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bilancio di missione 2015

Nove anni CON IL SUD

  • PARTE PRIMA
  • PARTE SECONDA
  • PARTE TERZA
  • PARTE QUARTA
  • L’Attività Istituzionale 2015

    Nel corso del 2015, la Fondazione ha rafforzato il proprio sostegno al processo di infrastrutturazione sociale nelle regioni del Mezzogiorno, sia promuovendo nuove iniziative in linea con i Documenti Programmatici approvati, che consolidando il sostegno alle linee di intervento già avviate precedentemente. Inoltre, nel corso dell’anno la Fondazione ha avviato una nuova linea di intervento sperimentale dedicata a iniziative speciali e partnership istituzionali con altre organizzazioni nazionali e internazionali.

    Le risorse messe a disposizione per il nono anno di attività ammontano a € 26 milioni, oltre alle risorse che residuano da esercizi precedenti.

    Documento Programmatico Annuale 2015 – Linee di intervento previste e relative risorse disponibili

    LINEE DI INTERVENTO PREVISTE RISORSE ALLOCATE
    (MLN DI EURO)
    RISORSE DISPONIBILI
    (MLN DI EURO)
    Bando Socio-Sanitario 5.0 5.0
    Bando Ambiente 4.5 4.5
    Bando Sviluppo del Capitale Umano ad Alta Qualificazione 3.5 3.5
    Bando Volontariato 6.1 8.8
    Iniziative in cofinanziamento

    (disponibilità residue da esercizi precedenti)

    4.3
    Supporto a Studi e Ricerche

    (disponibilità residue da esercizi precedenti)

    0.1
    Fondazioni di Comunità 5.4
    Bando Ambiente è Sviluppo (Iniziativa su Taranto) 1.0 1.0
    Sviluppo Locale

    (disponibilità residue da esercizi precedenti)

    5.0 5.0
    Formazione Quadri Terzo Settore 0.9 0.9
    TOTALE RISORSE DISPONIBILI PER IL 2015 26 42

    In relazione alle linee di intervento previste nel Documento Programmatico Annuale per il 2015, la Fondazione ha pubblicato nel mese di febbraio il Bando Ambiente, volto a favorire la prevenzione dei rischi ambientali nelle aree naturali protette del Mezzogiorno, attraverso il quale sono stati finanziati 19 progetti. Sempre in riferimento alle tematiche ambientali, la Fondazione ha promosso il Bando Ambiente è Sviluppo, una iniziativa sperimentale destinata al territorio tarantino con l’obiettivo di rafforzare l’idea che lo sviluppo e il lavoro possano e debbano essere il frutto di un percorso di riappropriazione del proprio ambiente da parte della comunità. Il processo di selezione ha portato al finanziamento di 4 progetti.

    A luglio 2015 è stato pubblicato il Bando Brains2South nell’ambito delle iniziative dedicate allo Sviluppo del Capitale Umano ad Alta Qualificazione volto a favorire l’attrazione di giovani eccellenze, ricercatori e studiosi nei centri di ricerca del Mezzogiorno. Il processo di selezione delle 97 proposte pervenute era ancora in corso a fine 2015.

    Il Bando Socio Sanitario è stato rinviato ai primi mesi del 2016 mentre sono stati completati i processi valutativi delle iniziative avviate nel corso del 2014. In particolare, sono stati promossi 13 progetti relativi all’Iniziativa Immigrazione e ulteriori 7 progetti relativi al Bando Storico artistico e culturale.

    Nel corso dell’anno la Fondazione ha avviato una nuova linea di intervento sperimentale relativa alla realizzazione di Partnership istituzionali, ovvero collaborazioni con soggetti che operano sia a livello nazionale che internazionale su ambiti di azione comuni. Rientrano in questa linea di intervento le iniziative Funder 35, Minori Stranieri Non Accompagnati, Transatlantic Forum on Inclusive Early Years (Bando INFANZIA, PRIMA).

    È stata pubblicata nel mese di novembre la prima delle tre iniziative rivolte al Volontariato: CON IL SUD CHE PARTECIPA L’iniziativa che promuove il Volontariato, finalizzata a sollecitare l’impegno dei cittadini in attività di volontariato al Sud, capaci di generare utilità sociale. L’Iniziativa si articola in due fasi: la prima che prevede l’eleborazione di idee per avvicinare i cittadini al volontariato, la seconda che traduce le idee selezionate in progetti esecutivi piu dettagliati. A fine 2015 la prima fase era ancora in corso mentre gli altri due bandi sul volontariato (reti nazionali e reti locali) erano in via di definizione e sono stati pubblicati nei primi mesi del 2016.

    È proseguita nel 2015 la sperimentazione delle Iniziative in Cofinanziamento in collaborazione con altri enti erogatori, tesa a produrre un effetto “leva” e determinare un maggior afflusso di risorse per progetti di infrastrutturazione sociale al Sud. Mediante questa modalità, che nel corso del 2015 ha generato due bandi (la quinta edizione del Bando “Un asilo nido per ogni bambino” e l’Iniziativa “Genitori, ripuliamo le scuole” promossi con Fondazione Mission bambini) e altre sedici iniziative in cofinanziamento, la Fondazione ha potuto attrarre nel Mezzogiorno risorse, messe a disposizione da altri soggetti finanziatori, per un importo complessivo di circa € 2,8 milioni.

    Nel corso dell’anno è inoltre proseguita la sperimentazione di processi di Sviluppo Locale nell’area di Castelbuono e Isnello (PA) con il sostegno di due progettualità ed è stato avviato un nuovo processo partecipativo nell’area di Guspini e Arbus (VS). È stato rinnovato, inoltre, l’intervento di Formazione dei Quadri del Terzo Settore.

    Nel 2015 la Fondazione ha continuato l’accompagnamento alle cinque Fondazioni di comunità sostenute e l’azione di promozione per la nascita di nuove Fondazioni di comunità nel Mezzogiorno.

    La Fondazione ha infine concesso contributi ad altre 14 iniziative, prevalentemente a supporto di attività del terzo settore e interventi di studio e ricerca su tematiche attinenti ad ambiti d’intervento ritenuti prioritari.

    Oltre a sostenere la fase di avvio dei nuovi progetti approvati nel corso del 2015, la Fondazione ha continuato ad offrire il proprio sostegno e accompagnamento a tutti i progetti, i programmi di volontariato e le iniziative finanziate, attivate negli anni precedenti e in corso di svolgimento.

    Al 31 dicembre 2015, rispetto alle 825 iniziative complessivamente finanziate, 515 risultavano concluse e 310 in corso o in fase di avvio. Infine, nel corso dell’anno, è proseguita l’azione di supporto al Fondo di garanzia per le cooperative sociali e le organizzazioni del terzo settore che vantano crediti verso la pubblica amministrazione.

    L’insieme delle attività svolte nel corso del 2015 e dei relativi contributi assegnati è di seguito dettagliato:

    INIZIATIVA PROPOSTE PERVENUTE INIZIATIVE FINANZIATE CONTRIBUTI ASSEGNATI* (€)
    Bando Socio-Sanitario in via di definizione al 31 dicembre 2015
    Bando Sviluppo del Capitale Umano ad Alta Qualificazione in corso al 31 dicembre 2015
    Bando Ambiente 112 19 4.206.000
    Bando Ambiente è Sviluppo (Iniziativa su Taranto) 24 4 840.000
    Bando Immigrazione 2014 43 13 3.705.000
    Bando Storico-Artistico e Culturale 2014 46 7 3.314.950
    Sviluppo locale 2 2 1.260.000
    Totale Progetti 227 45 13.325.950
    Bando “Un asilo nido per ogni bambino” 2015 34 3 68.724
    Iniziativa manutenzione scolastica 5 5 24.835
    Altre iniziative in cofinanziamento 16 16 2.778.000
    TOTALE INIZIATIVE E PROGETTI IN COFINANZIAMENTO 55 24 2.871.559
    Bando Rondine CON IL SUD 9 6 199.340
    Funder 35 1 1 800.000
    Transatlantic Forum For Inclusive Early Years 1 1 30.000
    Totale partnership istituzionali 11 8 1.029.340
    Totale Progetti Esemplari 282 69 17.226.849
    Bando ‘Reti Nazionali’ in via di definizione al 31 dicembre 2015
    Bando ‘Reti Locali’
    Con il Sud che partecipa in corso al 31 dicembre 2015
    TOTALE PROGRAMMI DI VOLONTARIATO
    Richieste Fondazioni di comunità già sostenute 84.866
    Progetti sociali 1 1 218.000
    TOTALE FONDAZIONI DI COMUNITÀ 1 1 302.666
    FORMAZIONE QUADRI TERZO SETTORE 2 2 880.000
    ALTRE INIZIATIVE FINANZIATE 14 14 358.500
    TOTALE 310 94 18.768.015

    *I dati relativi al valore effettivo dei contributi assegnati ai soggetti beneficiari possono non coincidere con il valore complessivo delle erogazioni che vengono calcolate al netto di eventuali residui o in funzione di delibere che possono susseguirsi nel corso degli anni.

    Nel corso del 2015 sono state, dunque, finanziate 94 iniziative per risorse complessive pari a € 18,7 milioni, con un importo medio stanziato di circa € 200.000 per progetto. La regione in cui si è registrato il maggior numero di iniziative finanziate è la Puglia, con 21 progetti, seguita dalla Campania con 20 e dalla Sicilia con 19.

    Le organizzazioni complessivamente coinvolte nelle diverse iniziative ammontano a 540 tra associazioni, cooperative sociali, fondazioni, imprese sociali, enti ecclesiastici, enti pubblici e soggetti privati. L’attivazione di partenariati ha innescato un interessante processo di aggregazione, favorendo la messa in rete di esperienze, competenze e culture differenti. Mediamente ciascuna partnership è composta da 6 soggetti.

    1.1 I PROGETTI ESEMPLARI

    Bando Brains2South – Capitale Umano ad Alta Qualificazione

    Obiettivo: “attrarre” giovani eccellenze nei centri di ricerca e nei dipartimenti universitari del Sud, nell’ottica di rafforzare i legami con il resto del mondo e come opportunità per sviluppare e potenziare carriere indipendenti.

    La Fondazione intende sostenere progetti di ricerca scientifica applicata, dalla forte valenza innovativa, capaci di individuare soluzioni pratiche e specifiche in campo tecnologico, energetico, manifatturiero, nanotecnologico, ICT, agroalimentare, biomedico, farmaceutico, diagnostico, nello studio e conservazione dei beni culturali o ambientali.

    Risorse: 3,5 milioni di euro

    Modalità: il Bando è rivolto a ricercatori italiani e stranieri che svolgono la propria attività all’estero o in Italia (al di fuori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia).

    I progetti di ricerca applicata devono essere presentati direttamente dai ricercatori, con esperienza nei settori scientifico e tecnologico e che assumeranno il ruolo di referente scientifico, indicando una o più host institution in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia Sardegna, Sicilia presso cui potrebbero essere sviluppati.

    Con l’obiettivo di apportare competenze specifiche e condividere esperienze e conoscenze tecniche, viene valutato positivamente l’eventuale coinvolgimento di altri enti di ricerca, inclusi Parchi tecnologici e scientifici, Distretti tecnologici e Università, italiani e stranieri, e altri enti di terzo settore.

    Stato dell’arte: il processo di selezione è ancora in corso.

    • 97 proposte pervenute
    • I principali ambiti di intervento riguardano i temi dell’ambiente (agroalimentare, energia, inquinamento, biodiversità marina), archeologia e beni culturali, medicina (alimentazione, cardiologia, neurologia, oncologia), nanotecnologie e ingegneria.
    • 68 host institution coinvolte tra dipartimenti universitari, centri di ricerca, consorzi universitari e istituti nazionali di ricerca
    Bando Ambiente 2015

    Obiettivo: tutelare le aree naturali protette del Mezzogiorno con interventi di prevenzione e riduzione dei rischi ambientali.

    Il Mezzogiorno è straordinariamente ricco di risorse naturalistiche e paesaggistiche, minacciate ogni anno da rischi di natura idrogeologica, geologica, di perdita di superficie boschiva e di biodiversità.

    Sono oltre 200, infatti, le aree naturali protette presenti nelle regioni meridionali. Nel dettaglio, si tratta di 11 parchi nazionali e 30 regionali, 20 aree marine, 44 riserve naturali statali e 91 riserve regionali, a cui si aggiungono 15 altre aree protette. La Sicilia è la regione del Mezzogiorno con il maggior numero di aree tutelate (84), seguita dalla Puglia (39), dalla Campania (28), dalla Calabria (23), dalla Sardegna (19) e dalla Basilicata (17). La Fondazione intende affrontare il tema della valorizzazione e tutela ambientale partendo dalle comunità, immaginando la cura del bene comune come un’opportunità concreta di sviluppo locale oltre che come un dovere nei confronti delle future generazioni.

