HOME

bilancio di missione 2017

  • PARTE PRIMA

  • PARTE SECONDA

  • PARTE TERZA

  • PARTE QUARTA

  • PRECEDENTI EDIZIONI

    HOMEPAGE BILANCI

  • L’attività istituzionale 2017

    L’attività istituzionale 2017

    Nel corso del suo secondo anno, l’Impresa sociale ha puntato a rafforzare la propria attività di contrasto alla povertà educativa minorile, sia promuovendo nuove iniziative in linea con i Documenti Programmatici approvati, sia consolidando il sostegno alle linee di intervento già avviate precedentemente.

    Innanzitutto, nel 2017 è stato completato il processo di selezione del Bando Prima Infanzia, avviato nel corso dell’anno precedente. Grazie al Bando, volto a creare/migliorare/innovare e accrescere le condizioni di accesso ai sistemi di cura ed educazione dei bambini, sono stati sostenuti 80 progetti in tutto il territorio nazionale (1.1 Il Bando Prima Infanzia).

    Si è, inoltre, conclusa la seconda fase del Bando Adolescenza, anch’esso pubblicato nel 2016 e volto a promuovere e stimolare il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici, nonché situazioni di svantaggio e di rischio devianza, particolarmente rilevanti tra gli adolescenti che vivono in contesti ad alta densità criminale. Alla data di scadenza sono pervenute agli uffici Attività Istituzionali 248 Proposte di progetto (1.2 Il Bando Adolescenza).

    Per quel che riguarda, invece, le linee di intervento previste nel Documento Programmatico Annuale 2017, l’Impresa sociale ha pubblicato il Bando “Nuove Generazioni” volto a promuovere il benessere e la crescita armonica di minori nella fascia di età 5-14 anni, in particolare di quelli a rischio o in situazione di vulnerabilità (di tipo economico, sociale, culturale), o che vivono in aree e territori particolarmente svantaggiati. L’obiettivo è di sostenere le proposte progettuali in grado di prevedere efficaci opportunità educative per i minori, sviluppando e rafforzando l’alleanza, le competenze, il lavoro e la capacità di innovazione dei soggetti che si assumono la responsabilità educativa (“comunità educante”) e prevenendo precocemente varie forme di disagio: dalla dispersione e abbandono scolastico, al bullismo e altri fenomeni di disagio giovanile (1.3 Il Bando Nuove Generazioni).

    Nel corso del 2017, l’Impresa sociale ha, inoltre, stabilito di realizzare un intervento a favore di chi vive e opera nelle aree terremotate di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio, teso a supportarli, con una logica partecipativa, nella co-costruzione di progetti e nell’avvio di azioni educative mirati a contrastare ogni forma di povertà educativa minorile, creare coesione nelle comunità educanti colpite dal sisma e favorire innovazione nelle azioni, nelle metodologie e negli approcci di intervento educativo di questi territori (1.4 La progettazione partecipata nelle aree terremotate).

    L’avvio di un percorso comune con altri soggetti che condividono i fini e il modo di agire dell’Impresa sociale rappresenta un passaggio importante della strategia di contrasto alla povertà educativa minorile sul territorio nazionale. In tale ottica, l’Impresa sociale ha, infine, previsto una specifica linea di intervento mirata a promuovere iniziative congiunte in cofinanziamento con altri soggetti privati, tese a produrre un effetto “leva” che determini un maggior afflusso di risorse per progetti in linea con le finalità del Fondo (1.5 I progetti in cofinanziamento).

    Le risorse messe a disposizione per le Attività Istituzionali del 2017 ammontano a € 102,5 milioni, oltre alle risorse che residuano da esercizi precedenti.

    L’insieme delle attività svolte nel corso del 2017 e dei relativi contributi assegnati è di seguito dettagliato:

    (*) L’8 marzo 2018 è stato deliberato il finanziamento di 86 Proposte di progetto (69 in Graduatoria A e 17 in Graduatoria B), per un importo totale complessivo pari a € 73.373.574,89.
    (**) Il Bando prevede un’unica fase, che si è chiusa il 9 febbraio 2018 con la ricezione di 432 Proposte di progetto.

