 23.576 (dati ANBSC, febbraio 2016), concentrati soprattutto in 6 regioni (Sicilia 43,51%, Campania 12,76%, Calabria 12,00%, Puglia 9,46%, Lazio 7,02%, Lombardia 6,88%). Non sono disponibili, però, dati certi sul numero di beni utilizzati. La destinazione dei beni confiscati a usi sociali e di pubblica utilità può, e deve, riuscire a produrre effetti importanti sui territori del Mezzogiorno: dalla creazione di lavoro e occupazione, alla riaffermazione del valore etico e civico derivante dalla riappropriazione da parte dei cittadini di ciò che è stato loro sottratto con la violenza, dal contrasto al disagio sociale e all’emarginazione, al rafforzamento del capitale sociale della comunità di riferimento.

    La Fondazione intende sostenere progetti capaci di generare valore sociale ed economico, in grado di sviluppare un processo virtuoso e duraturo di sviluppo locale, sul piano simbolico oltre che in termini di produzione di servizi utili alla collettività.

    Risorse: 7 milioni di euro, in collaborazione con Fondazione Peppino Vismara.

    Modalità: il Bando è rivolto a partnership composte da tre o più soggetti, almeno 2 dei quali appartenenti al mondo del terzo settore e del volontariato. Nei progetti possono essere coinvolti, inoltre, a particolari condizioni, anche le imprese for profit, le istituzioni pubbliche, le università e gli enti di ricerca. I partenariati dovranno dimostrare l’effettiva disponibilità del bene confiscato per almeno 10 anni.

    Sono valutate positivamente le proposte che prevedono, tra le altre, le seguenti azioni: un’efficace strategia di promozione e di sostegno della legalità nei territori; il coinvolgimento attivo della comunità locale, con l’obiettivo di sviluppare un senso di riappropriazione comunitario del bene; la sostenibilità nel tempo degli interventi, in termini di capacità di generare o raccogliere risorse per garantire la continuità delle azioni proposte.

    Stato dell’arte: in relazione al bando sono pervenute 85 richieste.

    • 17 progetti finanziati, per un importo complessivo pari a € 6.800.000 (una media di 400 mila euro a iniziativa), di cui circa 4,8 milioni messi a disposizione da Fondazione CON IL SUD e circa 2 milioni di euro della Fondazione Vismara.
    • 6 progetti in Campania (Province di Caserta, Benevento e Napoli), 4 in Calabria (province di Crotone, Reggio Calabria), 5 in Sicilia (province di Enna, Palermo, Catania) e 2 in Puglia (province di Foggia e Bari).
    • Gli interventi coinvolgono complessivamente oltre 140 organizzazioni, tra associazioni, cooperative sociali e altri soggetti del terzo settore, enti pubblici, privati.
    • I progetti prevedono l’avvio o il rafforzamento di attività di economia sociale (ristorazione, ricettività, agricoltura, artigianato, ecc) su terreni ed edifici confiscati alla criminalità organizzata, capaci di offrire servizi al territorio e opportunità di inclusione socio-lavorativa per persone svantaggiate. Ville, locali, appartamenti e terreni confiscati alle mafie ospiteranno ostelli, ristoranti, agriturismi e sartorie sociali, incubatori di impresa, centri culturali.

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

    Segue una breve descrizione dei progetti raggruppati per regione di intervento.

    SICILIA

    In un locale commerciale nel quartiere Malaspina di Palermo, confiscato alla famiglia Buscemi, sarà realizzato il progetto Sartoria Sociale: ricucire il territorio, che permetterà di rafforzare le attività di una sartoria sociale, attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro, l’ampliamento della vendita anche online, il posizionamento della sartoria sociale all’interno di una rete di imprese per la promozione di un “distretto fashion’. Sono inoltre previste attività di sensibilizzazione nelle scuole, per una produzione critica e socialmente responsabile.

    Ad Altavilla Milicia (PA) il progetto Cambio Rotta: la meglio gioventù potenzierà le attività del centro culturale che sorge oggi all’interno di una villa confiscata ad un imprenditore affiliato a cosa nostra: attività di educazione ambientale, culturali e di animazione per bambini arricchiranno l’offerta già esistente (lounge bar, ristorante e scuola di cucina), a cui si è dato vita grazie al precedente bando della Fondazione CON IL SUD per la valorizzazione e il riutilizzo in chiave sociale dei beni confiscati.

    Il progetto AVIBIOAGRO avvierà a Monreale (PA) – in un’azienda agricola già esistente in un bene confiscato al boss Bernardo Bommarito – la produzione di carni da polli allevati in regime biologico e del foraggio necessario per la loro alimentazione, attraverso l’inserimento lavorativo di alcune persone in condizione di disagio. Saranno, inoltre, coinvolte 30 famiglie di persone con autismo attraverso attività di pet therapy, laboratori di manipolazione e stimolazione sensoriale olfattiva. Sono previsti, infine, incontri di animazione territoriale con le scuole, laboratori sulla legalità, l’alimentazione e le specificità delle zone rurali dell’entroterra palermitano.

    Con il progetto SUD – Arte & Design sarà realizzata un’officina (“Fab Lab”) per la fabbricazione artigianale e digitale di prodotti di “arredo-casa” in stile afro-europeo e in vari materiali (ceramica, stoffa, vetro, legno), a brand “Sud-Arte & Design”, in una villa e in un appartamento confiscati a Villarosa (EN). 20 giovani siciliani e migranti saranno coinvolti in un percorso formativo e di work experience e, alcuni di loro, si occuperanno poi delle attività di produzione in laboratorio e di vendita al dettaglio per la nuova impresa.

    A Misterbianco (CT), in un terreno e un immobile confiscati a Filippo Riela, sarà avviato il progetto Gli orti del Mediterraneo, per l’avvio di un parco educativo/didattico chiamato “Orti del Mediterraneo” – con orti sociali, il coinvolgimento di studenti in percorsi di alternanza scuola-lavoro, laboratori sociali di inserimento socio-lavorativo per 10 ragazzi con disturbi psico-cognitivi, visite didattiche – e di un’attività imprenditoriale per la lavorazione e vendita di derivati dei semi della canapa e pappa reale.

    PUGLIA

    Il progetto Natura Viva avvierà una start-up agricola nel campo della produzione, conservazione, distribuzione e vendita di prodotti biologici freschi e conservati, attraverso la valorizzazione di 3 beni confiscati ad Acquaviva delle Fonti (BA): un ex opificio (laboratorio polifunzionale), un locale (punto vendita) e 2 terreni (coltivazione prodotti). Saranno realizzati dei corsi di formazione per 60 persone in condizione di disagio su temi legati alla gestione di un’azienda, coltivazione e raccolta di ortaggi e verdure, produzione di cibi confezionati; verranno, inoltre, avviate borse lavoro rivolte a donne vittime di tratta, richiedenti asilo, persone in protezione internazionale, con disabilità psichica. Verrà inoltre costituita una cooperativa sociale agricola.