    Risorse: 4,5 milioni di euro

    Modalità: il Bando è rivolto alle organizzazioni del volontariato e del terzo settore che sono state invitate a sviluppare progetti finalizzati alla prevenzione e riduzione dei rischi ambientali all’interno delle aree naturali protette presenti nelle 6 regioni del Sud. Le aree naturali protette oggetto di intervento sono quelle individuate nella Legge quadro 394/91 ed iscritte nell’Elenco Ufficiale delle Aree Protette (EUAP).

    Gli interventi devono essere proposti da partnership costituite da almeno tre soggetti: oltre al terzo settore e al volontariato possono essere coinvolte le istituzioni, le università, la ricerca e il mondo economico. All’interno del partenariato è previsto il coinvolgimento e l’impegno dell’Organismo di Gestione delle aree di riferimento al fine di realizzare interventi integrati e strutturati e accompagnare e sostenere attivamente gli interventi avviati per garantirne la piena realizzazione e l’effettiva continuità nel tempo.

    Stato dell’arte:

    • 112 proposte pervenute
    • 19 progetti finanziati, per un importo complessivo pari a € 4.206.000 (una media di 220 mila euro a iniziativa)
    • 5 progetti in Puglia, 4 in Campania, Sardegna e Sicilia e 2 in Basilicata
    • 160 soggetti partner coinvolti tra organizzazioni di terzo settore, istituzioni, università, mondo economico e della ricerca e organi di gestione delle aree protette (in media 8 partner a progetto).

    Ciascuna iniziativa coinvolge una o più aree protette (Parchi nazionali e regionali, Riserve statali e regionali, Aree marine protette), prevedendo interventi per contrastare la perdita di biodiversità, il rischio incendi e quello idrogeologico, ridurre l’inquinamento, coinvolgendo le comunità territoriali e favorendo la valorizzazione turistica.

    In generale le attività previste vanno dal monitoraggio ambientale con droni e rilevatori di calore, ma anche con il coinvolgimento di detenuti in attività di sorveglianza; a iniziative di educazione e sensibilizzazione rivolte a scuole, cittadini e operatori della pesca e del turismo; al contrasto di attività illecite come la pesca di frodo; alla tutela della biodiversità (dal lupo al cervo, alla tartaruga caretta caretta ad altre specie animali e vegetali autoctone) fino al contrasto di alcune specie “aliene” (come il gambero killer della Louisiana) e alla promozione di attività di imprenditoria sociale.

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

    TITOLO PROGETTO SOGGETTO RESPONSABILE PARTNERSHIP AREA PROTETTA REGIONE D’INTERVENTO

     CONTRIBUTO (€)

    Al lupo – Dall’allevamento ovino alla conservazione del lupo Centro Ricerche per la Biodiversità 4 Parco Nazionale dell’Alta Murgia Puglia  200.000
    BA.S.E. – Balice Smart Environment Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi 9 Parco naturale regionale Lama Balice Puglia  235.000
    Bio.for.polis – tutela ed incremento della biodiversità  e dei servizi eco-sistemici e sociali delle foreste nell’area metropolitana NapoliCaserta Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale –  Onlus 9 Riserva naturale Tirone Alto Vesuvio; Riserva naturale Castelvolturno Campania  285.000
    Bosco vivo Associazione Culturale Lucaniamontana 6 Riserva naturale AgromonteSpacciaboschi Basilicata 270.000
    C.A.P. Salento – Comunità degli Agricoltori e Pescatori del Salento Associazione Slow Food Alto Salento 11 Area marina protetta di Torre Guaceto; Parco naturale regionale Litorale di Ugento; Area marina protetta di porto Cesareo; Riserva naturale statale di Torre Guaceto; Riserva naturale regionale orientata del Litorale tarantino orientale Puglia 250.000
    CO.BIOSA.TT Cooperativa BioSanitaria A Tutela Territoriale PAIM Pubblica
    Assistenza Interland
    Madonita
    4 Parco Regionale delle Madonie Sicilia 165.000
    Eco.pa.mar. Ecomuseo palude la vela e del Mar Piccolo WWF Taranto Onlus 12 Riserva naturale Palude La Vela Puglia 190.000
    Ipark- presidio e cittadinanza PROODOS Consorzio di cooperative sociali 15 Parco nazionale del Vesuvio Campania 266.000
    Nuova oasi Associazione Orione 10 Riserva naturale Oasi del Simeto Sicilia 250.000
    Proteggere e valorizzare la biodiversità Associazione di Volontariato Impegno e solidarietà 8 Parco regionale Monti Picentini Campania 95.000
    Salvaguardia e valorizzazione della biodiversita’ tra passato remoto e presente nel Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline Associazione per il Parco Molentargius Saline Poetto 9 Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline Sardegna 80.000
    SEW – Save the Etna World Fondo Siciliano per la Natura – SWF Onlus 5 Parco dell’Etna Sicilia 220.000
    Socialità, ambiente, territorio: officina di futuro WWF Italia Onlus 13 Riserva naturale di Monte Arcosu Sardegna 280.000
    ST.A.M.M. – Stazione Ambientale Monitoraggio Marino Centro Studi
    Interdisciplinari Gaiola
    Onlus
    5 Area marina protetta Parco sommerso di Gaiola Campania 285.000
    Terramare_ Gestione integrata e solidale delle aree protette costiere delle Pelagie Cooperativa sociale Il Gabbiamo 6 Riserva naturale orientata Isola di Lampedusa; Area marina protetta Isole Pelagie Sicilia 260.000
    Together for Tavolara Mine Vaganti Ong 10 Area marina protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo Sardegna 125.000
    Uppark! Strategie di rete per il parco terra delle Gravine WWF Martina Franca 13 Parco naturale regionale Terra delle Gravine Puglia 270.000
    Vivere il parco UISP Comitato regionale della Sardegna 5 Parco naturale

    regionale di Porto Conte

    Sardegna 190.000
    W.camp – Wildlife rescue and education campus Cooperativa sociale Novaterra 9 Riserva regionale lago Pantano di Pignola Basilicata 290.000

    Segue una breve descrizione dei progetti raggruppati per regione di intervento.

    PUGLIA

    Nel Parco Regionale Lama Balice (Bari) il progetto “BA.S.E. – BAlice Smart Environment” intende realizzare un’attività di monitoraggio ambientale attraverso centrali termo-pluviometriche, droni aerei e applicazioni con georeferenziazione dal basso, creando anche un Centro di Educazione Ambientale e percorsi sentieristici accessibili ai disabili. Sempre nel barese, il progetto “Allupo – dall’allevamento ovino alla conservazione del lupo” promuove nel Parco nazionale dell’Alta Murgia iniziative per valorizzare la pastorizia e favorire la collaborazione tra pubblico, terzo settore e privati per ridurre il rischio incendi e salvaguardare la biodiversità. Nel Parco Terra delle Gravine (province di Brindisi e Taranto) “Uppark!”  intende avviare iniziative di monitoraggio ed educazione ambientale, coinvolgendo alcuni detenuti in attività di sorveglianza e laboratori di riciclo creativo. Il progetto “Eco.Pa.Mar.”  realizza nella Riserva Naturale Palude La Vela e nella zona del Mar Piccolo un ecomuseo diffuso per documentare, conservare e valorizzare la biodiversità in un’ottica di sviluppo ambientale, economico e socio-culturale. “C.A.P. SALENTO”  invece, è stato avviato nell’Area Marina Protetta e Riserva naturale di Torre Guaceto, l’Area Marina protetta di Porto Cesareo, il Parco Litorale di Ugento e la Riserva naturale del Litorale Tarantino Orientale (province di Brindisi, Lecce e Taranto). Obiettivo principale del progetto è quello di coinvolgere le comunità dei pescatori e degli agricoltori per tutelare la biodiversità delle aree protette, frenando il depauperamento degli stock ittici e favorendo il rapporto diretto fra produttori e consumatori.

    SICILIA

    Il progetto “Nuova Oasi” promuove una riqualificazione partecipata dell’Oasi del Simeto, a sud di Catania, con interventi di bonifica per contrastare il degrado legato all’abusivismo edilizio, all’alterazione del regime idrogeologico e all’erosione per l’eccessivo prelievo di acqua, all’abbandono di rifiuti.  Nel Parco dell’Etna il progetto “SEW – Save the Etna World” intende avviare interventi di valorizzazione e tutela della biodiversità attraverso il monitoraggio della qualità dell’aria, delle falde acquifere e del suolo, in relazione alle emissioni di gas e ceneri vulcaniche.  “Terramare”,  invece, opera per ridurre le criticità ambientali (inquinamento marino ed eccessiva pressione balneare) che minacciano la Riserva naturale orientata “Isola di Lampedusa” e l’Area Marina Protetta “Isole Pelagie” (provincia di Agrigento), con attività di sensibilizzazione rivolte agli operatori della pesca e del turismo, ai cittadini e ai turisti; presidi per contenere la pressione antropica e tutelare l’ovodeposizione notturna della tartaruga marina Caretta Caretta; realizzando un centro visite dedicato al tema delle migrazioni dell’avifauna. Nel Parco delle Madonie (PA) è attivo il progetto “Co.BioSa.TT – Cooperativa Bio-Sanitaria a Tutela Territoriale per il recupero di due tratti franosi nel Parco.

    CAMPANIA

    Il progetto “St.A.M.M. – Stazione Ambientale Monitoraggio Marino” è realizzato nell’Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola (provincia di Napoli) e prevede la creazione di una stazione permanente di monitoraggio dell’ambiente marino-costiero con azioni di supporto alla guardia costiera per contrastare attività illecite come la pesca di frodo. Nel Parco Regionale dei Monti Picentini (provincia di Avellino e Salerno) è attivo il progetto “Proteggere e valorizzare la biodiversità” con l’obiettivo di ridurre gli incendi causati principalmente dall’abbruciamento dei rifiuti vegetali e il conseguente inquinamento atmosferico. È prevista l’attivazione di un sistema di monitoraggio e prevenzione con guardie ambientali e droni e verranno promosse pratiche alternative per lo smaltimento dei residui vegetali, con  l’avvio di un servizio sperimentale di triturazione a domicilio basato sull’uso di un bio-trituratore e di un pellettizatore. Il progetto “BIO.FOR.POLIS, invece, riguarda l’area di Napoli e Caserta, e in particolare la  Riserva Naturale Statale Tirone Alto Vesuvio e la Riserva di Castelvolturno, puntando alla tutela della biodiversità con interventi di riqualificazione (pineta, dune, area umida, spiaggia dove potrebbe nidificare la tartaruga Caretta Caretta),  l’installazione di nidi e mangiatoie, il monitoraggio dell’avifauna, della mammalofauna, della vertebratofauna e dei roditori, anche attraverso sistemi di rilevamento automatico. Nel Parco Nazionale del Vesuvio (provincia di Napoli) è stato avviato “iPark – Presidio e cittadinanza per contrastare il rischio di estinzione dell’albicocca vesuviana attraverso l’attivazione di un presidio Slow Food e la diffusione di strumenti di auto-impresa per la valorizzazione delle tradizioni agricole. È previsto l’avvio di un secondo presidio per il pane tradizionale di San Sebastiano e il censimento delle aree del Vesuvio a rischio di sversamento rifiuti.

    SARDEGNA

    Nel Parco naturale regionale di Porto Conte (provincia di Sassari) è stato avviato “Vivere il Parco” per tutelare e salvaguardare il Grifone, specie animale a rischio estinzione, anche con il contributo attivo della comunità locale. E’ prevista la sorveglianza dei siti di nidificazione e il potenziamento del carnaio. Il progetto “Salvaguardia e valorizzazione della biodiversità tra passato remoto e presente”  ha l’obiettivo di limitare nell’area umida del Parco regionale Molentargius-Saline (provincia di Cagliari) la diffusione di una specie aliena di gambero (il gambero killer della Louisiana) che mette a rischio la biodiversità e la sopravvivenza delle specie autoctone e che, a causa della sua intensa attività di scavo, può provocare danni strutturali favorendo l’erosione degli argini fluviali.“Together for Tavolara” viene realizzato nell’Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo (provincia di Olbia-Tempio) per salvaguardarne il patrimonio naturale attraverso la citizen science, sensibilizzando studenti e appassionati di immersioni subacquee sulle problematiche relative alle specie alloctone e coinvolgendoli nella raccolta dati e nel monitoraggio delle specie presenti nel parco.  “Socialità, Ambiente, Territorio: Officina di Futuro”  è, invece, realizzato nella Riserva di Monte Arcosu (provincia di Cagliari), per proteggere le specie vegetali e animali (in particolare il cervo sardo), anche con il coinvolgimento della comunità locale. Per valorizzare la riserva, inoltre, è previsto il potenziamento di servizi come il ristorante, la foresteria, l’orto dell’agro-biodiversità.

    BASILICATA

    Nella Riserva Naturale Agromonte-Spacciaboschi, provincia di Potenza, è stato avviato “Bosco Vivo” con l’obiettivo di ridurre il rischio idrogeologico-franoso (con il rifacimento di un tratto della sentieristica) e la perdita di biodiversità (con attività di monitoraggio della salute della vegetazione boschiva). È prevista, inoltre, la realizzazione di un Centro Educazione e Sostenibilità Ambientale (CESA). Sempre in provincia di Potenza è attivo il progetto “W.CAMP – Wildlife Rescue and Education Campus”, per la salvaguardia di specie animali (Apis mellifera ligustica) e vegetali (fagiolo rosso) a rischio estinzione  presenti nella Riserva regionale Lago Pantano di Pignola.

