2.4 – Il patrimonio
Il patrimonio costitutivo della Fondazione CON IL SUD ammonta a € 314.801.028.
Le previsioni statutarie indicano la possibilità di incrementare il patrimonio attraverso eventuali:
- erogazioni o conferimenti ulteriori da parte dei Fondatori;
- conferimenti di beni mobili e immobili, lasciti, liberalità e introiti di qualsiasi genere provenienti da enti o da privati;
- avanzi di gestione portati a nuovo.
L’attività istituzionale della Fondazione è sostenuta dai proventi derivanti dalla gestione del patrimonio del quale è stata dotata (al netto degli accantonamenti alla riserva per l’integrità del patrimonio, di altri eventuali accantonamenti patrimoniali e degli oneri di gestione) e da risorse in conto esercizio messe a disposizione dagli enti fondatori sulla base di un impegno pluriennale. Per il quinquennio 2022-2026, le Fondazioni di origine bancaria aderenti ad ACRI hanno confermato il loro impegno a sostegno delle attività della Fondazione CON IL SUD per la realizzazione della sua missione.
Al 31 dicembre 2023 il patrimonio netto della Fondazione è pari a € 426.162.425.
Lo Statuto attribuisce al Comitato di indirizzo la responsabilità di definire gli orientamenti relativi alla gestione del patrimonio, individuando i principi generali e gli obiettivi strategici delle politiche di investimento; al Consiglio di amministrazione spetta, invece, la gestione del patrimonio nel rispetto di tali indirizzi.
Gli orientamenti deliberati dal Comitato di indirizzo definiscono il ruolo strategico-strumentale della gestione delle risorse finanziarie, in modo che essa produca le risorse utili a massimizzare l’impatto sociale degli interventi istituzionali della Fondazione. A tal fine la gestione del patrimonio è ispirata a criteri di diversificazione del rischio degli investimenti, secondo parametri che coniughino convenientemente l’esigenza di conservarne il valore e di ottenere dallo stesso un idoneo rendimento, adeguato al perseguimento delle finalità istituzionali.
Per esplicitare tali obiettivi, il Consiglio di amministrazione individua benchmark di lungo e di breve periodo con riferimento all’allocazione tendenziale del patrimonio in investimenti azionari diversificati, in investimenti obbligazionari diversificati, in titoli di stato e investimenti alternativi a basso profilo di rischio, tenendo anche conto di criteri etici.
Gli attivi eccedenti il patrimonio netto sono impiegati in investimenti, in maniera da minimizzare il rischio finanziario in un periodo temporale pari alla durata finanziaria media degli impegni della Fondazione.
La gestione del patrimonio è di norma affidata a intermediari abilitati ai sensi del D. Lgs 24/02/1998, n. 58, sulla base di criteri generali di selezione, opportunamente valorizzati secondo parametri predefiniti dal Consiglio di amministrazione, tra cui le performance passate, la stabilità organizzativa, i costi del servizio, le politiche di rapporto con la clientela, i servizi aggiuntivi offerti.
La Fondazione, per assicurare la continuità delle attività istituzionali e coerentemente con quanto previsto dallo Statuto, ha costituito un apposito fondo per la stabilizzazione delle erogazioni. Il fondo viene di norma incrementato dagli avanzi di gestione degli esercizi in cui il rendimento del patrimonio sia risultato superiore agli obiettivi e viene utilizzato per sostenere le attività istituzionali degli esercizi nei quali il rendimento del patrimonio sia risultato inferiore agli obiettivi, fatte salve eventuali ulteriori opportunità di alimentazione del fondo.
La strategia di investimento del patrimonio della Fondazione si è basata nel corso del 2023 sugli stessi principi generali cui si è ispirata negli anni precedenti, nel rispetto delle linee guida di indirizzo vigenti, ovvero, garantire la crescita del patrimonio in termini reali nel medio-lungo termine, mantenere una capacità erogativa stabile nel tempo e massimizzare il rendimento reale assoluto positivo con un profilo di rischio contenuto.