    A Cerignola (FG) – in un terreno e un immobile confiscato a Rosario Giordano affiliato al clan Piarulli-Ferraro, particolarmente attivo nella zona tra gli anni ‘80 e ‘90 e influente ancora oggi – sarà realizzato il progetto Ciascuno cresce solo se sognato: per una filiera equa e solidale del pomodoro, che realizzerà una filiera etica per la produzione e trasformazione del pomodoro, coinvolgendo piccoli produttori e lavoratori vittime di sfruttamento, con particolare attenzione all’inclusione lavorativa femminile.

    CAMPANIA

    Un fabbricato industriale a Melissano (BN), confiscato a un imprenditore affiliato al clan dei Fabbrocino, ospiterà il progetto “RAEEGALITY”, che trasformerà il bene in un centro per il ritiro, la lavorazione dei RAEE e la successiva produzione di materia prima seconda da vendere alle ditte specializzate per il loro riuso. Nel progetto saranno coinvolte 5 persone in condizione di disagio.

    In una villa confiscata a Casal di Principe (CE) sarà realizzato il progetto F.U.C.IN.A., che prevede l’avvio di un incubatore di impresa sociale: 4.000 giovani e 2.000 adulti, seguiti da esperti, svilupperanno idee innovative su agroalimentare, edilizia, turismo ed energie rinnovabili e, attraverso un’attività di crowdfunding, le aziende potranno investire nelle migliori proposte, da trasformare in impresa.

    In due immobili e un terreno confiscati al clan Magliulo a Pugliano, piccola frazione di Teano (CE), sarà avviato il progetto Agri-Cultura Solidale, che prevede la creazione di un gruppo di convivenza composto da persone affette da malattie croniche degenerative e con disabilità psico-sociale. L’iniziativa, inoltre, ha l’obiettivo di rafforzare l’attività di olivicoltura già avviata, anche attraverso un frantoio. Le attività imprenditoriali verranno gestite da una nuova cooperativa sociale composta prevalentemente da persone in condizione di disagio.

    A San Cipriano d’Aversa (CE), in una villa confiscata al boss Pasquale Spierto, sarà realizzato il progetto N.C.O.- Nuova Comunicazione Organizzata per il rafforzamento delle attività dell’agenzia di comunicazione sociale “Etiket” attraverso la ridefinizione del business model, l’avvio di un laboratorio di grafica e stampa, la realizzazione di una app per la promozione di prodotti e servizi di economia sociale realizzati all’interno dei beni confiscati del casertano. È previsto, inoltre, l’avvio sperimentale di un’attività ricettiva basata sull’integrazione tra l’agenzia di comunicazione e 3 gruppi di convivenza per 24 disabili psichici, per l’accoglienza di operatori della comunicazione, studenti, ricercatori e gruppi organizzati.

    Il progetto Fattoria dei sogni permetterà di potenziare l’attività di un agriturismo sociale a Sessa Aurunca (CE), nato in un bene confiscato al boss Antonio Moccia. Saranno realizzate attività di animazione (open days, laboratori sensoriali per giovani, percorsi turistici sui beni confiscati del territorio) e saranno inserite nelle attività dell’azienda persone in condizione di disagio. Inoltre, sono previsti l’ampliamento della produzione sia in termini di varietà che di quantità di prodotti coltivati; l’ampliamento dell’area dedicata alla ristorazione; la ristrutturazione degli spazi destinati a struttura ricettiva.

    Villa Fernandes – edificio dei primi del ‘900 nel cuore di Portici (NA) confiscato al clan camorristico Rea – ospiterà l’omonimo progetto che realizzerà nel bene un sistema integrato di servizi: bar-caffetteria, agenzia per il lavoro e ente di formazione. Obiettivo dell’iniziativa è incrementare la partecipazione dei cittadini alla vita socio-culturale della città, creare nuove realtà imprenditoriali e posti di lavoro.

    CALABRIA

    A Polistena (RC) sarà avviato il progetto Liberamente insieme 2.0 che, in un palazzo confiscato alla cosca locale dei Versace, permetterà di ampliare la struttura ricettiva già esistente, di aprire un ristorante-pizzeria basato su una proposta “etica e biologica” e un centro culturale e artistico. Nello stesso bene, grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD, è nato un ostello e un centro polifunzionale, con sportelli di ascolto e orientamento per persone in difficoltà, servizi di formazione per l’inserimento lavorativo di immigrati e giovani disoccupati. Il palazzo ospita inoltre il primo Poliambulatorio calabrese di Emergency.

    In un immobile confiscato a Reggio Calabria all’imprenditore nel settore del gioco d’azzardo Gioacchino Campolo, sarà realizzato il progetto Soleinsieme Sartoria Sociale. Il progetto ha come obiettivo la creazione di uno spazio di accoglienza, lavoro, sperimentazione e produzione culturale destinato alle donne, attraverso il rafforzamento di una sartoria sociale già esistente, che prevede di specializzarsi nella lavorazione delle fibre tessili naturali (lana e cotone biologici, canapa e bamboo) e nel riutilizzo di materiali di scarto. Sono previsti percorsi di formazione e accompagnamento al lavoro per diverse donne, la creazione di uno spazio baby care per le lavoratrici madri, postazioni di co-working e organizzazione di eventi.

    Su tre terreni a Cirò Marina (KR), Isola Capo Rizzuto(KR) e Cropani (CZ) – confiscati a Nicodemo Guerra del clan Farao – Marincola di Cirò e alla cosca Arena di Isola Capo Rizzuto – sarà avviato il progetto I love Calabria (ILC). Si prevede di realizzare un percorso cicloturistico, un orto botanico e un parco per la sicurezza stradale, per favorire l’occupazione giovanile e potenziare l’attrattività turistica di queste zone.

    A Locri (RC) sarà realizzato il progetto L’ostello “LOCRIDE” e il Turismo Responsabile in un immobile confiscato alla cosca dei Cataldo, che ospiterà un ostello di cinque piani con 15 camere e ambienti comuni (soggiorno con cucina, sala per attività, lavanderia e ampio terrazzo/solarium). Oltre a pacchetti e itinerari ambientali ed enogastronomici, verranno offerti anche percorsi turistici religiosi e legati agli eventi che scandiscono la vita di Locri.