    Per maggiori informazioni sui singoli progetti si rimanda al sito www.esperienzeconilsud.it

    Bando Ambiente è Sviluppo (Taranto) 2015

    Obiettivo: sostenere interventi integrati che promuovano e favoriscano percorsi di sviluppo economico, sociale e culturale, partendo dalle questioni ambientali e dalle relative potenzialità che caratterizzano la città di Taranto.

    La falsa dicotomia tra economia ed ecologia, produzione e ambiente, sembrerebbe essere storicamente, culturalmente e politicamente, superata, ma in realtà non è così. A dimostrarlo ci sono esempi come Taranto, che per oltre mezzo secolo ha vissuto a contatto con l’Ilva, il più grande centro siderurgico europeo a livello integrale, con tutto ciò che questo comporta a livello economico, ambientale e, più in generale, di qualità della vita. Una situazione – che in particolare continua a caratterizzare il dibattito pubblico nella città jonica – di percezione conflittuale del rapporto tra lavoro e salute, tra ambiente e sviluppo, e di rigida contrapposizione dei due valori.

    Promuovendo questo Bando, la Fondazione CON IL SUD ha voluto rafforzare l’idea che lo sviluppo e il lavoro possano e debbano essere il frutto di un percorso di riappropriazione del proprio ambiente da parte della comunità, nell’ottica di uno sviluppo locale del territorio.

    Si tratta di un bando sperimentale, con una duplice finalità: da una parte ribadire che diritto alla salute e diritto al lavoro, tutela ambientale e sviluppo devono andare realmente di pari passo, superando una contraddizione non più tollerabile; dall’altra ricucire un tessuto civile e sociale provato da troppe lacerazioni.

    Risorse: 970.000 euro

    Modalità: il Bando è rivolto alle organizzazioni non profit tarantine che, in partnership con il mondo produttivo, delle istituzioni, dell’università, della ricerca, intendono proporre interventi “esemplari” partendo dall’ambiente e dalle potenzialità del capoluogo jonico e coinvolgendo la sfera economica, abitativa, sociale e sanitaria in interventi integrati, strutturati e di lungo periodo. Sotto questo aspetto l’ambiente assume una declinazione più ampia rispetto al mero ambito naturale, investendo ogni dimensione del territorio e del benessere delle persone che in esso vivono (lavoro, salute, casa, cultura).

    Le proposte di progetto devono essere presentate da partnership composte da almeno tre organizzazioni, di cui due appartenenti al mondo del terzo settore e del volontariato locale.

    Stato dell’arte:

    • 24 proposte pervenute
    • 4 progetti finanziati, per un importo complessivo pari a € 840.000 (una media di 210 mila euro a iniziativa)
    • 35 organizzazioni tarantine coinvolte (83% non profit e 14% profit), tra associazioni, cooperative sociali, parrocchie, istituzioni locali, università, imprese.

    Le attività previste vanno dalla coltivazione della canapa “eletta”, da trasformare in semilavorati per abbellire la Circummarpiccolo, a iniziative per trasformare il quartiere Tamburi con pratiche artistiche e culturali, fino a interventi di rigenerazione urbana, di incubatori di impresa e di turismo sostenibile.

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

    TITOLO PROGETTO SOGGETTO RESPONSABILE PARTNERSHIP REGIONE DI INTERVENTO CONTRIBUTO (€)
    A Tamburi Battenti Confraternita Maria SS.ma della Scala 9 Puglia – Taranto  210.000
    Green Routes Associazione AUGEO 5 Puglia – Taranto  150.000
    T.A.R.A.S. (Taranto: Azioni per la Riqualificazione Ambientale Sostenibile) Associazione PROGRAMMA SVILUPPO 7 Puglia – Taranto  190.000
    TERRE ELETTE Dall’abbraccio delle sue genti al ‘piccolo mare’ tarantino, riemerge la speranza Associazione di volontariato penitenziario Noi e Voi Onlus 14 Puglia – Taranto 290.000

    Di seguito una breve descrizione delle iniziative finanziate.

    Nel quartiere Paolo VI è attivo il progetto “Terre Elette” che si occupa di coltivare la canapa “eletta” trasformandola poi in prodotti semilavorati come blocchetti e doghe da utilizzare per abbellire un tratto della Circummarpiccolo, ma anche una barca guidata da giovani tarantini tra i 18 e i 35 anni per realizzare itinerari turistici. Il progetto “Green Routes” promuove in tutta la provincia tarantina interventi di rigenerazione urbana partecipata e di integrazione culturale, attraverso la costruzione di una mappa di comunità, interventi di riprogettazione collettiva di spazi inutilizzati, laboratori di memoria fotografica e di etnobotanica, percorsi formativi per la creazione di imprese nel settore ambientale, spettacoli teatrali e concerti. Nel quartiere Tamburi viene realizzato il progetto “A Tamburi battenti” che, attraverso una serie di iniziative, intende trasformare il quartiere con pratiche artistiche e culturali, tra cui la programmazione di residenze di artisti e la produzione di nuove opere. Una trasformazione che passa anche dalla creazione di opportunità lavorative per persone in condizioni di svantaggio sociale, coinvolgendo 10 donne nella realizzazione di oggetti di sartoria “MadeinTamburi” e offrendo servizi di orientamento professionale e per l’avvio di start up. Il progetto, inoltre, prevede la costituzione di un’orchestra di percussioni. In diverse zone di Taranto e nei comuni vicini alla città sono state avviate le attività del progetto “TARAS – Taranto: Azioni per la Riqualificazione Ambientale Sostenibile”, che puntano sul turismo sostenibile per valorizzare il patrimonio ambientale e culturale jonico. Sono previsti percorsi di formazione, incubatori d’impresa per la nascita di start up, iniziative di promozione turistica.

    Per maggiori informazioni sui singoli progetti si rimanda al sito www.esperienzeconilsud.it

    Bando Immigrazione 2014

    Obiettivo: favorire l’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati al Sud e contrastare le diverse forme di sfruttamento e tratta.

    A partire dagli anni duemila si è verificato un consistente fenomeno di crescita del numero di immigrati nel nostro Paese, con oltre il 300% di incremento della popolazione residente e lavorativa e le regioni del Sud si sono trasformate sempre più da aree di passaggio in zone dove permanere e risiedere, trovando inserimento lavorativo sia pure precario o sommerso, in un contesto di grande fragilità economica e sociale. È in particolare in queste situazioni di vulnerabilità che si innestano fenomeni di sfruttamento lavorativo che, nei casi più gravi, sfociano nel traffico internazionale di esseri umani e nel lavoro forzato.

    Lo sfruttamento lavorativo, che può svilupparsi particolarmente in determinati settori economici come quello agricolo, dell’edilizia e del lavoro domestico, è un fenomeno ancora sottovalutato e scarsamente contrastato, ma è anche la forma di schiavitù moderna più diffusa e meno percepita, anche perché si manifesta in modo sommerso, in contesti difficilmente monitorabili.

    La Fondazione CON IL SUD intende intervenire in questo ambito, per sostenere interventi capaci di arginare il fenomeno dello sfruttamento e valorizzare il lavoro come strumento di integrazione degli immigrati nelle comunità di adozione.

    Risorse: 3,5 milioni di euro

    Modalità: l’iniziativa rientra nell’ambito di intervento sperimentale “Progetti Speciali e Innovativi” ed è articolata in due fasi distinte per intercettare meglio la reale domanda di sostegno che proviene dai territori: presentazione di idee progettuali che prevedano il coinvolgimento di un’organizzazione di immigrati (I fase) e di proposte più articolate, dettagliate e complete degli interventi che si intendono realizzare per le sole idee preselezionate (II fase).

    L’Iniziativa prevede pertanto la presentazione di idee innovative in grado di concretizzarsi successivamente, in progetti “esemplari” che promuovano il lavoro come strumento imprescindibile per favorire l’integrazione, anche sociale, degli immigrati e che possano rappresentare un modello di intervento sul tema. Due gli ambiti di azione previsti: il contrasto alla tratta e allo sfruttamento lavorativo e sessuale e la valorizzazione del lavoro, anche autonomo, nelle forme associative tipiche del terzo settore (imprese sociali, cooperative sociali, ecc).

    Stato dell’arte: a valle della prima fase, il terzo settore e il volontariato meridionali, con il coinvolgimento delle organizzazioni di immigrati (OdI), hanno presentato 113 idee, delle quali 45 sono state selezionate dalla Fondazione per essere tradotte in proposte più dettagliate e complete, capaci di promuovere il lavoro come fondamentale strumento per favorire l’integrazione, anche sociale, degli immigrati e di offrire strumenti efficaci di contrasto allo sfruttamento e alla tratta, lavorativa e sessuale.

    • 13 progetti selezionati e sostenuti con 3,7 milioni di euro (200 mila in più rispetto a quanto inizialmente stanziato).
    • 120 le organizzazioni coinvolte nelle partnership di progetto tra associazioni, imprese sociali, istituzioni, fondazioni, università, scuole ed enti del mondo economico e della ricerca.
    • 4 iniziative avviate in Puglia, 3 in Calabria, 2 in Sardegna e Sicilia e 1 in Campania. Un intervento a carattere interregionale coinvolge il territorio calabrese e quello siciliano.

    Gli interventi selezionati puntano in generale sulle concrete opportunità professionali (attraverso l’avvio di imprese sociali nel settore agroalimentare, di servizi di promozione turistica, di manutenzione del verde pubblico e privato, di ristorazione, di iniziative di riciclo creativo) e sull’offerta di servizi di accoglienza e assistenza sanitaria, psicologica e legale a vittime di tratta e sfruttamento sessuale e lavorativo o di accompagnamento all’autoimprenditorialità grazie anche ad incubatori di impresa.

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

    TITOLO PROGETTO SOGGETTO RESPONSABILE PARTNERSHIP REGIONE D’INTERVENTO  CONTRIBUTO (€)
    Africa food & fashion district Il vangelo della vita- onlus 14 Puglia 400.000
    Agriculture Centro interculturale città di Bari – Abusuan 4 Puglia 250.000
    B.U.S. – Buone Uscite Dallo Sfruttamento Associazione Comunità Progetto Sud – onlus 10 Calabria 350.000
    Collaborazione tra associazioni che promuovono l’integrazione
    attraverso l’imprenditoria in
    Sardegna
    CISV – Comunità Impegno Servizio Volontariato 8 Sardegna 145.000
    Costruiamo saperi Diocesi di Ragusa 4 Sicilia 300.000
    Diritti (dal mare) alla terra Un fiore per la vita Cooperativa sociale onlus 7 Campania 350.000
    F.I.D.U.C.I.A. Famiglie immigrate donne unite nei centri per l’inclusione lavorativa anolf Anolf Sicilia 14 Sicilia 200.000
    F.I.E.RI (fabbrica interculturale ecosostenibile del riuso) Arci comitato territoriale di Catania 14 Sicilia 220.000
    L’alba dell’integrazione nel Salento Gruppo Umana Solidarietà G.
    Puletti
    10 Puglia 280.000
    Le trame del mondo Associazione La Strada 4 Sardegna 345.000
    Mestieri legali: creazione di una comunitas della biodiversità per consentire l’inserimento lavorativo di persone immigrate Consorzio Terre del Sole 8 Calabria 355.000
    Open – tante vie per l’integrazione Associazione interculturale International House 15 Calabria 240.000
    Wote mezani Arci Comitato territoriale di
    Lecce
    6 Puglia 270.000

    Segue una breve descrizione dei progetti raggruppati per regione di intervento.

    CALABRIA

    A Rosarno (RC) è stato avviato il progetto Mestieri Legali per realizzare un parco naturalistico fluviale su un bene e un terreno confiscati alla ‘ndrangheta e attraversato dal fiume Metramo, sperimentando percorsi di integrazione, inserimento lavorativo e scambio culturale. Sempre in provincia di Reggio Calabria, il progetto OPEN – Tante vie per l’integrazione prevede l’avvio di servizi e realtà lavorative in cui gli immigrati sono protagonisti: un punto vendita di prodotti agroalimentari, l’offerta di servizi turistici e per la progettazione e manutenzione del verde pubblico e privato, un portale web per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. In tutte le province della regione è previsto l’avvio di B.U.S – Buone uscite dallo sfruttamento che si occupa di entrare in contatto con immigrati vittime di tratta sessuale, lavorativa e di accattonaggio, offrendo assistenza, servizi di natura sanitaria, di ascolto e sostegno psicologico.

