Introduzione
Le pagine che seguono mostrano il dettagliato bilancio di un immenso lavoro svolto nel contrastare la disuguaglianza all’inizio della vita grazie all’azione resa possibile dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. In particolare, nell’attuazione delle finalità del Fondo, la concretezza dei dati qui riuniti dice che, nel corso del 2024, è aumentata la portata dell’azione dell’impresa sociale Con i Bambini, rispetto all’annualità precedente.
Di questo voglio innanzitutto ringraziare ciascuno e ciascuna persona che compone la nostra squadra, molto motivata e molto competente. è grazie a questa squadra che migliaia di operatori sociali ed educativi in ogni parte d’Italia hanno, a loro volta, potuto agire, in prossimità con oltre mezzo milione di bambini/e e ragazzi/e e con le loro famiglie, entro comunità educanti sempre più esperte, che, dopo otto anni di complesso ed entusiasmante lavoro, oggi costituiscono un cantiere permanente composto da oltre 9500 organizzazioni, che rappresenta una delle infrastrutturazioni più significative nella lotta alle disuguaglianze in Italia.
Accogliendo le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendoci al Quirinale il 18 novembre del 2024: «State agendo con passione e capacità nel solco della Costituzione, in particolare dell’articolo 3, perché partecipate significativamente all’opera di ‘rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana’ e dell’articolo 118 perché contribuite a favorire ‘l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà».
In estrema sintesi, nell’anno 2024, l’impresa sociale Con i Bambini:
ha seguito la realizzazione di 110 interventi finanziati per altrettanti partenariati, a fronte dei 73 del 2023;
ha deliberato contributi per € 63.590.000, a fronte dei € 39.171.556 del 2023;
ha liquidato contributi per € 57.627.125 (ovviamente relativi anche a progettazioni in corso di realizzazione e decise negli anni passati), a fronte dei € 47.662.994 del 2023;
ha esaminato 794 nuove proposte a fronte delle 570 del 2023.
Questa opera, fondata sulla sussidiarietà e l’integrazione pubblico/privato – che è un modello che l’UE oggi guarda con rispetto per il suo carattere innovativo ed efficace – assume un valore ancor maggiore perché avviene in un tempo davvero difficile.
Infatti, la scena educativa, in ogni contesto nazionale, è influenzata dalla situazione della società, dal clima economico, sociale e politico. Più le condizioni generali sono incerte più la vita delle persone in crescita è difficile, più sofferti sono i percorsi che realizzano la effettiva cittadinanza; minori sono le attese e le occasioni positive nella vita, maggiori sono le insidie, gli impedimenti, le paure, le disattivazioni e gli esiti negativi in termini di studio, ricerca personale, realizzazione di sogni e progetti, lavoro, salute, partecipazione al bene comune. Insomma, il peso delle disuguaglianze all’avvio della vita viene ulteriormente aggravato dai moti globali, quando aumentano i fattori di incertezza e di conflittualità.
Così, nell’accompagnare i nostri progetti, nello stare a fianco delle comunità educanti ai quali questo bilancio si riferisce, siamo stati anche quest’anno testimoni dell’ulteriore addensarsi di esclusioni multi-dimensionali che diventano permanenti a causa dello scenario globale fatto di pandemia, guerra, accresciuti fattori di rischio nelle economie anche le più forti e incertezza globale nei mercati e nel mercato del lavoro. Un ruolo determinante nell’acuirsi delle esclusioni è rappresentato inoltre dalla compresenza di un travolgente sviluppo nelle tecnologie e di costanti rischi legati alla loro gestione, dal venir meno delle regolazioni condivise nei rapporti tra stati, dalla messa in discussione dei meccanismi fondativi di democrazia e di convivenza civile, evidente indebolimento dei sistemi di welfare e protezione.
Dunque, per un’impresa sociale che si chiama Con i Bambini e che opera in quasi tutti i territori dell’esclusione sociale, fare il bilancio non significa solo svolgere una rigorosa rendicontazione del proprio operare, cifre alla mano, come facciamo in queste pagine. Nel momento del bilancio non possiamo guardare solo ai numeri. Dobbiamo, al contempo, chiederci che parte stiamo assumendo nella scena e quale peso ha il nostro agire nell’assumere una funzione riparativa e nel partecipare alla promozione di orizzonti di speranza proprio nei territori di maggiore crisi. Il nostro bilancio, diviene, insomma, un’occasione anche di bilancio politico, inteso in senso proprio, perché ci interroga su quanto stiamo riuscendo a fare per la nostra comune polis, la sua tenuta in termini di coesione sociale e possibilità di sviluppo più equo.
Tra le azioni principali che, nel corso del 2024, si sono mosse nella direzione della coesione legata a sviluppo di maggiore equità, vi è stato l’avvio dei progetti selezionati attraverso i bandi Spazi aggregativi di prossimità, Vicini di scuola, Tutti inclusi e Liberi di crescere.
