4.3 – Nota integrativa
4.3.1 Principi di redazione del bilancio
Criteri di valutazione
Per quanto concerne la tenuta dei libri e delle scritture contabili, si fa riferimento, in quanto applicabili, alle norme civilistiche che sovrintendono alla stesura dei bilanci d’esercizio delle società (dall’art. 2421 all’art. 2435 del codice civile).
Per quanto riguarda i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, essi sono sostanzialmente conformi a quanto richiesto dall’art. 2426 del codice civile.
Con riferimento allo Stato patrimoniale, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.
Le immobilizzazioni materiali e immateriali sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente incrementato per gli oneri accessori di manutenzione, e sono ammortizzate laddove le stesse risultino strumentali all’attività di funzionamento, in relazione alle residue possibilità di utilizzazione dei beni.
I costi di costituzione (spese notarili e altre spese sostenute per l’avvio della nuova attività), anche cosiddetti di start-up, sono stati ammortizzati in cinque anni.
Le attività finanziarie immobilizzate quotate/non quotate sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20) e le svalutazioni vengono effettuate unicamente in presenza di perdite di valore considerate durevoli alla luce dei dati oggettivi disponibili alla data di redazione del bilancio.
Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.
I titoli e gli strumenti finanziari non immobilizzati quotati/non quotati sono valutati al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20), o al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore. Tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi (Art. 2426 del codice civile).
Per quanto riguarda gli strumenti finanziari, si precisa che, a partire da febbraio 2024, in seguito a una specifica delibera del Consiglio di amministrazione, è stata effettuata la riclassificazione di alcuni investimenti trasferendo quanto precedentemente classificato nell’attivo circolante alle immobilizzazioni finanziarie, continuando ad applicare i principi contabili di cui all’OIC n. 20.
Tale modifica è stata adottata tenendo in considerazione:
- la natura degli strumenti, destinati a non essere negoziati, ma a essere mantenuti fino alla scadenza;
- la scelta strategica della Fondazione di trattare questi investimenti come a lungo termine, fatto salvo il ricorso a dismissioni parziali, che potrebbero rispondere a esigenze tattiche o di riequilibrio rispetto all’asset allocation strategica in corso.
Per determinare il valore da attribuire alla nuova classificazione, è stato adottato il criterio del minore tra il costo e il valore di mercato alla data della delibera.
I crediti sono iscritti al valore di presumibile realizzo.
Con riferimento ai crediti verso le Fondazioni socie, in passato contabilizzati per competenza, si è deciso di adottare, con decorrenza dall’esercizio 2011, il criterio di cassa, iscrivendo quindi solo i contributi effettivamente versati dai soci entro la data di redazione della bozza di bilancio.
I depositi a termine, in rispetto del “Principio della prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali” (D. Lgs n. 6/2006 – modifica dell’art. 2423-bis del codice civile), sono iscritti nella voce crediti v/altri dell’attivo circolante, al valore pari al corso tel quel corrisposto dalla Fondazione in sede di acquisto.
Le disponibilità liquide sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari e dalle giacenze di cassa e sono iscritte al valore nominale.
Conversione dei valori espressi all’origine in moneta avente corso legale nello Stato. Le operazioni in valuta vengono contabilizzate in corso d’anno al cambio del giorno in cui sono effettuate. Gli utili o le perdite su cambi vengono rilevate sulla base del cambio del giorno di estinzione.
I debiti sono iscritti al valore nominale.
Il patrimonio netto è composto dal fondo di dotazione, dalle riserve e dall’avanzo (disavanzo) residuo dell’esercizio.
I fondi rischi e oneri sono destinati a coprire perdite, oneri o debiti di natura determinata e di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia, alla chiusura dell’esercizio, sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Si tratta di oneri “qualitativamente determinati”, ovvero specifici, cioè inerenti a particolari decisioni, operazioni o programmi posti in essere dalla Fondazione e relativi a iniziative in corso alla data di chiusura dell’esercizio, di competenza economica dell’esercizio in cui vengono contabilizzate.
Il trattamento di fine rapporto è calcolato nel rispetto dell’art. 2120 del codice civile.
Le erogazioni deliberate vengono iscritte al valore nominale; la voce concerne i contributi deliberati da liquidare, corrispondenti all’ammontare assegnato a specifici beneficiari.
Il fondo per gli interventi istituzionali deliberati in corso d’esercizio raccoglie gli stanziamenti alle Attività istituzionali che vengono effettuati nel corso dell’anno.
Il fondo per le attività di istituto è costituito da:
- Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali, che ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi istituzionali di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale;
- Fondo per gli interventi istituzionali, costituito dagli accantonamenti effettuati in sede di distribuzione dell’avanzo dell’esercizio per le attività tipiche della Fondazione.
I ratei e risconti sono calcolati secondo il principio della competenza temporale.
I conti d’ordine sono esposti facoltativamente in calce allo Stato patrimoniale ed evidenziano, secondo il principio contabile CNDC-CNR n. 22, impegni, rischi e beni di terzi che non siano già rappresentati nel sistema contabile principale.
Con riferimento al Conto economico, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.
Gli interessi e i proventi sui quali sia stata applicata una ritenuta a titolo d’imposta o un’imposta sostitutiva, sono riportati nel Conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto economico”).
I dividendi e i proventi assimilati sono di competenza dell’esercizio in cui vengono incassati e sono riportati nel Conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto economico”).
I costi e i proventi sono valutati rispettando il principio della competenza temporale.
Alla voce imposte viene indicato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette autoliquidate, e imposte indirette di competenza dell’esercizio.
Aspetti di natura fiscale
IVA – Imposta sul valore aggiunto
La Fondazione con il Sud non è soggetta alla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto in quanto dedita esclusivamente ad attività “non commerciale”. Di conseguenza risulta equiparata a tutti gli effetti a un consumatore finale.
Tale circostanza, se da un lato esclude la necessità di possedere una partita Iva e l’obbligo di presentare la dichiarazione annuale, dall’altro non consente la detrazione dell’imposta a fronte degli acquisti effettuati o delle prestazioni ricevute. In tali casi, pertanto, l’imposta si trasforma in una componente del costo sostenuto.