    PUGLIA

    A Lecce è previsto l’avvio di Wote Mezani – “Tutti a tavola” per la realizzazione di un ristorante multiculturale e di uno spazio virtuale di condivisione della cultura gastronomica che coinvolga gli immigrati in un percorso di integrazione lavorativa, e L’alba dell’integrazione nel Salento per l’avvio di una cooperativa sociale per la vendita di prodotti agroalimentari in cui lavoreranno persone in condizione di svantaggio sociale e immigrati e l’offerta di servizi ricreativi e percorsi formativi. Il capoluogo pugliese ospita Agriculture, un progetto di co-housing e agricoltura sociale che, con l’avvio di una fattoria e di una cooperativa, intende offrire un posto dove vivere e un concreto inserimento lavorativo e sociale a 10 immigrati. A Foggia, invece, Africa Food & Fashion District offre agli immigrati opportunità formative e lavorative, grazie all’avvio di un centro polifunzionale con un punto ristoro, uno spazio per la vendita di prodotti artigianali e alimentari africani e un laboratorio per il lancio di una linea di moda, con abiti occidentali realizzati con stoffe africane venduti anche online.

    SARDEGNA

    In provincia di Cagliari Le trame del mondo intende trasformare un bene e alcuni terreni confiscati in quartier generale di un’impresa sociale di immigrati e disoccupati, con l’avvio di produzioni agricole, di una pizzeria, di servizi di marketing, e-commerce e internazionalizzazione rivolti alle aziende.

    Sempre nel capoluogo sardo è stato avviato il progetto Collaborazioni tra associazioni che promuovono l’integrazione attraverso l’imprenditoria in Sardegna che offre agli immigrati opportunità di formazione nel settore sartoriale e di avvio di nuove imprese, fornendo sostegno per il consolidamento di quelle già operative.

    SICILIA

    Costruiamo saperi intende avviare un incubatore di impresa nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura a Ragusa, con percorsi di autoimprenditorialità e la creazione di due cooperative di immigrati. A Catania viene, invece, realizzato F.I.E.Ri (Fabbrica Interculturale Ecosostenibile del Riuso, con la creazione di una fabbrica del riuso che darà lavoro a immigrati impiegati in attività di riciclo creativo, i cui prodotti saranno commercializzati.

    CAMPANIA

    A Caserta e Napoli il progetto Diritti (dal mare) alla terra permette a 14 immigrati di lavorare stabilmente nel settore agroalimentare, occupandosi della coltivazione di ulivi su terreni confiscati, della vendita di olio, frutta e verdura biologici, della gestione di un punto ristoro.

    INTERREGIONALE

    Il progetto F.I.D.U.C.I.A. Famiglie Immigrate Donne Unite nei Centri per l’Inclusione lavorativa Anolf favorisce l’inclusione lavorativa di donne immigrate nel settore dell’assistenza familiare in Sicilia e Calabria, attraverso sportelli di incontro, informazione, percorsi formativi e la creazione di tre cooperative sociali.

    Per maggiori informazioni sui singoli progetti si rimanda al sito www.esperienzeconilsud.it

    Bando Storico-Artistico e Culturale 2014

    Obiettivo: promuovere l’uso “comune” dei beni culturali delle regioni meridionali, permettendone una più ampia fruibilità da parte della collettività come strumento di sviluppo e coesione sociale.

    Risorse: 4 milioni di euro

    Modalità: procedura sperimentale, con due fasi distinte.

    Nella prima fase la Fondazione CON IL SUD ha invitato gli enti pubblici locali e privati proprietari di immobili di rilevanza storico-artistica e culturale a candidare i propri beni inutilizzati come luoghi da valorizzare attraverso modalità individuate dalle comunità locali.

    La Fondazione ha selezionato una rosa di beni da inserire nel Bando Storico-Artistico e Culturale (seconda fase) volto a sollecitare le proposte di progetto da parte di organizzazioni di terzo settore e volontariato, con l’obiettivo di valorizzare i beni e favorine la piena fruizione da parte della collettività, sviluppando un processo virtuoso e duraturo di sviluppo locale.

    Prima della pubblicazione del Bando, la Fondazione ha stipulato un accordo con i soggetti proprietari dei beni in base al quale gli stessi hanno concesso al soggetto responsabile dell’iniziativa la disponibilità gratuita dell’immobile per un periodo di almeno 10 anni (senza conoscere preventivamente né le attività che sarebbero state realizzate nel bene, né chi le avrebbe promosse e senza poter essere coinvolti nelle partnership progettuali). In modo parallelo ed indipendente rispetto al processo di selezione previsto dal bando, il sito www.ilbenetornacomune.it segnala tutti i beni immobili presentati, al fine di dare visibilità ad un patrimonio storico-artistico e culturale forse meno conosciuto, condividendo le informazioni, le storie e le idee di riuso suggerite da cittadini e utenti del web, portando all’attenzione dei decisori e dell’opinione pubblica il tema dell’utilizzo comunitario del patrimonio culturale attraverso innovazioni sociali, affinché il nostro patrimonio culturale non sia dimenticato ma possa diventare sempre più accessibile e fruibile.

    Stato dell’arte: In risposta alla prima fase sono pervenuti oltre 220 beni tra ville e palazzi storici, ex luoghi di culto, castelli e fortezze, beni archeologici e di archeologia industriale e altri spazi. Di questi, 14 sono stati selezionati e inseriti nel Bando Storico-Artistico e Culturale (seconda fase). In risposta al Bando sono pervenute 46 proposte di progetto.

    • 7 progetti sostenuti con oltre 3,3 milioni di euro (una media di 477 mila euro a progetto)
    • 66 organizzazioni coinvolte nelle partnership, tra università, associazioni, cooperative sociali, fondazioni, enti locali e imprese.
    • 2 progetti in Sicilia (Padiglioni 10 e 20 dei Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo); 3 progetti in Puglia (Convento dei Francescani Neri di Specchia e Distilleria Nicola De Giorgi a San Cesareo di Lecce, Palazzo Amati a Taranto); 2 progetti in Campania (Palazzo Paolo V a Benevento e Palazzo Macchiarelli a Montoro).

    Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

    TITOLO PROGETTO SOGGETTO RESPONSABILE PARTNERSHIP REGIONE D’INTERVENTO  CONTRIBUTO
    (€)
    Alchimie – La distilleria De Giorgi residenza artistica di comunità International theatre institute
    Italia
    10 Puglia  480.000
    Itinera itinerari per l’innovazione sociale “L’isola che c’è” Cooperativa sociale onlus 6 Campania  460.000
    Kētos – Centro euromediterraneo del mare e dei cetacei Jonian Dolphin Conservation 6 Puglia  465.000
    Nuove officine alla Zisa Cresm – Centro ricerche
    economiche e sociali per il meridione
    4 Sicilia  500.000
    Passo dopo passo. Una stazione per il turismo slow Associazione culturale Diotimart 10 Puglia  480.000
    Per terre, per bellezza, per santità I.D.E.A.S. Cooperativa sociale 9 Campania  450.000
    Zisacreativa Associazione CLAC 14 Sicilia  480.000

    Segue una breve descrizione dei progetti raggruppati per regione di intervento.

    PUGLIA
    PALAZZO AMATI, TARANTO – Proprietà del Comune

    Ospita il progetto “Kētos” che prevede l’avvio di un Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei, con un’area museale, servizi turistici, uno spazio dedicato alle start up e all’imprenditoria sociale, una biblioteca virtuale sul mare. Obiettivo del progetto è rilanciare la vocazione turistica del borgo antico di Taranto. Nel centro saranno realizzate le Officine Amati, uno spazio di innovazione tecnologica dedicato soprattutto ai giovani.

    (Scheda palazzo http://ilbenetornacomune.it/scheda/palazzo-amati)

    CONVENTO DEI FRANCESCANI NERI, SPECCHIA (LE) – Proprietà del Comune

    Il progetto “Passo dopo passo. Una stazione per il turismo slow” intende realizzare una struttura di accoglienza e ristoro rivolta ai visitatori del turismo “slow”. È previsto l’avvio di un centro di formazione e supporto ai servizi turistici, con attività culturali e itinerari naturalistico-ambientali, storico-artistici, sensoriali e religiosi da percorrere a piedi o in bicicletta. Giovani in condizioni di disagio saranno coinvolti nelle iniziative previste dal progetto. (Scheda convento http://ilbenetornacomune.it/scheda/convento-dei-francescani-neri)

    DISTILLERIA NICOLA DE GIORGI, SAN CESAREO DI LECCE – Proprietà del Comune

    Con il progetto “Alchimie” la distilleria diventerà un centro di residenza artistica internazionale; spazio per laboratori artigianali, di teatro, di educazione ambientale e sulla legalità dedicati alle scuole. Sono previste iniziative di formazione per adulti e immigrati, eventi e iniziative multiculturali e la raccolta di materiali e documenti (foto, racconti, video) sulla distilleria per ricostruire la memoria del luogo anche attraverso laboratori di cittadinanza attiva. Tra le altre attività, l’avvio di sportelli di ascolto e sostegno per persone in difficoltà (vittime di racket, usura, ecc.) e iniziative di reinserimento lavorativo per detenuti. (Scheda spazio http://ilbenetornacomune.it/scheda/distelleria-de-giorgi) SICILIA

    PADIGLIONE 10 DEI CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA, PALERMO – Proprietà del Comune

    Con il progetto “ZisaCreativa” si intende realizzare uno spazio ibrido, incubatore di imprese culturali e luogo di aggregazione e inclusione sociale. Un’attività di mappatura ricostruirà in una narrazione multimediale la “memoria” dei Cantieri Culturali e del quartiere che li ospita; è previsto un censimento dei beni pubblici e privati che potrebbero diventare capaci di produrre reddito, laboratori di costruzione partecipata per gli arredi con il coinvolgimento di ragazzi del carcere minorile in semilibertà, percorsi formativi di economia collaborativa per gli studenti, laboratori di auto imprenditorialità per i giovani al di sotto dei 30 anni.

    (Scheda padiglione http://ilbenetornacomune.it/scheda/cantieri-culturali-alla-zisa)

    PADIGLIONE 20 DEI CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA, PALERMO – Proprietà del Comune

    Il progetto “Nuove Officine alla Zisa” intende realizzare nel padiglione un centro polivalente per offrire supporto alle iniziative di imprenditoria individuale di persone in condizione di disagio (immigrati, disoccupati, ecc.) con corsi e consulenze nei settori della bioedilizia, bioarchitettura, riqualificazione ambientale, fitodepurazione biodiversità. Sarà allestita un’officina polifunzionale di artigianato e tecnologia che metterà a disposizione di chi è coinvolto nei percorsi di auto imprenditorialità macchinari per la lavorazione di materiali naturali e la produzione di apparecchiature elettroniche, di bioedilizia e eco design. È previsto, inoltre, l’avvio di un Bio-Etno Bar, punto di ristoro multietnico dedicato allo street food. (Scheda padiglione http://ilbenetornacomune.it/scheda/cantieri-culturali-alla-zisa-156)

    CAMPANIA
    PALAZZO MACCHIARELLI, MONTORO (AV) – Proprietà del Comune

    Il palazzo ospita il progetto “ITINERA Itinerari per l’innovazione sociale” che prevede l’attivazione di incubatori e acceleratori di imprese, con servizi di accompagnamento e consulenza; degustazioni e laboratori per la valorizzazione della filiera enogastronomica; eventi e mostre; laboratori socio educativi per ragazzi e percorsi di inclusione sociale e lavorativa. (Scheda palazzo http://ilbenetornacomune.it/scheda/palazzo-macchiarelli )

    PALAZZO PAOLO V, BENEVENTO – Proprietà del Comune

    Il progetto “Per terre, per bellezza, per santità” ha l’obiettivo di creare un “Distretto Culturale Diffuso”. Tema centrale sono i riti di passaggio dalla civiltà contadina a quella moderna, rappresentati dall’allestimento di una mostra multimediale permanente sulle “Streghe di Benevento”. Sono inoltre previsti un percorso formativo sulla gestione di eventi, un infopoint sulla via Francigena, uno spazio ristoro e iniziative di comunicazione. (Scheda palazzo http://ilbenetornacomune.it/scheda/palazzo-paolo-v)

    Per maggiori informazioni sui singoli progetti si rimanda al sito www.esperienzeconilsud.it

    Sviluppo Locale – Castelbuono e Isnello

    Obiettivo: favorire percorsi di sviluppo locale nel territorio di Castelbuono e Isnello (PA), identificando tematiche di interesse generale, da sviluppare attraverso iniziative sistemiche e integrate.

    Risorse: 5,2 milioni complessivamente destinati all’iniziativa.

    Modalità: nel corso del 2015 è continuata la sperimentazione innovativa in cui la Fondazione ha assunto un ruolo di animazione e co-progettazione sui territori di Castelbuono e Isnello (PA). Il terzo settore, le istituzioni pubbliche e i soggetti dell’imprenditoria locale si sono attivati per sviluppare proposte progettuali condivise, attraverso un processo partecipato di sviluppo sociale ed economico sul territorio.

    Gli ambiti di intervento identificati riguardano il rapporto inter-generazionale tra i giovani e gli anziani del territorio, lo sviluppo della rete wi-fi, la riqualificazione di uno spazio destinato a diventare la “casa delle associazioni giovanili”, il tema dell’agricoltura sociale, lo sviluppo di servizi alla persona, il turismo e il rilancio della produzione della manna. Stato dell’arte:

    • 2 nuove iniziative per complessivi € 1.260.000
    • 6 organizzazioni coinvolte, costituzione del Consorzio Manna Madonita che aggrega i principali produttori di manna del territorio (19 soci), opportunità lavorative per 8 persone, 3 linee di produzione e vendita della manna.