Spazi aggregativi di prossimità punta a creare o potenziare presidi territoriali in cui promuovere il protagonismo e la partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze. In questi spazi gli adolescenti possono trovare supporto, ascolto, opportunità culturali e di socializzazione. Ai 28 progetti selezionati è stato assegnato un contributo complessivo di 20 milioni di euro.
Vicini di scuola mira a contrastare i fenomeni di segregazione scolastica, intesa come significativa concentrazione di alunni con vissuti migratori e/o con background familiare fragile nella medesima scuola, derivante dalla “fuga” delle famiglie socialmente più protette verso scuole percepite come più “attrattive”. Attraverso il bando sono stati selezionati 23 progetti, con un contributo complessivo di 12,4 milioni di euro, con l’obiettivo di creare contesti eterogenei e multiculturali di apprendimento in cui la scuola torni a essere centro pulsante del territorio e luogo di apprendimento di effettiva qualità nel quale ognuno si possa arricchire delle reciproche differenze.
Tutti inclusi intende garantire la piena partecipazione di bambini e ragazzi con disabilità alla vita sociale e scolastica, con particolare riferimento a chi si trova in condizioni di povertà. I 25 progetti selezionati, con un contributo complessivo di quasi 15 milioni di euro, promuovono approcci personalizzati, strumenti innovativi e pratiche inclusive per supportare il “progetto di vita”.
Liberi di crescere sostiene figli/e di persone detenute, un segmento spesso invisibile del disagio minorile. I 18 progetti selezionati, con un contributo complessivo di 10 milioni di euro, favoriscono la continuità del legame tra figli e genitori detenuti in vista del ritorno in famiglia e prevengono il rischio di esclusione sociale, offrendo percorsi di accompagnamento emotivo, sociale e relazionale.
Durante il primo semestre del 2024, inoltre, si è conclusa la fase di co-progettazione dell’iniziativa straordinaria Oltre l’emergenza, dedicata alle aree colpite dalle alluvioni del maggio 2023. Questa prevede il finanziamento di 4 progetti, con 2 milioni di euro in totale, per rafforzare le comunità educanti di queste aree e favorire l’accesso a opportunità educative anche nuove.
Sempre in tema di iniziative speciali, nel 2024 si è conclusa l’iniziativa Con i bambini afghani, dedicata all’inclusione in ambito scolastico ed extra-scolastico di bambini/e e ragazzi/e arrivati soli in Italia dall’Afghanistan dopo la crisi politica dell’agosto 2021. In tutto sono stati coinvolti 861 minorenni di diverse fasce d’età, dalla prima infanzia all’adolescenza, fino ai giovani adulti.
Durante l’anno, si è anche intensificata l’attività di erogazione per le iniziative in cofinanziamento. In particolare, sono stati selezionati 8 progetti attraverso il bando Crescere è un lavoro, in cofinanziamento con JPMorgan Chase Foundation per regranting con Fondazione Con il Sud, finalizzato a migliorare il sistema di orientamento e transizione scuola-lavoro e/o istruzione di livello superiore. È in corso, inoltre, l’iniziativa in cofinanziamento con il Comune di Milano, avviata nell’ottobre 2023, per promuovere il protagonismo e la cittadinanza attiva degli adolescenti.
Tra le novità più rilevanti della seconda metà del 2024 c’è il lancio dell’iniziativa Organizziamo la speranza, per attivare processi di cambiamento in 15 aree socio-educative strategiche, selezionate in base a indicatori di fragilità, povertà educativa e scarsa presenza di servizi per l’infanzia e l’adolescenza. In particolare, si intende sperimentare interventi multi-dimensionali finalizzati a produrre un significativo e visibile miglioramento delle opportunità socio-educative e del benessere di bambini, bambine e adolescenti, mettendo alla prova un modello di azione multi-livello integrata, un vero e proprio cantiere di sviluppo educativo dedicato all’intero sistema formale e informale dell’educare di un territorio, che sperimenti, per la prima volta in Italia, la prospettiva di zone di educazione prioritaria. Tale iniziativa, annunciata ad aprile 2024 a Palazzo Chigi dal Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali e Vicepresidente del Fondo, Maria Teresa Bellucci, sceglie di investire in modo intensivo e ben coordinato per mutare in positivo la scena educativa in territori caratterizzati da fortissima vulnerabilità ed esclusione sociale. L’innovazione dell’impianto comporta la messa in campo di una cabina di regia nazionale con un ruolo di consultazione e di raccordo permanente all’interno della rete della protezione e dell’inclusione sociale che comprende il soggetto attuatore Con i Bambini, la Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’ANCI e il Coordinamento delle Regioni e di tutte le altre autorità nazionali coinvolte nella costruzione dell’indirizzo tecnico dell’iniziativa. Dunque, non si tratta di un semplice bando, ma di un programma che mira a costruire visioni di lungo periodo attraverso il coinvolgimento di organizzazioni del Terzo settore, enti locali, scuole, famiglie e giovani resi effettivi protagonisti del riscatto dei propri luoghi.