IRAP – Imposta regionale sulle attività produttive
L’imposta, disciplinata dal D. Lgs. del 15/12/1997 n. 446, viene determinata secondo il sistema cosiddetto “retributivo” e viene calcolata sulla base imponibile costituita dalle seguenti voci:
- retribuzioni spettanti al personale dipendente;
- redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’art. 50 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
- compensi erogati per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o collaborazione a progetto di cui all’ art. 50 c-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
- compensi erogati per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente di cui all’art. 53 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
L’aliquota Irap 2024 stabilita per la Fondazione è pari al 4,82% (art. 16 del Decreto legislativo del 15/12/1997, n. 446, e l’art. 8, comma 14, della Legge regionale Lazio del 18 luglio 2012, n. 11).
Imposte dirette
La Fondazione con il Sud è un ente non commerciale soggetto all’Imposta sul reddito delle società (Ires), ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. n. 917/1986.
Nel 2024 ha conseguito redditi imponibili ai fini Ires. Si specifica che, i dividendi erogati dalle società di capitali, in seguito alle disposizioni dei commi da 44 a 47 dell’articolo 1, della Legge 30 dicembre 2020 n. 178 (legge di bilancio 2021), concorrono alla formazione del reddito complessivo soggetto a Ires in misura pari al 50% del dividendo totale distribuito. Il risparmio di imposta derivante da questa disposizione (pari a € 333.895), è stato interamente destinato al finanziamento delle attività di interesse generale previste dalla predetta disposizione normativa.
Per le attività finanziarie la Fondazione è soggetta a imposta sostitutiva a titolo definitivo sui proventi percepiti; tale imposta viene applicata dai soggetti che hanno erogato i proventi medesimi e che fungono da sostituto. Per i proventi percepiti senza l’intervento di un sostituto d’imposta la Fondazione è soggetta all’obbligo di liquidare detta imposta nella sua dichiarazione annuale dei redditi; il relativo importo trova evidenza all’interno della voce “debiti verso erario”, mentre, a livello economico, l’imposta viene detratta direttamente dal provento finanziario lordo.
4.3.2 Voci dell’Attivo Patrimoniale
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI (1) € 10.403.967
Le Immobilizzazioni immateriali (A) esposte in bilancio per complessivi € 2.155, sono così composte:
Le Immobilizzazioni materiali (B), esposte in bilancio per complessivi € 10.401.812, sono così composte:
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (2) € 520.191.517
All’inizio del 2024, in seguito a una specifica delibera del Consiglio di amministrazione, è stata effettuata una riclassificazione di alcuni investimenti trasferendo quanto precedentemente classificato nell’attivo circolante alle immobilizzazioni finanziarie.
In particolare, è stata effettuata la riclassificazione tra le immobilizzazioni finanziarie del comparto ‘Global real return’ del ‘Quaestio capital fund’, delle obbligazioni convertibili, dei fondi azionari tematici ed event-driven, dei titoli governativi e delle obbligazioni. Per determinare il valore da attribuire alla nuova classificazione, è stato adottato il criterio del minore tra il costo e il valore di mercato alla data della delibera. 2
– 2 Questo ha comportato l’iscrizione in bilancio di alcune svalutazioni, per un valore complessivo pari a circa 36 mila euro (vedi pag. 97). –
Le Immobilizzazioni finanziarie si riferiscono alle seguenti voci:
Altre partecipazioni (A) € 1.556.733
Tale voce è composta da:
Partecipazione al fondo di garanzia, gestito da Cooperfidi Italia Soc. Coop., intermediario finanziario vigilato, € 1.050.000. Tale posta è stata valorizzata in funzione di quanto effettivamente versato dalla Fondazione: € 1.050.000 nel 2012 (pari al 52,5% dell’impegno complessivo).
Il fondo di garanzia, costituito dalla Fondazione, unitamente ad altri enti, a fine 2011 (quota complessiva a carico della Fondazione pari a € 2.000.000), è finalizzato a favorire l’accesso al credito degli enti del Terzo settore aventi sede nel Mezzogiorno, attraverso la concessione di garanzie a favore di istituti bancari e altri enti finanziari.
A fine 2022 l’attività erogativa del fondo in oggetto si è conclusa. Sono rimasti in essere i rapporti di garanzia accessi prima di quella data ed aventi scadenza dopo il 31 dicembre 2022 e i rapporti deteriorati o in sofferenza.
La Fondazione ha riallocato le risorse ad esso dedicate e non liquidate ad altre attività, mantenendo sui conti correnti vincolati istituiti presso Cooperfidi Italia un importo pari a 1.050.000 euro in attesa della definitiva conclusione di tutte le procedure di chiusura del fondo.
Al 31/12/2024, in base alle informazioni fornite dal gestore, il valore complessivo delle garanzie in essere risulta pari a circa 1.150 euro (una posizione aperta). Inoltre risultano quattro rapporti deteriorati (verso quattro diverse controparti) per un valore complessivo di garanzia pari a circa 381 mila euro. L’importo accantonato è quindi ampiamente sufficiente a coprire la rischiosità dei debiti residui.
Partecipazione in ‘Con i Bambini’ € 100.000: a seguito della firma del protocollo d’intesa con il Governo per la costituzione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile (maggio 2016), Acri ha deciso di affidare alla Fondazione con il Sud il ruolo di soggetto attuatore del fondo. La Fondazione, al fine di mantenere una netta distinzione con le proprie attività ordinarie e assicurare un livello di massima trasparenza e tracciabilità nella rendicontazione dei risultati e dei costi, ha deciso di creare una nuova società.
Pertanto, a giugno 2016 è stata costituita l’impresa sociale Con i Bambini, società interamente partecipata dalla Fondazione, che ha conferito alla stessa un capitale sociale pari a 100 mila euro.
Il fondo, inizialmente istituito in via sperimentale nel 2016, è stato successivamente prorogato fino al 2027. Ad oggi sono state effettivamente erogate risorse pari a circa il 60% della dotazione complessiva e si prevede che le attività di gestione (comprendenti sia la fase erogativa sia la fase di monitoraggio e valutazione) abbiano una durata residua pari ad almeno dieci anni.
Partecipazione al capitale sociale di SEFEA Impact Sgr SpA € 332.733: SEFEA Impact nasce nel 2016 sulla base della collaborazione tra SEFEA Holding S.C. e alcune fondazioni italiane tra cui la Fondazione con il Sud e la Fondazione Messina. Nella compagine societaria risultano inoltre presenti la Fondazione Peppino Vismara, CFI-Cooperation Finance Company e CGM Cooperative Group. Ad oggi la società è l’unica unica SGR specializzata nell’economia sociale e controllata da enti no profit.
Gli investimenti sostenuti da SEFEA hanno l’obiettivo di generare cambiamenti positivi per il benessere delle comunità, affiancando, ad un equo ritorno economico, l’espansione delle capacità delle persone, del “capitale sociale” e della sostenibilità ambientale, come opportunità fondamentali per creare valore.