    Il primo intervento avrà l’obiettivo di migliorare l’accessibilità ai luoghi in cui si svolge il Ypsigrock Festival 2015 e allestire lo spazio culturale denominato Centro SUD destinato alle attività culturali dei giovani e delle associazioni operanti nel territorio.

    Il secondo intervento – Manna nuovo benessere “Quando la Manna non cade dal cielo” – intende incrementare l’occupazione attraverso la sistematizzazione dei processi di valorizzazione, produzione e vendita della manna da frassino. In particolare, è prevista la rimessa in coltura di terreni interessati dalla presenza di frassineti abbandonati ed il trasferimento di competenze e conoscenze da parte dei più anziani produttori di manna alle giovani generazioni. La manna prodotta dalle singole cooperative agricole verrà conferita annualmente al neo costituito Consorzio Manna Madonita che provvederà alle fasi di stoccaggio, lavorazione e vendita del prodotto (cannolo da manna e manna drogheria, seconda scelta e cosmetici).

    Complessivamente sul territorio di Castelbuono e Isnello sono state finanziate 7 iniziative per circa € 3 milioni.

    Sviluppo Locale – Guspini e Arbus

    Obiettivo: favorire percorsi di sviluppo locale nel territorio di Guspini e Arbus (VS), identificando tematiche di interesse generale, da sviluppare attraverso iniziative sistemiche e integrate.

    Risorse: 5 milioni complessivamente destinati all’iniziativa.

    Modalità: viene confermato il processo di coprogettazione nei comuni di Guspini e Arbus (VS), già sperimentato a Castelbuono e Isnello (PA), in cui la Fondazione assume un ruolo attivo nella fase di animazione territoriale e progettazione condivisa. La principale innovazione introdotta riguarda la collaborazione di risorse territoriali da coinvolgere nella conduzione dei processi di progettazione partecipata.

    Stato dell’arte: nel corso del 2015 è stato avviato il processo di rilevazione delle organizzazioni presenti nei comuni di Guspini e Arbus con cui avviare il percorso di progettazione partecipata.

    Sono stati, inoltre, individuati i principali ambiti di intervento su cui i tavoli di lavoro saranno chiamati a confrontarsi per sviluppare proposte progettuali condivise: ambiente, beni comuni, educazione dei giovani, welfare.

    Iniziative e progetti in cofinanziamento

    Obiettivo: la Fondazione ritiene importante, nel perseguimento della propria missione, stabilire relazioni e avviare collaborazioni con enti e istituzioni che condividano lo spirito e gli obiettivi che la animano. In tal senso, ha avviato una specifica linea di intervento finalizzata a promuovere interventi al Sud, congiuntamente ad altri enti di erogazione, al fine di catalizzare ulteriori risorse del privato sociale attorno alla domanda proveniente dalle regioni meridionali. Le iniziative in cofinanziamento consentono, infatti, un effetto “leva” sul Mezzogiorno, la riduzione del divario tra domanda e offerta di interventi sottoposti alla Fondazione, un maggiore coordinamento e confronto tra soggetti cofinanziatori e quindi l’attivazione di meccanismi di infrastrutturazione sociale anche a monte del processo erogativo.

    Risorse: 4,3 milioni di euro

    Modalità: le modalità di partecipazione e i criteri di selezione relativi a tale linea di intervento, indicati nel Regolamento sulle iniziative in cofinanziamento, prevedono che la Fondazione possa mettere a disposizione fino ad un massimo del 50% delle risorse finanziarie complessivamente previste. I progetti sostenuti attraverso questa linea di intervento sono identificati attraverso tre canali:

    • Bandi/Inviti elaborati in collaborazione con altri enti erogatori, su tematiche di comune interesse, o progetti da identificare congiuntamente con l’ente cofinanziatore;
    • Scaffale dei progetti: i progetti pervenuti in risposta ai diversi Bandi e iniziative promosse dalla Fondazione, valutati positivamente ma non finanziati per incapienza di fondi (in questo caso specifico la quota di cofinanziamento non potrà superare il 30%);
    • Progetti proposti da soggetti del Terzo Settore e sostenuti per almeno il 50% da uno o più enti erogatori, non meridionali.

    Stato dell’arte: nel corso del 2015 la Fondazione ha avviato iniziative in cofinanziamento con altri enti erogatori, sia attraverso specifici bandi, sia promuovendo singoli interventi; in particolare, ha rinnovato il percorso di cooperazione e ha avviato nuove collaborazioni con Fondazione Mission Bambini, Fondazione Vodafone Italia, Enel Cuore Onlus, Fondazione Charlemagne, Nando Peretti Foundation, Unicredit e altri soggetti cofinanziatori.

    • Due bandi attivati e 16 iniziative singole sostenute
    • Erogate risorse per €2.871.559 e altrettante messe a disposizione da parte di soggetti cofinanziatori.
    Bando “Un asilo nido per ogni bambino” 2015

    L’iniziativa intende favorire l’accesso dei bambini ai servizi alla prima infanzia, con particolare riferimento a zone disagiate e famiglie in condizioni di bisogno. Fondazione Mission Bambini Onlus e Fondazione CON IL SUD hanno promosso l’apertura di nuovi nidi e servizi per la prima infanzia (asili nido o spazi gioco) nelle regioni meridionali, con la collaborazione diretta delle organizzazioni del volontariato e del terzo settore.

    Esiti: in relazione al Bando 2015, per cui erano previste risorse per € 125.000 da parte della Fondazione CON IL SUD, sono pervenute 34 richieste di contributo.

    • 3 nuovi progetti finanziati per complessivi €68.723,50 a Palermo, Lecce e Napoli 1 start up e 2 potenziamenti di servizi gia avviati
    • 14 organizzazioni coinvolte.
    TITOLO PROGETTO SOGGETTO RESPONSABILE PARTNERSHIP REGIONE D’INTERVENTO CONTRIBUTO (€)
    #Cespazioperte Cooperativa sociale Pueri 3 Sicilia  32.517
    ContaminiAMO la città Coperativa sociale Solidee 3 Campania  19.297,50
    LA FA.VO.LA. (Famiglia, Volontariato, Lavoro) DELLA TRIBU’ Coperativa sociale L’Impronta 8 Puglia  16.909

    A Palermo il progetto #Cespazioperte prevede l’apertura di un nuovo nido e l’attivazione di una ludoteca dalle 15.30 alle 19.30 durante la settimana e il sabato mattina, nonché la costituzione di un comitato di genitori per sperimentare nuovi modelli di partecipazione. A Napoli il progetto ContaminiAMO la città intende trasformare un servizio integrativo in un nido d’infanzia per offrire maggiori opportunità e spazi di interazione a bambini e genitori. Si attiverà un processo di socializzazione e condivisione tra le famiglie, promuovendo una rete di scambio di informazioni sulle risorse del territorio e la condivisione delle proprie conoscenze e competenze su base volontaria. A Lecce il progetto LA FA.VO.LA. intende effettuare un prolungamento d’orario del nido e della ludoteca e offrire un servizio di orientamento lavorativo per i genitori in cerca di impiego; le famiglie saranno coinvolte nella realizzazione delle attività del nido in maniera volontaria attraverso l’attivazione di una banca del tempo.

    Per maggiori informazioni sui singoli progetti si rimanda al sito www.esperienzeconilsud.it

    Iniziativa Genitori, ripuliamo le scuole e BANDO#LaNostraScuola

    Nel corso dell’anno la Fondazione ha avviato una nuova iniziativa in collaborazione con Fondazione Mission Bambini, finalizzata al miglioramento dello stato manutentivo e di decoro degli istituti scolastici, tramite il sostegno finanziario di progetti di manutenzione ordinaria all’interno degli edifici scolastici, che prevedano il coinvolgimento attivo di volontari del territorio e in maniera particolare dei genitori degli studenti frequentanti gli istituti stessi.

    Per tale iniziativa la Fondazione ha messo a disposizione risorse per complessivi €325.000, da distribuirsi su tre annualità (2015-17). Nella prima annualità è stata realizzata una sperimentazione su cinque istituti scolastici (due in Campania, uno in Calabria, Puglia e Sicilia) per un importo complessivo di circa €50.000. Si riportano, di seguito, i primi cinque progetti sostenuti.

    TITOLO PROGETTO SOGGETTO RESPONSABILE PARTNERSHIP REGIONE D’INTERVENTO  CONTRIBUTO (€)
    Genitori, ripuliamo le scuole! – Napoli (Poggioreale) Associazione culturale Agrigiochiamo 2 Campania  4.907
    Genitori, ripuliamo le scuole! – Napoli (Rione Sanità) Associazione Kodokan 2 Campania  4.978
    Genitori, ripuliamo le scuole! –
    Crotone
    Associazione E.T.I.C.A. 2 Calabria  4.950
    Genitori, ripuliamo le scuole! – Foggia Consorzio di cooperative sociali Icaro 2 Puglia  5.000
    Genitori, ripuliamo le scuole! –
    Palermo
    Conferenza Regionale
    Volontariato e Giustizia Sicilia – CRVG Sicilia
    2 Sicilia  5.000

    In generale, i progetti finanziati intendono favorire una maggiore fruibilità degli spazi interni ed esterni degli edifici scolastici, riqualificandoli e ripristinandone il decoro al fine di migliorarne la vivibilità. Le principali azioni previste che vedono il coinvolgimento di alunni e genitori riguardano la tinteggiatura delle pareti, la manutenzione degli infissi e dei servizi idraulici, la riparazione e sostituzione di serramenti, lampadine e apparecchi di illuminazione.

    In seguito alla sperimentazione, Fondazione CON IL SUD e Fondazione Mission Bambini hanno promosso il Bando “#La nostra scuola – Ripulita e aperta a tutti”.

    Obiettivo del bando è quello di migliorare lo stato manutentivo e il decoro degli edifici scolastici, nonché la loro fruibilità come beni comuni e come luoghi di cittadinanza attiva, attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni del terzo settore, dei volontari del territorio e, in maniera particolare, dei genitori degli studenti frequentanti gli istituti stessi e degli studenti maggiorenni.

    L’intervento, ben lungi dal sostituirsi alle varie iniziative governative, vuole sensibilizzare organizzazioni non profit e, in particolare, le associazioni dei genitori a migliorare il decoro e la qualità degli edifici scolastici nel Mezzogiorno intervenendo a titolo volontario e gratuito.

    Il bando prevede uno stanziamento complessivo massimo di €300.000 (di cui €150.000 messi a disposizione dalla

    Fondazione CON IL SUD) e ogni progetto potrà ricevere fino a un massimo di €20.000.

    In relazione al Bando sono pervenute 138 proposte e, a fine 2015, il processo di selezione era ancora in corso.

    Singole iniziative in cofinanziamento

    Parallelamente alle iniziative in cofinanziamento promosse dalla Fondazione attraverso Bandi, nel corso del 2015 sono state finanziate altre sedici iniziative, che appaiono trasversali rispetto alle diverse tematiche affrontate dalla Fondazione: dalla lotta alla dispersione scolastica, all’accesso alla pratica sportiva di giovani in stato di disagio, alla creazione di spazi di integrazione e inclusione per ragazze e giovani donne, all’assistenza socio-sanitaria.

    L’importo complessivamente assegnato alle singole iniziative in cofinanziamento nel 2015 è pari a € 2.778.000, corrispondente ad almeno altrettante risorse apportate per il Mezzogiorno da parte di altri soggetti cofinanziatori.