    Per maggiori informazioni sui singoli progetti si rimanda al sito fondazioneconilsud.it

    Bando Mutualità a Sud

    Obiettivo: sperimentare un modello mutualistico nel Mezzogiorno, che sia innovativo, efficiente e sostenibile nella forma, ma che si ispiri ai principi di sussidiarietà e alla solidarietà reciproca.

    La crisi economica al Sud, nonostante gli ultimi dati incoraggianti, ha generato la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e una disoccupazione giovanile vicina al 65%. Una delle conseguenze è la perdita del potere di acquisto, che purtroppo si avverte maggiormente nell’accesso ai servizi sociali, socio assistenziali, educativi e di cura della persona. Assistiamo a una crisi sempre maggiore del sistema di servizi alla persona esclusivamente basato sull’offerta pubblica: da una ricerca del Censis, ad esempio, nel 2016 ben 11 milioni di italiani hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sociali e sanitarie a causa di difficoltà economiche, non riuscendo a pagarle di tasca propria. Addirittura 2 milioni in più rispetto al 2012.

    La percezione di un rischio crescente, strettamente legato alla precarietà lavorativa, reddituale, relazionale, accresce il bisogno di risposte ad hoc. Per questa ragione acquisiscono maggiore rilevanza forme di protezione di natura mutualistica, ispirate alle Società di Mutuo Soccorso degli inizi del Novecento, accanto a modelli di innovazione sociale e di economia collaborativa.

    L’obiettivo del Bando Mutualità al Sud è quello di individuare un territorio ben definito (con almeno 200 mila persone residenti distribuite su più comuni), su cui sostenere la progettazione e la sperimentazione di una iniziativa del genere, volta a generare resilienza e benessere diffuso.

    Risorse: 300.000 euro, di cui fino a 100.000 euro per la realizzazione del processo di sviluppo della mutualità e fino a 200.000 euro per la creazione di un dispositivo mutualistico territoriale, sulla base di un effetto moltiplicatore delle risorse che il territorio sarà riuscito a mobilitare.

    Modalità: l’iniziativa si rivolge a partenariati pubblico-privati composti per almeno il 60% da organizzazioni non profit e per un minimo del 10% da enti pubblici e profit. Non potranno partecipare al bando enti o partenariati riconducibili del tutto o in parte a società di mutuo soccorso già esistenti o attivi nel ramo delle assicurazioni sanitarie.

    Stato dell’arte: in risposta al Bando sono pervenute 7 proposte, di cui 5 ammissibili. Tuttavia la Fondazione ha ritenuto che nessuno dei partenariati proponenti abbia fornito una risposta adeguata al bando, pur presentanto elementi di innovatività rispetto ai diversi territori coinvolti. La Fondazione intende continuare a valutare la sperimentazione di percorsi territoriali di sviluppo della mutualità nel Mezzogiorno secondo modalità in via di definizione.

    Sviluppo Locale – Castelbuono e Isnello

    Obiettivo: favorire percorsi di sviluppo locale nel territorio di Castelbuono e Isnello (PA), identificando tematiche di interesse generale, da sviluppare attraverso iniziative sistemiche e integrate.

    Risorse: 5,2 milioni complessivamente destinati all’iniziativa.

    Modalità: nel corso del 2017 è continuata la sperimentazione innovativa in cui la Fondazione ha assunto un ruolo di animazione e co-progettazione sui territori di Castelbuono e Isnello (PA). Il terzo settore, le istituzioni pubbliche e i soggetti dell’imprenditoria locale si sono attivati per sviluppare proposte progettuali condivise, attraverso un processo partecipato di sviluppo sociale ed economico sul territorio.

    Gli ambiti di intervento identificati riguardano il rapporto inter-generazionale tra i giovani e gli anziani del territorio, lo sviluppo della rete wi-fi, la riqualificazione di uno spazio destinato a diventare la “casa delle associazioni giovanili”, il tema dell’agricoltura sociale, lo sviluppo di servizi alla persona, il turismo e il rilancio della produzione della manna.

    Stato dell’arte:

    • 1 nuova iniziativa per complessivi € 850.000
    • 5 organizzazioni coinvolte per sviluppare le potenzialità dell’indotto economico, sociale e turistico del territorio di Castelbuono favorendo l’accessibilità ai luoghi ed agli eventi del territorio e l’impulso delle realtà economiche esistenti, che riguardano la produzione di eventi e la sostenibilità ambientale.

    Il progetto Tutti inclusi mira a promuovere la partecipazione inclusiva di persone disabili e svantaggiate ai luoghi e agli eventi del territorio di Castelbuono, attraverso interventi strutturali su beni immobili e la formazione di soggetti qualificati per l’organizzazione e gestione di eventi di richiamo pubblico. Saranno sviluppate le potenzialità dell’indotto economico, sociale e turistico del territorio attraverso l’impiego di circa 15 persone svantaggiate.

    Complessivamente sul territorio di Castelbuono e Isnello sono state finanziate 8 iniziative per circa € 3,8 milioni.

    Sviluppo Locale – Guspini e Arbus

    Obiettivo: favorire percorsi di sviluppo locale nel territorio di Guspini e Arbus in Sardegna, identificando tematiche di interesse generale, da sviluppare attraverso iniziative sistemiche e integrate.

    Risorse: 5 milioni complessivamente destinati all’iniziativa.

    Modalità: viene confermato il processo di coprogettazione nei comuni di Guspini e Arbus (VS), in cui la Fondazione assume un ruolo attivo nella fase di animazione territoriale e progettazione condivisa. La principale innovazione introdotta riguarda la collaborazione di risorse territoriali da coinvolgere nella conduzione dei processi di progettazione partecipata.

    Stato dell’arte: nel corso del 2017 è proseguito il percorso di progettazione partecipata che ha coinvolto complessivamente circa 70 organizzazioni del territorio e 200 persone. Sono tre i principali tavoli di lavoro su cui le organizzazioni si stanno confrontando per sviluppare proposte progettuali condivise: agricoltura, beni comuni, turismo.

    Iniziative e progetti in cofinanziamento

    Obiettivo: la Fondazione ritiene importante, nel perseguimento della propria missione, stabilire relazioni e avviare collaborazioni con enti e istituzioni che condividano lo spirito e gli obiettivi che la animano. In tal senso, ha avviato una specifica linea di intervento finalizzata a promuovere interventi al Sud, congiuntamente ad altri enti di erogazione, al fine di catalizzare ulteriori risorse del privato sociale attorno alla domanda proveniente dalle regioni meridionali. Le iniziative in cofinanziamento consentono, infatti, un effetto “leva” sul Mezzogiorno, la riduzione del divario tra domanda e offerta di interventi sottoposti alla Fondazione, un maggiore coordinamento e confronto tra soggetti cofinanziatori e quindi l’attivazione di meccanismi di infrastrutturazione sociale anche a monte del processo erogativo.

