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bilancio di missione 2017

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  • Giochiamoci le carte giuste per l’Italia

    La metafora delle carte da gioco si presta a molteplici interpretazioni. Paradossalmente, la utilizziamo per comunicare un documento “rigoroso” come il bilancio che, però, non è altro che la sintesi di chi siamo e cosa facciamo con riferimento all’ultimo anno. Esprime la nostra visione e il modo di attuare la missione istituzionale: promuovere l’infrastrutturazione sociale per favorire lo sviluppo al Sud.

    Proponiamo un’idea di sviluppo del nostro Mezzogiorno che è alternativa a quella storicamente conosciuta e, purtroppo, praticata ancora oggi. Promuoviamo un cambiamento radicale del paradigma che vede il sociale, la cultura e in generale il welfare come subalterni allo sviluppo economico. Pensiamo sia esattamente il contrario. Se prima non raggiungiamo livelli accettabili di coesione sociale, rispetto delle regole e amore per il proprio territorio e se prima non diamo speranza e realismo a queste azioni lo sviluppo sarà una chimera. Se prima non riduciamo il divario sociale con il resto del Paese, il Sud non potrà esprimere forme mature e durature di sviluppo. La “questione” è nazionale ed europea. Nel nostro piccolo, cerchiamo di dare un contributo attivo, leggendo la domanda di cambiamento proveniente dai territori e sostenendola, in parte, con interventi concreti.

    Opportunità vere per i giovani, maggiori servizi e più efficienti, scuole e comunità più partecipi, serio contrasto alle mafie e alla povertà, politiche di integrazione e welfare comunitario, valorizzazione dei beni comuni ed economia sostenibile. Sono le priorità che emergono dalla nostra esperienza, dai mille progetti sostenuti e realizzati da migliaia di organizzazioni del Terzo settore e istituzioni locali, che hanno compreso l’importanza di intervenire realmente in rete e con obiettivi di comunità. Ecco, se ci giochiamo queste carte il Sud e l’Italia potranno farcela.

    Ad oggi però, nonostante siano ormai in tanti a sostenerlo pubblicamente, nonostante la “conversione” all’idea di affermati economisti, questa soluzione di rottura con schemi e approcci allo sviluppo palesemente superati, appare ancora un azzardo. Aggiungiamo, necessario!
    Bisogna sovvertire le priorità, mischiare le carte e adottare una logica di squadra per il bene non solo del Sud ma dell’intero Paese. In tal senso il “CON” per noi rappresenta una pre-posizione molto articolata.

    Tra poco inizieranno i Mondiali di Calcio 2018 e l’Italia è fuori dai giochi. Il “CON” trova una sintesi calzante nella fotografia della celebre partita a carte tra il presidente Pertini, Bearzot, Zoff e Causio (l’unico meridionale del gruppo) di ritorno vincitori dai Mondiali spagnoli del 1982 e alla quale abbiamo dedicato il poster della campagna. L’Italia ha vinto i Mondiali anche nel 2006, ma nell’immaginario collettivo resta quella foto dell’82 – insieme all’urlo muto di Tardelli dopo il gol del 2-0 contro la Germania Ovest (la finale finì 3-1 per l’Italia) – come iconografia di un Paese che vince “unito”, un Paese in cui le Istituzioni godevano ancora di ampia fiducia degli italiani, di una Italia che supera le difficoltà con il sacrificio, con umiltà e lavoro di squadra.

    La metafora delle carte giuste, con quella bella coppa del mondo in primo piano, non vale soltanto per l’Italia del calcio.

     

    Scarica la sintesi del Bilancio 2017

     

    Scarica il poster del Bilancio 2017

     

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