    TITOLO PROGETTO SOGGETTO RESPONSABILE PARTNERSHIP REGIONE D’INTERVENTO  CONTRIBUTO (€) COFINANZIATORI
    Club Itaca Napoli Fondazione
    Progetto ITACA
    Onlus
    6 Campania 170.000 Fondazione Charlemagne,
    Fondazione Vodafone, Enel
    Cuore Onlus
    Community 3.0 Consorzio Reti Meridiane 6 Sardegna  245.000 Artist First Digital srl,
    Inbrand, Guidarepilotare srl,
    Incommunity srl, Wayto srl
    Crescere al Sud- Consolidamento Save the children
    Italia
    1 Interregionale  30.000 Save the children Italia
    Dalla periferia al “Centro” Noemi 6 Campania 130.000 Fondazione Vodafone Italia,
    Congregazione Suore della
    Divina Volontà, Fondazione
    Santa Maria Addolorata,
    Arcidiocesi di Crotone e
    Santa Severina
    Frequenza200 Cooperativa sociale La Clessidra 5 Interregionale  120.000 Fondazione We World, Coop.
    La Clessidra, Fondazione
    Somaschi
    Fuoriclasse Save the Children

    Italia

    7 Interregionale  65.000 Save the Children Italia
    Il Palcoscenico della Legalità Associazione CO2 Crisis Opportunity 4 Calabria  110.000 Fondazione Sicilia,
    Fondazione Pol.is, SIAE
    Il parco della salute Vivi Sano Onlus 16 Puglia  103.000 Fondazione Cattolica, UniCredit Spa, Università degli studi di Palermo, Planeta ss, Agrumaria
    Corleone Spa, Giovanni
    Sibiglia e figlio Spa, Store Salute Renda, Livia Onlus, d8r Srl, Vivi Sano Onlus
    Informati è un diritto – verso un sistema regionale di informazione alle persone con disabilità in Calabria, Sardegna, Sicilia Federazione
    Italiana per il
    Superamento dell’Handicap-FISH
    5 Interregionale  60.000 Unicredit
    Lab.EL
    Laboratorial
    Ethic Label
    Associazione Opra Formazione 3 Campania  55.000 Minimum Fax Media
    MammutBUS Associazione
    Compare
    6 Interregionale 40.000 Ufficio Otto per Mille –
    Tavola Valdese, Fondazione
    Angelo Affinita onlus,
    Banca Popolare dell’EmiliaRomagna, Azienda Agricola casa Barone di Giovanni
    Marino
    Officine
    Gomitoli: centro interculturale per l’incontro e la convivenza delle differenze
    Cooperativa sociale Dedalus 3 Campania  400.000 Fondazione Charlemagne,
    Nando Peretti Foundation,
    Open Society Foundation,
    Pio Monte della Misericordia
    PalExtra
    Milleculure – L’Agorà dello sport
    Associazione Milleculure 6 Sicilia  500.000 Inticom Spa, Kuvera Spa,
    Porzio Sport Managment Srl,
    Love Studio Srl, Arkimedia
    Srl, BTC Factory Srl, Capri
    Scarl, Cimes Srl, Form Retail
    Srl, Inacqua Srl, Italtekna Srl,
    Jaked Srl, Key Srl, Nazionale
    Italiana Srl, Sim Luce Srl,
    Bifulco Group Srl
    Pane e Parole: laboratorio polifunzionale di cucina Consorzio di
    cooperative sociali
    GESCO
    4 Campania  150.000 Fondazione Vodafone Italia
    Progetto per il potenziamento dell’assistenza domiciliare oncologica gratuita nella
    Provincia di
    Napoli
    Fondazione ANT
    Italia Onlus
    4 Campania  450.000 Fondazione Proolidar,
    Alfawasserman Spa, Banca Generali – Ufficio Promotori finanziari, Gianfranco Righi Srl, Varvel Spa, FAI Fondo
    Assistenza Dipendenti ABB
    Italia, SIS Società Italiana
    Sementi, Best Western Italia,
    Conad, Fondazione ANT Italia
    Onlus
    Sport è benessere Associazione Sport senza frontiere Onlus 8 Campania  150.000 Enel Cuore Onlus

    Si riporta, di seguito, una breve descrizione dei progetti raggrupati per regione di intervento.

    INTERREGIONALI

    In Calabria, Sardegna e Sicilia il progetto Informati è un diritto prevede l’avvio di un sistema di informazione regionale sulla normativa, i servizi e le istituzioni che si occupano di disabilità attraverso l’attivazione di portali dedicati a questi temi.

    In Calabria (Crotone e Scalea) e Campania (Napoli) il progetto Fuoriclasse, ha l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica, puntando sul protagonismo degli insegnanti e dei ragazzi – coinvolti nell’individuazione dei problemi che li allontanano dalla scuola e nel suggerimento di soluzioni – e sull’integrazione tra attività a scuola e in contesti extrascolastici.

    Il progetto Community3.0 è in corso in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, per contrastare la dispersione scolastica e potenziare le competenze dei ragazzi, con particolare attenzione verso chi ha disturbi dell’apprendimento o altri problemi che influiscono sul percorso scolastico. L’iniziativa ruota intorno alla sperimentazione di una community on line per sostenere gli studenti nelle attività di studio e di una piattaforma dove si possono condividere contenuti, modalità di comunicazione e nuovi servizi per studenti e famiglie che si sviluppano grazie alle nuove tecnologie. Il modello è supportato dalla figura del mentor/tutor on line.

    Ad Airola, in provincia di Benevento, e Palermo il progetto Il Palcoscenico della Legalità coinvolge i giovani detenuti degli Istituti Penitenziari Minorili in laboratori professionali per l’apprendimento di mestieri teatrali (conduzione e manutenzione delle apparecchiature elettriche, piccole riparazioni, interventi di falegnameria) e diverse scuole in percorsi di educazione alla legalità.

    Avviata nel 2011, Crescere al Sud rappresenta un’alleanza fra le organizzazioni non profit che operano nel Mezzogiorno a tutela dei minori, con una grande varietà di strumenti, metodologie e attenzioni specifiche. Con il sostegno di Save the Children Italia e Fondazione CON IL SUD, la rete ha sviluppato nel corso degli ultimi quattro anni azioni di advocacy verso le istituzioni nazionali e gli enti locali, anche attraverso la partecipazione e lo scambio con i giovani, nonché momenti di riflessione e confronto fra le stesse organizzazioni. A valle dell’esperienza fin qui vissuta, è emersa la volontà delle organizzazioni aderenti di consolidare l’iniziativa attraverso la nascita di un soggetto autonomo, in grado di dare maggior forza e stabilità alla rete: il lavoro di costruzione dell’identità associativa e dei meccanismi di governance, oltre all’affinamento degli strumenti di advocacy e partecipazione dei giovani, è in pieno svolgimento e dovrebbe portare alla costituzione formale di Crescere al Sud auspicabilmente entro la fine del 2016.

    SARDEGNA

    Nei comuni di Cagliari, Guspini, Isili-Serri è attivo il progetto Frequenza200 che ha l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica attraverso l’integrazione di attività didattiche e percorsi laboratoriali, finalizzati a sviluppare le competenze dei ragazzi coinvolti e a creare gruppi coesi che si automotivino e sostengano anche nello studio (peer education). L’iniziativa coinvolge attivamente anche i genitori. Volontari/operatori aiutano i ragazzi con i compiti, offrendo anche sostegno psicologico e affettivo.

    CAMPANIA

    A Napoli (quartieri di Barra, Gianturco, Ponticelli) è in corso “Sport è benessere”, un progetto di prevenzione sanitaria e inclusione sociale attraverso la pratica sportiva, rivolto a minori in condizione di disagio socio-economico e psico-fisico. Il percorso sportivo dei ragazzi viene monitorato da medici, psicologi, educatori e istruttori. Il progetto prevede, inoltre, un’azione di tutela della salute attraverso una campagna di sensibilizzazione e prevenzione.

    Il progetto per il potenziamento dell’assistenza domiciliare oncologica intende consolidare e potenziare l’attività di assistenza domiciliare oncologica gratuita nella provincia di Napoli, supportando anche le famiglie delle persone malate. Sono previste, inoltre, iniziative di sensibilizzazione sul tema della prevenzione oncologica e della diagnosi precoce dei tumori.

    Il progetto PalExtra Milleculure – L’Agorà dello sport si rivolge ai ragazzi dell’area metropolitana di Napoli, in particolare a giovani con disabilità, provenienti da quartieri a rischio o da famiglie indigenti. L’iniziativa vuole offrire un’esperienza sportiva multidisciplinare, ma anche un’occasione di crescita, creando momenti di incontro con medagliati olimpici, in un luogo di ritrovo e di confronto dove sia possibile diffondere e recepire i valori positivi legati allo sport.

    Club Itaca Napoli intende migliorare la qualità di vita e il potenziale lavorativo di circa 45 giovani (20-40 anni) con una storia di malattia mentale grave (depressione maggiore, schizofrenia, disturbo bipolare e della personalità) che si trovano in una fase non-acuta della propria patologia, avviando un centro per il loro re-inserimento sociale e lavorativo. Parallelamente, il progetto vuole facilitare le aziende che avrebbero intenzione di assumere persone con questo tipo di problema ma che non sanno come gestire un contesto lavorativo adeguato alle specifiche necessità del lavoratore.

    Il progetto Officine Gomitoli ha l’obiettivo di creare opportunità di crescita e integrazione sociale per 400 adolescenti e giovani di Napoli, in particolare per chi vive situazioni di fragilità o difficoltà socio-economica. Attraverso la realizzazione di un centro interculturale i giovani, italiani e stranieri, sperimentano processi condivisi di apprendimento e costruzione di competenze utili al loro percorso di crescita e inclusione socio-lavorativa. Chi opera nel settore dell’interculturalità o dei servizi dedicati ai migranti può trovare momenti di formazione e aggiornamento, nonché risorse e servizi specifici a sostegno delle proprie attività. Il Centro si trova nel complesso monumentale di Santa Caterina a Formiello, nei locali di un ex lanificio borbonico del centro storico di Napoli (Porta Capuana), quartiere della città che vede la presenza di numerose famiglie straniere.

    Pane e Parole promuove percorsi imprenditoriali finalizzati all’inserimento socio-lavorativo di giovani e persone in particolari condizioni di svantaggio, attraverso la realizzazione di un laboratorio di cucina polifunzionale. Il progetto offre occasioni di formazione a 60 ragazzi di età compresa tra i 16 e i 29 anni residenti nell’area metropolitana di Napoli. Il laboratorio di cucina si trova negli spazi di un ex opificio nel quartiere di Poggioreale.

    Il progetto MammutBUS rappresenta una sperimentazione socio-pedagogica e interculturale che intende contribuire al rafforzamento di percorsi di coesione sociale nel quartiere Scampia, a Napoli, attraverso il potenziamento del Centro territoriale Mammut. Vengono realizzati laboratori didattici con bambini dai 6 ai 10 anni, laboratori di breakdance, ciclofficina, comunicazione sociale. L’iniziativa si rivolge a 100 bambini della scuola primaria, 100 giovani e i loro genitori e almeno 15 insegnanti della scuola primaria.

    CALABRIA

    A Crotone il progetto Dalla periferia al “Centro” ha l’obiettivo di favorire l’integrazione e l’inclusione di ragazze e giovani donne dai 16 ai 25 anni di età, attraverso progetti educativi individualizzati, coinvolgendo anche le famiglie di origine nel percorso di rafforzamento delle competenze e – laddove necessario – di riacquisizione delle capacità genitoriali.

    SICILIA

    A Palermo e nei comuni dell’hinterland il progetto Il Parco della Salute realizza attività di sensibilizzazione sull’importanza di avere uno stile di vita sano, offrendo servizi socio-assistenziali gratuiti e promuovendo iniziative di educazione al gioco e allo sport, anche con l’obiettivo di contrastare e prevenire fenomeni come la dispersione scolastica e forme di devianza minorile. Sono previste attività ludico-motorie e interventi educativi per bambini a rischio di esclusione sociale, con handicap, obesi o con disturbi del comportamento alimentare, minori diabetici, giovani cardiopatici congeniti, ecc. e sono organizzati laboratori sportivi, di educazione all’ambiente, di partecipazione alla legalità per minori a rischio.

    PUGLIA

    A Lecce il progetto Lab.EL Laboratorial Ethic Label intende elaborare un format laboratoriale che comprende  un percorso formativo di natura sia artistica che psico-educativa, finalizzato alla creazione della Carta dei Valori Lab.EL, per supportare le produzioni cinematografiche e audiovisive che coinvolgono minori. La Carta dei Valori Lab.EL è un manuale di tutela ad uso gratuito degli operatori del settore audiovisivo e riproducibile, in cui vengono descritte le modalità necessarie all’applicazione della metodologia utilizzata nei laboratori interdisciplinari. La proposta parte dalla considerazione che raccontare la realtà attraverso un film implica sempre una responsabilità etica, in particolare quando i protagonisti sono bambini e ragazzi.

    Per maggiori informazioni sui singoli progetti si rimanda al sito www.esperienzeconilsud.it

    Partnership istituzionali

    Nel corso del 2015 la Fondazione, vista la crescente importanza riconosciuta al rafforzamento della collaborazione con altri enti filantropici, ha inserito tra le linee di intervento una specifica area dedicata alle partnership istituzionali. Si tratta di iniziative nate per rafforzare la partecipazione del terzo settore meridionale ad iniziative di portata nazionale e internazionale. In alcuni casi tali iniziative richiedono l’assunzione di criteri di istruttoria e valutazione differenti da quelli ordinariamente adottati, in quanto è necessaria la creazione di un quadro di modalità condivise con le altre organizzazioni partner.

    Si riportano, di seguito, le iniziative istituzionali avviate nel corso del 2015.

    Funder 35

    Frutto di un’iniziativa nata nel 2012 nell’ambito della Commissione per le Attività e i Beni Culturali dell’Acri, il Bando Funder35 è teso a sostenere le imprese culturali giovanili nel migliorare la propria capacità di affrontare il mercato, rafforzandone competenze organizzative e gestionali e premiandone la spinta innovativa, anche attraverso la creazione di una comunità di pratiche.

    L’iniziativa è rivolta quindi alle organizzazioni culturali senza scopo di lucro, localizzate sul territorio nazionale, purché composte in prevalenza da giovani di età inferiore ai 35 anni ed impegnate principalmente nell’ambito della produzione artistica/creativa in tutte le sue forme e nella gestione di servizi culturali.