Al 31.12.2024 la Fondazione con il Sud risulta in possesso di n. 332.733 azioni dal valore nominale di 1 € ciascuna, detenendo circa il 25,6% del capitale sociale di SEFEA Impact Sgr SpA.
Partecipazione al capitale sociale di Vita SpA società editoriale € 74.000: A luglio 2020 la Fondazione ha aderito all’aumento di capitale di Vita SpA, soggetto leader in Italia nel segmento di mercato della comunicazione e dell’informazione nel mondo non profit, sottoscrivendo n. 105.714 azioni dal valore nominale di € 0,70 ciascuna.
Altri titoli (C) € 518.634.784
Tale voce è composta da:
PORTAFOGLIO FONDI CHIUSI € 48.962.653
€ 283.185 riferiti ai richiami e al rimborso di quote capitale (circa 6,4 milioni di euro totali) effettuati dal fondo di investimento mobiliare ‘Vertis capital’, al netto della svalutazione già iscritta in bilancio negli anni precedenti per circa 3 milioni di euro.
Il fondo investe in strumenti finanziari non quotati indirizzati principalmente verso imprese di piccole e medie dimensioni con sede legale nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La Fondazione ha sottoscritto il fondo nel luglio 2008 per n. 200 quote al valore nominale unitario di 50 mila euro, per un importo totale pari a 10 milioni di euro.
Nel corso del 2024, l’attività del fondo è proseguita con l’obiettivo di individuare le migliori condizioni per l’exit delle due partecipazioni ancora in portafoglio. Per una di esse sono già in corso le attività di due diligence per valutare le offerte ricevute dai potenziali acquirenti. Per l’altra partecipazione non è ancora stato raggiunto l’obiettivo di gestione necessario per avviare un processo di exit a valutazioni adeguate. Pertanto, la SGR ha proposto di prorogare di sei mesi la durata del fondo, fissando la scadenza a giugno 2025.
A fine anno la valorizzazione del fondo, in base all’ultimo NAV ufficiale disponibile (30 giugno 2024), è sensibilmente superiore al valore di iscrizione in bilancio (al netto delle svalutazioni apportate negli anni precedenti). Trattandosi di posta immobilizzata, la valutazione viene mantenuta al costo, in conformità con il criterio generale.
Di seguito una tabella di riepilogo del valore del fondo a fine anno:
€ 21.435 riferiti ai richiami effettuati dal Secondo fondo d’investimento mobiliare F2i, al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 6.981.526.
Il fondo è stato sottoscritto per un primo ammontare pari a 5 milioni di euro a settembre 2013, incrementato di ulteriori 2 milioni a luglio 2015, per arrivare ad un totale complessivo investito pari 7 milioni di euro (n. 7 quote dal valore nominale di € 1.000.000 ciascuna).
Il portafoglio è principalmente composto da partecipazioni su filiere biomassa, eolico, infrastrutture sociali, telecomunicazioni, energia. Il fondo ha richiamato complessivamente il 94% del committment totale.
Nel corso del 2024 il fondo ha focalizzato la propria attività nella gestione ordinaria delle società partecipate, avviandosi verso la fase di liquidazione, prevista per dicembre 2025.
La valorizzazione del fondo al 31 dicembre 2024, corrispondente all’ultimo NAV ufficiale disponibile (30 settembre 2024), è significativamente superiore al valore di iscrizione in bilancio. Il valore è sceso rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente principalmente per effetto delle distribuzioni (di capitale e soprattutto di proventi) effettuate nell’anno, solo parzialmente compensate dal risultato economico positivo.
Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.
(*) Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’importo sottoscritto.
€ 4.455.633 riferiti ai richiami effettuati dal Terzo fondo d’investimento mobiliare F2i al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 1.036.092.
Tale fondo è stato sottoscritto a seguito di un’operazione di fusione effettuata a fine 2017 con il Primo fondo F2i. Considerando i positivi risultati precedentemente conseguiti, la Fondazione ha deciso di effettuare tale conferimento.
A seguito di tale fusione, la Fondazione è risultata proprietaria di n. 897 quote A del Terzo fondo per un valore pari a € 8.970.000. Contemporaneamente sono state riscattate n. 359 quote A (ammontare residuo sottoscritto al netto del riscatto pari a € 5.380.000) e sottoscritte n. 309 nuove quote B1 (nuovo ammontare sottoscritto pari a € 3.090.000):
Il Terzo fondo si pone come obiettivo investimenti in Italia e Europa meridionale nel settore delle infrastrutture e reti di distribuzione attraverso strategie di consolidamento industriale. Il portafoglio include partecipazioni dirette ed indirette (tramite società veicolo) in settori quali reti gas e idrica, aeroporti, energie rinnovabili, telecomunicazioni e infrastrutture sociali.
Il fondo ha registrato un risultato positivo in crescita rispetto all’anno precedente, grazie ai dividendi distribuiti e alle plusvalenze da valutazione, con conseguenti distribuzioni agli azionisti sotto forma di rimborsi di capitale e di proventi. La valorizzazione al 31 dicembre 2024, corrispondente all’ultimo NAV ufficiale disponibile (30 settembre 2024), è sensibilmente superiore al valore di iscrizione in bilancio.
Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.
€ 7.448.649 relativi alla sottoscrizione del fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso ‘Sympleo’ gestito da Ream Sgr, al netto della relativa svalutazione già iscritta in bilancio pari a € 1.774.851.
Il fondo, sottoscritto a giugno 2011 per n. 286 quote al valore unitario di 50 mila euro, è riservato esclusivamente ad investitori qualificati e la sua durata originariamente fissata in 15 anni, è stata estesa per ulteriori 6 anni (fino al 2032).
Nel 2024 il fondo non ha realizzato operazioni straordinarie di acquisto o dismissione di immobili, concentrandosi sulla gestione ordinaria. Il portafoglio comprende quattro asset terziari a Milano e un immobile commerciale nell’area metropolitana di Torino, tutti quasi interamente locati.
A fine 2024 il fondo ha ottenuto un risultato positivo, imputabile alla gestione ordinaria. Una parte del risultato è stata distribuita agli azionisti nel 2024, mentre un’altra sarà distribuita all’inizio del 2025.
La valorizzazione al 31 dicembre 2024, corrispondente all’ultimo NAV ufficiale disponibile (31 dicembre 2024), è sensibilmente superiore al valore di iscrizione in bilancio.
Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.