    Risorse: 3,5 milioni di euro

    Modalità: le modalità di partecipazione e i criteri di selezione relativi a tale linea di intervento, indicati nel Regolamento sulle iniziative in cofinanziamento, prevedono che la Fondazione possa mettere a disposizione fino ad un massimo del 50% delle risorse finanziarie complessivamente previste. I progetti sostenuti attraverso questa linea di intervento sono identificati attraverso tre canali:

    • Bandi/Inviti elaborati in collaborazione con altri enti erogatori, su tematiche di comune interesse, o progetti da identificare congiuntamente con l’ente cofinanziatore;
    • Scaffale dei progetti: i progetti pervenuti in risposta ai diversi Bandi e iniziative promosse dalla Fondazione, valutati positivamente ma non finanziati per incapienza di fondi (in questo caso specifico la quota di cofinanziamento non potrà superare il 30%);
    • Progetti proposti da soggetti del Terzo Settore e sostenuti per almeno il 50% da uno o più enti erogatori, non meridionali.

    Stato dell’arte: nel corso del 2017 la Fondazione ha avviato iniziative in cofinanziamento con altri enti erogatori, sia attraverso specifici bandi, sia promuovendo singoli interventi; in particolare, ha rinnovato il percorso di cooperazione e ha avviato nuove collaborazioni con Fondazione Peppino Vismara, Enel Cuore Onlus, Fondazione Charlemagne, Fondazione San Zeno e altri enti cofinanziatori. Con Fondazione Vodafone Italia ha avviato una collaborazione finalizzata a sostenere inizitive di promozione della pratica sportiva per soggetti con disabilità.

    • 3 iniziative singole sostenute
    • Erogate risorse per € 608.000 e altrettante messe a disposizione per il Mezzogiorno da parte di soggetti cofinanziatori.

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

    Si riporta, di seguito, una breve descrizione dei progetti raggrupati per regione di intervento.

    CALABRIA

    Nel comune di Siderno (RC) il progetto Villaggio Goel mira a creare un presidio etico nella Locride dotando il gruppo GOEL di un immobile di proprietà, presso cui concentrare le attività già esistenti e avviarne delle nuove. Le nuove attività sociali da avviare consentiranno di creare 6 nuovi posti di lavoro, di cui 2 destinati a persone svantaggiate. In particolare, si tratta di uno showroom per l’esposizione e la vendita al pubblico dei capi e degli abiti da sposa del marchio etico “CANGIARI”; il centro logistico di confezionamento e spedizione dell’e-commerce per lo stesso marchio; un negozio di prodotti biologici e/o a “km0’, nonché l’esposizione e vendita di tutti i prodotti “GOEL Bio” (alimentari freschi e conservati) e “GOEL Bio Cosmethical” (prodotti cosmetici bio); una sala per incontri pubblici e altri spazi da condividere.

    CAMPANIA

    In provincia di Napoli e Caserta, il progetto Veritas ha l’obiettivo di rafforzare i processi comunitari nella Terra dei fuochi, finalizzati all’acquisizione di informazioni relative allo stato di salute della popolazione locale e all’articolazione di strategie di denuncia sociale e advocacy verso le istituzioni. Nello specifico si intende realizzare una indagine tossicologica che coinvolgerà 100 malati oncoematologici volontari, residenti nelle aree a rischio, con l’obiettivo di verificare il nesso di causalità tra la manifestazione di patologie tumorali e la presenza di sostanze tossiche nell’ambiente circostante. Verrà inoltre costituito un fondo d’assistenza per garantire sostegno economico ad almeno 50 tra malati oncoematologici e loro familiari per terapie disintossicanti o visite specialistiche.

    INTERREGIONALI

    Il progetto Più In. L.A. Ragazzi (Più Inclusione, Lavoro, Autonomia per i Ragazzi) intende garantire orientamento, formazione, avvio al lavoro e inclusione sociale per 10 giovani tra 17 e 25 anni in uscita da contesti residenziali “fuori famiglia” (comunità per minori e/o case famiglia) a Napoli e Taranto. Nello specifico, i principali obiettivi riguardano l’inserimento lavorativo dei beneficiari, l’accompagnamento alla conclusione del loro percorso residenziale e la costruzione di una rete di enti del privato sociale e aziende, volta a favorire progettazioni di sistema per l’inclusione sociale e lavorativa di giovani in uscita da comunità per minori e/o case famiglia.

    Per maggiori informazioni sui singoli progetti si rimanda al sito fondazioneconilsud.it

    Partnership istituzionali

    Nel corso del 2017 la Fondazione, vista la crescente importanza riconosciuta al rafforzamento della collaborazione con altri enti filantropici, ha confermato e rafforzato una specifica area dedicata alle partnership istituzionali. Si tratta di iniziative nate per rafforzare la partecipazione del terzo settore meridionale ad iniziative di portata nazionale e internazionale. In alcuni casi tali iniziative richiedono l’assunzione di criteri di istruttoria e valutazione differenti da quelli ordinariamente adottati, in quanto è necessaria la creazione di un quadro di modalità condivise con le altre organizzazioni partner.

    Si riportano, di seguito, le iniziative istituzionali avviate nel corso del 2017.

    Funder 35

    Frutto di un’iniziativa nata nel 2012 nell’ambito della Commissione per le Attività e i Beni Culturali dell’Acri, il Bando Funder35 è teso a sostenere le imprese culturali giovanili nel migliorare la propria capacità di affrontare il mercato, rafforzandone competenze organizzative e gestionali e premiandone la spinta innovativa, anche attraverso la creazione di una comunità di pratiche.

    L’iniziativa è rivolta quindi alle organizzazioni culturali senza scopo di lucro, localizzate sul territorio di interesse delle 18 fondazioni aderenti (cui è stato aggiunto il Molise), purché composte in prevalenza da giovani di età inferiore ai 35 anni ed impegnate principalmente nell’ambito della produzione artistica/creativa in tutte le sue forme e nella gestione di servizi culturali.

    La nuova edizione del Bando Funder35 ha raccolto l’adesione di 18 fondazioni italiane, inclusa la Fondazione CON IL SUD che ha partecipato con un contributo, per il 2017, di 800.000 euro sul totale di 2.500.000 euro complessivamente disponibili.