    Nel corso del 2017 sono state, dunque, finanziate 80 Proposte di progetto a valere sul primo Bando Infanzia del 2016, di cui 66 a valenza regionale (Graduatoria A) e 14 con carattere nazionale (Graduatoria B), per risorse complessive pari a € 62.239.180, con un importo medio stanziato di circa € 516.569 per i progetti regionali e € 2.010.400 per quelli nazionali.

    Le regioni in cui si è registrato il maggior numero di Progetti finanziati sono Campania, Piemonte, Lombardia e Sicilia, rispettivamente con 10, 8, 7 e 6 progetti. Le regioni con un solo progetto finanziato sono state Basilicata, Calabria e Molise, per il sud Italia, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Umbria, per quel che riguarda il centro nord. La Valle d’Aosta è stata l’unica regione nella quale non è stato possibile finanziare alcun progetto.

    Per quanto riguarda le partnership attivate, si riscontra un interessante processo di aggregazione che, già da questo primo Bando pubblicato dall’Impresa sociale, ha favorito la messa in rete di esperienze, competenze e culture differenti attraverso il coinvolgimento di ben 5.135 soggetti, nella prima fase del Bando, e di oltre 1.500 in fase di progettazione esecutiva. Mediamente le partnership dei progetti regionali finanziati sono composte da circa 18 soggetti, mentre quelle dei progetti nazionali da circa 27 soggetti per progetto regionale.

    Tutte le iniziative avviate nel 2017 proseguiranno nel corso dell’anno successivo, assieme alle altre attività del 2016 non ancora terminate e alle nuove previste dal Documento Programmatico Annuale 2018, ancora in via di definizione alla data del 31 dicembre 2017.

    Il Bando Prima Infanzia

    Il Bando “Prima Infanzia”, pubblicato nel 2016 e finalizzato a potenziare l’offerta di servizi di cura ed educazione dedicati ai minori tra 0 e 6 anni, con particolare riferimento ai bambini appartenenti a famiglie in difficoltà, era articolato in 2 fasi di selezione delle proposte, entrambe concluse nel corso del 2017.

    La prima fase, conclusasi il 16 gennaio 2017, nel corso della quale sono state approntate e presentate delle idee progettuali. La seconda fase, con scadenza il 21 giugno 2017, nella quale gli enti dei partenariati delle sole idee preselezionate hanno potuto elaborare e presentare i loro progetti esecutivi. Il 21 settembre 2017, è stato deliberato il finanziamento di 80 progetti, di cui 66 regionali e 14 multiregionali, per un totale di 62.239.180 euro. Complessivamente i progetti finanziati rappresentano il 20% delle idee progettuali pervenute che sono pari a 398. Grazie a uno stanziamento ulteriore di risorse, pari a 30 milioni di euro, da suddividere tra i primi due bandi pubblicati (Prima Infanzia e Adolescenza), deciso dal Comitato di Indirizzo Strategico dato il grande numero di progetti presentati e della qualità complessiva delle proposte, è stato possibile riuscire a finanziare tutti i progetti, con punteggio superiore alla soglia minima di finanziamento (60/100), che non risultavano finanziabili a causa dell’esaurimento del plafond regionale. I residui regionali, derivanti dalle risorse aggiuntive non utilizzate sul Bando Prima Infanzia, sono state poi destinati alle rispettive regioni sul Bando Adolescenza (per maggiori dettagli si faccia riferimento al paragrafo successivo).

    Bando “Prima Infanzia 2016”: Nuovi plafond e progetti finanziati.

    La tipologia giuridica più rappresentata tra i soggetti responsabili dei progetti finanziati è quella della cooperativa sociale (31 progetti), a cui seguono, anche se con valori molti inferiori, gli enti pubblici e le associazioni con rispettivamente 13 e 11 progetti.

    Bando “Prima Infanzia 2016”: Suddivisione del numero di progetti in base alla forma giuridica del Soggetto responsabile.

    La suddivisione del contributo totale rispetto alla tipologia del Soggetto responsabile appare in parte coerente con il dato precedente. Infatti, il 40% del contributo totale è stato assegnato a progetti con una cooperativa sociale come Soggetto responsabile, seguiti dai progetti gestiti dalle associazioni (18%) e dalle fondazioni (14%).

    Bando “Prima Infanzia 2016”: Suddivisione del contributo assegnato ai progetti in base alla forma giuridica del Soggetto responsabile.