€ 1.563.490 relativi alla sottoscrizione del fondo di investimento specializzato di diritto lussemburghese ‘Green arrow renewable energy’ (Quercus) al netto dei rimborsi pro quota, per un valore complessivo pari a € 1.568.557, e della relativa svalutazione iscritta in bilancio a fine anno per € 638.175.
Il fondo, sottoscritto nel luglio 2011 per un importo totale di 5 milioni di euro, investe in impianti fotovoltaici in Italia. Nel 2024 il fondo ha distribuito un provento. Tuttavia, secondo l’ultimo NAV disponibile al 31 dicembre 2023, il valore dell’investimento risulta inferiore al valore di iscrizione in bilancio. In base alle informazioni ricevute sullo stato delle attività, si è deciso, in via prudenziale, di registrare la relativa perdita di valore in bilancio.
€ 2.325.836 relativi ai richiami effettuati dal fondo ‘Green star’ (comparto “bioenergie”), al netto della svalutazione già iscritta in bilancio negli anni precedenti pari a € 2.694.750.
Sottoscritto a fine 2013 per un valore complessivo pari a 7 milioni di euro, il fondo ha l’obiettivo di creare un modello sostenibile e replicabile di produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione di sottoprodotti e/o rifiuti, come scarti alimentari e animali, avvalendosi di network di piccoli impianti di cogenerazione, creando sinergie con il mondo agricolo (implementazione filiera bosco-legno-energia).
Il perimetro di investimento del fondo comprende due iniziative, una in Sardegna e l’altra in Sicilia. A fine anno il fondo ha esercitato la risoluzione dei contratti di locazione con i conduttori inadempienti di entrambi gli impianti.
Considerato il continuo calo del valore dell’investimento, la Fondazione ha aggiornato il valore di iscrizione in bilancio sulla base dell’ultimo NAV disponibile (31 dicembre 2024). La relazione aggiornata al 2024 non è ancora disponibile al momento della chiusura del bilancio.
€ 3.420.250 riferiti alla sottoscrizione di ‘Tendercapital real assets fund’, interamente versati a fine 2014, al netto della relativa svalutazione già iscritta in bilancio negli anni precedenti pari a € 1.395.762.
Il fondo, di diritto irlandese, investe in infrastrutture energetiche e, in misura minore, in immobili a destinazione socio-sanitaria e assistenziale, a reddito, accreditati e gestiti da selezionati e primari operatori.
Nel corso dell’anno la gestione del fondo è stata dedicata principalmente alla risoluzione delle difficoltà operative emerse nella gestione degli impianti fotovoltaici e della residenza sanitaria assistenziale sita in Basilicata.
Sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV al 31/12/2023), il valore delle quote iscritte in bilancio risulta inferiore rispetto al valore di mercato.
In un’ottica prudenziale, si è ritenuto opportuno iscrivere la relativa perdita di valore in bilancio.
€ 8.647.502 relativi ai richiami effettuati del fondo Esperia sottoscritto dalla Fondazione a fine 2015 per un importo totale pari a 10 milioni di euro. A fine 2021, in considerazione delle coperture finanziarie richieste per gli ultimi investimenti, minori rispetto alle attese, la Sgr, dietro richiesta congiunta dei sottoscrittori, ha provveduto ad una liberazione parziale degli impegni assunti riducendo proporzionalmente l’ammontare sottoscritto (da 10 a circa 8,6 milioni di euro).
L’obiettivo del fondo è trasferire le migliori pratiche di social housing per contribuire ad aumentare il numero di alloggi sociali disponibili nel Sud Italia.
Nel corso del 2024 l’attività si è concentrata nella gestione ordinaria dei contratti di locazione già in essere e nella stipula di quelli per i nuovi assegnatari. Sono proseguiti gli interventi di natura ordinaria sugli immobili, volti prevalentemente all’ottimizzazione dei consumi sugli impianti centralizzati.
La valorizzazione al 31 dicembre 2024 corrisponde all’ultimo NAV ufficiale disponibile (30 giugno 2024). A tale data, il valore del fondo risulta in crescita rispetto alla chiusura del precedente esercizio grazie al risultato positivo della gestione ordinaria (soprattutto canoni di locazione), che hanno più che coperto le minusvalenze da valutazione del patrimonio immobiliare.
Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.
€ 7.019.739 relativi ai richiami effettuati del fondo ‘Social impact’ (fondo Sì), fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso, sottoscritto dalla Fondazione ad agosto 2018 per un importo totale pari a 10 milioni di euro (500 quote per un valore nominale di 20 mila euro).
Il fondo Sì, promosso e gestito da ‘Sefea impact sgr’ (di cui la Fondazione detiene anche una quota di partecipazione non maggioritaria), si caratterizza per l’adozione di una strategia di impact investing: gli investimenti hanno l’obiettivo di generare, oltre ad equi rendimenti finanziari, un impatto quantificabile a livello sociale.
Il processo di gestione e monitoraggio degli impatti sociali è posto al centro della strategia ed operatività del fondo e viene quindi attentamente valutato l’approccio di ogni progetto alla gestione degli impatti generati dalle proprie attività sulla comunità.
Nel corso del 2024 è proseguita l’attività di investimento in piccole e medie imprese e quella di valorizzazione degli asset già in portafoglio, individuando nuovi progetti da finanziare. A tal fine sono proseguiti quindi i richiami di capitale nei confronti degli investitori. Il fondo è caratterizzato da un’ampia diversificazione degli investimenti per settore, ciclo di vita aziendale e area geografica italiana. A seguito della persistenza di una valorizzazione complessiva del fondo inferiore al valore storico, tenuto conto dell’operatività ormai avviata da diversi anni, la Fondazione ha allineato il valore di iscrizione in bilancio del fondo sulla base dell’ultimo NAV disponibile (31 dicembre 2024). Al momento della chiusura del bilancio non è disponibile la relazione aggiornata a fine 2024.
€ 3.591.300 relativi ai richiami effettuati del fondo ‘Eurizon iter’, al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 909.759. Si tratta di fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso, sottoscritto dalla Fondazione a gennaio 2022 per un importo totale pari a 5 milioni di euro.
Il fondo investe in tutte le classi attinenti alle infrastrutture (tra cui trasporti, logistica, energie rinnovabili, servizi, storage energetico, telecomunicazioni, reti informatiche, gestione dei rifiuti e sanità) con attenzione alla sostenibilità secondo criteri ESG ed un indirizzo verso modelli sostenibili nell’ambito della cosiddetta economia circolare. L’area geografica di investimento è l’Italia (circa 80%) e in via residuale il Sud Europa.