    La nuova edizione del Bando Funder35 ha raccolto l’adesione di 18 fondazioni italiane, inclusa la Fondazione CON IL SUD che ha partecipato con un contributo, per il 2015, di 800.000 euro sul totale di 2.650.000 euro complessivamente disponibili.

    La Fondazione CON IL SUD ha inoltre curato la comunicazione e promozione del Bando realizzando l’identità visiva, il sito e i materiali dell’iniziativa e veicolando il Bando con la realizzazione di video spot virali (diffusi su web, sui portali RAI e proiettati in oltre 850 sale cinematografiche), spot radiofonici e materiali cartacei. Una strategia che ha permesso di raggiungere più facilmente i destinatari del Bando.

    Il processo di istruttoria delle 166 proposte pervenute si è concluso nei primi mesi del 2016 con il sostegno a 50 iniziative. I progetti localizzati nel Mezzogiorno sono 14 (7 in Campania, 3 in Puglia, 2 in Sardegna, 1 in Sicilia e 1 in Calabria) per un importo complessivo pari ad euro 631.000.

    Transatlantic Forum for Inclusive Early Years – TFIEY

    Avviato nel 2013 con un contributo della Fondazione di 50.000 euro, cui si aggiungono 30.000 euro assegnati nel 2015, il TFIEY vuole promuovere le politiche di sostegno alla prima infanzia, con particolare riferimento alle situazioni di vulnerabilità, facendo convergere l’attenzione di decisori, amministratori, ricercatori ed accademici, operatori e professionisti su temi e aspetti diversi che riguardano la fascia di età 0-6 anni, derivando di volta in volta raccomandazioni utili ai diversi livelli ed ambiti di intervento.

    L’obiettivo principale, supportato da innumerevoli ricerche empiriche, è quello di sostenere l’evoluzione delle politiche dei servizi per l’infanzia da spesa sociale a investimento generativo: i servizi educativi e di cura rivolti ai bambini nella fascia 0-6 anni sono in grado di incidere in modo significativo sulle capacità cognitive, di apprendimento e relazionali più di quanto non lo siano negli anni successivi. Investire sulla prima infanzia non è solo eticamente giusto, ma anche economicamente conveniente e significa: minori costi di riduzione del danno, minore abbandono scolastico, maggiore conciliazione famiglia-lavoro, maggiore occupazione femminile, maggiore inclusione, maggior coinvolgimento del non profit.

    I sette seminari tematici, replicati a livello internazionale (partecipano anche fondazioni europee e nordamericane), i convegni annuali e le pubblicazioni degli esiti dei diversi interventi rappresentano ad oggi un utile strumento di lavoro per gli operatori e gli educatori, ma anche per i decisori politici e, ovviamente, per le organizzazioni filantropiche. A livello internazionale il Forum è coordinato dalla Fondazione Re Baldovino (Belgio) e promosso da Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo in collaborazione con Bernard Van Leer Foundation (Olanda), KalousteGulbenkian Foundation (Portogallo), Lego Foundation (Danimarca), Jacobs Foundation (Svizzera), Universal Education Foundation (Olanda), Berterlsmann Foundation (Germania), Foundation for Child Development (Stati Uniti), Atlantic Philantropies (Stati Uniti) e California Community Foundation (Stati Uniti).

    In Italia il progetto è promosso e sostenuto da Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Fondazione CON IL SUD, con la collaborazione scientifica della Fondazione Zancan. Dalla proficua esperienza del TFIEY è scaturito il Bando nazionale Infanzia, Prima, dedicato alla promozione di servizi innovativi (in senso generativo) per la prima infanzia, pubblicato a dicembre 2015, con un impegno della Fondazione CON IL SUD di €330.000.

    Il Bando ha i seguenti obiettivi:

    • ampliare e qualificare le possibilità di accesso ai servizi di educazione e cura da parte di bambini della fascia d’età 0-6 anni appartenenti a famiglie svantaggiate o che vivono in territori disagiati;
    • incrementare la fruizione dei servizi da parte di bambini della fascia d’età 0-6 anni e delle rispettive famiglie attraverso soluzioni innovative, modulari e flessibili.

    Un processo di selezione in due fasi permette in un primo tempo di raccogliere su tutto il territorio nazionale idee per la promozione di servizi per la prima infanzia. Una Commissione congiunta composta dai rappresentanti delle Fondazioni finanziatrici identificherà quelle cui offrire, attraverso la Fondazione Zancan, accompagnamento per lo sviluppo di una proposta esecutiva. Le proposte ritenute meritevoli, a valle di questa seconda fase, saranno assegnatarie di contributo.

    Bando Rondine CON IL SUD

    In collaborazione con l’Associazione Rondine Cittadella della Pace, la Fondazione ha promosso a fine 2014 il Bando “Rondine CON IL SUD”, volto a sostenere l’educazione di eccellenza dei giovani meridionali, promuovendo contestualmente ricadute sociali positive per le scuole di appartenenza e per i territori di provenienza di dieci studenti meritevoli del Mezzogiorno. L’iniziativa, sebbene preveda un accordo diretto esclusivamente con il soggetto beneficiario, si inquadra nell’ambito di un indirizzo comune a diversi enti erogatori territoriali, finalizzato a sostenere la partecipazione di studenti liceali al programma “Quarto anno Rondine”, ovvero la frequenza del quarto anno liceale presso lo studentato internazionale “cittadella della Pace di Arezzo”. Oltre all’assegnazione di €150.000 a favore dell’associazione Rondine per la copertura di 10 borse di studio, l’iniziativa ha previsto l’assegnazione di ulteriori €50.000 a 5 associazioni del terzo settore che hanno proposto iniziative finalizzate a condividere con la scuola di appartenenza e la comunità di riferimento l’esperienza vissuta da un giovane del proprio territorio presso Rondine Cittadella della Pace.

    Minori Stranieri Non Accompagnati

    Nata da un’idea di alcune fondazioni aderenti all’European Foundation Centre, l’iniziativa dedicata ai Minori Stranieri Non Accompagnati – MSNA rappresenta un’opportunità concreta di un intervento organico e coordinato delle fondazioni europee in risposta ad un fenomeno migratorio dalla portata storica, che interessa in maniera particolarmente rilevante l’Italia e il suo Mezzogiorno.

    L’obiettivo è lanciare ad inizio 2016 un programma congiunto a livello europeo, sostenuto da alcune delle fondazioni aderenti a EFC, a favore dei minori che giungono soli in Europa. Sulla base dell’analisi preliminare svolta da Fondazione ISMU, è stato identificato quale asse prioritario di intervento quello della seconda accoglienza dei MSNA, cui dedicare azioni su scala europea e nazionale.

    Il target dell’iniziativa è rappresentato dai minori stranieri soli e non richiedenti asilo, che in Italia nel 2014 erano oltre 8.500, prevalentemente maschi e per il 90% in un’età compresa fra i 16 e i 18 anni. Si tratta di ragazzi particolarmente vulnerabili che troppo facilmente, per ignoranza, timore o nel tentativo di realizzare il proprio progetto migratorio, sono vittima di sfruttamento, abusi, violenze e/o preda della criminalità organizzata e diventano troppo spesso irreperibili. Degli oltre 14.000 ragazzi segnalati a fine agosto dal Ministero del lavoro, 5.434 sono irreperibili.

    A livello europeo si stanno mobilitando Fundacio “la Caixa”, Barrow Cadbury Trust, Oak Foundation, Bertelsmann Stiftung, Fundação Calouste Gulbenkian, Paul Hamlyn Foundation, Bodossaki Foundation e King Baudouin Foundation.

    Le fondazioni italiane ad oggi aderenti all’iniziativa sono: Fondazione Cariplo, Compagnia SanPaolo, Fondazione CRT, Fondazione CR Cuneo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione CON IL SUD, Ass.ne ENEL Cuore, cui si aggiunge il supporto di Assifero.

    Le modalità di attuazione dell’iniziativa e le relative risorse ad essa destinate sono in via di definizione.

    Ager II

    La Fondazione aderisce anche al Progetto Ager (insieme alle Fondazioni di Padova e Rovigo, Cuneo, Modena, Parma, Udine e Pordenone, Sardegna, Bolzano e Teramo, con il coordinamento di Fondazione Cariplo) finalizzato a rafforzare e consolidare la leadership delle produzioni di eccellenza italiane attraverso progetti di ricerca in quattro settori (acquacoltura, agricoltura di montagna, olivicoltura e prodotti caseari), ponendo particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale.

    1.2 SOSTEGNO A PROGRAMMI E RETI DI VOLONTARIATO

    La linea di intervento relativa al Sostegno a Programmi e Reti di Volontariato costituisce parte integrante della missione della Fondazione. Attraverso tale iniziativa la Fondazione intende rafforzare il ruolo e l’azione svolta dalle organizzazioni di volontariato sul territorio. In particolare, accantonando in parte la logica progettuale, l’obiettivo di questa azione è sostenere e rafforzare organizzazioni e reti che già operano attivamente sul territorio, anche in termini di innovazione metodologica e organizzativa, migliorandone efficacia e impatto attraverso un adeguato supporto, con contributi contenuti. La principale caratteristica di tale linea di intervento riguarda proprio la tipologia di sostegno, che non è rivolta a finanziare progetti specifici su particolari aree tematiche. Infatti, visto il carattere trasversale che contraddistingue la natura e l’agire delle organizzazioni di volontariato, la Fondazione intende sostenere il consolidamento ed il rafforzamento dell’azione e dell’impatto delle organizzazioni e delle reti di volontariato attive sul territorio, favorendo ove possibile la sperimentazione di nuove modalità di lavoro e cooperazione in rete.

    Nel corso del 2015 la Fondazione ha avviato una nuova sperimentazione volta a diffondere l’agire volontario tra i cittadini: si tratta del Bando CON IL SUD CHE PARTECIPA L’iniziativa che promuove il Volontariato finalizzato a sollecitare l’impegno dei cittadini in attività di volontariato al Sud, capaci di generare utilità sociale. Ha inoltre rinnovato il sostegno alle reti di volontariato attraverso la messa a punto dei Bandi sulle Reti Locali e Reti Nazionali di volontariato che sono stati pubblicati nei primi mesi del 2016.

    CON IL SUD CHE PARTECIPA L’iniziativa che promuove il Volontariato

    Obiettivo: promuovere il volontariato nelle regioni meridionali, rafforzandone il ruolo e l’impatto sulle comunità locali, per migliorare e ampliare la capacità di ascolto e di risposta ai bisogni del territorio.

    In Italia sono più di 6 milioni le persone che dedicano il proprio tempo al volontariato, il 54,3% aderendo ad organizzazioni e associazioni, il 37,6% in maniera non organizzata, mentre l’8,1% fa volontariato in entrambi i modi. A livello territoriale, nel Nord – Est si registra il tasso di volontariato più elevato del nostro Paese (16%), seguono Nord – Ovest (13,9%) e Centro (13,4%). Al Sud si registrano livelli di partecipazione sensibilmente più bassi (8,6%), addirittura dimezzati rispetto a quelli del Nord-Est  (dati Istat 2014).

    L’obiettivo dell’iniziativa “Con il Sud che partecipa” è proprio quello di sollecitare l’impegno dei cittadini in attività di volontariato al Sud, capaci di generare utilità sociale.

    Risorse: 2 milioni di euro

    Modalità: l’Iniziativa si articola in due fasi. Nella prima fase, con scadenza 12 febbraio 2016, organizzazioni di terzo settore e volontariato sono state invitate a presentare, esclusivamente online tramite il sito della Fondazione, idee per avvicinare i cittadini al volontariato, valorizzando il loro impegno per il bene comune e provocando effetti di profonda innovazione nei contesti in cui vivono: meccanismi duraturi ed efficaci di cittadinanza attiva, impatto in termini di visibilità e capacità di coinvolgimento.

    Le idee proposte potevano prevedere interventi in diversi ambiti tra cui, ad esempio: accoglienza degli immigrati, assistenza legale a categorie svantaggiate, assistenza ospedaliera (supporto malati oncologici, animazione in reparto, servizi alla persona, ecc.), contrasto delle dipendenze (alcol, droga, ludopatie, ecc.), emergenze (rifiuti, caldo, freddo, sangue, incendi, ecc.), accompagnamento turistico, mobilità sostenibile (pedibus, ciclofficine, bike sharing, ecc.), riqualificazione degli spazi (orti urbani o sociali, pulizia di spazi comuni, ecc.), sicurezza stradale, sistemazione di archivi storici, tutela ambientale, assistenza e inserimento sociale di soggetti svantaggiati (anziani, disabili, detenuti, ecc.), sorveglianza di scuole, giardini comunali, beni comuni e luoghi di pubblico interesse (nonni vigili, volontariato di quartiere, ecc.), e altri ancora. Le proposte potevano riguardare anche situazioni di emergenza o problematiche territoriali persistenti.

    Nel corso della seconda fase le idee selezionate dalla Fondazione saranno convertite in progetti esecutivi, attraverso una proposta di intervento più dettagliata e completa.