    Facendo un rapporto tra il numero di idee progettuali presentate e il numero di progetti finanziati, emerge il ruolo particolarmente “performante” di Marche, Liguria e Piemonte in cui risultano finanziate rispettivamente il 50%, 40% e 36,4% delle idee progettuali presentate. Mentre le regioni con il minor rapporto tra idee finanziate rispetto a quelle presentate risultano essere Calabria (6,3%), Puglia (9,5%) e Sardegna (10,5%) oltre alla Valle d’Aosta in cui non è stato finanziato nessun progetto regionale.

    Bando “Prima Infanzia 2016”: Rapporto tra il numero delle idee progettuali inviate e il numero dei progetti finanziati.

    L’insieme dei progetti finanziati prevede la realizzazione di circa 500.000 ore di attività educative e il coinvolgimento di circa 35.000 minori nella fascia di età 0-6 anni, con le loro famiglie. Inoltre si prevede l’apertura di 30 nuovi asili nido e scuole dell’infanzia, l’attivazione di 300 nuovi servizi educativi integrativi e la formazione di circa 2.000 operatori.

    Visualizza le schede dei Progetti sostenuti

    Il Bando Adolescenza

    Il Bando “Adolescenza” si propone di promuovere e stimolare il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici, nonché situazioni di svantaggio e di rischio devianza, particolarmente rilevanti tra gli adolescenti, nella fascia di età 11-17 anni, che vivono in contesti ad alta densità criminale. Le proposte dovranno prevedere azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, per ri-avvicinare i giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione, la promozione della “scuola aperta”, ossia un luogo di apprendimento, confronto, socializzazione e crescita, con l’auspicata partecipazione, fin dalla fase di progettazione, degli Istituti scolastici.

    L’iniziativa, pubblicata nel 2016, è stata articolata in due fasi di selezione:

    • una prima fase, con scadenza l’8 febbraio 2017, per la presentazione delle idee progettuali;
    • una seconda fase, della durata di 60 giorni, che si è conclusa il 18 dicembre 2017 con la ricezione di 248 Proposte di progetto, di cui 194 regionali (Graduatoria A) e 54 nazionali (Graduatoria B).

    Il Consiglio di Amministrazione, tenendo conto degli stanziamenti aggiuntivi decisi con apposita delibera del Comitato di Indirizzo Strategico e delle risorse residue delle graduatorie A e B del Bando Prima Infanzia, confermando i criteri che hanno determinato l’allocazione delle risorse su base regionale, ha deliberato un incremento delle risorse disponibili per il Bando “Adolescenza” che sono passate dagli iniziali 46 milioni a circa 82 milioni di euro, articolati come indicato nella tabella seguente.

    Bando “Adolescenza 2016”: Suddivisione del plafond ampliato per raggruppamento regionale.

    Le regioni con il tasso più alto di proposte ammesse alla II fase del Bando “Adolescenza” sono risultate essere l’Emilia Romagna, con oltre la metà delle idee presentate accolte nella fase successiva, e i raggruppamenti regionali di Liguria-Sardegna e Piemonte-Valle d’Aosta, entrambi con oltre il 40% di ammissioni. Invece le regioni con il tasso più basso di idee ammesse alla successiva fase di progettazione esecutiva sono state la Campania e il raggruppamento delle regioni Abruzzo-Marche-Molise Umbria, che hanno di poco superato il 20%.

    Alla data del 31 dicembre 2017 il Bando era ancora in corso.

     

    Il Bando Nuove Generazioni

    Scopo del Bando è quello di promuovere il benessere e la crescita armonica dei minori nella fascia di età 5-14 anni, in particolare di quelli a rischio o in situazione di vulnerabilità (economico, sociale, culturale), richiedendo progetti in grado di promuovere e sviluppare competenze personali, relazionali e cognitive dei minori. I progetti devono essere in grado di incidere in modo significativo sia sui loro percorsi formativi, sia su quelli di inclusione sociale, attraverso azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, sviluppando e rafforzando l’alleanza, le competenze, il lavoro e la capacità di innovazione di tutti gli attori del processo educativo (“comunità educante”) e prevenendo precocemente varie forme di disagio: dispersione e abbandono scolastico, bullismo e altri fenomeni di disagio giovanile.

