HOME

bilancio di missione 2016

  • PARTE PRIMA

  • PARTE SECONDA

  • PARTE TERZA

  • PARTE QUARTA

  • PRECEDENTI EDIZIONI

  • Nota integrativa

    3.1 Principi di redazione del bilancio

    Criteri di valutazione

    L’art. 9 del D.Lgs 153/99 prevede che, per quanto concerne la tenuta dei libri e delle scritture contabili, si debba far riferimento, in quanto applicabili, alle norme civilistiche che sovrintendono alla stesura dei bilanci d’esercizio delle società (dall’art. 2421 all’art. 2435 del Codice Civile).
    Per quanto riguarda i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, essi sono sostanzialmente conformi a quanto richiesto dall’art. 2426 del Codice Civile.

    Con riferimento allo Stato Patrimoniale, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.

    Le Immobilizzazioni materiali e immateriali sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente incrementato per gli oneri accessori di manutenzione, e sono ammortizzate laddove le stesse risultino strumentali all’attività di funzionamento, in relazione alle residue possibilità di utilizzazione dei beni.

    I Costi di costituzione (spese notarili e altre spese sostenute per l’avvio della nuova attività), anche cosiddetti di start-up, sono stati ammortizzati in cinque anni.

    Le Attività finanziarie immobilizzate quotate/non quotate sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20) e le svalutazioni vengono effettuate unicamente in presenza di perdite di valore considerate durevoli alla luce dei dati oggettivi disponibili alla data di redazione del bilancio.
    Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.

    I Titoli e gli strumenti finanziari non immobilizzati quotati/non quotati sono valutati al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20), o al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore. Tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi (Art. 2426 del Codice Civile).

    I Crediti sono iscritti al valore di presumibile realizzo.
    Con riferimento ai crediti verso le Fondazioni socie, in passato contabilizzati per competenza, si è deciso di adottare, con decorrenza dall’esercizio 2011, il criterio di cassa, iscrivendo quindi solo i contributi effettivamente versati dai soci entro la data di redazione della bozza di bilancio.

    I depositi a termine, in rispetto del “Principio della prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali” (D.Lgs n. 6/2006 – modifica dell’art. 2423-bis del Codice Civile), sono iscritti nella voce crediti v/altri dell’attivo circolante, al valore pari al corso tel quel corrisposto dalla Fondazione in sede di acquisto.

    Le Disponibilità liquide sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari e dalle giacenze di cassa e sono iscritte al valore nominale.

    Conversione dei valori espressi all’origine in moneta avente corso legale nello Stato. Le operazioni in valuta vengono contabilizzate in corso d’anno al cambio del giorno in cui sono effettuate. Gli utili o le perdite su cambi vengono rilevate sulla base del cambio del giorno di estinzione.

    I Debiti sono iscritti al valore nominale.

    Il Patrimonio netto è composto dal Fondo di dotazione, dalle riserve e dall’avanzo (disavanzo) residuo dell’esercizio.

    I Fondi rischi e oneri sono destinati soltanto a coprire perdite, oneri o debiti di natura determinata e di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia, alla chiusura dell’esercizio, sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Si tratta di oneri “qualitativamente determinati”, ovvero specifici, cioè inerenti a particolari decisioni, operazioni o programmi posti in essere dalla Fondazione e relativi a iniziative in corso alla data di chiusura dell’esercizio, di competenza economica dell’esercizio in cui vengono contabilizzate.

    Il Trattamento di fine rapporto è calcolato nel rispetto dell’art. 2120 del Codice Civile.

    Le Erogazioni deliberate vengono iscritte al valore nominale; la voce concerne i contributi deliberati da liquidare, corrispondenti all’ammontare assegnato a specifici beneficiari.

    Il “Fondo per gli interventi istituzionali deliberati in corso d’esercizio” raccoglie gli stanziamenti alle Attività Istituzionali che vengono effettuati nel corso dell’anno.

    Il “Fondo per le attività di istituto” è costituito da:

    • Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali, che ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi istituzionali di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale;
    • Fondo per gli interventi istituzionali, costituito dagli accantonamenti effettuati in sede di distribuzione dell’avanzo dell’esercizio per le attività tipiche della Fondazione.

    I Ratei e risconti sono calcolati secondo il principio della competenza temporale.

    I Conti d’ordine sono esposti in calce allo Stato Patrimoniale ed evidenziano, secondo il Principio Contabile CNDC-CNR n. 22, impegni, rischi e beni di terzi che non siano già rappresentati nel sistema contabile principale.

    Con riferimento al Conto Economico, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.

    Gli Interessi e i proventi sui quali sia stata applicata una ritenuta a titolo d’imposta o un’imposta sostitutiva, sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 ”Disposizioni relative al Conto Economico”).

    I Dividendi e i proventi assimilati sono di competenza dell’esercizio in cui vengono incassati e sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).

    I Costi e i proventi sono valutati rispettando il principio della competenza temporale.

    Alla voce Imposte viene indicato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette e indirette corrisposte durante l’esercizio.

    Aspetti di natura fiscale

    Imposta sul valore aggiunto
    La Fondazione CON IL SUD non è soggetta alla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto in quanto dedita esclusivamente ad attività “non commerciale”. Di conseguenza risulta equiparata a tutti gli effetti a un consumatore finale.
    Tale circostanza, se da un lato esclude la necessità di possedere una partita Iva e l’obbligo di presentare la dichiarazione annuale, dall’altro non consente la detrazione dell’imposta a fronte degli acquisti effettuati o delle prestazioni ricevute. In tali casi, pertanto, l’imposta si trasforma in una componente del costo sostenuto.

    IRAP – Imposta regionale sulle attività produttive
    L’imposta, disciplinata dal D.Lgs del 15 dicembre 1997 n. 446, viene determinata secondo il sistema cosiddetto “retributivo” e viene calcolata sulla base imponibile costituita dalle seguenti voci:

    • retribuzioni spettanti al personale dipendente;
    • redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’art. 50 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
    • compensi erogati per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o collaborazione a progetto di cui all’ art. 50 c-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
    • compensi erogati per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente di cui all’art. 53 del Testo Unico delle imposte sui redditi.

    L’aliquota Irap 2016 stabilita per la Fondazione è pari al 4,82% (art. 16 del Decreto legislativo del 15 dicembre 1997, n. 446, e l’art. 8, comma 14, della Legge regionale Lazio del 18 luglio 2012, n. 11).