Nel corso del 2024 l’attività di gestione ha proseguito il processo di acquisizione di partecipazioni. A fine anno, il fondo deteneva sei partecipazioni. Nell’anno è di conseguenza proseguito il graduale processo di richiamo dei capitali sottoscritti.
Il fondo ha accresciuto il proprio valore nel corso dell’esercizio grazie all’aumento del fair value delle partecipazioni in portafoglio. La valorizzazione al 31 dicembre 2024 corrisponde all’ultimo NAV ufficiale disponibile (30 giugno 2024), lievemente superiore al valore di iscrizione in bilancio.
Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.
€ 7.236.437 relativi ai richiami effettuati da ‘F2i infrastructure debt fund 1- comparto Europa, fondo di investimento alternativo multi-comparto mobiliare riservato di tipo chiuso, sottoscritto dalla Fondazione a luglio 2022 per un importo totale pari a 7 milioni di euro.
Il fondo investe in operazioni attinenti al settore delle infrastrutture con particolare attenzione, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, ai seguenti settori di attività: trasporto, utilities, servizi idrici e rifiuti, sistemi infrastrutturali di comunicazione, ospedali, sanità, scuole, prigioni, parcheggi, student accomodation, impianti sportivi, social housing. Gli investimenti vengono effettuati, direttamente o indirettamente, in società operanti nei settori sopramenzionati e situate in Italia o in altri Paesi dell’Unione europea.
Nel 2024 è proseguita l’attività di raccolta e conseguente investimento. Dal primo closing il fondo ha effettuato quattordici investimenti in sei differenti filiere, di cui cinque nel 2024.
Il fondo sta maturando risultati positivi grazie principalmente agli interessi attivi dei crediti in portafoglio e all’incremento del valore delle posizioni rispetto al costo storico. La sua valorizzazione al 31 dicembre 2024 corrisponde all’ultimo NAV ufficiale disponibile (30 settembre 2024). La valutazione viene mantenuta al costo.
€ 2.592.000 relativi ai richiami effettuati dal fondo I-Generation sottoscritto dalla Fondazione a dicembre 2022 per un importo totale pari a 5 milioni di euro.
Il fondo immobiliare di tipo chiuso e riservato, promosso da InvestiRE Sgr, è dedicato a investimenti immobiliari nello student housing e può ricomprendere in via residuale altre destinazioni quali l’hospitality (servizi alberghieri a basso costo o locazioni per brevi periodi nelle aree metropolitane, nelle città d’arte e nelle località turistiche) e spazi co-working con servizi a basso costo. Ha avviato la sua operatività nel 2023 (durata ventennale).
Nel corso del 2024 il fondo ha perfezionato l’acquisto di un secondo immobile sito a Forlì, avviando il relativo cantiere di trasformazione e portando avanti lo sviluppo dell’immobile sito a Napoli acquistato nel corso del 2023. Il patrimonio a fine 2024 si compone infatti dei suddetti due immobili, oltre che delle disponibilità liquide.
La valorizzazione al 31 dicembre 2024 corrisponde all’ultimo NAV ufficiale disponibile (30 giugno 2024) e risulta inferiore al valore nominale delle quote all’emissione per effetto di un risultato economico negativo, imputabile ai necessari costi sostenuti per l’avvio degli investimenti.
Considerato il recente avvio delle attività, la valutazione è stata mantenuta al costo.
€ 357.197 relativi ai richiami effettuati dal fondo ‘Cooperazione e Terzo settore’ sottoscritto dalla Fondazione a febbraio 2024 per un importo totale pari a 5 milioni di euro.
L’operatività del fondo, promossa da ‘Sefea impact sgr’, è stata avviata nel corso del primo semestre 2024, e la Fondazione nella fase del primo closing ha aderito all’iniziativa.
La strategia di investimento del fondo mira a finanziare imprese sociali e cooperative che, in modo sostenibile nel lungo termine, rispondano ai bisogni sociali generando un impatto positivo misurabile. L’obiettivo principale è sociale, con investimenti mirati alla riduzione delle disuguaglianze e al miglioramento della qualità della vita delle persone svantaggiate, all’integrazione lavorativa e alla promozione delle pari opportunità e della gender equality. Il fondo considera anche obiettivi ambientali, come la mitigazione dei cambiamenti climatici, la promozione dell’economia circolare e la protezione della biodiversità, attraverso l’accesso all’energia pulita, la mobilità sostenibile, e la gestione sostenibile delle risorse naturali.
La valorizzazione al NAV ufficiale ultimo disponibile (31 dicembre 2024) risulta inferiore rispetto al valore di iscrizione in bilancio. Considerato il recente avvio delle attività, la valutazione è stata mantenuta al costo.
PORTAFOGLIO AZIONI € 26.898.755
azionario Italia pari a € 26.898.755:
PORTAFOGLIO OBBLIGAZIONARIO € 83.702.530
titoli di stato per un totale pari a € 62.765.514:
(*) Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli (comprensivo dell’eventuale disaggio di emissione) al netto di commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
(**) Quotazioni al 31/12/2024 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.
(***) Nel processo di riclassificazione di questi titoli dall’attivo circolante alle immobilizzazioni finanziarie, per determinare il valore da attribuire alla nuova classificazione è stato adottato il criterio del minore tra il costo e il valore di mercato alla data della delibera del Consiglio di Amministrazione, comportando in alcuni casi, svalutazioni.
obbligazioni societarie per un totale pari a € 20.937.016:
(*) Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli (comprensivo dell’eventuale disaggio di emissione) al netto di commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
(*) Quotazioni al 31/12/2024 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.
PORTAFOGLIO GESTITO € 359.070.845
Tale voce si compone come segue:
€ 325.617.583 relativi alle quote del comparto Global real return del Quaestio Capital Fund.
Le quote del comparto sono detenute in custodia in Lussemburgo sul conto aperto presso la banca depositaria del ‘Quaestio capital fund’, ‘Société générale securities services Milano’. La ‘Quaestio capital management sgr Spà è responsabile dell’applicazione delle ritenute sui redditi di capitale derivanti dalla partecipazione al fondo.
Sulla base dell’ultimo NAV disponibile a fine 2024, la differenza tra il costo e il valore di mercato ammonta a € 352.736 (al lordo delle imposte); tale variazione non viene rilevata in bilancio.