Il 2024 è stato anche l’anno in cui è terminato il lavoro di accompagnamento alla progettazione esecutiva dei 51 progetti selezionati con il Bando BenEssere, volto al benessere psicologico e sociale degli adolescenti. È stato il primo bando pubblico scritto tenendo conto dei pensieri di ragazze e ragazzi: l’anno precedente, infatti, abbiamo ascoltato decine adolescenti, operatori, esperti e studiosi in ogni parte d’Italia per capire sofferenze, paure, bisogni e possibilità di “venirne fuori”. I progetti interverranno per migliorare il benessere degli adolescenti in un tempo di forte aumento di tutte le manifestazioni di difficoltà e sofferenza adolescenziale, in età compresa tra 11 e 18 anni, attraverso azioni sia di prevenzione, sia di supporto nei casi di maggiore fragilità, grazie alla presenza di équipe multidisciplinari. Nei progetti saranno coinvolti oltre 800 enti tra scuole, Terzo settore, istituzioni pubbliche e private.
L’attenzione al benessere psicologico e la necessità di un ascolto attivo degli adolescenti, già evidenti da anni ed esplose con il Covid, emergono con forza anche dai dati e dalle testimonianze dirette di ragazzi e ragazze nell’ambito della campagna Non Sono Emergenza, promossa da Con i Bambini nell’ambito del Fondo e rivolta a promuovere il benessere e il protagonismo dei nostri ragazzi, che ha visto un fortissimo seguito mediatico. La campagna è stata al centro delle attività di comunicazione di Con i Bambini da maggio, mese in cui è stata lanciata, per tutto il 2024 e proseguirà anche nei prossimi anni: l’obiettivo è porre l’attenzione su una fascia d’età troppo spesso trascurata nel dibattito pubblico e nelle politiche educative. Gli adolescenti non sono semplicemente un “problema” da risolvere in momenti di crisi, ma cittadini in formazione, portatori di esigenze, desideri e visioni del mondo. Infatti ragazze/i e sono protagonisti assoluti della campagna, non solo attraverso il racconto delle loro storie, ma anche proponendo idee per coinvolgere i coetanei e partecipando agli eventi sui territori.
Il 2024 è stato l’anno di un’ulteriore crescita dell’autorevolezza del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e dell’ente attuatore Con i Bambini perché si è avviata la fase di disclosure e compiuta pubblicazione delle prime valutazioni degli impatti prodotti dal grande cantiere educativo riparativo avviato nel 2016. Si tratta di un esempio potente, nello scenario italiano, di cultura dei risultati, di accountability. L’avvio vi è stato con la pubblicazione del report e l’elenco delle valutazioni d’impatto dei progetti del bando Prima Infanzia 2016. Poiché gli impatti dei progetti vengono valutati entro 24 mesi dalla fine delle attività, nei prossimi mesi saranno progressivamente pubblicate anche le valutazioni d’impatto dei progetti dei bandi che si sono da lì succeduti. Le valutazioni d’impatto mostrano gli effettivi cambiamenti che il progetto ha generato nella vita dei bambini, dei ragazzi, dei genitori e degli operatori che hanno lavorato con loro; mostrano le trasformazioni positive avvenute in termini di infrastrutturazione sociale, educativa e solidale dei territori; suggeriscono le possibili continuità e sostenibilità nel futuro delle iniziative che i progetti hanno attivato; evidenziano gli esiti negativi sui quali riflettere e i molti esiti inattesi positivi che si sono potuti registrare.
Siamo orgogliosi di poter dire che, in un Paese nel quale la cultura dei risultati e il rigore nel considerare gli esiti delle determinazioni pubbliche è relativamente debole, proprio chi si occupa dei più deboli e dei più fragili si è posto all’avanguardia, in controtendenza, accogliendo una cultura rigorosa capace di misurarsi con i risultati in modo sistematico e scientificamente sorvegliato.
Oggi, in un momento in cui il Parlamento della Repubblica ha ancora una volta voluto sostenere la continuità del Fondo, l’insieme delle attivazioni positive che questo bilancio illustra ci dice che è enormemente cresciuta, in primis grazie al Fondo e all’azione di Con i Bambini, la capacità delle comunità educanti di tutta Italia di mettersi in gioco e di crescere insieme.
L’approccio partecipativo, la valorizzazione delle comunità educanti e l’alleanza tra soggetti diversi – pubblici e privati, istituzionali e informali – rappresentano la cifra distintiva di un metodo che ha già dato risultati concreti e promette di consolidarsi come modello di intervento efficace e replicabile nelle politiche pubbliche.
Con i Bambini prosegue così la sua missione: mettere al centro dell’agenda nazionale i bambini e i ragazzi, non solo come destinatari di interventi, ma come protagonisti del cambiamento e dell’opera di sviluppo sostenibile.
Marco Rossi-Doria
Presidente Con i Bambini