    Imposte dirette
    La Fondazione CON IL SUD è un ente non commerciale soggetto all’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. n. 917/1986.
    Nel 2016 non ha conseguito redditi imponibili ai fini IRES. Per le attività finanziarie la Fondazione ha subito l’imposta sostitutiva a titolo definitivo sui proventi finanziari percepiti e tale imposta è stata applicata dai soggetti che hanno erogato i proventi medesimi e che fungono da sostituto.

    3.2 Voci dell’Attivo Patrimoniale

    IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI (1) € 13.759.830

    Le Immobilizzazioni immateriali (A) esposte in bilancio per € 41.348, sono così composte:

    Le Immobilizzazioni materiali (B), esposte in bilancio per complessivi € 13.718.481, sono così composte:

    IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (2) € 43.962.608

    Le Immobilizzazioni Finanziarie si riferiscono alle voci:

    Altre Partecipazioni (A) € 1.150.000

    Tale voce è composta da:
    Partecipazione al Fondo di Garanzia, gestito da Cooperfidi Italia Soc. Coop., intermediario finanziario vigilato, € 1.050.000: costituito dalla Fondazione, unitamente ad altri Enti, a fine 2011 (quota complessiva a carico Fondazione € 3.500.000) e finalizzato a favorire l’accesso al credito degli enti del terzo settore aventi sede nel Mezzogiorno, attraverso la concessione di garanzie a favore di istituti bancari e altri enti finanziari.
    Le somme costituenti il fondo, versate dalla Fondazione in un conto corrente vincolato e intestato al gestore, rimangono attività “segregata” e separata rispetto al patrimonio di quest’ultimo e, conseguentemente, vincolate per il periodo di validità del fondo stesso, potendo rientrare tra le disponibilità della Fondazione dopo tale periodo, se non utilizzate a copertura di eventuali perdite sui finanziamenti garantiti.
    Tale posta è valorizzata in funzione di quanto è stato effettivamente versato dalla Fondazione: € 1.050.000 nel 2012 (pari al 30% dell’impegno complessivo, come da regolamento dello stesso Fondo di Garanzia). Non sono state effettuate ulteriori richieste di versamento nel corso degli anni successivi.
    Durante il 2016, secondo quanto rendicontato dal gestore del Fondo (Cooperfidi Italia soc. coop.), si è registrato un sensibile incremento dell’attività di rilascio delle garanzie rispetto all’anno precedente. Le posizioni garantite sono passate da 45 a 71.
    Le posizioni finanziate riguardano quasi esclusivamente le cooperative sociali, mentre rimane residuale l’accesso allo strumento da parte delle altre componente del terzo settore (sono solo 3 su 71 le garanzie rilasciate ad enti associativi).
    Le banche maggiormente impegnate sullo strumento sono Banca Etica e Banca Prossima.
    La regione con la maggiore concentrazione di posizioni resta la Campania, seguita da Puglia e Sicilia.
    Al 31.12.2016 il valore complessivo delle garanzie deliberate è pari circa 6,2 milioni di euro, a fronte di finanziamenti richiesti per 12,4 milioni di euro.

    Partecipazione nell’Impresa Sociale- Con i Bambini € 100.000: in seguito alla firma del protocollo d’intesa con il Governo per la costituzione del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile, Acri ha deciso di affidare alla Fondazione Con il Sud il ruolo di soggetto attuatore del Fondo. La Fondazione ha quindi proceduto alla costituzione di una nuova società, sotto forma di impresa sociale, totalmente partecipata dalla Fondazione stessa, al fine di avere una netta distinzione con le proprie attività ordinarie assicurando così un livello di massima trasparenza e tracciabilità nella rendicontazione dei risultati e dei costi. Pertanto, a giugno 2016 è stata costituita ‘Con i Bambini’- Impresa Sociale Srl, apportando un capitale sociale pari a € 100.000.

    Altri titoli (C) € 42.812.608
    Tale voce è composta da:
    € 3.202 relativi alla sottoscrizione, nell’ottobre 2010, delle azioni della Società Editoriale Vita SpA.
    La Società Editoriale Vita SpA rappresenta il soggetto leader in Italia nel segmento di mercato della comunicazione e dell’informazione nel mondo Non Profit.
    Il valore iniziale di tale investimento è stato pari a € 50.000.
    A fronte di perdite durevoli, registrate a partire dal 2011, sono state rilevate in bilancio delle svalutazioni annuali per adeguare il valore totale dell’investimento all’andamento di mercato delle azioni, così come di seguito esposto:

    Essendo l’investimento riconducibile più a finalità sociali che a logiche finanziarie, si è attribuito allo stesso un carattere strategico ed è stato iscritto in bilancio tra le immobilizzazioni finanziarie alla voce “altri titoli”.

    € 4.075.459 riferiti ai richiami e al rimborso di quote capitale (circa 660 mila euro totali) effettuati dal Fondo di Investimento mobiliare Vertis Capital, al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio al 31.12.2016 (pari ad € 1.031.803), in considerazione dell’ultimo NAV disponibile al 31.12.2016.
    La Fondazione ha sottoscritto il Fondo nel luglio 2008 per n. 200 quote al valore nominale unitario di € 50.000, per un importo totale di € 10 milioni. Il periodo di investimento si è concluso al 31.12.2016 mentre la durata, originariamente fissata in 9 anni dall’avvio dell’operatività, è stata estesa al 31 dicembre 2021.
    Tale fondo chiuso di private equity, dedicato al Mezzogiorno, investe in strumenti finanziari non quotati indirizzati principalmente verso imprese di piccole e medie dimensioni con sede legale nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

    Il risultato economico dell’esercizio 2016 è negativo per 4,2 milioni di euro:

    • circa 3,5 milioni dovuti a svalutazioni degli investimenti. Nello specifico si fa riferimento ad una partecipazione azionaria (per il 21,9%) in una azienda di abbigliamento, il cui valore è stato dimezzato rispetto all’annualità precedente, ed ad una partecipazione in una società produttrice di beni in materie plastiche (con una quota del 7,37%) il cui valore è stato azzerato.
    • circa 700 mila euro imputabili a oneri di gestione.

    Il Fondo ha registrato una plusvalenza (per un totale pari ad euro 405.430) sulle quote del Fondo Vertis Venture (per un importo investito pari ad euro 6.000.000) dedicato a investimenti in piccole e medie imprese localizzate nel Mezzogiorno.
    Sulla base degli elementi oggettivi a disposizione si evince quindi che il NAV del Fondo a fine anno risente negativamente delle svalutazioni nelle società partecipate e non si evidenziano motivi per non considerare durevole la perdita di valore.