La Fondazione ha inoltre investito parte della propria liquidità in:
obbligazionario convertibile:
azionario alternativo event driven (fondi che che si basano su stretegie di investimento orientate a privilegiare situazioni societarie straordinarie quali fusioni e acquisizioni):
azionario tematico (tecnologia e biotecnologia, ecologia, food e agricoltura):
azionario globale:
La valorizzazione di tutti i fondi in portafoglio al 31.12.2024, iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie, come riportato nelle tabelle precedenti, viene mantenuta al costo.
CREDITI (4) 683.999
Tale voce è così composta:
Nel 2023 i crediti ammontavano a € 960.697.
In relazione alla voce Crediti verso Fondazioni di origine bancaria è opportuno precisare che a partire dall’esercizio 2011 si è deciso di contabilizzare le quote ex-accordo Acri-Volontariato del 23/06/2010 seguendo il principio di cassa allargato. 3
– 3 Principio di cassa allargato: si rileva contabilmente quanto realmente incassato nell’esercizio di competenza e quanto incassato nei primi due mesi dell’esercizio successivo. –
I crediti verso enti per erogazioni liberali pari a circa 417 mila euro si riferiscono a contributi, non ancora incassati, derivanti da accordi di collaborazione con altre fondazioni da indirizzare, attraverso un meccanismo di re-granting, verso progetti di interesse.
I crediti verso altri per circa 261 mila euro si riferiscono a note di debito ancora da incassare.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE (5) € 27.208.153
La voce rappresenta il saldo attivo dei conti correnti bancari della Fondazione e del fondo cassa necessario per le minute spese correnti. La voce risulta così composta:
Il valore delle disponibilità liquide a fine anno è determinato dalle vendite di strumenti finanziari detenuti in portafoglio e dagli incassi di dividendi del fondo Quaestio registrati negli ultimi mesi. La liquidità derivante da queste operazioni è stata reinvestita solo in parte.
RATEI E RISCONTI ATTIVI (6) € 960.354
La voce risconti attivi è pari a € 17.499, come di seguito dettagliato:
La voce ratei attivi, rappresentata dai proventi di competenza economica dell’esercizio in corso la cui manifestazione finanziaria avverrà in un esercizio successivo, è pari a € 942.854 e risulta così costituita:
(*) Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).
(*) Gli interessi sono al netto della ritenuta al 12,5% (Decreto Legge n. 66/2014).
(**) Valore della cedola in corso a fine anno.
(*) Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).
(**) Valore della cedola in corso a fine anno.
4.3.3 Voci del Passivo Patrimoniale
PATRIMONIO NETTO (1) € 439.411.410
Fondo di dotazione (A) € 314.801.028
Il fondo di dotazione è stato costituito come previsto nel Protocollo di intesa del 5/10/2005, siglato dal Forum permanente del Terzo settore e dall’Acri, in rappresentanza delle fondazioni di origine bancaria. 4 In particolare:
- € 209.644.364 in conto fondazioni di origine bancaria, relativi agli accantonamenti effettuati nei bilanci consuntivi 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 (Atto di indirizzo ‘Visco’) e versati alla Fondazione con il Sud. Degli € 209.644.364, € 206.085.495 sono quote che fanno riferimento alle fondazioni di origine bancaria che sono anche enti fondatori della Fondazione con il Sud, e € 3.558.869 si riferiscono alle fondazioni di origine bancaria che non sono soci della Fondazione.
- € 90.680.452 in conto volontariato, relativi alla quota disponibile dell’1/15 di competenza dei consuntivi 2003 e 2004, finalizzata per legge ai Csv, di cui € 88.321.510 versati dalle fondazioni socie, e € 2.358.942 versati dalle fondazioni non socie.
- € 14.476.212 in conto volontariato, relativi alla quota integrativa della dotazione patrimoniale (accantonamento aggiuntivo rispetto a quello previsto dalla Legge 266/91 – calcolato secondo l’Atto di indirizzo ‘Visco’ utilizzato per integrare e perequare le risorse già destinate ai Csv e, in parte, per finanziare le nuove iniziative da realizzare al Sud), versati esclusivamente dalle fondazioni socie (quota extra-accantonamento 2005).
– 4 Con l’adesione e la partecipazione di: ‘Consulta nazionale permanente del volontariato presso il Forum’ (ad oggi non più in essere); ‘Convol – Conferenza permanente presidenti associazioni e federazioni nazionali di volontariato’; ‘Csv.net – Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato’; ‘Consulta nazionale dei comitati di gestione – Co.Ge’ (ad oggi non più in essere). –
Dettaglio fondo di dotazione:
Riserva per l’integrità del patrimonio (B) € 124.610.029
Lo Statuto della Fondazione con il Sud, all’articolo 4 comma 2, prevede il patrimonio sia amministrato osservando criteri prudenziali di rischio, in modo da conservarne il valore ed ottenerne una adeguata redditività. Al fine di preservarne il valore reale, è contabilmente prevista una specifica posta patrimoniale, denominata Riserva per l’integrità del patrimonio.
Tenendo conto dell’ultima stima disponibile del tasso di inflazione italiana nel 2024, pari al 1,3%, l’effetto cumulativo negli anni della svalutazione monetaria sul patrimonio si può quantificare in € 132.938.747:
(*) Inflazione italiana indice NIC (indice nazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività)
Per il 2024, l’importo destinato alla riserva per l’integrità del patrimonio, pari a € 13.248.984, corrisponde al 35% dell’avanzo di gestione, analogamente a quanto previsto dalla normativa che disciplina le fondazioni di origine bancaria (pur non essendo la Fondazione obbligata a seguirla).
Il valore del patrimonio, che ammonta a circa 439,4 milioni di euro, risulta inferiore di circa 8,3 milioni di euro rispetto alla cifra necessaria per compensare gli effetti dell’inflazione.
L’obiettivo della Fondazione, nel medio-lungo periodo, rimane il mantenimento del valore reale del patrimonio, adeguandolo all’andamento dell’inflazione. A tal fine, sono effettuati, negli anni in cui le risorse lo consentono, gli accantonamenti necessari a preservare l’integrità patrimoniale.
Altre riserve (C) € 353
La riserva per utili su cambi non realizzati costituita negli anni precedenti, derivante dalla conversione di attività ancora non regolate, a fine 2024 è stata riclassificata in “riserva libera” a seguito della chiusura dell’unico conto corrente in valuta.
FONDI PER L’ATTIVITÀ D’ISTITUTO (3) € 60.645.936
Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali (A) € 19.017.581
Il fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale.
A fine 2024 è stata destinata a tale posta una parte dell’avanzo di esercizio dell’anno, per un importo totale pari a € 3.877.583.