    La fascia di età interessata dal Bando in oggetto racchiude sicuramente esigenze diversificate: da un lato, i bisogni di minori appartenenti alla cosiddetta “prima infanzia” (bambini con 5 anni di età), dall’altro, preadolescenti che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado. In particolare la povertà che colpisce la prima infanzia ha effetti di lungo termine e comporta un maggiore rischio di povertà ed esclusione sociale per gli adulti di domani: già a 3 anni è rilevabile uno svantaggio nello sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo dei bambini provenienti da famiglie più disagiate. Alle differenze territoriali si aggiungono fattori di fragilità di contesto o dei nuclei famigliari più vulnerabili, per i quali le barriere di accessibilità ai servizi e di fruibilità degli stessi diventano insormontabili (assenza o debolezza delle reti di sostegno, disoccupazione, scarsa possibilità di socializzazione, fattori economici, culturali e linguistici, diffusione della criminalità, ecc.).

    Rispetto alla fascia di età considerata nel Bando, la dispersione scolastica può rappresentare una delle principali dimensioni della povertà educativa, ma non è certamente quella esclusiva. Il disagio scolastico non può più essere considerato un’emergenza, un fatto eccezionale, bensì un dato strutturale del sistema di istruzione e formazione, e come tale chiede di essere affrontato. La prevenzione deve partire da lontano: il primo livello d’intervento ha come oggetto il miglioramento delle qualità dell’azione didattica e della vita della classe. La prevenzione chiama in causa, in primis, la scuola e le famiglie, ma porta con sé, intrinsecamente, la necessità di una stretta collaborazione e sinergia con il territorio, l’insieme delle sue istituzioni e delle sue risorse educative. Più è alto il grado di difficoltà vissuto da un minore, più è forte l’esigenza di una risposta integrata tra le diverse realtà del territorio.

    In una logica di Welfare Comunitario, la costruzione di un sistema di collaborazioni e condivisioni, aperto a soggetti di natura pubblica e privata e, soprattutto, rivolto ai bambini e alle loro famiglie, pensando a loro non solo come destinatari dei servizi, ma come protagonisti e attori attivi delle iniziative programmate e realizzate, permetterebbe alle famiglie di emanciparsi attraverso un processo di empowerment e responsabilizzazione, superando fragilità di carattere economico, sociale, sanitario e abitativo.

    L’iniziativa è rivolta anche a bambini e ragazzi che vivono in aree e territori particolarmente svantaggiati che, grazie al nuovo bando, potranno avere nuove e importanti opportunità educative.

    Il Bando, che prevede un’unica fase di selezione, al 31 dicembre 2017 era ancora in corso.

     

    La progettazione partecipata nelle aree terremotate

    Con i Bambini ha intrapreso un percorso di progettazione partecipata nelle aree terremotate di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, con l’obiettivo di avviare un processo di ricostruzione della comunità educante e di potenziamento educativo condiviso, da attuarsi nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, destinando all’iniziativa 2,5 milioni di euro.

    In particolare, si intendono sostenere attività educative mirate a contrastare ogni forma di povertà educativa minorile per creare coesione nelle comunità educanti colpite dal sisma e promuovere innovazione a livello di azioni, metodologie e approcci di intervento educativo. L’obiettivo è che tali attività possano avere una continuità nel tempo, attraverso un meccanismo di progettazione partecipata capace di coinvolgere insieme il privato sociale, il volontariato, le autonomie scolastiche, i Comuni e ogni attore educativo di ciascun territorio specifico.

    A seguito di una prima “mappatura” delle azioni di attivazione educativa sorte dopo il sisma o già presenti nelle aree interessate dal terremoto, Con i Bambini ha assegnato all’Associazione IF – Imparare Fare l’incarico di sostenere il processo di progettazione partecipata con le organizzazioni locali.

    È stata svolta un’analisi dei dati socio-economici dei territori e sono stati organizzati degli incontri di ascolto e accompagnamento, volti a informare i territori sulle modalità di progettazione partecipata e finanziamento. Attraverso tali incontri è stato avviato un primo lavoro di identificazione dei partenariati e di accompagnamento nella predisposizione delle idee progettuali, coerenti con i bisogni dei territori colpiti dal sisma.