    € 6.039.031 riferiti ai richiami effettuati dal Fondo d’investimento mobiliare F2i al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 3.238.771. Il Fondo ha dimostrato un andamento positivo, e trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.
    Il Fondo è stato sottoscritto nel luglio 2008 per n. 10 quote al valore unitario di € 1.000.000, per un importo totale di sottoscrizione di € 10 milioni.
    Gestito da F2i Sgr, esso si pone l’obiettivo di sollecitare ulteriori privatizzazioni in Italia, consolidando le relazioni con gli Enti locali e intervenendo in settori chiave dell’economia, quali telecomunicazioni, gas ed energia, trasporti.
    Il Fondo investe in quote, soprattutto di minoranza, che consentono la partecipazione alla governance societaria. La durata del Fondo è stata fissata in quindici anni, di cui quattro (più eventuali due) dedicati agli investimenti e i restanti ai disinvestimenti. I settori interessati dagli investimenti di F2i nelle regioni del Sud Italia riguardano in particolare: le energie rinnovabili (impianti eolici e pannelli solari), grazie alle caratteristiche naturali di questi territori rispetto ad altre regioni italiane; l’aeroporto di Napoli; il settore della distribuzione del gas (Enel Rete Gas ha costruito molti nuovi impianti di tubature soprattutto grazie agli inventivi ricevuti dal Governo).
    Il risultato dell’esercizio, pari ad Euro 335,5 milioni, in aumento rispetto ai 232 milioni del 2015. Un contributo significativo è stato dato dalla plusvalenza realizzata (Eur 163,7 milioni) sulla cessione del 100% di Metroweb Italia. Ai ricavi hanno contribuito dividendi per Eur 87 milioni e plusvalenze da valutazione per Eur 103,5 milioni. A seguito della cessione di Metroweb Italia e del rimborso di capitale (Eur 39,2 milioni) da parte di F2i Energie Rinnovabili, è stata approvata la distribuzione ai sottoscrittori di Eur 416,5 milioni a titolo di rimborso in conto capitale.

    * Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote.Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.

    A Luglio 2015, in considerazione dei risultati conseguiti dal Primo Fondo, la Fondazione ha deciso di investire ulteriori 2 milioni di euro sul Secondo Fondo di F2i, andando così ad incrementare la precedente sottoscrizione, effettuata a settembre 2013, per arrivare ad un totale complessivo investito pari 7 milioni di euro (n. 7 quote dal valore nominale di € 1.000.000 ciascuna).
    Tale Fondo presenta un portafoglio di investimenti localizzati per circa il 16% nelle regioni del Sud Italia.
    Al 31.12.2016 gli investimenti del Fondo riguardano per il 33,5% il settore delle Energie Rinnovabili, per il 25,8% il settore delle Reti Logiche, per il 22,8% il settore Trasporti/Aeroporti, per il 13,8% il settore delle reti Gas e per il 4% le Infrastrutture Sociali (acquisizione effettuata nel 2016).
    Con la cessione di F2i Ambiente, avvenuta a gennaio 2016, il Fondo è uscito nel 2016 dal settore WTE- biomasse e fotovoltaico (23,2% al 31.12.2015).
    Il totale dei richiami effettuati al 31.12.2016 risulta pari ad € 1.846.602, al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 582.552. Anche in questo caso, visto l’andamento positivo del Fondo e trattandosi di posta immobilizzata, la valutazione viene mantenuta al costo.

    * Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli
    versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote.Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.

    € 12.525.149 relativi alla sottoscrizione del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso “Sympleo”.
    Il Fondo, sottoscritto a giugno 2011 per n. 286 quote al valore unitario di € 50.000, è riservato esclusivamente ad investitori qualificati e la sua durata è stata fissata in 15 anni.
    Il portafoglio del Fondo si compone di due immobili localizzati nella città di Roma: l’immobile cielo-terra di Viale di Villa Grazioli e una porzione immobiliare inizialmente costituita da due piani di Palazzo Odescalchi. Nel corso del 2016, a seguito dell’offerta di acquisto presentata dalla Fondazione Con il Sud per il secondo piano di Palazzo Odescalchi, si è proceduto alla dismissione dell’immobile in questione con una conseguente riduzione della componente immobiliare e con l’incremento della liquidità per effetto dell’incasso del corrispettivo. Resta invece di proprietà del fondo il terzo piano, interamente locato.
    Con riferimento all’immobile di Viale di Villa Grazioli, nel corso del 2016 sono state ultimate le opere di valorizzazione dell’edificio e si è proceduto all’entrata in funzione dello stesso, puntando sulla commercializzazione degli spazi non ancora locati.
    L’incremento del valore della quota rispetto all’anno precedente è dovuto al positivo risultato contabile, parzialmente compensato dalla distribuzione nel mese di ottobre dei proventi di compentenza.

    € 4.041.571 relativi alla sottoscrizione del Fondo di investimento specializzato di diritto lussemburghese “Quercus Renewable Energy” al netto del rimborso di una quota di capitale pari a € 112.749 e della relativa svalutazione già iscritta in bilancio lo scorso anno per € 845.680.
    Tale Fondo è stato sottoscritto a luglio 2011 per un importo totale pari a € 5.000.000.
    Il valore dell’investimento, sulla base dell’ultimo NAV disponibile (30 giugno 2016) risulta superiore al valore di iscrizione in bilancio. Non avendo la certezza che siano venuti meno i motivi della perdita iscritta precedentemnte in bilancio, la Fondazione ritiene opportuno non procedere ad alcuna ripresa di valore.
    Si tratta di un fondo che investe in parchi fotovoltaici e circa il 60% del portafoglio impianti ha incidenza in alcune delle Regioni interessate dalla mission della Fondazione.
    Il fondo QRE punta a valorizzare investimenti dopo una permanenza nel capitale delle aziende partecipate compresa tra 5 e 7 anni (liquidazione prevista entro il termine del 2018). Pertanto, in linea con la propria strategia, il Fondo ha iniziato nel 2016 la dismissione dei propri asset: è stata ceduta la quota di capitale di ForVei, una joint venture di Private Equity nel settore delle energie rinnovabili, in cui nel 2011 Quercus aveva investito inizialmente 8 milioni di euro. Al momento della cessione (fine dicembre 2016) la partecipazione posseduta dal Fondo era prossima al 10% del capitale della joint venture. La dismissione ha generato un rendimento superiore al 9%, rappresentando la prima operazione di questo tipo portata a termine dal Fondo Quercus Renewable Energy (QRE).