In tal modo l’attuale dotazione del fondo copre il valore di un anno di erogazioni (tenuto conto della media delle erogazioni della Fondazione dalla costituzione ad oggi).
Fondo per gli interventi istituzionali (B) € 41.628.354
Rientrano in questo fondo le risorse destinate al sostegno dell’attività istituzionale della Fondazione per le quali non sono ancora intervenute le specifiche delibere di erogazione. Il fondo è articolato in sottofondi, in funzione delle linee di intervento attivate, che sono stati così movimentati:
(*) Risorse assegnate per attività di raccolta fondi e rendimento riconosciuto sul patrimonio raccolto, soggette a delibera da parte del CDA.
(**) Da documento programmatico 2015, è stato destinato 1 milione di euro per finanziare iniziative sociali promosse dalle fondazioni di comunità che abbiano terminato il periodo di sostegno alle attività sociali e di raccolta fondi.
Sulla base del documento programmatico annuale, lo stanziamento complessivo di risorse per gli interventi istituzionali 2025 risulta pari a circa 20,5 milioni di euro provenienti dalla destinazione dell’avanzo di esercizio.
FONDO PER RISCHI E ONERI (4) € 10.000
È stato costituito un fondo oneri futuri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, per un importo pari a 10 mila euro a garanzia dell’autonomia finanziaria dell’Organismo di vigilanza interna (istitituito ai sensi del modello organizzativo ex d.lgs. 231/2001), a disposizione dello stesso per coprire eventuali spese necessarie al corretto esercizio delle sue funzioni.
FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (5) € 783.932
Tale fondo rappresenta il debito della Fondazione verso i propri dipendenti a titolo di trattamento di fine rapporto, maturato fino al 31/12/2024, calcolato in base alle disposizioni di legge e ai contratti di lavoro in vigore.
Il fondo per trattamento di fine rapporto è così composto:
EROGAZIONI DELIBERATE (6) € 57.239.108
La voce comprende impegni specifici assunti mediante delibera di erogazione per il finanziamento di iniziative selezionate a seguito di bandi e inviti promossi dalla Fondazione. Queste poste evidenziano l’impegno ancora da liquidare ai soggetti beneficiari e vengono alimentate attingendo ai relativi “Fondi per gli interventi istituzionali”. La voce è stata così movimentata:
DEBITI (7) € 1.357.605
Sono esposti al valore nominale e sono così composti:
(*) Tale voce comprende anche lo 0,50 a titolo di fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto ex Legge 297/82.
Le fatture da ricevere si riferiscono al valore nominale dei beni e servizi già acquistati o ricevuti, ma per i quali non è ancora pervenuta, dai rispettivi fornitori, la relativa fattura.
I debiti verso dipendenti si riferiscono al calcolo delle ferie e dei permessi maturati e non goduti alla data del 31/12/2024, nonché della quota di 14^ mensilità maturata.
I debiti verso amministratori si riferiscono ai compensi e ai rimborsi degli organi della Fondazione di competenza del 2024 ancora da liquidare.
I debiti IRAP si riferiscono all’imposta regionale sulle attività produttive, di competenza dell’esercizio 2024, che verrà versata nel mese di giugno 2025.
I debiti INAIL si riferiscono al premio assicurativo per i lavoratori dipendenti di competenza dell’esercizio 2024, che verrà versato in sede di dichiarazione degli emolumenti lordi nel 2025.
I debiti verso erario si riferiscono:
- alla ritenuta del 4 % prevista dall’art. 28 DPR 600/73;
- ad IRES, nella misura del 24%, con riferimento alla tassazione dei dividendi percepiti nel corso del 2024 dai titoli azionari detenuti in portafoglio;
- ad imposta sostitutiva, nella misura del 26%, sulle plusvalenze da altri titoli.
CONTI D’ORDINE
Garanzie e impegni. La voce accoglie l’impegno residuo della Fondazione ad acquistare quote dei vari Fondi comuni di investimento sottoscritti, come di seguito dettagliato:
4.3.4 Voci del Conto Economico
DIVIDENDI E PROVENTI ASSIMILATI (1) € 24.560.509
L’importo dei dividendi e proventi assimilati si riferisce ai proventi finanziari erogati dai vari fondi comuni di investimento e ai dividendi dei titoli azionari detenuti in portafoglio:
(*) Tale valore è al netto dell’imposta sostitutiva del 26%, pari ad € 684.612.
(*) Tale valore è al netto dell’imposta (aliquota IRES al 24%, applicata su una base imponibile ridotta del 50%, per un importo pari a € 333.895).
I restanti € 20.163.439 si riferiscono invece ai proventi finanziari erogati dal ‘Quaestio capital fund – Global real return’. L’importo lordo pari ad € 26.003.692 ha subito alla fonte una ritenuta d’imposta a titolo definitivo di € 5.840.253.
INTERESSI E PROVENTI ASSIMILATI (2) € 2.668.383
Immobilizzazioni finanziarie (A) 2.443.746
I proventi da immobilizzazioni finanziarie derivano dall’investimento in portafoglio obbligazionario:
(*) Titolo scaduti in corso d’anno.
Strumenti finanziari non immobilizzati (B) € 12.371
Tale voce comprende i proventi generati dai titoli iscritti nell’attivo circolante prima della riclassificazione di alcuni investimenti -precedentemente classificati nell’attivo circolante- tra le immobilizzazioni finanziarie (febbraio 2024): 5
– 5 Vedi paragrafo 4.3.1 Principi di redazione del bilancio –
Interessi da crediti e disponibilità liquide (C) € 212.267
In tale voce rientrano gli interessi percepiti sui conti correnti detenuti presso vari istituti di credito al netto al netto della relativa ritenuta del 26% (pari ad € 74.581).
RETTIFICHE DI VALORE DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € –
RISULTATO DELLE NEGOZIAZIONI DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (4) € 146.135
A dicembre 2024 è giunto a scadenza un BOT generando una plusvalenza netta pari a circa 145 mila euro.
Inoltre, la chiusura del conto corrente in valuta ($) presso Unicredit ha generato un utile su cambi, derivante dalla conversione in euro, per un importo di € 1.141.
RIVALUTAZIONE (SVALUTAZIONE) E RISULTATI DELLE NEGOZIAZIONI
DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (5) € (2.245.667)
Nel corso dell’anno sono state realizzate plusvalenza nette per un valore complessivo pari a circa 2,4 milioni di euro derivanti in parte dalla vendita di azioni e in parte dalla scadenza di titoli detenuti in portafoglio.