    Le partnership progettuali devono essere composte da almeno 3 organizzazioni: oltre al terzo settore e al volontariato possono essere coinvolte istituzioni, università, mondo economico e della ricerca.

    Stato dell’arte: a fine 2015 l’iniziativa era ancora in corso. In relazione alla prima fase sono pervenute oltre 1.000 idee progettuali.

    1.3 LE FONDAZIONI DI COMUNITÀ

    Il sostegno alla costituzione di Fondazioni di Comunità

    Il sostegno alla promozione e alla costituzione di Fondazioni di Comunità nelle regioni del Sud Italia costituisce una linea di azione strategica per la Fondazione, strettamente connessa alla missione di infrastrutturazione sociale. Le Fondazioni di Comunità, infatti, sono soggetti autonomi che possono rappresentare uno strumento di sussidiarietà di notevole efficacia attraverso l’azione di raccolta, valorizzazione e impiego delle risorse nel contesto territoriale di riferimento.

    Obiettivo: contribuire alla creazione nelle regioni meridionali di un numero significativo di Fondazioni di Comunità dotate di un patrimonio di almeno € 5 milioni, al fine di garantire la sostenibilità nel tempo delle loro attività e il raggiungimento di una massa critica in grado di attrarre altre donazioni.

    Modalità e risorse: il sostegno alla nascita di Fondazioni di Comunità e alla costituzione del patrimonio si realizza mediante meccanismi di “raddoppio della raccolta” (grant matching), che stimolino l’autonoma raccolta fondi da parte delle Fondazioni di Comunità stesse. Il sostegno della Fondazione CON IL SUD infatti, una volta accertati i requisiti per il finanziamento, consiste innanzitutto nel raddoppio del patrimonio iniziale raccolto dalla Fondazione di Comunità, compreso tra un minimo di € 300.000 e un massimo di € 500.000. A questa misura se ne aggiungono altre, destinate da un lato a consolidare la struttura patrimoniale della Fondazione di Comunità fino a un massimo di € 2,5 milioni complessivi e, dall’altro, a contribuire all’attività erogativa iniziale e alla copertura di costi gestionali relativi a specifici progetti volti al sostegno delle attività di raccolta fondi (rispettivamente fino a €200.000 e €25.000 per i primi tre anni). Stato dell’arte: Nel 2015 la Fondazione ha continuato l’azione di promozione delle Fondazioni di Comunità, affiancando e accompagnando le comunità organizzate nelle regioni del Sud che intendono dare vita ad una di queste realtà. In particolare, nel corso dell’anno ha avuto diversi scambi con alcuni gruppi della comunità lucana per la nascita di una Fondazione di Comunità in Basilicata.

    La Fondazione ha inoltre continuato a supportare le cinque Fondazioni di Comunità del Mezzogiorno nate con il suo sostegno: Fondazione della Comunità Salernitana Onlus, Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Fondazione di Comunità di Messina – Distretto Sociale Evoluto, Fondazione di Comunità Val di Noto e Fondazione di Comunità San Gennaro.

    Le Fondazioni di Comunità sostenute

    Nell’ottica di favorire processi endogeni di sviluppo del territorio, la Fondazione CON IL SUD non ha identificato un modello unitario di Fondazione di Comunità, lasciando alle singole comunità locali la scelta sulle modalità con cui organizzarsi e operare per lo sviluppo del territorio. Le cinque Fondazioni di Comunità finanziate possiedono caratteristiche molto diverse, presentando elementi distintivi e di innovazione interessanti.

    La Fondazione della Comunità Salernitana si caratterizza per una compagine sociale mista, ampia ed equilibrata, per un approccio di tipo tradizionale sia in relazione all’attività di raccolta fondi che all’attività erogativa, che prevede interventi diversificati in risposta ai bisogni del territorio. La Fondazione della Comunità Salernitana opera attraverso il coinvolgimento concreto di tutta la comunità, offrendo al singolo cittadino, alle associazioni, alle imprese e alle istituzioni economiche, sociali e culturali del territorio, occasioni di partecipazione alle attività dell’ente e di contribuire a trasformare responsabilmente il territorio in cui vivono, in una spirito di solidarietà e sussidiarietà, attraverso la possibilità di creare fondi dedicati. Nel corso del 2015 la Fondazione ha sostenuto 46 iniziative sociali e ha pubblicato un avviso a sostegno delle attività socio educative svolte dagli oratori locali.

    La Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli ha adottato un approccio “dal basso” che prevede un forte coinvolgimento della comunità, ma lascia ai territori la possibilità di individuare meccanismi di coinvolgimento attivo della cittadinanza nel processo. Il piano di raccolta fondi, pur essendo in fase iniziale piuttosto contenuto, prevede azioni volte ad un progressivo allargamento a “cerchi concentrici” a soggetti e istituzioni sia del territorio che esterni. La Fondazione finanzia progetti ed iniziative volte al sostegno delle fasce più deboli e al miglioramento della qualità della vita della popolazione locale. Nel corso del 2015 ha sostenuto circa 15 iniziative sociali rivolte principalmente a minori, immigrati, anziani, persone in stato di povertà.

    La Fondazione di Comunità di Messina si caratterizza per un partenariato rappresentativo del contesto territoriale e per un approccio sistemico di intervento, che parte dalla lettura partecipata e condivisa dei bisogni per identificare azioni di sviluppo dell’economia sociale nel territorio. Le modalità di investimento risultano essere particolarmente innovative, in quanto prevedono che il 50% del patrimonio sia investito nel settore fotovoltaico. La Fondazione di Comunità di Messina sostiene stabilmente un ampio ventaglio di iniziative legate al reinserimento socio-lavorativo di ex internati dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, alla promozione della cittadinanza, all’educazione dei giovani e ad interventi di ricerca e sviluppo. La principale iniziativa realizzata nel 2015 riguarda la nascita della ESCO SEFEA Energy specializzata nel risparmio energetico, con l’obiettivo di coniugare azioni efficaci di efficientamento energetico, inclusione socio-lavorativa e riconversione di risorse improduttive in risorse per il bene comune. Inoltre, è stata avviata la Scuola Euro-Mediterranea di Economia Etica, di Bellezza e di Pace con i primi corsi e seminari internazionali in conservazione e restauro d’arte contemporanea, realizzata in collaborazione con la Fondazione Horcynus Orca, la Fondazione Guggenheim e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

    La Fondazione di Comunità Val di Noto nasce grazie al supporto delle due Diocesi di Siracusa e Noto e di diverse associazioni e cooperative sociali, con l’obiettivo di rafforzare iniziative già avviate sul territorio, soprattutto a favore dei giovani, e contemporaneamente sostenere le fasce deboli della popolazione locale.

    Le principali linee di azione della fondazione riguardano tre ambiti di intervento: welfare di comunità, inclusione e coesione sociale ed economia solidale. Nel corso del 2015, oltre al sostegno di 16 progetti con il coinvolgimento di circa 40 soggetti ed enti territoriali, la Fondazione di comunità ha risposto ad un bisogno di rinnovamento del tessuto imprenditoriale locale attraverso la creazione e l’incubazione di imprese innovative, sociali e solidali: è stato avviato un bando per la selezione di 4 idee imprenditoriali da inserire nel proprio incubatore d’impresa.

    La Fondazione di Comunità San Gennaro nasce nel Rione Sanità di Napoli da una componente di terzo settore fortemente radicata a livello territoriale, sulla base dall’esperienza di valorizzazione delle Catacombe di San Gennaro. L’idea alla base della Fondazione di comunità San Gennaro è proprio quella di valorizzare e replicare tali esperienze di sviluppo locale sostenibile, attraverso il coinvolgimento dei giovani e delle fasce deboli della popolazione.

    Nel corso del primo anno di attività la Fondazione di Comunità San Gennaro ha avviato le prime azioni di promozione e conoscenza della sua mission e dei suoi obiettivi a tutta la comunità locale organizzando una serie di eventi e sostenendo le prime due progettualità: la costituzione di una nuova orchestra giovanile di 46 elementi nel Rione Sanità, denominata “Progetto Orchestra Giovanile Sanitansamble” e il restauro della Catacomba di San Gaudioso.

    Le Fondazioni di Comunità hanno avviato azioni di sviluppo delle comunità territoriali di riferimento, sostenendo progetti di utilità sociale e favorendo la promozione della cultura del dono. Le cinque Fondazioni hanno finora raccolto oltre 15 milioni di euro da destinare all’incremento del proprio patrimonio e alle attività sociali sui territori. Complessivamente sono, infatti, circa 450 le iniziative sociali sostenute con oltre 7 milioni di euro.

    Le iniziative, che coinvolgono prevalentemente organizzazioni di terzo settore e di volontariato, riguardano principalmente il settore dell’assistenza sociale ad anziani, disabili e minori in difficoltà, dell’educazione dei giovani, del sostegno alla povertà e progetti di imprenditoria sociale. Sono oltre 18.000 i destinatari raggiunti dagli interventi sostenuti dalle Fondazioni di comunità, prevalentemente minori e giovani.

    1.4 FORMAZIONE QUADRI TERZO SETTORE

    La Fondazione ha rinnovato il proprio sostegno al progetto di Formazione dei Quadri del Terzo Settore, condiviso con gli Enti di Volontariato Fondatori, per un importo totale di €880.000. Si tratta di un intervento formativo “sistemico”, volto a rafforzare il percorso di messa in rete e formazione dei referenti delle organizzazioni di terzo settore del Mezzogiorno e il processo di crescita delle loro competenze e capacità organizzative, gestionali e relazionali.

    1.5 ALTRE INIZIATIVE FINANZIATE

    Nel corso del 2015 la Fondazione ha promosso altre 14 iniziative, per complessivi €353.500. Si tratta di contributi tesi a sostenere eventi e promozioni, caratterizzati per la loro valenza di sostegno al terzo settore o per l’interesse della Fondazione verso specifiche tematiche di studio e ricerca.

    Si riporta, di seguito, l’elenco delle iniziative sostenute.

    AMBITO TITOLO SOGGETTO RESPONSABILE  CONTRIBUTO (€)
    Sostegno a eventi e iniziative per il terzo settore Cibo, cultura e identità Associazione Giovani Idee 2.000
    Sostegno a eventi e iniziative per il terzo settore Upgrade the performance – Una piazza perché nessuno si perda Fondazione Piazza dei Mestieri 20.000
    Sostegno a eventi e iniziative per il terzo settore Assemblea generale del 20-22 maggio 2015 European Foundation Centre EFC 1.500
    Studi e ricerche Gruppo emergenza lavoro carcere Ricerca sul lavoro penitenziario Fondazione Italiadecide 5.000
    Studi e ricerche Quaderni di Economia Sociale SRM – Studi e Ricerche Mezzogiorno 10.000
    Studi e ricerche Fondazione per il ceto medio Fondazione Italiana per il ceto
    Medio
    30.000
    Sostegno a eventi e iniziative per il terzo settore Il potere dell’oro rosso Cooperativa sociale GET – Accademia del Cinema Ragazzi Enziteto’ 15.000
    Sostegno a eventi e iniziative per il terzo settore Transatlantic Forum on Inclusive Early Years Fondazione Zancan 20.000
    Sostegno a eventi e iniziative per il terzo settore Promozione Taranto Associazione Innovazione 30.000*
    Sostegno a eventi e iniziative per il terzo settore Family Star Comuni-Insieme 100.000
    Sostegno a eventi e iniziative per il terzo settore Che Lingua Scrivi Forum nazionale del Terzo Settore 60.000
    Sostegno a eventi e iniziative per il terzo settore Sostegno al Fondo Solidarietà Consorzio Sociale GOEL 30.000
    Sostegno a eventi e iniziative per il terzo settore Laboratori cinematografici Arci Movie 10.000
    Studi e ricerche Giovani, mafie e periferie Associazione Da Sud 20.000
    *Il contributo è stato assegnato per attività di promozione nell’ambito del bando Ambiente è Sviluppo (Taranto).

     

    1.6 FONDO DI GARANZIA

    La Fondazione ha costituito, in collaborazione con altri enti, un Fondo di Garanzia per sostenere le organizzazioni del terzo settore che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione.

    Il problema degli enormi ritardi nei pagamenti accumulati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali è noto a tutti: la situazione si fa ancora più critica al Sud e in particolare nei confronti di soggetti tendenzialmente più deboli e fragili quali le organizzazioni di terzo settore.

    A fine 2015, secondo quanto rendicontato da Cooperfidi Italia, si è registrato un leggero incremento dell’attività di rilascio delle garanzie rispetto all’anno passato, anche se non sono evidenti gli effetti dell’ampliamento della convenzione avente come scopo l’allargamento dell’operatività a tutto il “terzo settore”, attraverso l’erogazione di garanzie anche alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale che vantano crediti verso la pubblica amministrazione. La banca maggiormente coinvolta si conferma Banca Etica e, a seguire, Banca Prossima.

    Le posizioni garantite sono passate da 39 a 45; la regione con la maggiore concentrazione di posizioni resta la Campania. Al 31.12.2015 il valore complessivo delle garanzie deliberate è pari circa 4 milioni di euro a fronte di finanziamenti richiesti per 8,1 milioni di euro.

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