    € 2.878.470 riferiti ai richiami effettuati dal Fondo chiuso di private equity gestito da Quadrivio Sgr e al rimborso di quattro quote capitali pari a € 866.631, al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 144.518, sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 31 dicembre 2016).
    Non si evidenziano motivi per non considerare durevole la perdita: dal rendiconto si evince che la riduzione del valore della quota a fine anno deriva principalmente dall’effetto degli oneri a carico del fondo, dall’effetto delle svalutazioni e dalla distribuzione di capitale, al netto dei risultati positivi del periodo.
    Tale Fondo, sottoscritto a marzo 2011 per un importo totale pari a € 5.000.000, è interamente dedicato agli investimenti in energie rinnovabili, efficienza energetica, innovazione tecnologica per le energie pulite e meccanismi finanziari collegati all’assorbimento di gas ad effetto serra.
    Il portafoglio impianti di Quadrivio è stato costruito seguendo una politica di diversificazione sia geografica (il 34% di tale allocazione riguarda il Sud Italia, il 45% il Centro-Nord e il restante 21% l’estero) che per fonte di energia (fotovoltaica 94%, biogas 6%).
    La produzione di energia elettrica si è mantenuta nel 2016 superiore al budget (+0,7% per il portafoglio fotovoltaico e +0,8% per gli impianti a biogas).
    Nel corso dell’anno non sono stati effettuati nuovi investimenti o disinvestimenti. A ottobre 2016 la SGR ha avviato un processo propedeutico alla dismissione degli asset del Fondo, attivato per cogliere le opportunità di valorizzazione dell’attuale favorevole contesto di mercato, caratterizzato da numerosi investitori propensi all’acquisizione di portafogli di impianti in Italia.

    * Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli
    versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote.Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.

    € 5.901.916 relativi ai richiami effettuati dal Fondo Green Star (comparto “bioenergie”), sottoscritto per € 7.000.000 e al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 1.098.084, sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 31 dicembre 2016).
    Sottoscritto a fine 2013, tale Fondo si pone come obiettivo quello di creare un modello sostenibile e replicabile, orientato alla produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione di sottoprodotti e/o rifiuti, come scarti alimentari e animali, avvalendosi di network di piccoli impianti di cogenerazione, creando sinergie con il mondo agricolo (implementazione filiera Bosco-Legno-Energia).
    Rispetto al business plan iniziale, il perimetro di investimento si è ridotto a due iniziative: Iglesias e Caltagirone.
    Nel corso del 2016 la gestione del Fondo si è incentrata prevalentemente sul monitoraggio delle attività propedeutiche al collaudo e ai test di performance per l’iniziativa di Iglesias, dove i tempi previsti si sono allungati a causa di ritardi sul cantiere, e delle fasi finali dell’impianto di Caltagirone, che ad oggi risulta quasi completamente realizzato (si stanno predisponendo le pratiche per il collaudo finale).

    Dal rendiconto si evince che la riduzione del valore della quota a fine anno è attribuibile:

    • alla minusvalenza da valutazione (2,3 milioni) determinata dalla perizia redatta dall’esperto indipendente sul portafoglio immobiliare del Fondo, a seguito della potenziale riduzione dei canoni di locazione per entrambe gli impianti.
    • al risultato negativo della gestione ordinaria (circa 400 mila euro), dovuto alla persistente assenza di ricavi gestionali.

    Non si evidenziano pertanto motivi per non considerare durevole la perdita di valore.

    € 5.000.000 riferiti alla sottoscrizione di “Tendercapital Real Assets Fund”, interamente versati a fine 2014.
    A fine anno il valore delle quote iscritte in bilancio risulta di poco inferiore rispetto al valore di mercato calcolato sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 30 giugno 2016).
    La Fondazione ha ritenuto che non vi siano elementi sufficienti per considerare tale perdita durevole, in quanto:
    a) i fondi di private equity tendono ad avere un andamento negativo nei primi tre anni di vita per effetto dei costi di avvio e di gestione;
    b) il fondo è stato avviato da circa due anni.

    La totalità degli investimenti del Fondo è collocata geograficamente nelle regioni del Sud Italia.
    Si tratta di un fondo che investe in attività “reali”, per la maggior parte si tratta di infrastrutture energetiche e in misura minore di immobili a destinazione socio sanitaria assistenziale a reddito, accreditati e gestiti da selezionati e primari operatori. Gli investimenti intendono generare un forte e positivo impatto sociale e occupazionale, mediante il coinvolgimento di diverse tipologie di prestatori di servizi, di personale qualificato e di cooperative sociali.
    Nel corso del 2016 il Fondo ha deciso di focalizzare l’intera gamma di investimenti nell’ambito delle energie rinnovabili, ricollocando gli attuali investimenti nel settore socio-sanitario assistenziale in un fondo dedicato (Tender Capital IX Health Care Fund). Sono in fase di valutazione ulteriori investimenti in impianti eolici e fotovoltaici nel Sud Italia.

    € 501.208 relativi al versamento del primo richiamo del Fondo Esperia sottoscritto dalla Fondazione a fine 2015 per un importo totale pari a 10 milioni di euro.
    Tale fondo, gestito da Fabrica SGR Immobiliare, si pone l’obiettivo di trasferire nel Meridione d’Italia le migliori practices di social housing già sperimentate sia in Italia che all’estero, al fine di contribuire all’incremento sia qualitativo che quantitativo dello stock di alloggi sociale disponibili nel Sud Italia.
    Ad oggi sono stati effettuati investimenti immobiliari nel comune di Lecce (64 appartamenti in fase di completamento) e di Bari (il progetto prevedere la costruzione di un complesso di 230 appartamenti di cui è stato approvato in via definitiva il piano di lottizzazione). Sono inoltre in fase di valutazione altre opportunità di investimento (Napoli, Matera e Benevento).
    A fine anno il valore delle quote iscritte in bilancio risulta di poco inferiore rispetto al valore di mercato calcolato sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 31 dicembre 2016). La variazione negativa del valore della quota è da ricondurre ai costi sostenuti nel corso dell’esercizio. La Fondazione ha ritenuto che non vi siano elementi sufficienti per considerare tale perdita durevole, visto il recente avvio del Fondo (inizio attività Dicembre 2013).

    STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € 444.333.564

    Strumenti finanziari quotati (A) € 444.333.564
    La voce comprende sia il portafoglio in deposito amministrato che il portafoglio gestito.

    Portafoglio in deposito amministrato
    Il portafoglio si compone dei seguenti BTP (€ 8.218.640):

    * Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    ** Quotazioni al 31.12.2016 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    Il BTP 15/12/21 2,15% presenta un valore di mercato inferiore rispetto al prezzo unitario di acquisto; dato il criterio di valutazione adottato (minore tra costo di acquisto e il valore di mercato) si è proceduto a contabilizzare la relativa svalutazione (€ 30.210).
    Di seguito il dettaglio delle obbligazioni detenute al 31.12.2016 (€ 6.648.386):

    * Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    ** Quotazioni al 31.12.2016 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    * Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    ** Quotazioni al 31.12.2016 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    Il valore di mercato a fine 2016 per tutte le obbligazioni detenute risulta essere superiore rispetto al prezzo unitario di acquisto. Tale maggior valore non è stato pertanto contabilizzato in virtù del criterio di valutazione adottato, minore tra costo di acquisto e valore desumibile dall’andamento di mercato.

    Portafoglio gestito
    L’investimento della quasi totalità del Patrimonio di dotazione è stato effettuato nel corso del 2008 ed è confluito in sei gestioni patrimoniali affidate ad altrettanti gestori e inserite all’interno del veicolo multicomparto Polaris Fund.

    A maggio 2015 è terminata l’intera operazione di trasferimento a Quaestio Capital Fund con la trasformazione in pool dei sei comparti sopra menzionati. La Fondazione è diventata pertanto titolare di quote del nuovo comparto denominato ‘Global Real Return’.

    Le quote del comparto sono detenute in custodia in Lussemburgo sul conto aperto presso la banca depositaria del Quaestio Capital Fund, Royal Bank of Canada, e sul quale, la sede di Milano di Royal Bank of Canada, è autorizzata da Quaestio Sgr ad operare come banca corrispondente e sostituto di imposta per la Fondazione.

    A fine anno la valutazione del Quaestio Capital Fund- Real Return, essendo lo stesso iscritto tra gli strumenti finanziari non immobilizzati, avviene sulla base del principio del minore tra costo di acquisto e valore presumibile dall’andamento di mercato (calcolato considerando il NAV ultimo disponibile a fine 2016).

    Pertanto, la differenza tra il costo di acquisto e il valore di mercato, pari a circa 3,8 milioni di euro (al lordo delle relative imposte), non viene rilevata in bilancio.

    CREDITI (4) 454.859

    Tale voce è così composta:

    Nel 2015 i crediti ammontavano a € 5.391.426. La differenza con l’attuale valore è principalmente dovuta al fatto che a gennaio 2016 è scaduto un deposito a termine per un importo pari a 5 milioni di euro.

    In relazione alla composizione della voce Crediti verso Fondazioni di origine bancaria è opportuno precisare che dall’esercizio 2011 si è deciso di contabilizzare le quote ex-accordo Acri-Volontariato del 23.06.2010 seguendo il principio di cassa allargato. Si è considerata infatti una rilevazione contabile che tenesse conto di quanto realmente incassato nell’esercizio di competenza (anno 2016) e di quanto incassato nei primi due mesi dell’esercizio successivo. Sono stati pertanto rilevati per competenza crediti relativi ai contributi incassati dal 1 gennaio al 28 febbraio 2017 per un totale pari ad € 58.847.
    Tale voce comprende inoltre le quote di contributi (previste dall’ex-protocollo d’intesa del 5 ottobre 2005) non ancora incassate, ma contabilizzate seguendo il principio di competenza – principio applicato fino all’esercizio 2010.
    Con riferimento a tali crediti la Fondazione ha ritenuto opportuno procedere alla creazione di un apposito fondo al quale iscrivere le partite derivanti dal vecchio metodo di imputazione.
    Nel corso degli anni tali importi sono stati progressivamente svalutati fino ad arrivare al 31.12.2016 con un credito residuo, pari a € 205.727, nei confronti della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che ha ribadito il proprio impegno con una comunicazione ufficiale pervenuta a fine 2014.

    Pertanto al 31.12.2016 il fondo svalutazione crediti risulta pari a € 822.911:

    I crediti verso altri per circa 190 mila euro si riferiscono per un valore pari a 150 mila al credito verso la l‘impresa sociale Con i Bambini, partecipata al 100% dalla Fondazione, cui è stato concesso un prestito infruttifero soci; per la restante parte si tratta invece di note di debito ancora da incassare.

    DISPONIBILITÀ LIQUIDE (5) € 51.198.020

    La voce rappresenta il saldo attivo dei conti correnti bancari della Fondazione e del fondo cassa necessario per le minute spese correnti. La voce risulta così composta:

    Il maggior valore delle disponibilità liquide a fine 2016 rispetto all’anno precedente (€ 16.987.194) è principalmente dovuto al fatto che si è generata liquidità verso la parte finale dell’anno per l’incasso dei contributi versati dalle Fondazione di origine bancaria e per i risultati conseguiti dalle dismissioni di titoli in portafoglio (scaduti o venduti), liquidità che poi è rimasta in giacenza presso il conto corrente di Unicredit.

    RATEI E RISCONTI ATTIVI (6) € 156.578

    La voce Risconti Attivi è pari a € 39.422, come di seguito dettagliato:

    La voce Ratei Attivi, rappresentata dai proventi di competenza economica dell’esercizio in corso la cui manifestazione finanziaria avverrà in un esercizio successivo, è pari a € 117.156 e risulta così costituita:

    * Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).

    * Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).
    ** Valore della cedola in corso a fine anno.

    * Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).
    ** Valore della cedola in corso a fine anno.