Sono stati svalutati per durevoli perdite di valore i seguenti fondi:
Fondo Tendercapital per circa 183.988 mila euro;
Fondo Green arrow renewable energy (Quercus) per circa 638.175 mila euro;
Fondo Greenstar per circa 1.979.413 mila euro.
Fondo Sefea social impact per circa 1.854.508 mila euro.
Questa voce include infine svalutazioni per un importo totale di circa 36 mila euro, registrate in bilancio a febbraio 2024, in seguito alla riclassificazione di alcuni investimenti, precedentemente classificati nell’attivo circolante, tra le immobilizzazioni finanziarie. 6
– 6 Vedi paragrafo 4.3.1 Principi di redazione del bilancio –
ONERI FINANZIARI E DI GESTIONE DEL PATRIMONIO (6) € 185.559
La voce comprende il costo per i servizi di consulenza finanziaria prestati alla Fondazione nel corso dell’anno, pari a circa 149 mila euro. 7 La restante parte, circa 36 mila euro, si riferisce a commissioni di negoziazione sostenute dalla Fondazione per la compravendita di strumenti finanziari.
– 7 Tale importo include anche un servizio di ricezione e trasmissione degli ordini ad opera dall’attuale advisor finanziario della Fondazione il cui costo varia in base al numero di ordini processati. –
ALTRI PROVENTI (8) € 16.447.096
Altri proventi (A) € 384.791
Tale voce comprende:
recupero dei costi per il personale della Fondazione con il Sud in distacco presso la partecipata Con i Bambini impresa sociale srl per un importo pari ad € 383.677;
recupero dei costi complessivamente sostenuti dalla Fondazione per le attività di supporto al ‘Fondo per la repubblica digitale’ (sulla base di apposita convenzione) per un importo pari a € 1.114.
Proventi da erogazioni (B) € 15.834.632
Sono ricompresi nei proventi erogativi i contributi ricevuti dalle fondazioni di origine bancaria sulla base dell’accordo quinquennale ACRI periodo 2021-2025.
Conseguentemente all’istituzione del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, i contributi a favore della Fondazione con il Sud, inizialmente previsti per un importo totale pari a 20 milioni di euro, sono stati ridotti a 10 milioni di euro fino allo scorso anno. A partire dal 2024 la quota di contributi a favore della Fondazione sta progressivamente tornando all’importo previsto originariamente dall’accordo.
Risultano pertanto contributi da fondazioni di origine bancaria per un totale pari a € 15.834.632, come di seguito dettagliato:
(*) Si riferisce all’incasso della quota relativa ai contributi in conto esercizio 2023 e 2024.
L’anno precedente i contributi ammontavano a € 9.975.110.
Questa voce include anche i contributi per un totale di 227.673 mila euro derivanti dall’accordo sottoscritto con la Fondazione Peter S. Mozino per l’istituzione di un fondo erogativo finalizzato al funzionamento, alla manutenzione e all’accessibilità della biblioteca elettronica omonima, situata nel comune di Montebello Jonico (RC), luogo di origine del fondatore.
ONERI AMMINISTRATIVI (9) € 3.349.437
La voce comprende gli oneri amministrativi di gestione come di seguito dettagliati:
Compensi e rimborsi spese organi statutari (A) € 505.300
Gli oneri si riferiscono ai costi sostenuti dalla Fondazione per gli organi statutari:
(*) I Compensi agli organi statutari includono i contributi previdenziali a carico della Fondazione.
L’aumento degli oneri per gli organi statutari a fine 2024 rispetto all’anno precedente (468 mila euro) è principalmente attribuibile a un incremento dei rimborsi per le riunioni e a maggiori costi a carico della Fondazione, calcolati in base alle dichiarazioni fiscali e previdenziali di ciascun componente.
Personale (B) € 1.671.441
La Fondazione opera con personale assunto direttamente alle proprie dipendenze. Parte del personale opera in distacco presso la controllata Con i Bambini (al netto dei rimborsi per il distacco, il totale degli oneri per il personale è pari a € 1.287.763). I dipendenti al 31/12/2024 sono 24, di cui 3 dirigenti, 5 quadri e 16 impiegati:
(*) Includono il rateo per la 14^ mensilità, le ferie e i permessi non goduti al 31/12/2024.
(**) Comprende il contributo a carico del datore di lavoro calcolato sulla retribuzione annua complessiva assunta come base per il calcolo TFR.
Nel 2023 il totale degli oneri per il personale ammontava a € 1.708.073.
Consulenti e collaboratori esterni (C) € 341.803
Nell’esercizio 2023 il costo per consulenti e collaboratori esterni ammontava a circa 331 mila euro.
Servizi (D) € 332.514
Nel 2023 gli oneri per servizi ammontavano a circa 315 mila euro. Rispetto all’anno precedente sono stati sostenuti maggiori costi per la promozione istituzionale e la manutenzione della piattaforma Chairos.
Interessi passivi e altri oneri finanziari (E) € 2.252
Tale voce comprende le spese bancarie sostenute per la tenuta dei conti correnti.
Ammortamenti (G) € 446.812
Il valore degli ammortamenti a fine 2023 era pari a circa 448 mila euro.
Altri oneri (I) € 49.316
Nel 2023 gli altri oneri ammontavano a circa 56 mila euro.
PROVENTI STRAORDINARI (10) € 53.390
Questa voce include le rettifiche di costi accantonati nell’esercizio 2023 e la restituzione di contributi precedentemente assegnati e liquidati, a seguito della revoca per il mancato raggiungimento dei requisiti previsti, nel caso in cui la liquidazione sia avvenuta in anni precedenti alla restituzione del contributo.
ONERI STRAORDINARI (11) € 23.724
La voce si riferisce a costi rilevati nell’anno 2024 ma di competenza di esercizi precedenti e non accantonati.
IMPOSTE (12) € 216.887
In tale voce viene riportato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette e indirette corrisposte durante l’esercizio. Non è invece ricompresa l’imposta sostitutiva e l’IRES sui proventi finanziari, entrambe detratte direttamente dagli stessi proventi lordi.
La voce “imposta di bollo” comprende l’imposta sulla detenzione degli strumenti finanziari. Anche per il 2024 l’aliquota è fissata nella misura del 2 per mille, con la previsione di un limite massimo pari a 14 mila euro, per ciascun fondo comune di investimento sottoscritto, dossier titoli e certificati deposito detenuti.
DESTINAZIONE DELL’AVANZO D’ESERCIZIO
L’avanzo d’esercizio è pari a € 37.854.240 ed è stato totalmente destinato come da dettaglio: