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BILANCIO SOCIALE 2021

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  • 2.18 Indagine di “meta-analisi”

    Nel mese di giugno 2021 Con i Bambini ha dato avvio all’attività di indagine cosiddetta di ‘meta-analisi’, che prevede l’esame e la valutazione delle iniziative sostenute da Con i Bambini nell’ambito dei primi tre bandi (Prima Infanzia 2016, Adolescenza 2017 e Nuove Generazioni 2017), ai fini di trarre le principali lezioni apprese e orientare lo sviluppo futuro delle politiche per il contrasto della povertà educativa in Italia. L’incarico per lo svolgimento dell’indagine è stato affidato a LAMA Impresa Sociale, che ha risposto a una call pubblicata nel corso del 2020 e che coordina un raggruppamento di tre enti di ricerca (oltre a LAMA, AICCON – Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit e Fondazione Giuseppe Di Vittorio).

    Il processo di meta-analisi si compone di tre macro-fasi: la ricostruzione della logica di intervento, la mappatura analitica dei progetti e la valutazione qualitativa dei risultati. Le evidenze emerse verranno poi sistematizzate e troveranno sintesi in indicazioni di policy rivolte alle istituzioni e agli stakeholder interessati.

    Nel corso del 2021 è stata completata la ricostruzione della logica d’intervento, per la quale si è fatto riferimento a una metodologia ispirata alla ‘Teoria del cambiamento’ (comunemente abbreviata nell’acronimo inglese ToC – da “Theory of Change”), approccio internazionalmente noto e diffusamente utilizzato per la pianificazione strategica e la valutazione partecipativa di progetti e programmi in campo sociale e non solo. La Teoria del cambiamento del Fondo e dei singoli bandi oggetto di analisi è stata ricostruita attraverso l’esame di fonti desk, interviste e workshop, rivolti sia a stakeholder che hanno contribuito alla istituzione del Fondo e al disegno della logica d’intervento, sia agli uffici di Con i Bambini.

    La Teoria del Cambiamento disegnata riprende gli obiettivi e strategie comuni che hanno guidato il disegno dei bandi e dell’intervento del Fondo nel suo complesso, mettendo in luce in particolare gli elementi di coerenza generale e la visione di fondo che ha caratterizzato l’iniziativa18. In questo senso, risulta centrale il concetto di “Comunità Educante”, che rimanda a un approccio cruciale e trasversale dell’intera strategia di intervento. In breve, l’approccio della comunità educante prevede che nelle azioni di contrasto della povertà educativa venga il più possibile ricercato il coinvolgimento attivo e sistemico di tutti gli attori che nei territori hanno un potenziale per contribuire all’educazione e alle opportunità dei minori. L’idea di una comunità educante richiama la necessità di promuovere e stimolare una rinnovata cultura dell’infanzia e della crescita delle ragazze e dei ragazzi che ne faccia, in ultima istanza, una responsabilità collettiva, pur con le differenze tra i ruoli e i margini di azione concreti di ciascun attore. La scuola e le famiglie assumono naturalmente un ruolo centrale (quest’ultime anche in ottica di loro empowerment e coinvolgimento attivo), così come il Terzo Settore che nelle sue varie articolazioni – e grazie alla lunga esperienza nel coordinamento di partenariati locali – è stato chiamato nei bandi a svolgere un ruolo di aggregatore e connettore delle comunità educanti. La Teoria del Cambiamento ha dunque messo in luce, sulla base degli ambiti tematici e dei target di età di ciascun bando, le specifiche ipotesi strategiche e gli approcci adottati, richiamando le risorse a disposizione e gli output attesi, gli outcome intermedi (effetti e cambiamenti prodotti dai progetti sui destinatari) e l’obiettivo finale.

    Le fasi successive della meta-analisi permetteranno di verificare sul campo il prodotto di questa Teoria del Cambiamento. In particolare, l’analisi delle priorità e strategie di intervento di ciascun bando servirà come base per la mappatura degli output effettivamente prodotti dal bando, in termini di progettualità raccolte e finanziate.  La mappatura offrirà infatti una fotografia aggregata dei finanziamenti assegnati e delle caratteristiche dei progetti sostenuti, mettendo in evidenza la distribuzione geografica, la diversità di obiettivi, di gruppi target, la composizione dei partenariati, gli spazi educativi oggetto di intervento e trasformazione, e le risorse mobilitate nei territori. Mettendo in connessione tra loro tutti gli elementi raccolti, si otterrà una panoramica analitica delle strategie per il contrasto alla povertà educativa adottate dai progetti, per capire come e in che misura queste si sono adattate ai bisogni dei territori, che tipo di azioni, pratiche innovative e risorse umane sono state messe in campo per far fronte alla natura multidimensionale e diversificata della povertà educativa.

    Nella successiva fase di valutazione dei risultati, invece, verrà verificato in modo partecipativo e qualitativo il raggiungimento dei risultati attesi per ogni bando, raccogliendo inoltre esperienze e visioni dal basso sui principali fattori di ostacolo o abilitanti intervenuti in corso di attuazione. Al centro della valutazione partecipativa sarà nuovamente il concetto di “Comunità educante”, per testare in che misura questo approccio convintamente adottato da Con i Bambini sia stato condiviso e declinato sui territori e con quali risultati e suggerimenti per le policy future.

    18 Si riprende qui e di seguito quanto raccolto nel report interno La Teoria del Cambiamento di Con i Bambini. Logica di intervento dei primi tre bandi, curato da LAMA e AICCON, in particolare pp. 70 ss.

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