    I temi educativi emersi dai primi confronti con gli attori dei diversi territori, hanno riguardato il bisogno di opportunità educative in orario extra-scolastico per bambini e ragazzi dei territori interessati; il rafforzamento dei legami di comunità, in particolare tra le diverse generazioni (bambini e ragazzi ed anziani); l’attenzione al territorio e al suo futuro quale elemento di sfondo delle idee progettuali.

    Alla data del 31 dicembre 2017 l’iniziativa era ancora in corso.

     

    I progetti in Cofinanziamento

    L’Impresa sociale Con i Bambini ritiene fondamentale, nel perseguimento della propria missione, stabilire relazioni e avviare collaborazioni con soggetti che condividono gli obiettivi del Fondo per il contrasto della povertà educativa. In tale ottica, è stata prevista una specifica linea di intervento, Iniziative in Cofinanziamento, pubblicata a dicembre 2017, e volta a promuovere interventi in collaborazione con enti erogatori privati.

    Con tale formula, l’Impresa sociale intende perseguire due importanti obiettivi: attrarre risorse supplementari per contrastare la povertà educativa minorile in Italia, in coerenza con gli obiettivi del Fondo, e favorire un positivo confronto con le esperienze di altri soggetti, arricchendo reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi al contrasto alla povertà educativa minorile.

    Sulla base di questi obiettivi, l’Impresa sociale, a fine 2017 ha pubblicato il Regolamento sulle Iniziative in Cofinanziamento, in cui vengono specificate le modalità di partecipazione e i criteri di selezione.

    L’avviso si rivolge a enti erogatori privati, interessati ad avviare un percorso di collaborazione con l’Impresa sociale, al fine di promuovere e sostenere progetti coerenti con le finalità del Fondo. Il soggetto cofinanziatore (sono previsti fino ad un massimo di due soggetti cofinanziatori per idea progettuale) potrà proporre a Con i Bambini la propria idea progettuale, entro il 28 giugno 2018.

    Le idee progettuali dovranno riguardare sperimentazioni relative al tema del contrasto della povertà educativa minorile, a favore di bambini e ragazzi di una o più fasce d’età tra 0 e 17 anni. Non potranno essere presentati progetti in uno stato avanzato di definizione o programmi già realizzati, ma idee da discutere, verificare e, solo successivamente, attuare.

    Con i Bambini amplierà fino a un massimo del 50% le risorse finanziarie complessivamente previste per gli interventi e ne sosterrà la realizzazione con un contributo minimo di €250.000 e fino ad un massimo di €1.500.000.

    Le idee progettuali approvate saranno, attraverso il confronto tra gli uffici di Con i Bambini e il soggetto cofinanziatore, approfondite e sviluppate in progettazione di massima. Successivamente, sulla base dell’intervento selezionato, si procederà alla scelta di uno o più soggetti attuatori, appartenenti al Terzo settore, in qualità di capofila di partnership più ampie. L’individuazione avverrà o attraverso bandi dedicati a evidenza pubblica, o attraverso percorsi di progettazione partecipata (in particolare nel caso di interventi riferiti a territori circoscritti).

    A seguito della pubblicazione dell’avviso, sono state promosse diverse attività divulgative per la promozione dell’iniziativa:

    • pubblicazioni web per un totale di circa 3.000 visualizzazioni di pagina;
    • oltre 100 comunicati stampa;
    • campagne social (Facebook, Twitter e newsletter);
    • contatti telefonici e call conference per un totale di circa 100 interlocuzioni.

    L’iniziativa ha finora registrato interesse da parte di soggetti privati per le tematiche e le finalità esposte, con conseguenti interazioni con l’ufficio Attività Istituzionali volte ad acquisire maggiori dettagli sulla formula e le modalità di presentazione delle idee.

    Alla data del 31 dicembre 2017, l’iniziativa era ancora in corso.

    Versione stampabile


    Con i Bambini
    Via del Corso, 262
    00186 Roma
    Tel: +39 06 40410100
    E-Mail: info@conibambini.org
    www.conibambini.org
    percorsiconibambini.it

    Questo sito prevede l‘utilizzo di cookie. Continuando a navigare si considera accettato il loro utilizzo. Ulteriori informazioniOK