    3.3 Voci del Passivo Patrimoniale

    PATRIMONIO NETTO (1) € 411.365.321

    Fondo di dotazione (A) € 314.801.028
    Il Fondo di dotazione è stato costituito come previsto nel Protocollo di Intesa del 5 ottobre 2005, siglato dal Forum Permanentedel Terzo Settore e dall’Acri, in rappresentanza delle fondazioni di origine bancaria, e con l’adesione e la partecipazione di: Consulta Nazionale Permanente del Volontariato presso il Forum; Convol – Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato; Csv.net – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato; Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione – Co.Ge. In particolare:
    a) € 209.644.364 in conto fondazioni di origine bancaria, relativi agli accantonamenti effettuati nei bilanci consuntivi 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 (Atto di indirizzo “Visco”) e versati alla Fondazione CON IL SUD. Degli € 209.644.364, € 206.085.495 sono quote che fanno riferimento alle fondazioni di origine bancaria che sono anche Enti Fondatori della Fondazione CON IL SUD, e € 3.558.869 si riferiscono alle fondazioni di origine bancaria che non sono soci della Fondazione.
    b) € 90.680.452 in conto volontariato, relativi alla quota disponibile dell’1/15° di competenza dei consuntivi 2003 e 2004, finalizzata per legge ai Csv, di cui € 88.321.510 versati dalle fondazioni socie, e € 2.358.942 versati dalle fondazioni non socie.
    c) € 14.476.212 in conto volontariato, relativi alla quota integrativa della dotazione patrimoniale (accantonamento aggiuntivo rispetto a quello previsto dalla Legge 266/91 – calcolato secondo l’Atto di indirizzo “Visco” utilizzato per integrare e perequare le risorse già destinate ai Csv e, in parte, per finanziare le nuove iniziative da realizzare al Sud), versati esclusivamente dalle fondazioni socie (quota extra-accantonamento 2005).

    Dettaglio Fondo di dotazione

    Riserva per l’integrità del patrimonio (B) € 96.563.940
    Lo Statuto della Fondazione CON IL SUD, all’articolo 4 comma 2, prevede, tra gli altri, l’obbligo della conservazione del valore del patrimonio. Al fine di preservarne il valore reale, è contabilmente prevista una specifica posta patrimoniale, denominata Riserva per l’integrità del patrimonio.

    L’effetto cumulativo negli anni della svalutazione monetaria sul patrimonio si può quantificare in € 49.053.454:

    Considerando l’ultima stima disponibile del tasso di inflazione italiana pari a – 0,1% (Fonte Prometeia), per l’anno 2016 non è stata effettuata alcuna destinazione alla Riserva integrità del patrimonio.

    Altre Riserve (C) € 353
    Tale voce si riferisce alla riserva appositamente creata per utili su cambi non realizzati. La Fondazione risulta infatti intestataria di un conto corrente in valuta con un saldo residuo positivo al 31.12.2016. È stata quindi accantonata una parte dell’avanzo dell’esercizio, pari a 353 €, a tale posta.

    FONDI PER L’ATTIVITÀ D’ISTITUTO (3) € 89.509.789

    Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali (A) € 42.717.606
    Il Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale.
    Nel 2016, come per le ultime 4 annualità, è stato destinato a tale posta un importo pari a € 500.000 (derivanti dai residui per economie ottenute su progetti ormai conclusi relativi a bandi degli anni passati) allo scopo di ricostituire il fondo stesso, utilizzato nel 2011 per la costituzione del “Fondo di Garanzia”2. In questo modo la ricostituzione completa per € 3.500.000 avverrà in 7 anni.

    Fondo per gli interventi istituzionali (B) € 46.792.183
    Rientrano in questo Fondo le risorse accantonate per sostenere l’Attività Istituzionale della Fondazione per le quali non sono ancora intervenute le specifiche delibere di Erogazione. Il Fondo è articolato in sottofondi, in funzione delle linee di intervento attivate, che sono stati così movimentati:

    * L’ importo residuo di 7,3 milioni di euro è così destinato: a) 900 mila euro per sostenere, negli ultimi due anni del quinquennio, l’attività erogativa e di raccolta fondi della Fondazione di Comunità di Val di Noto e della Fondazione di Comunità di San Gennaro; b) i restanti 6,4 milioni di euro potranno essere impiegati per sostenere due nuove Fondazione di Comunità.
    ** Risorse assegnate per attività di raccolta fondi e rendimento riconosciuto sul patrimonio raccolto, soggette a delibera da parte del CDA.
    *** Da documento programmatico 2015, è stato destinato 1 milione di euro per finanziare iniziative sociali promosse dalle Fondazioni di Comunità che abbiano terminato il periodo di sostegno alle attività sociali e di raccolta fondi; a fine 2016 il residuo di tale fondo è pari a € 582 mila.

    Sulla base del documento programmatico annuale, lo stanziamento complessivo di risorse per gli interventi istituzionali 2017 risulta pari ad € 18,5 milioni, di cui:

    • 11,665 milioni di euro provenienti dalla destinazione dell’avanzo d’esercizio;
    • 335 mila euro provenienti dal Fondo non dedicato;
    • 6,5 milioni di euro provenienti dalla ri-destinazione di risorse allocate nei precedenti documenti programmatici.

    FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (5) € 237.032

    Tale fondo rappresenta il debito della Fondazione verso i propri dipendenti a titolo di trattamento di fine rapporto, maturato fino al 31.12.2016, calcolato in base alle disposizioni di legge e ai contratti di lavoro in vigore.
    Il Fondo per Trattamento di Fine Rapporto è così composto:

    EROGAZIONI DELIBERATE (6) € 51.513.828

    La voce comprende impegni specifici assunti mediante delibera di erogazione per il finanziamento di iniziative selezionate a seguito di bandi e inviti promossi dalla Fondazione. Queste poste evidenziano l’impegno ancora da liquidare ai soggetti beneficiari e vengono alimentate attingendo ai relativi “Fondi per gli Interventi Istituzionali”.
    La voce è stata così movimentata:

    * I residui per economie ottenute su alcuni progetti sono stati girocontati per € 500.000 al Fondo di stabilizzazione Interventi Istituzionali e per € 187.713 al Fondo non dedicato, per un importo totale pari a € 687.713.

    DEBITI (7) € 1.239.490

    Sono esposti al valore nominale e sono così composti:

    * Tale voce comprende anche lo 0,50 a titolo di Fondo di Garanzia per il trattamento di fine rapporto ex Legge 297/82.

    Le Fatture da ricevere si riferiscono al valore nominale dei beni e servizi già acquistati o ricevuti, ma per i quali non è ancora pervenuta, dai rispettivi fornitori, la relativa fattura.

    I Debiti verso dipendenti si riferiscono al calcolo delle ferie e dei permessi maturati e non goduti alla data del 31.12.2016, nonché della quota di 14^ maturata.

    I Debiti verso organi si riferiscono ai compensi degli Organi della Fondazione (secondo semestre 2016, per quanto riguarda il Comitato d’Indirizzo, e quarto trimestre 2016, con riferimento al Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Coordinamento del Comitato d’Indirizzo e Presidente della Fondazione).