    Nel triennio 2015-2017, la Fondazione CON IL SUD ha inoltre curato la comunicazione e promozione del Bando realizzando l’identità visiva, il sito e i materiali dell’iniziativa e veicolando il Bando con la realizzazione di video spot virali (diffusi su web, sui portali RAI e proiettati in oltre 850 sale cinematografiche), spot radiofonici e materiali cartacei. Una strategia che ha permesso di raggiungere più facilmente i destinatari del Bando.

    Il processo di istruttoria delle 169 proposte pervenute in risposta al bando 2017 si è concluso con il sostegno a 62 iniziative. I progetti localizzati nel Mezzogiorno sono 21, prevalentemente in Campania e Puglia, per un importo complessivo pari ad euro 775.000.

    Il percorso di accompagnamento è stato esteso ad altre 8 organizzazioni, di cui 5 meridionali.

    Nel corso dell’anno sono state avviate due nuove iniziative in collaborazione con altre Fondazioni sul tema delle carceri: la prima, volta a sperimentare una iniziativa di Teatro in carcere, gestita da Fondazione CR Volterra con il coinvolgimento di cinque Istituti penitenziari; la seconda finalizzata a Valutare l’impatto sociale del lavoro in carcere, gestita dalla Fondazione Zancan.

    Si riportano, di seguito, le altre iniziative istituzionali in corso nel 2017.

    Bando Infanzia, Prima

    Nato dall’esperienza del TFIEY – Transatlantic Forum for Inclusive Early Years, il Bando nazionale Infanzia, Prima è dedicato alla promozione di servizi innovativi (in senso generativo) per la prima infanzia, con un impegno della Fondazione CON IL SUD di €330.000.

    Il Bando ha i seguenti obiettivi:

    • ampliare e qualificare le possibilità di accesso ai servizi di educazione e cura da parte di bambini della fascia d’età 0-6 anni appartenenti a famiglie svantaggiate o che vivono in territori disagiati;
    • incrementare la fruizione dei servizi da parte di bambini della fascia d’età 0-6 anni e delle rispettive famiglie attraverso soluzioni innovative, modulari e flessibili.

    Un processo di selezione in due fasi ha permesso in un primo tempo di raccogliere su tutto il territorio nazionale idee per la promozione di servizi per la prima infanzia. I partenariati promotori delle idee selezionate in una prima fase del bando (16 progetti) sono stati poi, in una seconda fase, affiancati dalla Fondazione Zancan, con un’adeguata attività di accompagnamento, formazione e assistenza, al fine di sostenerli nell’elaborazione di un progetto dettagliato e completo, nella fase di realizzazione, monitoraggio e valutazione. L’esito del processo valutativo ha portato alla selezione di 10 proposte, di cui 4 al Sud.

    I 10 progetti selezionati promuoveranno hub multiservizio, attività di “aggancio” delle famiglie in situazione o a rischio di vulnerabilità con bambini piccoli o in attesa di bambini, servizi domiciliari educativi e di sostegno, reti informali di genitori, attività di integrazione tra servizi formali e informali, sperimentazione di fondi di solidarietà per consentire l’accesso ai servizi educativi anche ai bambini più vulnerabili, interventi a favore di bambini ROM, migranti e con genitori in carcere inseriti in servizi aperti a tutti i bambini.

    Le attività dei singoli progetti, così come quelle di accompagnamento e di valutazione congiunta, si chiuderanno a fine 2018.

    Minori Stranieri Non Accompagnati – Bando “Never Alone”

    Nata da un’idea di alcune fondazioni aderenti all’European Foundation Centre, l’iniziativa dedicata ai Minori Stranieri Non Accompagnati – MSNA rappresenta un’opportunità concreta di un intervento organico e coordinato delle fondazioni europee in risposta ad un fenomeno migratorio dalla portata storica, che interessa in maniera particolarmente rilevante l’Italia e il suo Mezzogiorno.

    L’iniziativa, cui partecipano 8 fondazioni italiane e 6 europee, attraverso il segretariato di EPIM (European Program on Integration and Migration), promuove il potenziamento e l’innovazione sul territorio italiano delle modalità di presa in carico dei minori stranieri non accompagnati. Nell’ambito della rete di Fondazioni italiane aderenti all’iniziativa (di cui fanno parte anche Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Associazione Enel Cuore ONLUS, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione CARIPARO, Fondazione Monte dei Paschi di Siena), Fondazione CON IL SUD partecipa con un contributo di 1.000.000 di euro. L’iniziativa si si sta sviluppando con efficacia, sia nella componente nazionale, promossa attraverso uno specifico bando, sia nelle azioni di accompagnamento, networking e advocacy costruite a livello europeo sui quattro paesi coinvolti.

    In particolare, il Bando Never Alone, per cui sono a disposizione 3,5 milioni di euro, intende potenziare e innovare le modalità di presa in carico dei minori e giovani stranieri sul territorio italiano.

    Si intendono sostenere progetti realizzati in collaborazione tra le organizzazioni del terzo settore e gli Enti pubblici, finalizzati a rafforzare sistemi multidimensionali di presa in carico che sappiano garantire percorsi inclusivi efficaci e di lungo periodo.

    Il Bando, articolato in due fasi, ha portato alla selezione di 8 progetti. Gli interventi garantiranno una buona copertura a livello geografico: trattandosi in maggioranza di progetti multi-regionali, le azioni coinvolgeranno 12 regioni italiane, precisamente 4 del Nord, 4 del Centro e 4 del Sud, con una concentrazione in Sicilia, dove maggiore è la presenza di minori non accompagnati.

    I progetti selezionati propongono interventi in tutti gli ambiti indicati dal bando: accompagnamento all’autonomia nel passaggio alla maggiore età, rafforzamento e diffusione della pratica dell’affido e del sistema dei tutori volontari, accoglienza delle ragazze.

    Gli otto progetti hanno tutti come capofila un’organizzazione non profit e vedono la partecipazione complessiva di 46 enti tra associazioni del terzo settore ed enti pubblici. I contributi complessivamente deliberati ammontano a 3,5 milioni di euro.

    È attualmente allo studio la seconda fase dell’iniziativa, che dovrebbe essere lanciata ufficialmente nella primavera del 2018.

    Emergenza migranti – Soccorsi in mare e Prima accoglienza 2017

    L’iniziativa è stata avviata sotto l’egida di Acri, in collaborazione con Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione CR Parma e Fondazione Cariparo, per sostenere le operazioni di ricerca e soccorso in mare attivate nel Mediterraneo da organizzazioni del terzo settore (Médecins sans frontières, Fondazione Francesca Rava, Rainbow 4 Africa, Oxfam Italia and Emergency) in coordinamento con la guardia marina costiera. Parallelamente alle operazioni di ricerca e soccorso, il Comitato di Indirizzo ha proposto alle fondazioni di sostenere anche l’esperienza (fino ad allora unica) dei corridoi umanitari sperimentati da Comunità di S. Egidio e Federazione delle Chiese Evangeliche in accordo con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero dell’Interno. Il contributo della Fondazione ammonta a 300.000 euro. Le attività si sono concluse a fine del 2017.

    Ager II

    Dal 2014 la Fondazione partecipa ad Ager (Agroalimentare e ricerca), un progetto di collaborazione tra Fondazioni (aderiscono anche le Fondazioni di Padova e Rovigo, Cuneo, Modena, Parma, Udine e Pordenone, Sardegna, Bolzano e Teramo, con il coordinamento di Fondazione Cariplo) unite per promuovere e sostenere la ricerca scientifica nell’agroalimentare italiano. Ager mette al centro della ricerca le produzioni italiane d’eccellenza, puntando al miglioramento dei processi e allo sviluppo di tecnologie d’avanguardia, ponendo particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale. Due i bandi promossi nel 2017: Agricoltura di montagna e Prodotti lattiero-caseari, i cui risultati sono attesi nel primo trimestre del 2018.

    Crescere al Sud

    È proseguito anche nel 2017 il percorso di rafforzamento dell’alleanza Crescere al Sud, nata con il supporto iniziale di Save the Children Italia e Fondazione Con Il Sud, con l’obiettivo di dare voce ai bambini e ai ragazzi del Mezzogiorno e alle organizzazioni che promuovono e tutelano i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare riferimento al Sud Italia. La rete dovrebbe acquisire autonomia e governance, tanto a livello nazionale che in ognuna delle regioni del Mezzogiorno, nei primi mesi del 2018.

    Nell’ambito dei partenariati istituzionali avviati o rinnovati nel corso del 2017, la Fondazione aderisce a reti di organizzazioni nazionali ed internazionali, quali Assifero – la rete degli enti di erogazione italiani; Ariadne – la rete europea che coinvolge oltre 600 organizzazioni filantropiche che sostengono processi di cambiamento sociale e, più in generale, i diritti umani; ASviS – l’alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, nata per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile; European Foundation Centre – la rete europea delle fondazioni; OMA – l’Osservatorio sui Mestieri d’Arte impegnato nella salvaguardia e promozione dell’artigianato artistico e del patrimonio dei mestieri d’arte. La Fondazione sostiene inoltre la Social Impact Agenda per l’Italia, la cui missione è di contribuire a rafforzare in Italia l’ecosistema per gli investimenti ad impatto sociale in favore della crescita del’imprenditorialità sociale, e il neonato Forum Disuguaglianze Diversità, che intende proporre e costruire consenso attorno a politiche pubbliche e azioni collettive che riducano le disuguaglianze e favoriscano il pieno sviluppo di ogni persona (diversità).

    1.2 Sostegno a Programmi e Reti di Volontariato

    La linea di intervento relativa al Sostegno a Programmi e Reti di Volontariato costituisce parte integrante della missione della Fondazione. Attraverso tale iniziativa la Fondazione intende rafforzare il ruolo e l’azione svolta dalle organizzazioni di volontariato sul territorio. In particolare, accantonando in parte la logica progettuale, l’obiettivo di questa azione è sostenere e rafforzare organizzazioni e reti che già operano attivamente sul territorio, anche in termini di innovazione metodologica e organizzativa, migliorandone efficacia e impatto attraverso un adeguato supporto, con contributi contenuti. La principale caratteristica di tale linea di intervento riguarda proprio la tipologia di sostegno, che non è rivolta a finanziare progetti specifici su particolari aree tematiche. Infatti, visto il carattere trasversale che contraddistingue la natura e l’agire delle organizzazioni di volontariato, la Fondazione intende sostenere il consolidamento ed il rafforzamento dell’azione e dell’impatto delle organizzazioni e delle reti di volontariato attive sul territorio, favorendo ove possibile la sperimentazione di nuove modalità di lavoro e cooperazione in rete.

    Nel corso del 2017 la Fondazione ha accompagnato l’avvio dei progetti finanziati durante l’annualità precedente, sia in risposta al bando CON IL SUD CHE PARTECIPA sia in risposta ai bandi sulle Reti Locali e Reti Nazionali di volontariato.

    1.3 Le Fondazioni di Comunità

    Il sostegno alla costituzione di Fondazioni di Comunità

    Il sostegno alla promozione e alla costituzione di Fondazioni di Comunità nelle regioni del Sud Italia costituisce una linea di azione strategica per la Fondazione, strettamente connessa alla missione di infrastrutturazione sociale. Le Fondazioni di Comunità, infatti, sono soggetti autonomi che possono rappresentare uno strumento di sussidiarietà di notevole efficacia attraverso l’azione di raccolta, valorizzazione e impiego delle risorse nel contesto territoriale di riferimento.

    Obiettivo: contribuire alla creazione nelle regioni meridionali di un numero significativo di Fondazioni di Comunità dotate di un patrimonio di almeno € 5 milioni, al fine di garantire la sostenibilità nel tempo delle loro attività e il raggiungimento di una massa cospicua in grado di attrarre altre donazioni.

    Modalità e risorse: il sostegno alla nascita di Fondazioni di Comunità e alla costituzione del patrimonio si realizza mediante meccanismi di “raddoppio della raccolta” (grant matching), che stimolino l’autonoma raccolta fondi da parte delle Fondazioni di Comunità stesse. Il sostegno della Fondazione CON IL SUD infatti, una volta accertati i requisiti per il finanziamento, consiste innanzitutto nel raddoppio del patrimonio iniziale raccolto dalla Fondazione di Comunità, compreso tra un minimo di €300.000 e un massimo di €500.000. A questa misura se ne aggiungono altre, destinate da un lato a consolidare la struttura patrimoniale della Fondazione di Comunità fino a un massimo di €2,5 milioni complessivi e, dall’altro, a contribuire all’attività erogativa iniziale e alla copertura di costi gestionali relativi a specifici progetti volti al sostegno delle attività di raccolta fondi (rispettivamente fino a €200.000 all’anno per iniziative sociali e €25.000 per progetti di fund raising per i primi cinque anni – tre più due rinnovabili).

    Per continuare a sostenere le Fondazioni di Comunità oltre i cinque anni previsti, la Fondazione ha destinato risorse aggiuntive per 1 milione di euro da assegnare una tantum a progettualità specifiche presentate dalle Fondazioni di comunità.

    Stato dell’arte: nel 2017 la Fondazione ha continuato l’azione di promozione delle Fondazioni di Comunità, affiancando e accompagnando le comunità organizzate nelle regioni del Sud che intendono dare vita ad una di queste realtà. In particolare, nel corso dell’anno ha avuto diversi scambi con alcuni gruppi della comunità di Benevento e della della Sicilia sud-occidentale. La Fondazione ha inoltre continuato a supportare le cinque Fondazioni di Comunità del Mezzogiorno nate con il suo sostegno: Fondazione della Comunità Salernitana Onlus, Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Fondazione di Comunità di Messina – Distretto Sociale Evoluto, Fondazione di Comunità Val di Noto e Fondazione di Comunità San Gennaro. In particolare, nel corso nel 2017 la Fondazione ha rinnovato il sostegno aggiuntivo per ulteriori due annualità alle Fondazioni di Val di Noto e San Gennaro, e ha sostenuto un’iniziativa sociale promossa dalla Fondazione di comunità del Centro Storico di Napoli.

    Le Fondazioni di Comunità sostenute

    Nell’ottica di favorire processi endogeni di sviluppo del territorio, la Fondazione CON IL SUD non ha identificato un modello unitario di Fondazione di Comunità, lasciando alle singole comunità locali la scelta sulle modalità con cui organizzarsi e operare per lo sviluppo del territorio.

    Le cinque Fondazioni di Comunità finanziate possiedono caratteristiche molto diverse, presentando elementi distintivi e di innovazione interessanti.

    La Fondazione della Comunità Salernitana si caratterizza per una compagine sociale mista, ampia ed equilibrata, per un approccio di tipo tradizionale sia in relazione all’attività di raccolta fondi che all’attività erogativa, che prevede interventi diversificati in risposta ai bisogni del territorio. La Fondazione della Comunità Salernitana opera attraverso il coinvolgimento concreto di tutta la comunità, offrendo al singolo cittadino, alle associazioni, alle imprese e alle istituzioni economiche, sociali e culturali del territorio occasioni di partecipazione alle attività dell’ente e di contribuire a trasformare responsabilmente il territorio in cui vivono, in uno spirito di solidarietà e sussidiarietà, attraverso la possibilità di creare fondi dedicati. Nel corso del 2017 la Fondazione ha promosso iniziative volte al contrasto della dispersione scolastica e contro il disagio giovanile. Complessivamente ha sostenuto 21 iniziative sul territorio provinciale.

    La Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli ha adottato un approccio “dal basso” che prevede un forte coinvolgimento della comunità, ma lascia ai territori la possibilità di individuare meccanismi di coinvolgimento attivo della cittadinanza nel processo. Il piano di raccolta fondi, pur essendo in fase iniziale piuttosto contenuto, prevede azioni volte ad un progressivo allargamento a “cerchi concentrici” a soggetti e istituzioni sia del territorio che esterni. La Fondazione finanzia progetti ed iniziative volte al sostegno delle fasce più deboli e al miglioramento della qualità della vita della popolazione locale. Nel corso del 2017, la Fondazione ha proseguito le azioni sul territorio e ha promosso un Bando dedicato al welfare di comunità con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di soggetti presenti sul territorio nella sperimentazione di attività concrete nei settori welfare, cultura e imprenditoria sociale. La Fondazione ha sviluppato inoltre progettualità a favore dei giovani del territorio.

    La Fondazione di Comunità di Messina si caratterizza per un partenariato rappresentativo del contesto territoriale e per un approccio sistemico di intervento, che parte dalla lettura partecipata e condivisa dei bisogni per identificare azioni di sviluppo dell’economia sociale nel territorio. Le modalità di investimento risultano essere particolarmente innovative, in quanto prevedono che il 50% del patrimonio sia investito nel settore fotovoltaico. La Fondazione di Comunità di Messina sostiene stabilmente un ampio ventaglio di iniziative legate al reinserimento socio-lavorativo di ex internati dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, alla promozione della cittadinanza, all’educazione dei giovani e ad interventi di ricerca e sviluppo. Nel corso del 2017 la Fondazione di comunità di Messina ha proseguito il processo di trasformazione nella “Fondazione delle comunità delle periferie del mondo”: si riorganizzerà come un cluster di fondi che mireranno a promuovere sviluppo sociale ed economico sui territori di competenza o sugli ambiti individuati. In tal senso ha già sviluppato relazioni con Cuba e con alcune aree del nord del Brasile.

    La Fondazione di Comunità Val di Noto nasce grazie al supporto delle due Diocesi di Siracusa e Noto e di diverse associazioni e cooperative sociali, con l’obiettivo di rafforzare iniziative già avviate sul territorio, soprattutto a favore dei giovani, e contemporaneamente sostenere le fasce deboli della popolazione locale.

    Le principali linee di azione della Fondazione riguardano tre ambiti di intervento: welfare di comunità, inclusione e coesione sociale ed economia solidale. Nel corso del 2017, la Fondazione di Comunità Val di Noto ha continuato l’azione di sostegno sul territorio attraverso la pubblicazione di due bandi (turismo ed economia solidale, barriere architettoniche), avviando un incubatore di impresa, e con azioni di scouting sociale, sostenendo 14 iniziative che hanno coinvolto minori, senza fissa dimora, immigrati, disabili.

    La Fondazione di Comunità San Gennaro nasce nel Rione Sanità di Napoli da una componente di terzo settore fortemente radicata a livello territoriale, sulla base dall’esperienza di valorizzazione delle Catacombe di San Gennaro. L’idea alla base della Fondazione di Comunità San Gennaro è proprio quella di valorizzare e replicare tali esperienze di sviluppo locale sostenibile, attraverso il coinvolgimento dei giovani e delle fasce deboli della popolazione. Nel corso del 2017 la Fondazione di Comunità San Gennaro ha continuato le azioni di coinvolgimento della comunità locale organizzando eventi e manifestazioni in occasione del cinquantenario della scomparsa di Antonio de Curtis (Totò). La Fondazione ha promosso la creazione di un centro polifunzionale a disposizione di tutte le agenzie educative del territorio; la riqualificazione di un luogo in cui sperimentare attività sociali innovative tra accoglienza, turismo e inserimento lavorativo; la creazione di partenariati stabili che mettano in rete sinergie ed interventi educativi e sociali nel quartiere. Complessivamente sono 10 le iniziative sostenute nel corso dell’anno a favore principalmente di minori ed adolescenti del quartiere.

    Le Fondazioni di Comunità hanno avviato azioni di sviluppo delle comunità territoriali di riferimento, sostenendo progetti di utilità sociale e favorendo la promozione della cultura del dono. Le cinque Fondazioni hanno finora raccolto circa 19 milioni di euro da destinare all’incremento del proprio patrimonio e alle attività sociali sui territori. Complessivamente sono, infatti, oltre 700 le iniziative sociali sostenute con oltre 10 milioni di euro. Le iniziative, che coinvolgono prevalentemente organizzazioni di terzo settore e di volontariato e hanno raggiunto circa 33 mila destinatari, riguardano principalmente il settore dell’educazione dei giovani e dei minori in difficoltà, dell’assistenza sociale ad anziani, disabili e senza fissa dimora, del sostegno alla povertà e progetti di imprenditoria sociale.

    1.4 Formazione Quadri Terzo Settore

    La Fondazione ha rinnovato il proprio sostegno al progetto di Formazione dei Quadri del Terzo Settore per un importo totale di €988.000. Si tratta di un intervento formativo “sistemico”, volto a rafforzare il percorso di messa in rete e formazione dei referenti delle organizzazioni di terzo settore del Mezzogiorno e il processo di crescita delle loro competenze e capacità organizzative, gestionali e relazionali.

    1.5 Iniziative di comunicazione

    La Fondazione riconosce il ruolo della comunicazione come uno strumento diretto di attuazione della missione. Proprio in tale ottica sta sviluppando iniziative e collaborazioni finalizzate a promuovere l’infrastrutturazione sociale nel Mezzogiorno attraverso strumenti di comunicazione. In particolare, nel 2017 la Fondazione ha avviato una collaborazione con Fondazione Apulia Film Commission che si è concretizzata con la promozione congiunta di un bando, le cui finalità sono di seguito riportate.

    Bando Social Film Fund Con il Sud

    Obiettivo: “raccontare” il Sud Italia attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano attraverso la produzione e diffusione di opere audiovisive su tematiche sociali.

    Coniugando l’esperienza e le competenze specifiche dei due promotori, l’iniziativa si presenta come unica nel suo genere: permette infatti l’incontro tra imprese e professionisti dell’audiovisivo con enti del Terzo settore e del volontariato, favorendo percorsi di coesione sociale e contribuendo alla diffusione di temi sociali di rilievo nel Sud Italia.

    Risorse: 500 mila euro, di cui 250 mila euro messi a disposizione da Fondazione CON IL SUD e 250 mila euro da Fondazione Apulia Film Commission. Di queste, 400.000 euro sono destinati alla produzione delle opere audiovisive, mentre le restanti risorse saranno utilizzate per la promozione dell’iniziativa e dei progetti.

    Modalità: Il bando è rivolto a partenariati composti da un “proponente”, che deve essere un operatore economico di produzione audiovisiva, e da almeno due “partner” del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, regioni in cui opera la Fondazione CON IL SUD. L’impegno delle due Fondazioni è di selezionare e sostenere fino a 10 prodotti audiovisivi, destinando 40 mila euro a progetto.

    Il nucleo narrativo delle opere audiovisive dovrà essere incentrato sul processo di virtuoso sviluppo del capitale sociale nel Mezzogiorno, con specifico riferimento a uno o più dei seguenti ambiti: l’educazione dei giovani, con particolare riferimento alla cultura della legalità e ai valori della convivenza civile; la valorizzazione dei talenti, anche per contrastare la tendenza alla fuga dei “cervelli”; la cura e la valorizzazione dei “beni comuni” (patrimonio storico-artistico e culturale; ambiente e paesaggio; beni confiscati alle mafie) e lo sviluppo di iniziative di economia civile; la qualificazione e l’innovazione dei servizi socio-sanitari, rivolti soprattutto a persone svantaggiate; l’accoglienza e l’integrazione culturale, sociale ed economica degli immigrati; il contrasto alla violenza di genere e a ogni forma di discriminazione.

    Sono previste due categorie di opere audiovisive: cortometraggi di finzione dai 5 ai 20 minuti di durata e documentari creativi con una durata compresa tra i 20 e i 52 minuti. La produzione deve essere integrata e curata dai soggetti del Terzo settore, da attività di valorizzazione e promozione della tematica sociale affrontata, sia nella fase di ideazione e realizzazione, sia nella fase di promozione e divulgazione del prodotto audiovisivo. Tali attività potranno essere svolte in una o più delle regioni meridionali in cui interviene la Fondazione Con il Sud.

    La gestione del bando è affidata alla Fondazione Apulia Film Commission.

    Stato dell’arte: in corso al 31 dicembre 2017.

    Altre iniziative di comunicazione

    Nel corso dell’anno la Fondazione ha sostenuto altre due iniziative di comunicazione, di seguito riportate.

    Durante il 2017 è stata realizzata, inoltre, la campagna nazionale di promozione sociale #AccessibilityisCool, ideata e realizzata dall’associazione Movidabilia – Spazi senza barriere, selezionata e sostenuta dalla Fondazione attraverso il primo bando sperimentale sulla comunicazione sociale. La campagna ha l’obiettivo di abbattere le barriere culturali che riguardano la disabilità in modo propositivo, valorizzando ciò che è accessibile, quindi cool.  Lo fa in modo pratico, insegnando a mappare gli spazi culturali, i teatri e i locali del divertimento accessibili d’Italia. Lo fa in modo vivace, utilizzando i canali di comunicazione più comuni ai giovani e gli strumenti “smart” ormai parte della vita quotidiana. Sono stati mappati oltre 150 locali e sono stati coinvolti numerosi testimonial del mondo dello spettacolo e youtubers.

    1.6 Altre iniziative finanziate

    Nel corso del 2017 la Fondazione ha promosso altre 9 iniziative, per complessivi €167.500. Si tratta di contributi tesi a sostenere iniziative rilevanti per la loro valenza di sostegno al terzo settore o per l’interesse della Fondazione verso specifiche tematiche di studio e ricerca.

    Si riporta, di seguito, l’elenco delle iniziative sostenute.

    1.7 Fondo di Garanzia

    La Fondazione ha costituito, in collaborazione con altri enti, un Fondo di Garanzia per sostenere le organizzazioni del terzo settore che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione.

    L’obiettivo specifico dello strumento è fornire un sostegno finanziario alle organizzazioni del terzo settore che devono far fronte ai ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni.

    Le banche maggiormente impegnate sullo strumento sono Banca Etica e Banca Prossima.

    La regione con la maggiore concentrazione di posizioni resta la Campania, seguita da Puglia e Sicilia.

    Al 31.12.2017 il valore complessivo delle garanzie deliberate è pari a 7.836.7121 milioni di euro, a fronte di finanziamenti erogati per complessivi euro 15.644.822).

     

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