    I Debiti IRAP si riferiscono all’imposta regionale sulle attività produttive, di competenza dell’esercizio 2016, che verrà versata nel mese di giugno 2017.

    I Debiti INAIL si riferiscono al premio assicurativo per i lavoratori dipendenti di competenza dell’esercizio 2016, che verrà versato in sede di dichiarazione degli emolumenti lordi nel febbraio 2017.

    I Debiti verso Erario si riferiscono in parte alla ritenuta del 4 % prevista dall’art. 28 DPR 600/73 e in parte a quanto la Fondazione dovrà versare a titolo di imposta sostitutiva, nella misura del 26%, a giugno 2017, con riferimento alla tassazione delle plusvalenze realizzate nel corso del 2016 con la vendita delle SICAV convertibili Groupama e M&G.

    CONTI D’ORDINE

    Garanzie e impegni. La voce accoglie l’impegno residuo della Fondazione ad acquistare quote dei vari Fondi comuni di investimento sottoscritti, come di seguito dettagliato:

    * A Maggio 2016 la Fondazione ha deliberato un impegno di 10 milioni di euro a valere su un fondo di investimento in economia sociale.

    3.4 Voci del Conto Economico

    DIVIDENDI E PROVENTI ASSIMILATI (1) € 227.234

    L’importo dei dividendi e proventi assimilati si riferisce ai proventi finanziari erogati dai vari fondi comuni di investimento:

    *Tale valore è al netto dell’imposta sostitutiva del 26%, pari ad € 79.839.

    INTERESSI E PROVENTI ASSIMILATI (2) € 853.982

    Strumenti finanziari non immobilizzati (B) € 738.688
    Gli interessi da strumenti finanziari non immobilizzati derivano dall’investimento in portafoglio obbligazionario e in liquidità.

    Portafoglio obbligazionario
    I Proventi netti su portafoglio obbligazionario sono pari a € 735.921

    * valore espresso in $ USA.

    Portafoglio di liquidità
    I Proventi netti si riferiscono agli interessi netti dei depositi a termine pari a € 2.767:

    Interessi da crediti e disponibilità liquide (C) € 115.294
    In tale voce rientrano gli interessi percepiti sui conti correnti detenuti presso vari istituti di credito:

    Il valore è al netto della relativa ritenuta del 26% (pari ad € 40.509).

    RETTIFICHE DI VALORE DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € (30.210)

    In considerazione del criterio di valutazione di riferimento, ossia il minore tra il costo d’acquisto e il valore desumibile dall’andamento di mercato, alle quotazioni di fine 2016, ha subito una svalutazione, per un importo pari a € 30.210, il BTP 2,15% 12/21.

    RISULTATO DELLE NEGOZIAZIONI DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (4) € 5.007.519

    Nel corso del 2016 sono giunti a scadenza alcuni titoli:

    • HERA 02/16 4,125%
    • CDP 09/16 4,25%
    • TELECOM TV 06/16
    • A2A 11/16 4.5%
    • BTP ITALIA 10/16 2,55%

    Gli stessi hanno generato nel complesso un risultato netto pari ad € 36.137.

    Inoltre, sono stati venduti i seguenti titoli di stato:

    • BTP 4/9/2020 4%
    • BTP 15/09/21 21%
    • US TREASURY 2,75%

    realizzando una plusvalenza netta (che include utili su cambi realizzati) pari ad € 3.132.434.

    Con riferimento al saldo residuo presente sul conto corrente in valuta ($) pari a circa 4 mila euro, è stato rilevato un utile su cambi non realizzati, derivante dalla conversione di attività ancora non regolate alla data di chiusura dell’esercizio, pari a € 353 (a fronte di tale importo è stata creata un’apposita riserva non distribuibile nel patrimonio netto).

    Infine, a novembre 2016 sono state riscattate interamente le quote delle due SICAV convertibili, generando una plusvalenza netta pari a € 1.838.595:

    * Il valore delle plusvalenze è al netto dell’imposta sostitutiva pari a circa 670 mila euro.

    RIVALUTAZIONE (SVALUTAZIONE) DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (5) € (2.275.889)

    Sono stati svalutati per durevoli perdite di valore: il Fondo Green Star per € 1.098.084, il Fondo Vertis Capital per € 1.031.803, il Fondo Quadrivio per € 144.518.
    Inoltre, le azioni Vita Spa hanno registrato una durevole perdita di valore, portando ad iscrivere in bilancio un’ulteriore svalutazione dell’investimento pari a € 1.484.3

    3 Per il dettaglio di tali svalutazioni si rimanda alla voce dello Stato Patrimoniale “Immobilizzazioni finanziarie (2)” a pag. 87 e seguenti

    ONERI FINANZIARI E DI GESTIONE DEL PATRIMONIO (6) € 84.923

    La voce comprende il costo per i servizi di consulenza finanziaria prestati da Prometeia Advisor Sim (società di consulenza finanziaria, Advisor della Fondazione fino a fine 2016), pari a € 67.164, e la consulenza fornita da Etica SGR nel primo semestre dell’anno, pari a € 6.100, relativa all’analisi sulla responsabilità sociale degli investimenti sulla base di pratiche considerate “controverse”, come la produzione di mine antiuomo, di bombe cluster, armi nucleari, gravi violazioni delle convenzioni sui diritti umani e ambientali.

    Tra gli oneri finanziari sono inoltre state rilevate le commissioni di negoziazione pari a € 11.660 sostenuta dalla Fondazione per l’acquisto di titolo di stato.

    ALTRI PROVENTI (8) € 10.814.337

    Altri proventi (A) € 29.201
    Tale voce si riferisce per € 860 circa agli interessi di competenza 2016 riconosciuti alla Fondazione relativamente al deposito cauzionale versato a garanzia della locazione degli uffici in Via della Corso, Roma. I restanti 28.335 euro si riferiscono invece al recupero di costi per il personale in distacco presso la partecipata ‘Con I Bambini’- Impresa Sociale Srl.

    Proventi da erogazioni (B) € 10.785.137
    Sono ricompresi nei proventi erogativi i contributi ricevuti dalle Fondazioni di origine bancaria. Sulla base del Protocollo di Intesa del 23 giugno 2010, era stato previsto per il 2016 (a valere sui bilanci d’esercizio 2015) un ammontare a favore della Fondazione Con il Sud pari a 20 milioni di euro, poi ridotto a 10 conseguentemente all’istituzione del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

    Anche nel 2016 si è adottato il principio di cassa allargato per l’iscrizione in bilancio di tali contributi4. Risultano pertanto contributi da Fondazioni di origine bancaria per € 10.785.137, come di seguito dettagliato:

    * Si riferisce all’incasso di una prima quota relativa al contributo in conto esercizio 2011.

    L’anno precedente i contributi ammontavano a € 19.837.383.

    4 Si è considerata una rilevazione contabile che tenesse conto di quanto realmente incassato nell’esercizio di competenza (anno 2016) e di quanto incassato nei primi due mesi dell’esercizio successivo. Sono stati pertanto rilevati per competenza crediti relativi ai contributi incassati dal 1 gennaio al 28 febbraio 2017 per un totale pari ad € 58.847.

    ONERI AMMINISTRATIVI (9) € 2.818.821

    La voce comprende gli oneri amministrativi di gestione come di seguito dettagliati:

    Compensi e rimborsi spese organi statutari (A) € 491.839
    Gli oneri si riferiscono ai costi sostenuti dalla Fondazione per gli organi statutari:

    * I Compensi agli organi statutari includono i contributi previdenziali a carico della Fondazione.

    Nell’esercizio 2015 il totale dei Compensi e rimborsi spese organi statutari ammontava a € 518.703.

    Personale (B) € 1.142.154
    La Fondazione opera con personale assunto direttamente alle proprie dipendenze. I dipendenti al 31.12.2016 sono ventuno, di cui un dirigente, sei quadri e quattordici impiegati:

    * Il totale degli oneri, al netto del rimborso per il personale in distacco presso l’impresa sociale Con i Bambini (nella voce ‘altri proventi’), risulta pari a € 1.113.819.
    ** Includono il rateo per la 14^ mensilità, le ferie e i permessi non goduti al 31.12.2016.
    *** Comprende sia la quota TFR che il contributo a carico del datore di lavoro calcolato sulla retribuzione annua complessiva assunta come base per il calcolo TFR.

    L’incremento degli oneri per il personale (nel 2015 pari a € 900.594), è dovuto all’ampliamento della struttura organizzativa avvenuto nel corso dell’anno per portare a regime l’attività della Fondazione.

    Consulenti e collaboratori esterni (C) € 266.894

    Nell’esercizio 2015 il costo per Consulenti e Collaboratori esterni ammontava a € 222.118.
    Tale voce risulta superiore rispetto all’anno precedente a causa di maggiori costi per consulenze delle attività istituzionali. Inoltre, sono stati sostenuti costi aggiuntivi per un parere professionale extra richiesto in merito agli aspetti fiscali per l’acquisto della sede della Fondazione.

    Servizi (D) € 610.087

    * Con riferimento ai costi legali alla sede (utenze e canoni di manutenzione), gli stessi sono stati compensati con il rimborso ottenuto da ‘Con i bambini’ (circa 9 mila euro totali), ritenendo l’impatto di tale modalità di contabilizzazione irrilevante ai fini di una rappresentazione veritiera e corretta.

    Nell’esercizio 2015 gli oneri per servizi ammontavano ad € 787.949. Tale voce lo scorso anno comprendeva i costi per il personale in distacco e maggiori costi per l’assistenza informatica legati all’avvio dei lavori di rinnovo della rete informatica interna. Nel 2016 sono diminuite le spese di comunicazione (di circa 90 mila). Inoltre, a seguito dell’acquisto dell’intero secondo piano di Palazzo Odescalchi, adibito ad uffici, da un lato sono stati sostenuti minori costi per i canoni di affitto, dall’altro sono aumentati i costi per la manutenzione degli uffici stessi (tinteggiatura, riorganizzazioni interne, migliorie varie etc).

    Interessi passivi e altri oneri finanziari (E) € 2.512
    Tale voce comprende le spese bancarie sostenute per la tenuta dei conti correnti.

    Ammortamenti (G) € 247.393

    Rispetto al 2015 (€ 17.392) tale voce risulta notevolmente più elevata in quanto comprende la quota di ammortamento dell’immobile di cui la Fondazione è diventata proprietaria a giugno 2016.

    Altri oneri (I) € 57.943

    Nel 2015 gli Altri Oneri ammontavano a € 33.896. Tale voce risulta superiore rispetto all’anno precedente in quanto l’ampliamento degli uffici ha comportato maggiori oneri condominiali e il sostegno di costi per l’acquisto di ulteriori arredi.

    PROVENTI STRAORDINARI (10) € 135.979

    Tale voce comprende rettifiche di costi già accantonati nell’esercizio 2015 e la restituzione di contributi assegnati e liquidati ad alcuni progetti a causa della revoca da parte della Fondazione per il mancato raggiungimento dei requisiti previsti.

    ONERI STRAORDINARI (11) € 919

    La voce si riferisce a costi rilevati nell’anno 2016 ma di competenza di esercizi precedenti e non accantonati.

    IMPOSTE (12) 163.421

    In tale voce viene riportato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette e indirette corrisposte durante l’esercizio. Non è invece ricompresa l’imposta sostitutiva sui proventi finanziari in quanto detratta direttamente dagli stessi proventi lordi.

    La voce “imposta di bollo” comprende l’imposta introdotta nel 2012 sulla detenzione degli strumenti finanziari.
    Nel corso degli anni l’aliquota di riferimento per il calcolo di suddetta imposta ha subito una serie di incrementi; per il 2016 è stata fissata nella misura del 2 per mille con la previsione di un limite massimo pari a € 14.000 per ciascun fondo comune di investimento sottoscritto, dossier titoli e certificati deposito detenuti.

    Destinazione dell’avanzo di esercizio
    L’Avanzo dell’esercizio 2016 è pari a € 11.664.868 ed è stato totalmente destinato come da dettaglio:

    * È stato rilevato un utile su cambi non realizzati, derivante dalla conversione di attività ancora non regolate alla data di chiusura dell’esercizio, a fronte del quale è stata creata un’apposita riserva.

    Versione stampabile


    Fondazione CON IL SUD
    Via del Corso, 267
    00187 Roma
    Tel: +39 06 6879721
    Fax: +39 06 68130483
    E-Mail: comunicazione@fondazioneconilsud.it
    www.fondazioneconilsud.it
    www.esperienzeconilsud.it

    Questo sito prevede l‘utilizzo di cookie. Continuando a navigare si considera accettato il loro utilizzo. Ulteriori informazioniOK